Giornata Mondiale dell’Acqua all’Opificio – Canali di Bologna, il 22 marzo, aderisce a questa importante ricorrenza con due iniziative:
– “In mostra I Canali a Bologna all’Opificio delle Acque” esposizione fotografica presso l’Opificio delle Acque, per raccontare attraverso immagini i Canali della nostra città. Dal 22 marzo al 05 aprile 2022 il pubblico è invitato a vedere le immagini esposte concorrenti (selezionate dal fotografo Stefano Laddomada) e a votare la propria fotografia preferita. Per maggiori info scrivere a prenotazioni@canalidibologna.it
– “SORELLA ACQUA, LAUDATA SII”, secondo appuntamento della GRANDE ONDA a cura di Paola Goretti. In ambito medievale, molti gli elogi all’acqua: tra lirica, preghiera, invocazione. Non solo proprietà salvifiche e terapeutiche; l’acqua è rito di passaggio, purificazione morte rinascita. Trabocca di miti, trasfigurazioni, leggende, apparizioni soprannaturali. Conferenza in presenza presso Opificio delle Acque ore 17:30, via della Grada, 12 – Bologna. È possibile seguire la conferenza dalla diretta Facebook https://www.facebook.com/Canalidibologna
prenota qui “SORELLA ACQUA, LAUDATA
Incisioni di Tumiati al MAF
Domenica 20 Marzo, ore 15.30 al MAF di San Bartolomeo in bosco (FE)
Incontro con Vito Tumiati
in occasione della mostra di incisioni “Omaggio a Vito Tumiati”
Incontro con l’autore per presentare la mostra
in parete al MAF fino al 18 maggio e presentazione del catalogo delle sue incisioni.
Corrado Pocaterra e Gian Paolo Borghi dialogheranno con l’artista.
L’iniziativa culturale è compresa nel calendario ufficiale delle manifestazioni in ricordo di Guido Scaramagli, fondatore del MAF, nel centenario della sua nascita.
* E’ obbligatorio il green pass e la mascherina.
* * Iniziativa patrocinata da: Comune di Ferrara, MAF- Centro di Documentazione del Mondo Agricolo Ferrarese, Associazione “MAF”
https://www.mondoagricoloferrarese.it https://www.facebook.com/mondoagricoloferrarese/
Una scuola di ieri: tra vita quotidiana e buoni sentimenti
Vita quotidiana alla Venenta in alcune esercitazioni scolastiche. Gian Paolo Borghi
La scuola elementare della Venenta, nelle campagne di Argelato, venne soppressa all’inizio degli anni ’60 del secolo scorso e i suoi scolari furono inseriti nelle classi del capoluogo. Per molti anni, e fino alla sua chiusura, ebbe come pilastro l’insegnante Elide Passanti, detta la “màstra biònda” la maestra bionda, che viveva in un appartamento situato nello stesso edificio scolastico. La maestra, nota per la sua severità, era apprezzata per le sue capacità, che le consentivano di svolgere al meglio la sua professione anche in situazioni difficili come le pluriclassi. La piccola località della Venenta comprendeva soprattutto case rurali sparse, abitate da famiglie di mezzadri o di piccoli proprietari.
Presso il Centro Sociale Villa Beatrice di Argelato, grazie alla passione per le cose locali del socio storico Enzo Ziosi, sono conservate alcune decine di quaderni e di fogli con esercitazioni scolastiche di alunni frequentanti questa scuola in anni diversi. La documentazione raccolta si dimostra di una soddisfacente utilità per la conoscenza della vita scolastica, di relazione e della quotidianità in aree di campagna e, più in generale, nei piccoli insediamenti rurali. Grazie a questi elaborati, spesso realizzati in forme essenziali, si possono cogliere, tra l’altro, significativi momenti familiari e comunitari, osservati con gli occhi dell’infanzia.
La
Aspettando il carnevale di Cento… di oggi e del tempo che fu
Da giovedì 24 febbraio a martedì 1 marzo 2022 – nel centro storico di Cento, presso Auditorium Pandurera e Gipsoteca Vitali:
Spettacoli e musica, visite guidate animate, laboratori d’arte, carnevale dei bambini, burattini, mostre fotografiche, sfilate di abiti gotici, letture animate e molto altro…, tante iniziative promosse da Assessorato alla Cultura e Turismo del Comune di Cento, Fondazione Teatro ‘G. Borgatti’, Pro Loco Cento, Fondazione Don Giovanni Zanandrea onlus, Zona pastorale Cento e le associazioni Caracadama, Gipsoteca Vitali, Astrofili Centesi, Artecento, Associazione Tararì Tararera, VampireLab.
In programma in particolare nel sito del comune di Cento, www.comune.cento.fe.it e in sintesi, qui:
– STORIE, POESIE, ZIRUDEL E CANTE ‘IL CARNEVALE”
Giovedì Grasso 24 febbraio 2022, ore 20.45 – Sala Zarri, Piazza Guercino– Serata di musica, poesia e dialetto a cura di CARACADAMA. Obbligo di Green Pass e mascherina. Per informazioni: informaturismo@comune.cento.fe.it.
– INAUGURAZIONE DELLA MOSTRA FOTOGRAFICA “C’ERA UNA VOLTA IL CARNEVALE…” ‘ Venerdì 25 febbraio 2022, ore 15.30 –
In ricordo delle foibe , iniziative in vari comuni
- Giovedì 10 febbraio è il Giorno del Ricordo, istituito per conservare e rinnovare “la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli Istriani, Fiumani e Dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale” (legge 30 marzo 2004/92).
In occasione di questa giornata i Comuni della città metropolitana organizzano diverse iniziative: incontri, presentazioni di libri, proiezioni di video.
– A Bologna mercoledì 9 febbraio (ore 17.30) al Centro studi didattica delle arti in via Cartoleria 9, è in programma la conferenza “Storie e memorie dell’Adriatico orientale” con Chiara Sirk, presidente del Comitato di Bologna dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia
Le divise militari nella storia. Tra costume e simbolo di appartenenza.
Per gli amanti della storia, anche nei suoi aspetti di costume, il sito Storia e Memoria di Bologna è stato aggiornato con la pagina dedicata a
Le uniformi del Museo del Risorgimento
l Museo civico del Risorgimento di Bologna conserva uniformi, o forse meglio sarebbe dire divise, che abbracciano il periodo che va dalla Rivoluzione Francese alla Seconda guerra mondiale. Nel periodo in questione, i termini uniforme e divisa indicavano aspetti completamente diversi di uno stesso argomento, mentre oggi c’è la tendenza a farne quasi un sinonimo. Già sul piano etimologico si può cogliere la differenza di significato tra i due sostantivi: – divisa è tutto ciò che serve a distinguere l’appartenenza del militare ad un’arma o corpo. Può essere quindi la foggia del copricapo piuttosto che il fregio da applicarvi o la filettatura di colore distintivo al bavero e ai paramani della giubba- uniforme invece è la foggia comune del vestiario che identifica il personale appartenente alle forze armate della nazione. Significa anche il rispetto e l’applicazione di quei principi di gerarchia, ordine e disciplina che regolano tutta la vita del militare.
La divisa militare nasce dall’esigenza di distinguere gli appartenenti all’esercito dai civili; esigenza che venne manifestandosi verso la fine del Cinquecento,
Giorno della memoria 2022. Tanti libri ed eventi per non dimenticare.
Ogni anno, il 27 gennaio, Giorno della Memoria, vengono commemorate le vittime dell’Olocausto (il 27 gennaio 1945, le truppe dell’Armata Rossa liberarono il campo di concentramento di Auschwitz). La Libreria Universitaria – Unilibro- propone una selezione di libri, romanzi, saggi e biografie, che possono aiutare a non dimenticare la tragedia della deportazione degli ebrei e dei campi di concentramento nazisti. Elenco e dati di presentazione leggibili al link:
https://www.unilibro.it/libri/p/1777/giornata-della-memoria-romanzi-e-saggi-per-celebrare-e-non-dimenticare.
– Il Museo ebraico di Bologna, via Valdonica 1-5, ha organizzato una serie di incontri, presentazioni di libri, spettacoli, un percorso di formazione e una mostra, dedicata ai GIUSTI IN EMILIA ROMAGNA- piccole e grandi storie di SALVATORI E SALVATI, a cura di Vincenza Maugeri e Caterina Quareni. Aperta dal 23 gennaio al 6 marzo, da domenica a giovedì ore 10-17,30; venerdì ore 10-15,30. sabato e festività ebraiche chiuso
Il programma degli eventi è leggibile al link
https://www.museoebraicobo.it/eventi/primo-piano/giorno-della-memoria-2022
Riparte la stagione teatrale di Agorà
La seconda parte della stagione teatrale Agorà condurrà, da gennaio a maggio, in un viaggio di spettacoli, laboratori, anteprime nazionali, incontri e progetti speciali, nei teatri e luoghi inediti e da esplorare del territorio degli otto comuni dell’Unione Reno Galliera.
E’ online il programma con tutti gli appuntamenti da gennaio a maggio.
I prossimi appuntamenti:
– Sabato 29 gennaio | ore 21 Teatro Biagi D’Antona | Castel Maggiore (BO)
Lei conosce Arpad Weisz?
A cura di Menoventi– – Per la giornata della memoria
Ingresso libero – Prenotazione consigliata
– Sabato 5 febbraio | ore 21 Teatro A. Zeppilli – Pieve di Cento
Dati Sensibili: New Constructive Ethics -Teodoro Bonci del Bene
Il programma completo è leggibile sul sito https://stagioneagora.it/cartellone/
E’ il compleanno della bandiera italiana. Cenni di storia
Oggi, 7 gennaio 2022, la bandiera tricolore italiana compie 225 anni.
Riteniamo utile rinfrescare la memoria della sua storia, riprendendo il testo pubblicato sul sito del Quirinale.
I Simboli della Repubblica – il Tricolore
Il tricolore italiano quale bandiera nazionale nasce a Reggio Emilia il 7 gennaio 1797, quando il Parlamento della Repubblica Cispadana, su proposta del deputato Giuseppe Compagnoni, decreta “che si renda universale lo Stendardo o Bandiera Cispadana di Tre Colori Verde, Bianco, e Rosso, e che questi tre Colori si usino anche nella Coccarda Cispadana, la quale debba portarsi da tutti”. Ma perché proprio questi tre colori? Nell’Italia del 1796, attraversata dalle vittoriose armate napoleoniche, le numerose repubbliche di ispirazione giacobina che avevano soppiantato gli antichi Stati assoluti adottarono quasi tutte, con varianti di colore, bandiere caratterizzate da tre fasce di uguali dimensioni, chiaramente ispirate al modello francese del 1790.
E anche i reparti militari “italiani”, costituiti all’epoca per affiancare l’esercito di Bonaparte, ebbero stendardi che riproponevano la medesima foggia. In particolare, i vessilli reggimentali della Legione
Filastrocche del tempo che fu
Repertori infantili di un tempo, in italiano. Gian Paolo Borghi
In un mio precedente articolo ho proposto diversi proverbi della tradizione popolare raccolti da scolari impegnati in una ricerca scolastica, all’inizio degli anni ’80, in una non identificata scuola elementare della campagna bolognese. Sempre da quei fogli sparsi trascrivo, in questa occasione, alcuni testi in massima parte in rima, in italiano, imparati a memoria dai nonni a scuola e da questi recitati ai nipoti, che li trascrissero. Non è neppure da escludere che le testimonianze siano state trasmesse anche da quei genitori che furono tra gli ultimi ad avere in dotazione un sussidiario: i materiali che presento, infatti, sono in buona parte di quella provenienza.
Il primo testo, in verità, richiama alla memoria anche documenti popolari meno recenti, probabilmente oggetto di traduzione italiana per favorirne una divulgazione a più ampio respiro; è una filastrocca, che veniva pure utilizzata come ninna nanna:
Din don, campanon,
quattro vecchie sul balcon,
una che fila, una che taglia,
una che fa i cappelli di paglia,
una che fa coltelli d’argento
per tagliar la testa al vento.
Il trascorrere dei giorni della settimana è invece scandito da questi versi in prosa, che si traducono in una sorta di nonsense:
Buon giorno, lunedì,
come stai martedì?
Benissimo, mercoledì,
va’ a dire al mio amico giovedì
di venire venerdì
nella sala di sabato
per desinare domenica.
I giorni della