Certosa di Bologna, un patrimonio di arte e storia da conoscere

C’è un importante patrimonio storico, artistico e architettonico racchiuso nel Cimitero monumentale della città felsinea, ritenuto tra i più belli e significativi in Europa. Ma il recinto funebre ha anche le sue storie da svelare, vite vissute al suo interno e fatti realmente accaduti o – perché no – immaginati dalla fantasia di poeti e scrittori.
Per conoscerlo, ora c’è un libro, ”101 cose da sapere sulla Certosa”, una guida curata da Roberto Martorelli ed edito da Minerva; e riprende anche il Calendario estivo (fino al 2 novembre 2023) la rassegna di eventi culturali curata dal Museo civico del Risorgimento del Settore Musei Civici Bologna, con il contributo di Bologna Servizi Cimiteriali, per valorizzare e promuovere la conoscenza del patrimonio racchiuso nel Cimitero Monumentale, la cui rilevanza è stata sancita al livello più alto da UNESCO con l’iscrizione nel 2021 nella lista dei siti Patrimonio Mondiale dell’umanità nell’ambito del progetto “Portici di Bologna”.
Sono 82 gli appuntamenti proposti per il cartellone 2023 (**) che intrecciano arte, storia, teatro, musica e danza per immergersi Leggi Tutto

Di verde in verde nei giardini più belli, al Gran Ballo per l’Unità d’italia, a Bologna

Due eventi per gustare bellezza e serenità in questo weekend a Bologna :
Il 27 e 28 maggio torna Diverdeinverde: circa 30 i giardini del centro storico coinvolti. L’edizione di quest’anno è abbinata all’anteprima delle iniziative volte a celebrare i Portici di Bologna, dal 2021 Patrimonio dell’Umanità UNESCO. Proprio per questo motivo, il programma si concentra su una trentina di giardini del centro storico, con particolare riferimento a quelli che prospettano direttamente su tratti di portico divenuti Patrimonio dell’Umanità o nelle loro immediate vicinanze. (*)
sabato 27 maggio, ore 17.30 GRAN BALLO DELL’UNITA’ D’ITALIA
l’incantevole spettacolo… che toccò l’animo dei Bolognesi

8cento APS, in collaborazione con il Museo civico del Risorgimento e il Comitato di Bologna dell’Istituto per la Storia del Risorgimento Italiano, realizza la manifestazione Gran Ballo dell’Unità d’Italia giunta alla sua 27^ edizione. Piazza Carducci diventa il palcoscenico immaginario della Festa da Ballo che si svolse al Teatro Comunale il 2 maggio 1860 in occasione della visita del Re Vittorio Emanuele II a Bologna.(**)

(*) Diverdeinverde è l’occasione per entrare nei giardini di case e palazzi solitamente chiusi al pubblico e scoprire un centro storico nascosto e segreto, e il suo verde prezioso. Nei due giorni di svolgimento, i visitatori potranno ammirare molti degli splendidi giardini che già Leggi Tutto

La situazione dei Comuni dell’Unione Reno Galliera. Primo bilancio degli allagamenti del maggio 2023

Gli eventi calamitosi di questo maggio 2023 non hanno risparmiato i nostri territori.
Proviamo a restituire un quadro di quanto accaduto nei giorni scorsi e di come le nostre amministrazioni e le forze di Polizia locale e di Protezione Civile dell’Unione Reno Galliera hanno affrontato e gestito l’emergenza (dalla News letter dell’Unione).
L’Unione e i suoi comuni hanno innanzi tutto attivato il servizio di informazione telefonica che trasmette alla popolazione le allerte di protezione civile e altre informazioni di interesse pubblico. Le telefonate preregistrate hanno raggiunto tutti i telefoni fissi presenti sugli elenchi telefonici pubblici dei comuni dell’Unione e i telefoni fissi e mobili degli iscritti al servizio (non necessariamente residenti).
Ancor prima erano state informate del rischio alluvione le famiglie che risiedono o che possiedono immobili all’interno delle aree golenali di Castel Maggiore e Castello d’Argile che hanno avuto in tal modo il tempo per mettersi al sicuro.
Le associazioni di volontariato di protezione civile si sono attivate e sono intervenute dove necessario, coordinate a tal fine dal servizio di Protezione Civile della Polizia Locale Reno Galliera, la quale ha anche rafforzato al centrale operativa per poter far fronte all’intensissimo carico telefonico – con turni sulle 24h e COC sempre aperti.

Coinvolti nell’emergenza anche i Servizi alla Persona dell’Unione, impegnati nell’evacuazione Leggi Tutto

Rischio idrogeologico alto e diffuso in Emilia Romagna. Luci e ombre sulle Casse di espansione

INFORMAZIONI RIPRESE DALLA STAMPA
Le aree a rischio alluvione in Italia (da Il Post del 23-5-2023)
Il 5,4 per cento del territorio è in aree a pericolosità elevata, e i comuni dell’Emilia-Romagna sono quelli più a rischio
Ogni anno l’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (ISPRA), un ente di ricerca pubblico legato al ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, diffonde dati aggiornati che mostrano quanto l’intero territorio italiano sia esposto al rischio idrogeologico, cioè legato a frane e alluvioni. Le indagini e i report servono soprattutto per dare informazioni puntuali a chi gestisce il territorio, tecnici e politici, e in questo modo incentivare interventi per ridurre i rischi. La grave alluvione che negli ultimi giorni ha colpito l’Emilia-Romagna è la conferma di un dato noto da tempo: quasi tutti i comuni della regione si trovano in aree a pericolosità idrica media o elevata.

In generale l’Italia rispetto a molti altri paesi europei è esposta naturalmente al rischio di alluvioni perché lo spazio per contenere l’acqua delle esondazioni è limitato. Negli ultimi decenni questa condizione si è aggravata con l’espansione dei centri abitati e delle aree industriali che hanno coperto una parte consistente di suolo. La cementificazione diminuisce la capacità del suolo di assorbire la pioggia e quindi favorisce lo scorrere di grandi quantità d’acqua. Iniziative che possono contrastare gli effetti del consumo Leggi Tutto

Cavo Napoleonico, scolmatore tra Reno e Po. Note di storia

Il Cavo Napoleonico, o Scolmatore del Reno, è un canale artificiale multifunzione della pianura emiliana che collega i fiumi Reno e Po (testo e foto a colori dell’impianto riprese da Wikipedia*).
È lungo 18 km, parte dal Reno a Sant’Agostino ed arriva nel Po presso Salvatonica, poco a valle della confluenza del Panaro. La sua sezione generalmente trapezoidale è in grado di far defluire anche 1.000 m³ di acqua al secondo. Essendo caratterizzato da un ampio alveo quasi orizzontale consente, nella maggior parte del suo corso, il deflusso idrico sia dal Po al Reno sia viceversa.
La principale funzione del cavo Napoleonico è di scolmatore del Reno. Tale funzionalità è sfruttata solo occasionalmente, in concomitanza con le maggiori piene del fiume Reno. Il cavo Napoleonico funziona propriamente come scolmatore quando il Po non è in piena al contempo con il Reno, mantenendo un battente idrico inferiore. La stessa sezione del cavo fornisce una sorta di bacino che assume la funzione di cassa di colmata, potendo contenere svariate decine di milioni di metri cubi d’acqua. Il funzionamento avviene azionando un duplice sistema di paratie poste alla partenza dal Reno, consentendo di regolare con buona precisione le portate da scolmare; normalmente è sufficiente “alleggerire” il Reno di 500–600 m³/s per garantire una certa tranquillità a valle: è statisticamente improbabile Leggi Tutto

Cementificazione e consumo del suolo, fragile, in Emilia Romagna. C’entra coi disastri, più delle nutrie?

L’alluvione in Emilia-Romagna e le colpe di nutrie, istrici e capri espiatori.
Articolo di Luca Angelini. Osservazioni da Altreconomia, Ispra.
Ad ogni alluvione in Pianura Padana e dintorni, il dito torna a puntarsi (anche) contro le nutrie, i roditori importati dal Sudamerica per produrre pellicce di «castorino» e poi lasciate libere quando, negli anni 70 e 80 del secolo scorso, quel mercato aveva smesso di tirare. Con le loro tane indeboliscono gli argini, e la pressione dell’acqua, per fenomeni meteo esasperati dai cambiamenti climatici, fa il resto. Con risultati devastanti.
Ora, che il proliferare delle nutrie faccia danni è indubbio, tanto che, a fine 2021, è stato varato un Piano nazionale di contenimento. E forse è anche vero, come ha denunciato qualche sindaco dei paesi colpiti dalla recente alluvione in Emilia-Romagna — dove in queste ore è, di nuovo, allerta rossa per il maltempo — adesso ci si sono messi pure gli istrici, che scavano tane ancora più grosse. Ma il professor Paolo Pileri, ordinario di Pianificazione territoriale e ambientale al Politecnico di Milano (tra i suoi libri, L’intelligenza del suolo), che da anni si batte contro la cementificazione, dietro nutrie ed istrici vede fare capolino un altro animale dagli effetti particolarmente Leggi Tutto

Emilia Romagna, la regione più ad alto rischio idrogeologico

Maltempo, Emilia Romagna la regione a più alto rischio idrogeologico
Secondo uno studio dell’Ispra l’11% del territorio è vulnerabile. In tutta la regione sono state censite 80.000 frane. L’Emilia Romagna è la regione italiana con il più alto rischio idrogeologico: un dato sorprendente ma che emerge da uno studio dell’Ispra. Anche alla luce di questo dato può essere spiegato il fenomeno che oggi ha investito vaste aree provocando la morte di due persone ( 14 persone, dato aggiornato al 17 maggio, ndr).
Lo studio benché non recentissimo (risale al 2017) ha certificato che l’11% dell’intera superficie emiliano-romagnola è esposta ai danni dovuti a precipitazioni abbondanti e frane. Il secondo territorio italiano che soffre di guasti idrogeologici è la Lombardia con il 7,8% del suo territorio considerato a rischio.
Cementificazione sempre più invadente legata ai cambiamenti climatici sono considerate le cause di questo fenomeno. In totale l’Ispra calcola che 1,6 milioni abitanti della regione siano esposti al pericolo. L’Emilia non è però la regione che ha pagato il più alto costo in vite umane a causa di alluvioni: il triste primato in questo caso spetta alla Liguria.
Un altro dato – questa volta proveniente dalla Regione – mette in luce il dissesto ambientale con cui l’Emilia deve Leggi Tutto

Cronache da un disastro

Dalle pagine di cronaca del 17 maggio 2023*. A futura memoria.
Emergenza alluvione e maltempo in Emilia-Romagna . Regione in ginocchio per gli straripamenti di fiumi e torrenti. Nove morti (poi 14 in data18) e dispersi e migliaia di sfollati nelle province di Forlì-Cesena e Ravenna. Comunicazioni in tilt, in 50mila senza corrente.”In 36 ore caduta metà dell’acqua dell’anno”. 23 i fiumi esondati, 280 le frane e oltre 400 le strade interrotte.
“È sempre più drammatica la situazione in Emilia Romagna per l’emergenza maltempo che ha colpito anche le regioni vicine. Nella notte ci sono state nuove esondazioni, l’acqua ha invaso strade e case in tantissimi centri: da Cesena a Faenza, da Riccione a Lugo. Le operazioni di soccorso sono difficili, gli abitanti sono invitati a salire ai piani alti delle abitazioni. Migliaia le persone evacuate a seguito di strutture allagate e fiumi in piena o esondati che hanno rotto gli argini.
A Cesena è esondato il fiume Savio e la gente è stata costretta a salire sui tetti, in attesa di essere portata in salvo dagli elicotteri. A Forlì ha rotto gli argini il Montone e invaso la città e il sindaco annuncia «la peggiore situazione mai vissuta».

Drammatica a situazione a Faenza, nel Ravennate, dove l’acqua del Lamone è entrata nel centro abitato e molte persone sono state evacuate. Sempre nel Ravennate è esondato nella notte il fiume Santerno e Leggi Tutto

Notte dei musei… aperti nel bolognese. Tanti eventi

Notte Europea dei Musei (sabato 13 maggio) e Giornata Internazionale dei Musei (giovedì 18 maggio) 2023: il ricco programma di iniziative nei Musei Civici di Bologna, comuuni vari della città Metropolitana, Bentivoglio, Pieve di Cento, S. Pietro in Casale e Cento
– Sabato 13 maggio 2023 i musei del Comune e Città metropolitana di Bologna aderiscono alla Notte Europea dei Musei con un programma diffuso di iniziative speciali e aperture straordinarie serali al costo simbolico di 1 euro.
Ideata nel 2005 dal Ministero della Cultura e della Comunicazione francese e dal 2011 estesa a tutta la comunità europea, con il patrocinio di UNESCO, Consiglio d’Europa e ICOM, l’iniziativa promuove la conoscenza del patrimonio e dell’identità culturale nazionale ed europea.
Nel 2023, il territorio di Bologna partecipa alla manifestazione con una progettualità e una comunicazione condivise tra città capoluogo e 10 comuni dell’area metropolitana.
Gli eventi della Notte Europea dei Musei nei Musei Civici di Bologna (sabato 13 maggio)
– Museo Civico Archeologico | Via dell’Archiginnasio 2
ore 10-23 apertura straordinaria (dalle ore 19 accessibili atrio e Lapidario)
ore 19.30 e ore 21: Parole di pietra Ingresso: dalle ore 19 € 1

– Museo Civico Medievale | Via Manzoni 4
ore 10-23 apertura straordinaria (dalle ore 19 accessibili piano terra e piano interrato)
ore 20.30-22: Mezzanotte al museo: il mistero delle opere -Ingresso: dalle ore 19 € 1

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Modelli d’arte decorativa di inizio 900 su Storia e memoria

Il Museo civico del Risorgimento per la Storia della città. Con il portale Storia e Memoria di Bologna, il Museo fornisce un mezzo per scoprire la storia locale e nazionale dalla fine del Settecento alla Seconda guerra mondiale.
Il portale è un work in progress e tra le tante novità segnaliamo
La pagina dedicata a Modelli d’Arte Decorativa. Edita a Milano all’inizio del Novecento. Una delle serie più belle del movimento artistico Liberty – Floreale italiano. Alla raccolta sono chiamati sia firme italiane di risonanza nazionale ed internazionale, sia figure meno conosciute ma non meno interessanti. Da segnalare l’ampio contributo di artisti bolognesi, tra cui Giulio Casanova, Roberto Franzoni, Guido Fiorini, Giovan Battista Grandi, Giacomo Lolli, Alfredo Protti, Ferruccio Scandellari (*).
– L’approfondimento sulla Cassa di Soccorso per gli studenti bisognosi, nata per aiutare gli studenti indigenti dell’ateneo di Bologna all’inizio del Novecento. Ogni anno per raccogliere fondi si pubblicava una Strenna, cui contribuivano artisti, letterati e docenti dell’Alma Mater (**).
– Il canale YouTube Storia e Memoria di Bologna è stato integrato con numerose pillole di approfondimento dedicate al mondo dei burattini di Bologna. Riccardo Pazzaglia ci accompagna alla scoperta di biografie, luoghi ed eventi della storia delle teste di legno felsinei (***).

(*) Modelli D’arte Decorativa Leggi Tutto