Allerta rossa per rischio idraulico continua

Allerta rossa a Bologna e su tutta l’Emilia-Romagna: «Uscite solo se necessario». L’allerta durerà fino a venerdì. Articolo di Francesco Rosano e Enea Conti
Torna l’emergenza maltempo con rischio di fiumi in piena e frane: restano ancora quasi mille sfollati. Pronti 200 posti letto a Faenza.
L’emergenza maltempo iniziata una settimana fa, costata già all’Emilia-Romagna almeno un miliardo di euro, non è finita. Piogge abbondanti, diffuse e persistenti, sono attese oggi, mercoledì 10 maggio, sulla regione: l’allerta rossa per criticità idraulica durerà per tutta la giornata sui principali affluenti del fiume Reno nelle province di Bologna, Ferrara e Ravenna.
Le province coinvolte
Comune e Città metropolitana di Bologna hanno invitato la cittadinanza a «effettuare solo gli spostamenti necessari e non sostare nei pressi di corsi d’acqua». Confermata l’allerta arancione per le piene dei fiumi e le frane in Romagna e nelle province di Parma, Reggio Emilia e Modena. «Ci sono ancora 915 cittadini fuori dalla proprie abitazioni, ma i numeri sono destinati ad aumentare», dice avanti la vicepresidente della Regione Irene Priolo, al timone dell’emergenza in Viale Aldo Moro in attesa che giovedì torni da una missione in Sud America il governatore Stefano Bonaccini, nominato da Roma commissario per le gestione dell’emergenza.

Pioggia e sacchetti
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Bonifica Renana , competenze e interventi per contenere il rischio idraulico

Comunicato stampa della Bonifica Renana
E’ utile chiarire come funziona lo scolo delle piogge nella pianura emiliano-romagnola?
I consorzi di bonifica gestiscono la propria rete scolante artificiale composta di canali, casse di espansione, pompe idrovore di sollevamento e migliaia di altri manufatti idraulici collegati. Compete invece alla Regione la gestione di fiumi, torrenti, rii collinari e dei canali storici Navile e Savena Abbandonato.
Paolo Pini, direttore generale della Bonifica Renana, spiega come interagiscono questi due sistemi idraulici: “Il controllo delle piene si basa sulla divisione – nello spazio e nel tempo – tra acque piovute in Appennino e acque piovute in pianura. Fiumi e torrenti hanno il compito di trasportare al mare le piene di montagna, di solito impetuose ma rapide. Il Consorzio immette nei fiumi e torrenti regionali le acque di pioggia di pianura, con impianti a gravità o sollevandole con le pompe idrovore. In situazioni critiche la Renana è in grado di accantonare le acque Leggi Tutto

Ci risiamo: dalla siccità agli allagamenti. Esondano Idice, Sillaro e pure il Navile. Il Reno, per ora, tiene.

Dalla cronaca di oggi 3 maggio 2023:
“La pioggia che non ha smesso per tutta la notte, fra martedì e mercoledì, l’avviso nelle stazioni dei treni di linee che saltano, bus sostitutivi, ritardi. Ponti chiusi e deviazioni. E l’occhio di molti residenti fisso ai bordi di ponti e argini dei fiumi che salgono. Il day after di un surreale inizio di maggio sta creando ancora forti preoccupazioni in Emilia-Romagna dove l’allerta meteo resta alta.
Risveglio sotto la pioggia.
Ed è proprio Bologna che si sveglia ancora sotto la pioggia: più acqua in 48 ore che in quattro mesi, da gennaio ad aprile, tanto che si aspetta l’allerta rossa per criticità idraulica attiva per tutta la giornata. Ma a essere colpite con precipitazioni incessanti, come riportato dal Centro Meteo dell’Emilia-Romagna, sono tutte le zone tra Reggiano, Modenese, Bolognese, Ferrarese, Ravennate e Forlivese, con una media di «80-90 millimetri per area tra est Emilia e ovest Romagna. Punte anche di 120-140 millimetri su collina e alta pianura Bolognese, Faentino, Imolese e Forlivese occidentale», continua il Centro Meteo. Le conseguenze, dunque, per questo 3 maggio, sono il portato di quanto successo ieri, ma almeno per le prime ore di oggi non sono attesi particolari miglioramenti: scuole chiuse, strade allagati, fiumi in piena che rompono gli argini.
Esondazioni e treni sospesi
Nella notte si è ampliata la Leggi Tutto

Festival dei burattini al MAF

Al MAF- Mondo Agricolo Ferrarese di S. Bartolomeo in bosco
Domenica 7 Maggio, ore 16.00
2° FESTIVAL “BIMBI &BURATTINI” … al MAF!
Si esibiranno le Compagnie di Teatro dei Burattini:
Città di Ferrara APS: “Le avventure di Fagiolino”
Giovani Burattini di Ettore, Ferrara: “La fame di Fagiolino”
Teatro Giochetto di Maurizio Gioco, Verona: “Arlecchino torna dalla guerra”
Burattini per gioco Adriana Baccaro e Daniele Maragno Lendinara (Rovigo):
“El Sior Todaro brontolon”
L’iniziativa fa parte del calendario ufficiale di “Fattorie Aperte”promosso dalla Regione Emilia-Romagna per la diffusione della cultura della ruralità
* In conclusione:Buffet riservato a tutti i partecipanti –Ingresso libero e gratuito
* Iniziativa promossa da: Comune di Ferrara, MAF- Centro di Documentazione del Mondo Agricolo Ferrarese, Associazione “MAF”  https://www.mondoagricoloferrarese.it/ https://www.facebook.com/mondoagricoloferrarese/

**Inoltre, si segnala:
Ecco i video pubblicati ad aprile sul canale YouTube del Leggi Tutto

25 aprile Liberazione. Ricordiamola su Storia e memoria

78° anniversario della Liberazione
Il Museo civico del Risorgimento per la Storia della Lotta di Liberazione
Attraverso lo Scenario dedicato alla Lotta di Liberazione
https://www.storiaememoriadibologna.it/la-lotta-di-liberazione-1943-45  
del portale Storia e Memoria di Bologna, si ripercorrono gli anni della Seconda guerra mondiale, in cui la città fu tra le più colpite in Italia, sia per la sua centralità nel sistema delle comunicazioni, sia per la sua posizione di retrovia della Linea Gotica. Fra il settembre 1943 e l’aprile 1945, con l’insediamento del comando militare tedesco e della RSI, la città conobbe un duro regime di occupazione, il freddo e la fame per la popolazione civile, i bombardamenti alleati, rappresaglie naziste, ma anche la coraggiosa azione dei gruppi partigiani e la resistenza degli antifascisti. Alto fu il tributo di sangue versato dai bolognesi: il numero dei morti civili sotto i bombardamenti è stato di 2481, i partigiani caduti sono stati 2064.
Lo scenario Lotta di Liberazione 1943 – 1945 è dedicato alla Resistenza in città e nella provincia. Offre le informazioni sui luoghi, i caduti, le battaglie, le brigate partigiane, in ricordo ed in omaggio ai tanti protagonisti dell’insurrezione contro il nazifascismo. Ad Leggi Tutto

Il valore dell’acqua. Si scopre quando manca

Il valore dell’acqua: pericolose (e costose) trappole
Articolo di Ferruccio de Bortoli | 18 aprile 2023
Siamo il Paese con il consumo pro capite (215 litri a testa al giorno) più alto della media europea (125). La perdita dei nostri acquedotti, seppur lievemente migliorata, è del 42 per cento. Il Figliuolo dell’acqua non c’è ancora ma come commissario all’emergenza siccità dovrà lavorare più duramente — e molto più a lungo — del generale degli alpini protagonista della campagna vaccinale.
Il decreto legge, varato il 6 aprile dal Consiglio dei ministri, ha un solo, non secondario, problema: quello delle coperture finanziarie. Le risorse indispensabili per adeguare le infrastrutture e potenziare il servizio idrico nazionale vanno trovate rimodulando i piani di spesa di altri investimenti già messi a bilancio. Non semplice. Il provvedimento è comunque entrato in vigore il 15 aprile. Istituisce una cabina di regia, presieduta dalla presidente del Consiglio, che potrà avvalersi di cinque esperti (pagati fino a un massimo di 50 mila euro lordi l’anno). Il nuovo commissario, che verrà nominato probabilmente alla fine della settimana, dovrà completare entro un mese un’attenta ricognizione delle opere più urgenti. Eserciterà poteri sostitutivi nei confronti di amministrazioni locali e non solo. Semplificherà le procedure. Un compito titanico. In Italia vi sono 30 Leggi Tutto

Uova di Pasqua e di primavera- Una tradizione che viene da lontano

Ora  che  l’ultimo frammento di uovo di Pasqua è stato consumato,  proviamo a riscoprire le radici lontanissime di una tradizione, con cenni di storia ripresi da varie fonti.
Da dove viene la tradizione delle uova di Pasqua?
– Articolo di Annalisa Palumbo
Coordinatrice editoriale Storica National Geographic – news letter 8 aprile 2023 —-
Piacciono a tutti, grandi e piccini. In ogni casa italiana l’eterno dibattito sull’uovo di cioccolato al latte o fondente, un po’ come quello sul panettone e sul pandoro, è ormai parte integrante del periodo pasquale. Ma da dove viene la tradizione di scambiarci le uova di Pasqua?
Sebbene sembri un’usanza abbastanza recente, regalare uova nel periodo pasquale è un gesto antichissimo, che nel corso della storia ha accomunato diverse civiltà. Anche questa consuetudine inizia con l’osservazione del mondo: quando i nostri antenati si resero conto che alcuni uccelli e rettili nascevano da un uovo, attribuirono a questo alimento un valore sacro. Le prime menzioni di questo “uovo cosmico”, al cui interno si riunivano Terra e Cielo, risalgono all’antica Mesopotamia, da dove presero la via dell’Egitto, della Grecia e dell’Oriente.
L’uovo è un elemento ricorrente nella mitologia di diverse civiltà: se per gli egizi era il fulcro dei quattro elementi, per i greci è dall’uovo Leggi Tutto

Bologna oggi. Un po’ di dati diffusi dal Comune

Bologna è il settimo comune più popoloso d’Italia. Ogni giorno oltre 507.000 persone gravitano nella città, esclusi i turisti. In ripresa matrimoni, in flessione natalità e mortalità
392800
abitanti. È donna il 52,5% della popolazione.
La nostra città continua a attrarre, soprattutto giovani: + 2400 residenti è il saldo tra immigrati e emigrati, 44% sono gli immigrati fra i 25 e i 34 anni e oltre l’80% è italiano
L’età media dei bolognesi è 46,9 anni: 64,2% ha tra i 15 e i 64 anni ,24,5% è over 65, 11,4% minori fino a 14 anni
236 sono i centenari (201 sono donne) 107 anni per le donne e 105 per gli uomini: sono i record di longevità
Tre bolognesi su 10 sono laureati (30,7%): 54,2% tra le donne tra i 25 e i 49 anni , 42,6% per gli uomini
Navile è il quartiere più popoloso: 69.427 residenti seguito dal Porto-Saragozza con 69.315.
12,2%: a Borgo Panigale-Reno vive la percentuale maggiore di giovani fino ai 14 anni, 28%: a Savena abita la maggior percentuale di ultra 65
Gli stranieri residenti costituiscono il 15,6% della popolazione: 61.000 (-1,7% rispetto a dicembre 2021): 32.536 sono donne‍, 28.411 uomini
155 sono le nazionalità sotto le Due Torri: 41,6% europei, 37% asiatici ,
10.157 residenti: la Romania Leggi Tutto

Il Museo della Civiltà contadina compie 50 anni e li festeggia con aperture straordinarie e eventi

Museo della Civiltà Contadina – Villa Smeraldi -Via San Marina 35 -San Marino – Bentivoglio (BO)
BUON COMPLEANNO MUSEO
Ripercorriamo insieme alcuni dei momenti che hanno fatto la storia del Museo nei suoi primi 50 anni
“Era l’estate del 1963 e mi trovavo a Castel d’Aiano […]. Un pomeriggio, in mezzo ad una siepe a pochi metri da casa, intravidi un anello di ferro semisepolto fra erbacce e foglie secche. Lo afferrai e, tirandolo, mi accorsi che era seguito da un piolo di ferro; in poche parole vidi che era una stadura, o se vogliamo uno stadurotto montanaro, molto semplice e di poco valore monetario”
Con queste parole Ivano Trigari, fondatore dell’Associazione Gruppo della Stadura, racconta il ritrovamento dell’oggetto che diede il via al progetto di costituzione di un Museo della Civiltà Contadina della pianura bolognese.
La Stadura è un piolo in ferro che veniva utilizzato nel tiro animale: era infisso nel timone del carro per bloccarne lo scorrimento dentro l’asola del giogo ed evitare che il mezzo scivolasse contro le zampe degli animali. La parte superiore detta “pagela” era decorata con anelle di ferro e segni beneauguranti.
Nella seconda metà del ‘900, con l’avvento della meccanizzazione Leggi Tutto

Amarcord… la balera al Museo di S. Marino di Bentivoglio

Lunedì 10 aprile 2023, in occasione della Festa di Pasquetta, il Museo della Civiltà Contadina invita ad un pomeriggio speciale di musica e ballo: “Suonala ancora, Nildo!“. L’iniziativa dedicata a Leonildo Marcheselli, storico musicista bolognese e “inventore” della Filuzzi, sarà l’occasione per aprire al pubblico la storica balera di Villa Smeraldi, conosciuta come “Incanto Verde”. La pista da ballo, tradizionalmente inaugurata proprio il lunedì di Pasqua, aprì nel 1947 per volere degli abitanti del territorio desiderosi di divertimento e, per una ventina d’anni, divenne una delle balere più frequentate della “Bassa”, ospitando musicisti di fama nazionale, primo fra tutti Nildo!
Dalle ore 15.30 la pista da ballo si animerà con il ricordo di Nildo, attraverso le testimonianze di chi l’ha conosciuto da vicino come il figlio Paolo Marcheselli, con la musica dell‘Osteria del Mandolino, con il ballo “alla Filuzzi” a cura di Carlo Pelagalli e con la conduzione del musicista Umberto Cavalli.
* La partecipazione è gratuita e aperta a tutti, prenotazione consigliata a segreteria.museo@cittametropolitana.bo.it
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