Alla scoperta delle antiche paludi bolognesi, in bicicletta

Il percorso delle “Antiche Paludi Bolognesi” è un tracciato percorribile in bicicletta che nel suo insieme collegherà la città di Bologna al parco del Delta del Po nel ferrarese. Il percorso attraversa un territorio ricco di luoghi di interesse, sia storico-artistici che naturalistici. Il progetto è a cura dei Comuni di Budrio e Castenaso, di Destinazione Turistica Bologna Metropolitana e della Federazione italiana ambiente e bicicletta (Fiab).
A settembre 2019 il percorso verrà inaugurato ufficialmente con due eventi in bicicletta che accompagneranno alla scoperta delle eccellenze di due dei territori attraversati, Budrio e Castenaso.
Domenica 22 Settembre
”Sulle tracce dei Villanoviani” un percorso in bicicletta da Castenaso a Budrio. Dopo aver visitato il Museo della Civiltà Villanoviana (in foto), si farà un percorso in bicicletta fino a Budrio per immergersi in una campagna ricca di storia e in un ambiente naturale ancora integro dove l’agricoltura si integra con il paesaggio grazie ad un’antropizzazione consapevole. Si arriverà quindi a Budrio Leggi Tutto

Dalla vendemmia alla spannocchiatura… al Museo

Museo di Arti e Mestieri di Pianoro, via del Gualando 2, e Associazione Territorio e Civiltà dei Mestieri invitano alle prossime iniziative del 21, e domeniche 22 e 29 sett.
– Sabato 21 Settembre 2018 ORE 10.30-19.00
Festa della vendemmia 2019 – inaugurazione della mostra “SOGNI INCUBI PASSIONI”
Torna al Museo la tradizionale Festa della Vendemmia, giunta quest’anno alla nona edizione. Un’intera giornata aperta a famiglie, giovani e bambini delle classi che hanno aderito al progetto scolastico realizzato dal Museo e intitolato “Dalla vite al vino”. Sarà una simpatica e allegra rievocazione del momento festoso corale che accompagnava e concludeva la vendemmia.
Il programma dell’iniziativa su :http://www.museodiartiemestieri.it/index.php?it/22/eventi/516/festa-della-vendemmia-2019-inaugurazione-della-mostra-sogni-incubi-passioni
Esposizione degli attrezzi della vendemmia e della cura del vino.
Preparazione del pergolato per appendere le pannocchie.
Nel pomeriggio si potranno degustare le ciambelle col buco, preparate dall’azdoura, e pignoletto!
Questo momento conviviale sarà accompagnato dalle musiche e dai balli staccati tradizionali della valle del Savena, del Gruppo La Violina, con il coinvolgimento del pubblico.


Domenica 22 Settembre 2019, ore 16.00
Presentazione del libro di Giancarlo Fabbri “La Croara e i suoi gessi
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I portici di Bologna pronti per l’UNESCO

Portici Patrimonio Umanità Unesco: Bologna è pronta
Ora è ufficiale: il Comune di Bologna ha spedito la candidatura dei portici a Patrimonio dell’Umanità Unesco. Destinatari del plico,  il Ministero per i beni e le attività culturali a Roma e il Centro del Patrimonio Mondiale Unesco a Parigi.
Dodici i tratti candidati e uno studio dettagliato, con mappatura, di tutti i portici della città. Sono 62 km in tutto, di cui 40 nel centro storico.
Spedito il plico da 400 pagine al ministero dei Beni culturali, c’è solo da aspettare l’incontro con il ministro Dario Franceschini per sollecitare l’appoggio del nuovo Governo ed entro Natale la prima valutazione da Parigi sulla base della quale ritoccare eventualmente la versione definitiva del dossier, da presentare entro febbraio 2019, finanziato con 100mila euro dalla fondazione Carisbo .Dopo la presentazione ufficiale della candidatura, il calendario prevede a settembre 2020 la visita ispettiva (in incognito) dell’Unesco e afebbraio 2021 il verdetto.
Nella lista: portico del Pavaglione e piazza Maggiore, via Santa Caterina, via Santo Stefano e piazza della Mercanzia, via Galliera e via Manzoni, strada Maggiore, Baraccano, portico della Certosa, piazza Cavour e via Farini, Forno del pane, treno della Barca

** Con tre appuntamenti a loro dedicati, i portici sono protagonisti anche alla Settimana europea della mobilità in programma Leggi Tutto

Aspettando l’autunno, al MAF, storie e cantastorie

Al MAF di San Bartolomeo in bosco (FE)Via Imperiale, 263
Centro di Documentazione del Mondo Agricolo Ferrarese
GIORNATE EUROPEE DEL PATRIMONIO 2019
DOMENICA 22 SETTEMBRE, ORE 16.00
ATTENDENDO L’AUTUNNO: IMMAGINI STORIE & CANTASTORIE
Nuovi incontri culturali:
– Presentazione delle mostre fotografiche estive a tema appenninico curate da Luigi Riccioni:
Natura e Appennino Piccoli e grandi “mondi” appenninici
in collaborazione con il Gruppo di Studi Gente di Gaggio, di Gaggio Montano (Bologna)
– A seguire: Presentazione del volume
Il mostro al Saraceno. Romanzo umoristico di una storia vera
di Bruno Sgarzi, Andrea Poli e Luca Ghetti (Festina Lente, Ferrara, 2019)
– Indi: INCONTRO CON IL CANTASTORIE E TOROTOTÈLA VERONESE
Otello Perazzoli
* In conclusione: Buffet riservato a tutti gli intervenuti
Con il patrocinio della Regione Emilia-Romagna – Comune di Ferrara
www.mondoagricoloferrarese.it -info@mondoagricoloferrarese.it

Lavori in corso per Giardini Margherita e proposte didattiche sui Canali di Bologna

Inizio lavori per i Giardini Margherita
Sono iniziati i Lavori di manutenzione straordinaria per sistemazione esterne di un tratto di Canale di Savena sito nei Giardini Margherita realizzati da G.A.C.R.E.S. srl e promossi da CANALI DI BOLOGNA, nuovo brand che unisce l’attività dei Consorzi a quella della Società, I lavori riguardano la riqualifica del Canale di Savena tenendo conto del contesto ambientale e dei vincoli del parco pubblico. Per l’occasione si è deciso di ripescare un vecchio progetto avente come scopo l’alimentazione del laghetto dei Giardini Margherita con la derivazione del torrente Savena, questo sarà possibile solo nei mesi invernali, in quanto in quelli estivi non vi è acqua sufficiente per farlo.
L’alimentazione con le acque del Savena permetterebbe una miglior qualità delle acque del laghetto che al momento viene riempito da acqua di falda (tipo piscina) e senza ricircolo della stessa, in futuro invece ci sarà anche un ricambio d’acqua, rendendo il laghetto più pulito.
Un tratto del canale sarò rivestito in mattoni, come lo era in precedenza, mentre nel tratto successivo saranno fissate delle gabbie maccaferri coperte da delle piante per Leggi Tutto

Canali di Bologna, da visitare

Un mercoledì ai Paraporti di Casalecchio: 18 settembre alle ore 18:00. I Paraporti Scaletta, San Luca e Verocchio sono parte del sistema di opere idrauliche collegate alla monumentale Chiusa di Casalecchio e sono meccanismi necessari per la regolazione idraulica e la pulizia del canale di Reno. Un camminamento unisce il Paraporto Scaletta ai due paraporti successivi, San Luca e Verocchio. Durante la visita, sarà possibile percorrerlo tutto, sospesi tra il canale e il fiume, vedere gli antichi meccanismi idraulici custoditi nei Paraporti…e godere di un’insolito tramonto!
Posti limitati, prenotazione obbligatoria scrivendo una mail a prenotazioni@canalidibologna.it (indicando nome, cognome, n° di persone, recapito telefonico) o chiamando al numero 389/5950213 (lun-gio, ore 8.30-12.00, ven ore 8.30-12.30).
– Alla scoperta della Chiusa di San Ruffillo Sabato 21 settembre ore 15. La Chiusa di San Ruffillo (in foto) ed il derivato canale di Savena rappresentano, insieme alla Chiusa di Casalecchio e al canale di Reno, le due principali infrastrutture per lo sfruttamento della energia idraulica che consentirono alla città d Bologna di essere una fra le città più ricche dell’Europa del Medioevo.

Realizzata alla fine del XIII sec., si ha notizia di diversi restauri al manufatto nel 1306 e nel 1445. Minata durante la Seconda Guerra Mondiale, fu restaurata nel 1945-48 e dotata di uno scivolo con profilo curvilineo.
La Leggi Tutto

Progetto Life AgriCOlture

Venerdì 20 settembre 2019 ore 9.00
Sala Consigliare dell’Unione Comuni del Frignano Pavullo nel Frignano (Modena)
PROGETTO LIFE agriCOlture
L’allevamento a contrasto dei problemi, connessi al cambiamento climatico, posti dal degrado del suolo nell’Appennino Emiliano
Evento aperto a tutti, a partecipazione libera. Presentano i beneficiari del progetto LIFE:
Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale (coordinatore), Consorzio della Bonifica Burana, Centro Ricerche Produzioni Animali – CRPA e Parco Nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano
Dopo i qualificati interventi di apertura e saluto:

– 10.05 Presentazione del Progetto Dott. Aronne Ruffini Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale – Project Manager LIFE agriCOlture
– 10.30 Inquadramento territoriale dell’ambito Appenninici di progetto Dott.ssa Carla Zampighi Consorzio della Bonifica Burana
– 10.50 Nuove prospettive della foraggicoltura di montagna Dott.ssa Maria Teresa Pacchioli Centro Ricerche Produzioni Animali – CRPA
– 11.10 Il ruolo del  pascolamento nella conservazione degli agroecosistemi Dott. Willi Reggioni Parco Nazionale dell’Appennino Tosco Emiliano
– Seguirà dibattito e conclusione della Dott.ssa Simona Caselli Assessore Regionale Agricoltura Caccia e Pesca
– 13.00 Buffet e ore 14.30 Nomina ufficiale del Gruppo tecnico di lavoro e discussione del Piano di Gestione e lavoro

Fonte e maggiori informazioni:

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Lo “strichetto bolognese” non è una “farfalla” qualsiasi

Lo strichetto bolognese diventa piatto tipico: storia e ricetta
È la 31esima ricetta depositata dall’Accademia Italiana alla Camera di Commercio di Bologna (con sede a Palazzo della Mercanzia): lo strichetto bolognese.
Dopo un’attenta ricerca di documenti e testimonianze storiche, finalmente questo tipo di pasta è stato riconosciuto come piatto tradizionale della cucina povera e contadina e la sua ricetta sarà da adesso tutelata nel tempo.
Gli strichetti nascono dalla necessità di recuperare i ritagli delle sfoglie di tortellini e tortelloni, che poi le massaie conservavano in un vaso di vetro con il tappo di sughero nelle vetrinette delle cucine bolognesi. Si tratta di un antenato delle farfalle, molto popolari oggi. Questa tipologia di pasta viene realizzata anche utilizzando direttamente la sfoglia tagliata in quadrati di 4‐4.5 cm per lato. Basta una semplice pressione con indice e pollice nel centro della sfoglia e poi frastagliarne i lembi con la spronella, la rotella tagliapasta.
Per condire gli strichetti bolognesi si usava, e si usa,
il normale ragù bolognese od un sugo fatto con l’asparagina sia bianco che con l’aggiunta di conserva di pomodoro (ma  si usava molto anche cuocerli in brodo, ndr). Altro condimento tradizionale è quello con piselli, pancetta, panna e parmigiano. La ricetta si trova anche ne “La scienza in cucina e l’arte di mangiar bene” di Pellegrino Artusi (* vedi sotto).

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Bologna e i suoi musei, nuove forme di comunicazione

La città e i suoi musei, nuove forme di comunicazione
L’offerta comunicativa dei musei civici di Bologna si amplia con l’introduzione di tre nuovi strumenti per valorizzare il racconto del patrimonio permanente e delle attività promosse: una pubblicazione cartacea articolata in 14 schede dedicate ai singoli musei in doppia edizione italiana e inglese, l’apertura del profilo Instagram @bolognamusei e la realizzazione di due video promozionali, rispettivamente dedicati al Museo del Patrimonio Industriale (in foto) e al Cimitero Monumentale della Certosa.
Per visionare il video dedicato alla Certosa :
https://www.youtube.com/watch?v=SB4dW8oNuUs
per maggiori informazioni sul progetto : http://www.museibologna.it/articoli/49899/offset/0/id/99468
Il progetto è promosso dall‘Istituzione Bologna Musei e realizzato con il contributo dell’Istituto Beni Culturali della Regione Emilia-Romagna, nell’ambito del Piano Museale 2018 previsto dal Programma regionale degli interventi in materia di biblioteche, archivi storici, musei e beni culturali.
Info: Uffici: via de’ Musei 8 | 40124 Bologna | tel. +39051225583

museorisorgimento@comune.bologna.it | www.museibologna.it/risorgimento

Un pilota della Ferrari che morì a Malalbergo in un banale incidente, nel 1933

Il pilota automobilistico ferrarese Alessandro Bottoni (nato a Migliarino nel 1906) correva per la Scuderia Ferrari, gareggiando nelle competizioni su strada. Morì a Malalbergo il 18 febbraio 1933, in un banale incidente, tornando da Bologna, dove si era recato per ritirare la sua Alfa Romeo 1750 GS.
Lo avevano accompagnato il fratello Pietro e l’amico Vito Barion; partirono da Bologna sul far della sera diretti a Ferrara; alla guida dell’auto si sedette il fratello Pietro con Alessandro al suo fianco. Faceva da battistrada la Fiat 508 Balilla di Vito Barion, essendo la sola munita di fari (l’Alfa Romeo dei fratelli Bottoni ne era priva). Arrivati alle porte di Malalbergo, nell’affrontare una curva, l’auto con a bordo i due fratelli, causa la scarsa visibilità, finì sul cordolo che delimitava la carreggiata ed uscì di strada andando a finire nel canale Navile che in quel punto costeggiava la S.S. 64 Porrettana; purtroppo, la macchina si capovolse ed essendo priva del tettuccio i due si trovarono a contatto con l’acqua e la melma. Pietro, seppur contuso, riuscì ad uscire dal veicolo e mettersi in salvo, Alessandro invece non fu in grado di scendere dall’auto ed affogò in pochi centimetri d’acqua. Aveva 27 anni.

Dopo il funerale di Alessandro, celebrato alcuni giorni dopo la disgrazia, i parenti e gli amici dello sfortunato pilota posero ad un grossa quercia che cresceva a pochi metri dal luogo dell’incidente, Leggi Tutto