Poesia e canzoni in coppia ad Altedo

Ad Altedo, Auditorium Minghetti, sabato 9 dicembre 2023 , ore 20,30
serata speciale di intrattenimento con poesie e canzoni della nostra tradizione poetica e musicale, abbinate, con curiosi accostamenti, per pensare e anche per sorridere:
RIME SPARSE – MUSICA & CANTO.
Iniziativa promossa dalle associazioni locali Pro loco Malabergo, Anima Altedi e Note di ieri, con la collaborazione del Gruppo di Studi pianura del Reno e il patrocinio del Comune di Malabergo.
* Ingresso libero e buffet finale.
** In programma l’ascolto di:
1- Poesia: Il fiore sul tetto (Ada Negri). Canzone: Fiorin fiorello.
2- Poesia: La capinera (Giovanni Pascoli). Canzoni: Il tango delle capinere e Papaveri e papere
3 – Poesia: Er gatto, er cane (Trilussa). Canzone: La gatta
4 – Poesia: San Martino (Giosuè Carducci). Canzone: Le colline sono in fiore
5 – Poesie: IL bove (Giosuè Carducci). e La cavalla storna (Giovanni Pascoli). Canzone: Reginella campagnola
6 – Poesia: Rosa di maggio (Alda Merini). Canzone: Rose rosse.
7- Poesia: La colomba (Trilussa) Canzone: La paloma.
8 – Poesia: Pianto antico (Giosuè Carducci). Canzone: Amore mio non piangere.
9 – Poesia: Il passero solitario (Giacomo Leopardi). Canzone: L’uselin de la comare.

Una mostra, un libro, e un assaggio di pampapato: cultura ferrarese al MAF

Al MAF- Mondo Agricolo Ferrarese di S. Bartolomeo in bosco
Domenica 3 dicembre 2023 ore 15.00
DALLA NARRATIVA ALLA CUCINA TRADIZIONALE FERRARESE
UN POMERIGGIO AL MAF ALL’INSEGNA DELLA CULTURA
– Presentazione della mostra-studio
Itinerando tra Ferrara e le sue campagne: venditori, artisti e artigiani ambulanti tra Otto e Novecento”a cura di Gian Paolo Borghi, Pier Carlo Scaramagli, Enrico Trevisani, Maria Roccati (in collaborazione con il Centro Etnografico del Comune di Ferrara). In parete fino al 31 gennaio 2024
– A seguire: Presentazione del romanzo di Marco Bonora
“Il tesoro del Guercino. Romanzo storico e di destini nel 1600”
(Freccia d’Oro, Cento, 2023)
L’autore parla, di questo e di altri suoi romanzi, con Gian Paolo Borghi (evento in collaborazione con il Lions Club San Michele di Argelato, Bologna)
Indi:
– Consegna dei Premi MAF a Corrado Pocaterra (2022) ed Eleonora Ceccato (2023)
E, ancora:
“Pampapato: un assaggio di storia. Origini e segreti del dolce natalizio di Ferrara”
Cooking show a cura di Fabio Schiavina e Caterina Scaramagli
* In conclusione: Buffet riservato a tutti i visitatori. ** Ingresso libero e gratuito

Da Malalbergo a Bologna. Storia, vicissitudini e idee di un imprenditore dell’Ottocento

Il “Lanificio Filippo Manservisi e C.”
La grande fabbrica bolognese di tessuti in lana che faceva funzionare le macchine mediante l’acqua del Canale delle Moline
Testo di Dino Chiarini
Filippo Manservisi (nato a Malalbergo il 28 gennaio 1806 col nome di Francesco Manservigi) era un imprenditore che si era fatto da sé: dal nulla e con tanto coraggio si era adoperato con grande ostinazione nel trovare denaro e soci per mettere in piedi un opificio per la lavorazione di tessuti di lana. Assieme ad altri ventotto associati, fondò nel 1853 il “Lanificio Filippo Manservisi e Compagni”, una società in accomandita di filati e tessuti, di lana e mezza lana. Iniziò l’attività nei primi mesi del 1854. insediandola in due edifici, ubicati rispettivamente in via Capo di Lucca e in via Berlina (oggi via del Pallone). I due stabili erano divisi dal corso del Canale delle Moline, ma furono uniti tra loro da ponti che permettevano al personale di avere un rapido collegamento tra un reparto e l’altro. Nello stabilimento furono attivati macchinari all’avanguardia, importati dalla Francia, dalla Germania e dal Belgio; l’opificio fu dotato di duemilatrecento fusi, mossi da due motori idraulici con ruote a pale inclinate, e spinti da due motori a vapore (uno dei quali costruito dalla Società Anonima Officina Leggi Tutto

Come finì quel summit tra “Signori” ad Altedo nel 1345?

Chi pagò il conto del convivio altedese?
-Testo di Dino Chiarini e Giulio Reggiani –
Il Trecento fu un secolo di grandi e piccoli conflitti; la decadenza dei Comuni e l’affermazione delle Signorie, fortemente volute dalle famiglie nobili che si erano imparentati tra di loro con matrimoni combinati (sia per motivi politici che per alleanze spesso contingenti, eppure mai per amore) favorì questo cambiamento epocale. Se lo stato feudale era frazionato e la sovranità dispersa in un incalcolabile numero di piccole Signorie locali, in Italia si rafforzarono le divisioni tra i vari Stati esistenti; i Comuni del centro nord si trasformarono in Signorie e più tardi in Stati regionali, attorno alle grandi città come Milano, Venezia e Firenze. Nel Centro-Italia, lo Stato della Chiesa aveva Roma come capitale e Bologna era la sua seconda città; al Sud si era costituito il Regno di Napoli, governato dai Francesi, e il Regno di Sicilia, posseduto dagli Spagnoli. Tutte queste Signorie avevano la smania di allargare i propri confini e cercavano alleati per fare nuove conquiste.
L’11 febbraio 1341 Obizzo III d’Este e Niccolò I d’Este, Signori di Ferrara, incontrarono nella loro città Ubertino da Carrara, Signore di Padova, Giovanni e Luchino Visconti, Co-Signori di Milano, Taddeo Pepoli, Signore di Bologna e Luigi (Lodovico I) Gonzaga, Capitano del popolo di Mantova; essi costituirono una Leggi Tutto

La Pinacoteca di Cento riapre all’insegna del Guercino. Tante iniziative

Inaugurazione della Civica Pinacoteca il Guercino
Programma generale di Venerdì 24, Sabato 25 e Domenica 26 novembre 2023
Torna a spalancare le sue porte la Civica Pinacoteca il Guercino dopo 11 anni dal sisma che ha c
olpito l’Emilia.
Dal 24 al 26 novembre tre giorni di eventi, incontri, mostre, rievocazioni storiche e laboratori per celebrare il ritorno del grande artista barocco. Con 120 opere tra pitture e sculture, 46 disegni e 20 affreschi staccati riapre sabato 25 novembre, a 11 anni dal sisma che ha colpito il territorio dell’Emilia Romagna, la Civica Pinacoteca di Cento il Guercino.
Il pubblico e gli appassionati d’arte potranno ammirare 16 pale d’altare e quadri, 20 affreschi staccati e 11 disegni di Giovanni Francesco Barbieri (1591-1666), detto il Guercino, insieme alle opere della sua bottega (35 quadri e 36 disegni), ritornati in patria dopo essere stati custoditi nel centro di raccolta di Sassuolo.
Confermandosi la sede museale con la concentrazione maggiore al mondo delle opere dell’artista seicentesco, tra cui i capolavori come La cattedra di San Pietro, Cristo risorto appare alla Madre, La Madonna con Bambino benedicente, e anche grazie ai prestiti di due importanti realtà quali la Fondazione Cassa di Risparmio di Cento (9 opere, tra le quali il primo affresco realizzato Leggi Tutto

Tutto sul Guercino, a Cento e dintorni. Giornata di studi e visite guidate

RIAPERTURA DELLA CIVICA PINACOTECA “IL GUERCINO DI CENTO”
Giornata di studi in occasione della riapertura della Pinacotca “Il Guercino” a Cento. Musei, mostre e nuove ricerche
PROGRAMMA per
Domenica 26 nov 2023 – Ore 10.00-12.30 Prima Sessione
Ore 10.00, Saluti istituzionali : Edoardo Accorsi Sindaco di Cento, Silvia Bidoli Assessore alla Cultura del Comune di Cento , Lorenzo Lorenzini Direttore dei Musei civici di Cento
Il Guercino e la sua bottega nelle istituzioni museali.
L’importanza delle collezioni e i progetti di valorizzazione.

Introduce e modera Valeria Tassinari, Presidente del Centro Studi Internazionale ‘Il Guercino’
* INTERVENGONO
David Ekserdjian Rappresentante della Sir Denis Mahon Foundation di Londra
Guercino e l’Inghilterra
Joanna Kilian Deputy Director for Curatorial Affairs del Museo Nazionale di Varsavia
Guercino nel Museo Nazionale di Varsavia e nelle collezioni polacche,
Maria Luisa Pacelli Direttrice della Pinacoteca Nazionale di Bologna
Ripensare la Pinacoteca Nazionale di Bologna. Dalla mostra “Guercino nello studio”
al progetto di riallestimento del “Corridoio del Barocco”

Annamaria Bava Direttrice Galleria Sabauda di Torino, Gelsomina Spione Università di Torino
Presentazione della mostra ai Musei Reali di Torino
(22 marzo – 28 luglio 2024)
https://www.youtube.com/watch?v=cvhi38yCu2c

ore 15,00 – 18,00 Seconda sessione Leggi Tutto

Il terremoto di Ferrara del 1570 e la nascita dell’edilizia antisismica

Ricerca storica e osservazioni di Stefano Fortini
«Tremò la terra e a quell’orrore estremo / di triplicate scosse in un sol giorno / che il mondo in sé fesse ritorno / sì dentro a me temei ch’anco ne tremo...»
[Giovan Battista Pigna, Il ben divino, Sonetto IV, inedito a cura di Neuro Bonifazi, Bologna, Commissione per i testi di lingua, 1965]-
La sera del 16 novembre del 1570 una scossa sismica colpì la città di Ferrara. Non fu particolarmente violenta ma fu la prima di un lungo sciame sismico (costituito da circa duemila scosse) che durò fino alla fine del 1574 e che causò enormi danni alla città. La scossa più violenta fu quella del 17 novembre del 1570: circa il 40% degli edifici cittadini fu gravemente danneggiato, ci furono decine se non centinaia di vittime e la dinastia degli Este, che all’epoca governava la città, non si sarebbe più ripresa dal disastro.
Grazie alla collaborazione tra sismologi e storici specializzati, i terremoti del passato vengono studiati al fine di localizzarne gli epicentri, stimarne l’intensità e dedurre alcune caratteristiche della sorgente. Lo scopo principale è quello di stimare la pericolosità sismica delle varie regioni e aree, delineando i possibili scenari sismici futuri.
Per quanto riguarda il terremoto del 1570 si stima una magnitudo compresa tra 5,4 e 5,8, non molto diversa da quella del terremoto che colpì l’Emilia il 20 maggio Leggi Tutto

Canti popolari e dialetto ferrarese al MAF

Al MAF- Mondo Agricolo Ferrarese di S. Bartolomeo in bosco
Domenica 19 novembre ore 15.00
Incontri con il dialetto ferrarese, tra canto e poesia
UN LIBRO E UN CONCERTO NELLA CAMPAGNA FERRARESE AUTUNNALE
– Presentazione del libro di Luciano Montanari
MONTSANT- uŋ paiśìŋ poch impurtànt
(Montesanto un paesino poco importante) (Ferrara, 2023)
L’autore ne parla con Gian Paolo Borghi
A seguire:
Consegna del riconoscimento “MAF-Tradizioni Popolari Ferraresi”
a I Milurdìn ad Franculìn
Indi:
– CONCERTO DI CANTI POPOLARI DE I Milurdìn ad Franculìn
In conclusione:
** Buffet riservato a tutti i visitatori – Ingresso libero e gratuito

Per S. Martino, castagne e vino…al Museo

Museo della Civiltà Contadina S. Marino di Bentivoglio
Domenica 12 novembre
Par San Martèn tòt i màst i dvèntan vèn”(Per San Martino tutti i mosti diventano vino)
Festa di San Martino , per ricordare tradizioni contadine legate a questa ricorrenza.
Alberto, dell’associazione Gruppo della Stadura ha preparato il Trattore Balilla degli anni ’30, che guiderà il carro da trasloco.
Programma del pomeriggio:
Dalle ore 15.00 caldarroste e vino novello
– Ore 15.30 Rievocazione della sfilata del carro da trasloco “Far San Martèin”, a cura dell’Associazione Gruppo della Stadura
– Ore 15.30 Visita guidata tematica per adulti, a cura di Prospectiva scarl, all’interno del progetto “Autunno fuori dal Comune”, prenotazione obbligatoria
– Ore 17.00 concerto ” La magia di Praga” Ambros Duo Prague, Ambros Miroslav violino, Zuzana Ambrosova pianoforte. A cura dell’associazione culturale Il Temporale, all’interno del XXVII Festival internazionale di Musica da camera. Prenotazione obbligatoria.
Tutto il pomeriggio: museo aperto dalle 15 alle 19
mostra “Ode alla cipolla”, mostra delle tavole originali di Felicita Sala, per l’albo di Alexandria Giardino edito da Rizzoli, per la rassegna Junior Poetry Festival, dalle 15 alle 19

* Col patrocinio di: Città metropolitana di Bologna Distretti culturali – Prospectiva – Bologna Festival di Musica da Leggi Tutto

Dal Guercino a Lippo di Dalmasio, mostre d’arte a Bologna

Guercino e i suoi allievi. Dalle ‘teste di carattere’ ai ritratti
Dall’ 8 ottobre al 26 novembre 2023 presso
le Collezioni Comunali d’Arte di Bologna (Piazza Maggiore 6) è in corso una mostra dedicata al pittore Giovanni Francesco Barbieri, noto come il Guercino, e ai suoi allievi.
La mostra è incentrata sul passaggio dalle cosiddette ‘teste di carattere’ al ritratto vero e proprio. Cosa sono le ‘teste di carattere’? Sono volti tipici da utilizzare in diversi generi di composizioni, religiose o profane, che gli artisti del passato realizzavano a partire dallo studio dal vero di un modello per astrarre alcune pose ed espressioni.
Anche il Guercino (Cento, 1591 – Bologna, 1666) ha creato ‘teste di carattere’. Lo sono i personaggi nella Trinità e la Lucrezia, opere autografe in mostra. Rientrano nel genere anche i volti di Salomè e di San Giovanni nel San Giovanni Battista in carcere tentato da Salomè, presente in mostra in una copia seicentesca conservata alle Collezioni Comunali d’Arte.
Le opere degli allievi del Guercino, i fratelli Cesare e Benedetto Gennari, appartengono invece al genere del ritratto. Rispetto alle ‘teste di carattere’, questi ritratti barocchi non sono più tipi, ma soggetti specifici, grazie ai dettagli dell’abbigliamento Leggi Tutto