Ora che l’ultimo frammento di uovo di Pasqua è stato consumato, proviamo a riscoprire le radici lontanissime di una tradizione, con cenni di storia ripresi da varie fonti.
Da dove viene la tradizione delle uova di Pasqua?
– Articolo di Annalisa Palumbo Coordinatrice editoriale Storica National Geographic – news letter 8 aprile 2023 —-
Piacciono a tutti, grandi e piccini. In ogni casa italiana l’eterno dibattito sull’uovo di cioccolato al latte o fondente, un po’ come quello sul panettone e sul pandoro, è ormai parte integrante del periodo pasquale. Ma da dove viene la tradizione di scambiarci le uova di Pasqua?
Sebbene sembri un’usanza abbastanza recente, regalare uova nel periodo pasquale è un gesto antichissimo, che nel corso della storia ha accomunato diverse civiltà. Anche questa consuetudine inizia con l’osservazione del mondo: quando i nostri antenati si resero conto che alcuni uccelli e rettili nascevano da un uovo, attribuirono a questo alimento un valore sacro. Le prime menzioni di questo “uovo cosmico”, al cui interno si riunivano Terra e Cielo, risalgono all’antica Mesopotamia, da dove presero la via dell’Egitto, della Grecia e dell’Oriente.
L’uovo è un elemento ricorrente nella mitologia di diverse civiltà: se per gli egizi era il fulcro dei quattro elementi, per i greci è dall’uovo
Carnevali storici della pianura bolognese e ferrarese al via
I primi a partire saranno i carri allegorici e i gruppi in maschera di Bologna, Pieve di Cento e Cento, domenica 5 febbraio , gli altri arriveranno la domenica successiva.
– Per il Carnevale di Pieve di Cento il primo appuntamento è per domenica 5, continua il 12 e il 19 – eventuale recupero il 5 marzo – e aggiunge anche una speciale data primaverile per il 20 maggio
– A Bologna si parte domenica 5 febbraio col Carnevale dei Bambini, istituito dal cardinale Giacomo Lercaro negli anni 50, parata dei carri lungo le vie e davanti alla fontana del Nettuno, con tantissimi spettacoli sparsi per la città, a partire da quelli dei burattini del maestro Riccardo Pazzaglia.
– Famoso, in provincia di Ferrara, è il Carnevale di Cento, conosciuto e rinomato in tutta Europa e raffigurato dal Guercino già nel 1600. Gemellato con quello di Rio de Janeiro, in Brasile, qui avviene una delle sfilate dei carri più suggestive. Le date sono quelle del 5,12, 19 e 26 febbraio e del 5 marzo: tantissimi gli eventi culturali per tutta la città in nome della tradizione con i giganti di cartapesta, il rombo delle Lamborghini, spettacoli e balli. Il programma in dettaglio su: https://www.carnevalecento.com/programma/
– San Giovanni in Persiceto e San Matteo della Decima il 12 e il 19 febbraio a partire dalle 13 festeggiano rispettivamente la 149ª e la 133ª edizione del carnevale storico.
Il Carnevale di Persiceto è
Un premio ai maestri del Teatro di figura, arte popolare antica e sempre viva.
Domenica 8 Maggio 2022, ore 16.00 al MAF di S. Bartolomeo in bosco (FE)
CONSEGNA DEI PREMI NAZIONALI “RIBALTE DI FANTASIA” 2022
riservati ad artisti e studiosi del teatro di figura
Saranno assegnati riconoscimenti a:
Stefano Giunchi (Formazione per i giovani artisti del Teatro di Figura)
Famiglia Simoni–Compagnia “Città di Ferrara” (mezzo secolo in Arte)
Rita Pasqualini-Teatrino dell’Es (40 anni in Arte)
Riccardo Pazzaglia-I Burattini di Riccardo (30 anni in Arte)
Valentina Paolini-Teatrino a due Pollici (“Cantastorie e domicilio”)
Brina Babini (creatrice di burattini, marionette, pupazzi e scenografie);
Museo “La Casa delle Marionette” (per l’ideazione della rete regionale emiliano-romagnola dei Musei dei Teatri di Figura-ReTeFì).
– Verranno inoltre premiati gli Studiosi:
Alfonso Cipolla (Studioso e Presidente Nazionale UNIMA)
Fulvio De Nigris (biografo di Otello Sarzi).
Saranno, infine, consegnati riconoscimenti speciali “al futuro” a due giovanissimi aspiranti burattinai: Riccardo Lamborghini (5 anni) e Ettore Bronzi (7 anni)
A seguire:
-Testimonianze degli Artisti e degli Studiosi premiati!
L’iniziativa, a ingresso libero, rientra nel calendario ufficiale di “Fattorie Aperte”,
manifestazione culturale promossa dalla Regione Emilia-Romagna.
E’ obbligatorio indossare la mascherina FFP2
– https://www.mondoagricoloferrarese.it/eventi/
Ferragosto, dall’antica Roma ad oggi, una tradizione che resta da secoli.
Ferragosto: perché questo nome e perché si festeggia?
Il Ferragosto è la festa più conosciuta in Italia e diventata una pietra miliare irrinunciabile per caratterizzare il culmine dell’estate; ha origini antichissime e pagane, risalenti alla storia della Roma imperiale, poi assimilata nella tradizione cattolica, e infine rafforzata in epoca fascista nei suoi aspetti più popolari e vacanzieri, come occasione per gite e pranzi al sacco, al mare, ai monti e nelle località più amene e possibilmente fresche.
Il nome della festa di Ferragosto deriva dal latino feriae Augusti (riposo di Augusto), in onore di Ottaviano Augusto, primo imperatore romano, da cui prende il nome il mese di agosto. Era un periodo di riposo e di festeggiamenti, istituito dall’imperatore stesso nel 18 a.C., che aveva origine dalla tradizione che si aggiungeva alle già esistenti festività cadenti nello stesso mese, come i Vinalia rustica, i Nemoralia e i Consualia, feste che celebravano la fine dei lavori agricoli, dedicate a Conso, che, per i Romani, era il dio della terra e della fertilità.
In tutto l’Impero si organizzavano feste e corse di cavalli, e gli animali da tiro, esentati dai lavori nei campi, venivano
Piazza Marino, poeta contadino, e i cantastorie del ‘900
“PIAZZA MARINO, IL POETA CONTADINO”- Un ricordo biografico di Gian Paolo Borghi –
Marino Piazza ovvero “Piazza Marino, il poeta contadino”, secondo una sua felice autodefinizione, è stato senza alcun dubbio uno dei leader dei cantastorie attivi nel secolo scorso in Italia Settentrionale. Marino nasce a Bazzano nel 1909 in una famiglia bracciantile in grandi ristrettezze economiche. La madre, vedova con tre figli giovanissimi, lo manda a fare il garzone da un contadino risolvendo il problema di come avere una bocca in meno da sfamare.
Il mestiere però non lo soddisfa e vorrebbe fare invece il cantastorie. Lo ispirano quegli artisti popolari che si agiscono ai mercati e alle fiere nei dintorni di casa sua, a cominciare dal poeta popolare modenese Emilio Uguzzoni, detto Sirudèla o “Poeta della Verità”.
A sedici anni scrive la sua prima zirudella; chiede il permesso a un cantastorie che si sta esibendo e la recita al mercato di Bazzano ottenendo un grande successo di pubblico. Si accorda con il contadino nel cui podere lavora e inizia a frequentare le piazze dividendo a metà con lui gli introiti che realizza.
Dopo il trasferimento con la famiglia nelle vicinanze di Castelfranco Emilia disdice il “contratto” e si mette in proprio iniziando la produzione a stampa di “zirudelle” dialettali che vende al suo uditorio. Studia il clarino e fa coppia per qualche tempo con il fratello Pietro,
Mondo Agricolo Ferrarese, e non solo, in un Museo
Il MAF di San Bartolomeo in bosco, Museo del Mondo Agricolo Ferrarese, da martedì 19 maggio riaprirà nuovamente le porte ai suoi visitatori. ono state adottate tutte le misure necessarie per la prevenzione del contagio da coronavirus; all’entrata verranno spiegate le nuove regole d’accesso, anche con apposito materiale informativo. Per accedere al Museo è necessario essere muniti di mascherina. Il Museo osserverà i soliti orari: mar.- ven. ore 9-12 // domenica 15.30-18.30.
Come preparazione informativa virtuale e invito alla visita reale, riassumiamo qui i testi di presentazione delle varie sezioni del Museo diffusi nelle scorse settimane su apposita pagina facebook con relative foto.
** Iniziamo la nostra visita virtuale al MAF soffermandoci sugli
Burattini in mostra all’Archiginnasio
BURATTINI A BOLOGNA: LE MASCHERE RACCONTANO
Mostra alla Biblioteca dell’Archiginnasio, Bologna. E’ aperta dal 25 gennaio fino al 10 marzo 2020 dal lunedì al sabato 9-19 / domenica 10-14. Curata da Riccardo Pazzaglia e Alighiera Peretti Poggi
Un viaggio attraverso immagini, racconti e animazioni burattinesche alla scoperta del poliedrico mondo del teatro di figura. La mostra, nata in collaborazione con la Biblioteca comunale Archiginnasio espone documenti e oggetti provienenti dalle raccolte della Biblitoeca dell’Archiginnasio e dalle collezioni di Riccardo Pazzaglia, Alighiera Peretti Poggi, del burattinaio Romano Danieli e dell’intagliatore Ivo Santucci.
– VISITE GUIDATE: Sabato 1 febbraio ore 11 -Sabato 8 febbraio ore 11- Giovedì 5 marzo ore 17. Riccardo Pazzaglia, coadiuvato dai suoi burattini, condurrà il pubblico alla scoperta del magico mondo del teatro di figura, raccontando la storia delle teste di legno
– CONFERENZA SPETTACOLO: Venerdì 7 febbraio ore 17 Sala dello Stabat Mater “Bologna e i burattini della Commedia di Riccardo Pazzaglia”, ne parlano con l’autore: Fausto Carpani, Vittorio Franceschi, Alighiera Peretti Poggi. Ingresso gratuito a mostra e iniziative
* In foto. La copertina del libro “Burattini a Bologna. Storia delle teste di legno“. Raccontata da Riccardo Pazzaglia, illustrazioni di Wolfango. Minerva ed. 2018
Sagre e feste di Carnevale tra febbraio e marzo 2020
Febbraio e marzo segnano il passaggio dalla fine dell’inverno all’inizio della primavera, con i sapori tipici del territorio legati soprattutto alle feste di carnevale e alla riapertura dei mercati contadini. Tra appuntamenti storici, maschere tipiche e grandi sfilate di carri allegorici, i punti ristoro propongono sfrappole, castagnole, torte e altre dolci specialità. Fra i carnevali storici la città metropolitana di Bologna segnala quelli di Pieve di Cento (2, 9 e 16 febbraio), il Carnevale vergatese (9 e 16 febbraio) e San Giovanni in Persiceto, San Pietro in Casale e San Matteo della Decima (16 e 23 febbraio).
– Ma le Sagre e le feste nella provincia di Bologna sono tante: tutti gli eventi di febbraio e marzo sono leggibili su: https://www.cittametropolitana.bo.it/sagrefeste/Febbraio_e_Marzo_2020
– Va segnalato anche il vicino Carnevale di Cento “ Carnevale d’Europa” dove le splendide creature di cartapesta fanno il loro spettacolo di maschere e gruppi in costume in una cornice davvero unica, quella di piazza Guercino: ogni domenica (9-16-23 febbraio, 1-8 marzo) dalle ore 14:00 alle ore 18.30; il programma di eventi è leggibile su https://www.carnevalecento.com/programma/
-Tornando al bolognese, tra gli altri: sempre a tema dolce ricordiamo la Festa di Sant’Agata (5 febbraio), dove la cittadina prepara in onore della patrona la tipica brazadèla tèndra (ciambella tenera) e altre specialità come le frittelle di riso.
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Epifania e Befana, storia religiosa e tradizioni popolari pagane
Con l’Epifania si celebra la prima manifestazione della divinità di Gesù all’intera umanità, con la visita solenne, l’offerta di doni altamente significativi e l’adorazione dei Magi.
L’Epifania (nome completo: Epifania del Signore) è una festa cristiana celebrata dodici giorni dopo il Natale, ossia per le Chiese occidentali il 6 gennaio, giorno che per le Chiese orientali che seguono il calendario giuliano corrisponde al 19 gennaio del computo civile. Il termine deriva dal greco antico, verbo ἐπιφαίνω, epifàino (che significa “mi rendo manifesto“), dal sostantivo femminile ἐπιφάνεια, epifàneia (manifestazione, apparizione, venuta, presenza divina). Sin dai tempi di San Giovanni Crisostomo il termine assunse una valenza ulteriore, associata alla Natività di Gesù Cristo. Nelle Chiese cattolica, ortodossa e anglicana è una delle massime solennità celebrate, assieme, per esempio, alla Pasqua, al Natale e alla Pentecoste, ed è quindi istituita come festa di precetto (in Italia fu abolita per alcuni anni , poi ripristinata). Nei Paesi in cui non è festività civile, viene spostata alla domenica tra il 2 e l’8
Leonardo inventore … in spettacolo per ragazzi
Leonardo da Vinci e un ragazzino di oggi inventano una macchina futuristica come lo furono le macchine di Leonardo nel ‘500
LEONARDO SONO IO! Nuova produzione, disponibile da Ottobre 2019
Spettacolo di teatro di figura su nero per 3 marionette a bacchetta e macchina prodigiosa, liberamente ispirato alle opere di Leonardo da Vinci scene, costumi e marionette scolpite in gommapiuma di Patrizia Ascione,testi, adattamento e regia di Stefano Cavallini, organizzazione generale: Habanera associazione per informazioni su costi e dettagli: info@habanera.it
Lo spettacolo mette fianco a fianco il ragazzino Leonardo, appunto, col pallino dell’inventore, che si è fatto rinchiudere nel magazzino di un museo per inventare indisturbato, e un Leonardo da Vinci che prende vita da un quadro presente in quello stesso magazzino.
Dopo essersi presi in giro per le rispettive strane invenzioni (la macchina per produrre lo spago mangiabile inventata davvero da Da Vinci e la sveglia che lascia dormire per non andare a scuola del ragazzino), le più famose verranno mostrate con una retro-proiezione, i due mettono insieme il proprio intelletto per produrre un’invenzione che sia importante