Inaugurata il 7 dicembre scorso, dal gennaio prossimo sarà aperta al pubblico la mostra documentaria “Il Palazzo Foresto da residenza nobiliare a sede ministeriale“. L’inaugurazione si è svolta nel giorno di S. Ambrogio patrono del Corpo Prefettizio, alla presenza del Prefetto Maria Patrizia Paba e delle massime autorità provinciali civili, militari e religiose, nel Palazzo del Principe Foresto, sede di rappresentanza della Prefettura di Modena, Corso Canalgrande n. 30 . La mostra, progettata e coordinata dal Direttore dell’Archivio di Stato Patrizia Cremonini, e a cura di Miles Nerini e Riccardo Pallotti, si sviluppa in una serie di pannelli collocati all’interno del salone principale dello stesso Palazzo, ed è il risultato della collaborazione tra la Prefettura e l’Archivio di Stato di Modena, inserendosi in un progetto pluriennale di valorizzazione dell’edificio.
L’esposizione ripercorre le vicende del Palazzo attraverso una serie di documenti che ne attestano la ricca storia, fortemente intrecciata con quella di Modena, frutto di un legame creato dai vari proprietari che si sono succeduti: i Fogliani, i Rangoni, gli Este di Scandiano, la famiglia ducale. L’antica dimora rinascimentale venne quindi rimaneggiata nel Settecento, per diventare sede del potere
Open day a Villa Smeraldi, tra sapori e atmosfere del Natale
Domenica 15 dicembre, dalle ore 10 alle 19, a Villa Smeraldi – Museo della Civiltà Contadina, S. Marino di Bentivoglio
Open Day del gusto, Sapori e atmosfere del Natale con mostre, laboratori, degustazioni, musica e il tradizionale mercato dei produttori. L’evento si svolgerà anche in caso di maltempo. Tutte le iniziative si svolgono al coperto, all’interno del museo e di Villa Smeraldi. Per tutta la giornata dalle 10 alle 19: Museo aperto gratuitamente.
Aspettando la vespa samurai, l’UE vieta la difesa chimica contro la cimice asiatica
La cimice asiatica, che ha imperversato e devastato durante la scorsa estate i frutteti emiliani e italiani, è tornata in questi giorni di freddo autunno-inverno di “scottante” attualità per una decisione della Unione Europea, che ha vietato l’uso della sostanza chimica ritenuta, per ora, unico strumento di lotta efficace contro questo parassita polifago venuto da lontano, che si nutre di ben 300 specie vegetali nostrane, coltivate e spontanee, frutticole ed erbacee. Parassita che ha causato danni per centinaia di milioni, si stimano circa 600; nella sola Emilia-Romagna si contano danni per oltre 120 milioni di euro nel solo comparto delle pere; per le pesche siamo intorno ai 50 milioni, secondo le stime elaborate dal Cso, Centro Servizi Ortofrutticoli; ma dati allarmanti risultano anche in Friuli- Venezia Giulia, Piemonte e Toscana .
Si legge infatti sulla stampa (*) “ Bologna, 8 dicembre 2019 – Mentre da poco è entrato in vigore il decreto che autorizza l’introduzione della vespa samurai per combattere il proliferare della cimice asiatica, la Ue dice no alla ri-autorizzazione dell’utilizzo del chlorpyrifos-methyl, suscitando la protesta delle associazioni agricole. Anche il ministro dell’agricoltura Teresa Bellanova contesta lo stop. La vespa di origine giapponese, nemica naturale della cimice marmorata di provenienza cinese, intanto è stata testata in laboratorio per lo scopo e viene
Augusto Murri, una storia e memoria di Bologna
E’ disponibile da pochi giorni sul sito di Storia e Memoria di Bologna la biografia di: Augusto Murri (Fermo, 1841 – Bologna, 1932). Ritenuto uno dei massimi esponenti del rinnovamento in senso pratico e positivista della medicina e tra i massimi filosofi della scienza contemporanea. I suoi scritti sono ancora oggi apprezzati nel mondo scientifico e fu venerato come docente dai suoi allievi. Per anni medico condotto nelle Marche, dal 1876 e fino alla sua morte fu residente a Bologna, a lungo docente nell’Università e attivo come medico con propria clinica. A lui è dedicata una strada di Bologna.
I primi studi non furono facili a causa delle idee mazziniane del padre, ma nel 1863 Murri riesce a laurearsi in medicina a Camerino. Successivamente soggiorna a Parigi, dove frequenta le lezioni di Bazin, Fournier e Trousseau. A seguito della vittoria di una borsa di studio si reca in Germania, sotto la guida di Traube e le sue prime pubblicazioni gli consentono di ottenere poco dopo, nel 1869, il posto d’aiuto alla cattedra di Guido Baccelli a Roma. Nel 1876, a soli 35 anni, già assistente a Roma, è incaricato dal ministro della Pubblica Istruzione Ruggero Bonghi di dirigere la clinica medica dell’Università di Bologna.
Con la Card Cultura sconti per musei, cinema e teatri
Nasce la Card Cultura: ingressi gratuiti e sconti per mostre, teatro, cinema e concerti
A partire dal 5 dicembre la vecchia Card Musei Metropolitani di Bologna si trasforma in Card Cultura, arricchendo la propria offerta e offrendo ingressi gratuiti, sconti e agevolazioni per tutte le proposte culturali della città. Fra i vantaggi inclusi nell’abbonamento annuale ci sono:
l’ingresso gratuito a 32 musei, riduzioni fino al 50% per le mostre più importanti a Bologna e nell’area metropolitana, biglietti ridotti per 14 cinema, biglietti ridotti per le principali stagioni musicali bolognesi e per gli eventi di alcuni festival.
La validità è di 12 mesi dalla data di attivazione, il costo è di 25€ e per gli under 26 di 15€. È possibile acquistarla all’infopoint Bologna Welcome di Piazza Maggiore 1, presso l’ufficio IAT – Informazione Accoglienza Turistica di Imola e in vari musei, tra cui il MAMbo, Museo Civico Archeologico, Museo di Palazzo Poggi, Bookshop di Palazzo Albergati.
http://tuttoabologna.it/index.php/2019/12/06/card-cultura/?fbclid=IwAR0O35MhgMDKuzfJI7pJIvNCYL25Eln-oK5piQtjzHyrFk5yzhmn7z82wUI
Prima pubblicazione 7 dicembre 2019
La Minganti a Bologna. Una storia importante, in mostra
Mercoledì 11 Dicembre 2010 alle ore 11:00 presso il Museo del Patrimonio Industriale Via della Beverara, 123
si inaugura la mostra fotografica
“Noi siamo la Minganti. Bologna e il lavoro industriale tra fotografia e memoria (1919-2019)”
L’esposizione fotografico-documentale realizzata nel centenario delle Officine Minganti racconta la storia della fabbrica come luogo al contempo del lavoro e della produzione. Le fotografie provenienti da archivi personali e pubblici documentano il lavoro all’interno dello spazio industriale, la varietà della produzione sino alla mobilitazione contro la chiusura della fabbrica. Inoltre, materiale documentario e video interviste agli ex lavoratori e lavoratrici completano la ricostruzione dell’identità delle Officine Minganti. L’iniziativa si sviluppa in sinergia con il più articolato progetto di public history Bologna metalmeccanic@ promosso da Associazione Clionet, Università di Bologna, Fiom-Cgil Bologna, Museo del Patrimonio Industriale. L’esposizione può essere visitata negli orari di apertura del Museo previo pagamento del biglietto di accesso al Museo dal 12 Dicembre 2019 sino al 10 Maggio 2020.
* Per informazioni: telefono 051.6356611.
** ORARI: Martedì, mercoledì, giovedì, venerdì dalle 9 alle 13; sabato dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 18; domenica dalle 15 alle 18 Chiuso tutti i lunedì e i festivi infrasettimanali.
http://www.museibologna.it/patrimonioindustriale/eventi/51897/id/100636
Prima pubblicazione
Chiusa di Casalecchio in ginocchio
La Chiusa di Casalecchio in ginocchio
Le piene del Fiume Reno, registrate nel mese di novembre, hanno peggiorato ulteriormente la situazione della copertura del manto in granito della Chiusa di Casalecchio.
Le avverse condizioni metereologiche verificatesi all’inizio di ottobre hanno impedito il completamento della sistemazione del rivestimento, la potenza dell’acqua ha, in queste settimane di intense piogge, trovato una parte dello scivolo scoperto e, ad oggi, circa altri 60 mq di lastre sono state divelte, col rischio elevato che venga vanificato il lavoro di quest’anno ed intaccato anche quello di 10 anni fa. Canali di Bologna, appena ci saranno le condizioni favorevoli, verificherà con precisione il danno e, quando non ci sarà acqua provvederà a tamponare temporaneamente l’area indifesa con una gettata di cemento armato di protezione in attesa dell’estate prossima dove si potrà agire nuovamente con i lavori di ripristino.
– VISITA GUIDATA – CHIUSA CASALECCHIO 14 DICEMBRE ORE 10:30
Viaggio nelle terre dei Rasna (o Etruschi). Nuova mostra
Museo Civico Archeologico di Bologna , Via dell’Archiginnasio 2
“Etruschi. Viaggio nelle terre dei Rasna”
A distanza di 20 anni dalle grandi mostre di Bologna e Venezia, il Museo Civico Archeologico di Bologna presenta un ambizioso progetto espositivo dedicato alla civiltà etrusca, in cui saranno riuniti circa 1400 oggetti provenienti da 60 musei ed enti italiani e internazionali. L’esposizione, aperta dal 7 dicembre 2019 al 24 maggio 2020, condurrà i visitatori in un itinerario attraverso le terre degli Etruschi e mostrerà come non esista una sola Etruria, ma molteplici territori che hanno dato esiti di insediamento, urbanizzazione, gestione e modello economico differenti nello spazio e nel tempo, tutti però sotto l’egida di una sola cultura, quella etrusca.
Affascinante viaggio tra archeologia e paesaggi sorprendenti nelle terre degli Etruschi, in una mostra che punta sulle novità di scavo e di ricerca e sulla storia di uno dei più importanti popoli dell’Italia antica. La metafora delviaggio darà forma e struttura all’esposizione, divisa in due grandi sezioni. La prima offre un momento di preparazione al viaggio, facendo conoscere al visitatore i lineamenti principali della cultura e della storia del popolo etrusco. Così preparato, il visitatore potrà affrontare la seconda sezione, dove si compie il viaggio vero e proprio nelle terre dei Rasna, come gli Etruschi chiamavano se stessi.
Un itinerario attraverso
Tanti presepi, a Bologna e dintorni
Natale 2019, presepi a Bologna e dintorni
L’atmosfera natalizia trova la sua dimensione più genuinamente religiosa e spirituale con i numerosi presepi allestiti in città e in ogni paese della provincia bolognese (oltre che nel resto d’Italia). Buona occasione anche per esplorare il territorio e scoprire piccoli gioielli dedicati alla Natività.
Ecco i presepi segnalati per questo Natale nel bolognese:
– Gran Presepe di Via Azzurra: al civico 10 di via Azzurra, in zona Massarenti. Il presepe, che è di privati, è visibile dalla strada e quando i proprietari danno la disponibilità è possibile vederlo da vicino accedendo al giardino.
– XXVII Rassegna del Presepio in San Giovanni in Monte. Dal 7 dicembre 2019 al 12 gennaio 2020 presso la chiesa di San Giovanni in Monte (via Santo Stefano-Bologna) rassegna di oltre 35 presepi realizzati con i più svariati stili e materiali, da tutta la provincia di Bologna e anche oltre i confini regionali. Il visitatore può votare il presepio che preferisce. Inaugurazione il 7/12 alle 15,30 con il cardinale Matteo Maria Zuppi. La mostra è aperta tutti i giorni ore 9-12 e 15-19. (Ass. Italiana Amici del Presepio 348 4017313)
– 29a Rassegna dei presepi in Santa Maria di Venezzano
Decine di presepi artigianali provenienti da tutta la regione in esposizione nella neogotica chiesa di Santa Maria di Venezzano. La rassegna è costituita da presepi realizzati da professionisti e non,
Wicca? Da un lontano passato all’attualità
LA CONCEZIONE DELLE DIVINITA’ PRESENTI NELLA WICCA.
Ricerca di Giovanni Pellegrino e Ermelinda Calabria
In questo articolo prenderemo in considerazione la concezione delle divinità nella Wicca, concezione che è molto particolare ed interessante per gli storici delle religioni. Volendo fare entrare la Wicca in una classificazione costruita utilizzando le categorie della storia delle religioni possiamo dire che la Wicca deve essere considerata una religione magica politeista in quanto i Wiccan attribuiscono molta importanza ai riti magici nel loro edifico dottrinale ed inoltre adorano due divinità: il Dio con le Corna e la Dea. Tali due divinità devono essere considerate entrambe strettamente collegate con la natura. Dobbiamo precisare che nei primi decenni della storia della Wicca le due divinità rivestivano la stessa importanza per gli adepti di questa nuova religione ma nella Wicca contemporanea la situazione si è abbastanza modificata in quanto la maggior parte delle correnti presenti in tale religione attribuiscono molta più importanza al culto della Dea considerando il Dio una figura meno importante. Inoltre, le correnti femministe della Wicca adottano una sorte di monoteismo in quando adorano solamente la Dea sebbene tale principio divino femminile assuma nomi diversi nelle varie congreghe (Diana, Selene, Gaia, Dea Madre).
Cunningham riferendosi alle divinità adorate dalla Wicca afferma che la Wicca collega strettamente tali