Il solstizio d’inverno tra leggende e spiegazioni astronomiche. Cade il 21 dicembre, uno dei giorni più interessanti dell’anno solare. Il Solstizio d’Inverno è un preciso momento del moto solare rispetto alla Terra, ma pochi sanno cosa accade realmente. Tutti sappiamo solo che è il giorno più breve dell’anno, e da sempre diamo a questo evento dei significati più o meno veritieri. Scientificamente il solstizio d’inverno è il momento in cui il Sole raggiunge, nel suo moto apparente lungo il cerchio che l’astro sembra percorrere attorno alla Terra (questo cerchio si chiama eclittica), la minima altezza rispetto all’orizzonte terrestre.
Di norma tutto ciò accade il 21 dicembre, che da calendario è il primo giorno d’inverno, ma a volte – come accaduto nel 2019 – la data può slittare o essere anticipata di un giorno.
Il fenomeno è dovuto all’inclinazione dell’asse di rotazione terrestre rispetto, appunto, all’eclittica.
In parole semplici, il solstizio d’inverno è il giorno in cui il Sole illumina per meno ore un parte della terra (vedi il seguito più sotto).
– Inoltre, stasera, 21
Il cofanetto di Pierpauti racconta storie egizie a casa vostra
Anche il Museo Civico Archeologico di Bologna segnala:
VI ASPETTIAMO A CASA VOSTRA! INCONTRO ONLINE per il pubblico adulto | Il cofanetto di Perpauti racconta l’Egitto antico
22 DICEMBRE 17.30 a cura di Spazio Aster
Il cofanetto di Perpauti racconta l’Egitto antico – Partendo da un reperto importante all’interno della collezione egiziana scopriamo diversi aspetti della società e della vita in questo periodo così da comprendere la ricchezza di informazioni che un oggetto come questo può darci.
* Gratuito. Prenotazione obbligatoria, esclusivamente online👉https://bit.ly/INCONTRO_22_DICEMBREL’incontro si terrà tramite la piattaforma Zoom.
*** Altre notizie e pillole di informazione archeologica sul sito:
https://www.facebook.com/MuseoCivicoArcheologicoBologna/
Un esempio:
Queste”ghiande” non sono innocui frutti del sottobosco, ma pericolosi proiettili destinati ad essere scagliati con la frombola, un particolare tipo di fionda, in dotazione
Il Museo vi aspetta… a casa vostra
Dal Museo civico del Risorgimento di Bologna, un invito:
Siamo chiusi ma abbiamo qualcosa da proporti per stare insieme
Il lunedì e martedì ci trovi in diretta alle 20 su Facebook. Per Santo Stefano, il 26 dicembre, abbiamo pensato ad un appuntamento molto speciale. Il sito Storia e Memoria di Bologna è stato arricchito di contenuti che possono rendere più piacevole il periodo natalizio. Puoi sfogliare riviste d’epoca con tanti estratti in formato pdf da leggere con comodo quando vuoi. Ti diamo due suggerimenti: la bella rivista per fanciulli Ragazzi d’Italia, edita a Bologna per un solo anno nel 1923; il mensile La Lettura del Corriere della Sera, edito tra 1901 e 1946. Ti ricordiamo che la Biblioteca chiude dal 25 dicembre al 6 gennaio 2021 compresi, tranne per i giorni 28-29-30 dicembre, in cui effettuerà solo servizio di prestito previa prenotazione.
* Gli appuntamenti
– lunedì 21 dicembre, ore 20.00 – Mirtide Gavelli, storica e curatrice del Museo civico del Risorgimento, in diretta Facebook su Museo civico del Risorgimento – Certosa di Bologna con un intervento dedicato al Natale in trincea durante la Grande Guerra.
– martedì 22 dicembre, ore 20.00 – Angela Pierro, storica dell’arte, in diretta Facebook su Associazione Amici della Certosa di Bologna, con un intervento sulla Ducati, storica azienda meccanica bolognese nata nel 1925 con la produzioni di apparecchi elettronici.
Il MAF si presenta anche su You tube.
Il MAF- Centro di Documentazione del Mondo Agricolo Ferrarese – di San Bartolomeo in bosco (FE), ha chiuso, ma non si è fermato! Anzi, presenta i suoi nuovi progetti per la valorizzazione della ruralità.
Da quando la pandemia ha costretto alla chiusura dei Musei, con brevi tregue, il MAF è stato obbligato ad interrompere le visite guidate e gli eventi culturali domenicali. Dopo una breve riflessione, e con la passione che lo contraddistingue da sempre, ha ritenuto indispensabile proseguire la sua azione progettuale agendo virtualmente su più filoni, tutti finalizzati alla sua principale mission la divulgazione della ruralità. Da vari mesi, e con particolare intensità a partire dall’inizio dello scorso mese di marzo, ha operato e opera sui più noti social, come Facebook e Instagram, proponendo i più diversificati aspetti della cultura rurale, dalle singole sezioni del suo rilevante patrimonio documentale alla cosiddetta cultura “immateriale”, come il dialetto e le sue molteplici forme espressive (proverbi, modi dire, usi tradizionali, memorie ecc.). Naturalmente, con un occhio proiettato al futuro, in una nuova prospettiva di comunicazione di queste fenomenologie.
Le pagine di Facebook hanno ospitato e ospitano tuttora anche rubriche un tempo riservate al pubblico in presenza, come “Indovina l’oggetto misterioso”, una sorta di gioco attraverso il quale si distribuiscono premi
Luci blu alla Chiusa e Tour lungo il Canale di Reno
La chiusa in blu …per immergervi in una magica atmosfera!
– Sabato 12 dicembre alle ore 16
La chiusa di San Ruffillo aprirà i cancelli proprio la sera che anticipa il giorno più corto e più buio dell’anno per mostrare l’illuminazione artistica in blu della Chiusa, ma non solo, si illustrerà la storia di questo antico manufatto ricco di curiosità tutte da scoprire!
– Tour cittadino del Canale di Reno con finale a sorpresa
sabato 19 dicembre ore 16.00 Durata: 1.45 circa
Una passeggiata al tramonto sulle tracce del Canale di Reno in città, nel rispetto delle norme comportamentali antiCovid-19. Al calare del buio si partirà dal punto chiamato la “ grada” dal quale il condotto fa il suo ingresso all’interno della cerchia muraria, si passerà dalla Chiesa di Santa Maria della Visitazione e dalla Centrale del Cavaticcio. Ripercorreremo insieme la storia del canale e le vicende di chi lavorava quotidianamente utilizzando l’acqua del reticolo artificiale. Infine raggiungeremo il tratto di canale compreso tra via Oberdan e via Malcontenti: uno dei rari punti in cui l’antica via d’acqua scorre ancora scoperta all’interno del centro
Biblioteche comunali di Bologna aperte. Come accedere
Nelle biblioteche comunali di Bologna torna il prestito su prenotazione
Da mercoledì 9 dicembre sarà di nuovo possibile prendere in prestito i libri direttamente nella vostra biblioteca preferita. L’ultimo Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri del 3 dicembre scorso, consente infatti alle biblioteche di riprendere il servizio di prestito in sede, anche se esclusivamente su prenotazione. Avete un libro, un dvd, un cd o una rivista che vi interessa? Chiamate o scrivete un’email alla vostra biblioteca e prenotate il prestito. Andate in biblioteca nell’orario che vi verrà indicato.
Potrete entrare in biblioteca solo per ritirare i libri prenotati: per il momento non è ancora possibile fermarsi a leggere o consultare altri libri. Se avete a casa dei libri da restituire, portateli pure con voi: potrete lasciarli negli appositi contenitori in biblioteca.
Quando andate in biblioteca ricordatevi, come sempre, di indossare la mascherina, di igienizzare le mani e di rispettare la distanza di sicurezza. Se invece preferite non muovervi da casa, potete continuare a utilizzare il servizio di prestito a domicilio: chiamate in biblioteca, richiedete il prestito e una volta a settimana i fattorini
Biblioteche aperte, per il prestito, su prenotazione
Da giovedì 10 dicembre le biblioteche comunali dell’Unione Reno Galliera riaprono su prenotazione.
Grazie al nuovo DPCM, a partire da giovedì 10 dicembre, basterà prenotare telefonicamente alla biblioteca locale o via mail (biblioteca.pc@renogalliera.it) e si potrà tornare in biblioteca a scegliere i libri che si vogliono leggere, in assoluta sicurezza.
Questo significa anche che prenotando, sarà possibile fermarsi nuovamente a studiare, con postazioni sanificate e distanziate.
Ecco la tabella degli orari delle singole biblioteche dell’Unione
Il Teatro comunale di Bologna… a casa tua con 6 concerti
Il Teatro Comunale di Bologna aderisce all’iniziativa “Aperti, nonostante tutto” lanciata dall‘ANFOLS, l’Associazione che riunisce le 12 Fondazioni Lirico-Sinfoniche italiane, per far fronte alla sospensione delle attività aperte al pubblico a seguito del DPCM del 24 ottobre scorso.
La proposta bolognese si articola in sei concerti inediti, realizzati con gli artisti disposti nella platea svuotata dalle poltrone e senza pubblico in sala, per il palinsesto diffuso in streaming gratuitamente attraverso il canale YouTube del teatro e promosso grazie alla piattaforma digitale messa a disposizione dall‘ANFOLS, alla quale ha aderito anche l’agenzia ANSA.
Il primo appuntamento, in programma il 6 dicembre, dà il via a un ciclo beethoveniano – nel 250esimo anniversario della nascita del compositore tedesco – che in tre concerti presenterà sette delle sue nove sinfonie interpretate dall‘Orchestra del Teatro Comunale diretta dall’israeliano Asher Fisch.
Si parte con la Seconda, la Terza e la Quarta Sinfonia, seguite il 13 dicembre dalla Quinta e dalla Sesta e il 20 dicembre dalla Settima e dall’Ottava
http://agenda.comune.bologna.it/cultura/orchestra-del-teatro-comunale-diretta-da-asher-fisch
Albero, luci, canzoni e …opere di bene per il Natale 2020 a Bologna
L’albero di Natale illumina da oggi Piazza Nettuno. Arrivato martedì, ora la magia del Natale risplende tra i suoi rami. L’abete bianco di 16 metri è stato donato dal Comune di Lizzano in Belvedere. E’ addobbato con decorazioni di microluci led a luce bianco caldo, avvolte attorno ai rami, e con sfere rosse, oro e bianche del diametro di circa 40 centimetri. La cima dell’albero è illuminata da una stella sempre con microluci led. Attorno allo steccato di recinzione, sono affisse delle palle di Natale bidimensionali di colore giallo che ricordano i piatti della campagna “Riempi il piatto vuoto”, curata da Cefa, in favore della raccolta di cibo per le mense cittadine e di alcuni progetti contro la malnutrizione in Tanzania.
Nei giorni scorsi le luci si sono accese anche sulla torre degli Asinelli, via D’Azeglio e altre vie della città. Confcommercio Ascom Bologna ha riproposto anche nel 2020, durante il periodo delle festività natalizie, l’iniziativa “Luci e colori per la Torre degli Asinelli”. La Torre è illuminata nei suoi 4 lati e per tutta l’altezza creando una scenografia colorata che è visibile da tutti i punti della città. L’illuminazione, realizzata con luci led a basso consumo, prevede, in particolare,
Messa di Natale a mezzanotte, tra storia e tradizione.
Messa di mezzanotte a Natale, nella storia e nella tradizione popolare
Sta facendo molto discutere, ed è diventato argomento di contrapposizione politica più che di fede religiosa, la proposta del governo italiano di anticipare l’antica consuetudine della celebrazione della “Messa di mezzanotte” nella notte di Natale 2020, per rispettare e mantenere la regola del “coprifuoco”, cioè del divieto di uscire di casa dalle ore 22 alle 5 del mattino successivo, imposta recentemente nel contesto dei più recenti Decreti, emanati per contenere il contagio del famigerato virus covid19 che sta di nuovo mietendo centinaia di vittime ogni giorno in Italia (e nel mondo).
Ma è una tempesta in un bicchier d’acqua, che dovrebbe facilmente essere superata e sopita se si fa un sia pur minimo excursus storico di questo rito diventato molto popolare, diffuso e amato tra i fedeli cattolici nel corso dei secoli, ma che non ha nessun particolare fondamento teologico, non è fissato in nessun Vangelo, dogma o disposizione liturgica catechistica.
Lo stanno facendo notare, oltre agli storici di formazione laica, anche tanti esponenti importanti del mondo cattolico.
Sul quotidiano Corriere della sera Padre Enzo Fortunato ha ricordato che il Papa da oltre dieci anni celebra la messa di Natale prima delle 22 e che per il Vangelo più dell’orario (il «kronos») conta il tempo