
Partecipanze Agrarie emiliane: i “capi”, le divisioni, l’incolato. Brevi note.
Questa singolare e ormai millenaria istituzione di proprietà fondiaria comunitaria, pur essendo circoscritta in alcune aree e con “capi” di modesta estensione, ha avuto ed ha tuttora un ruolo rilevante per l’economia agricola e per il contesto sociale delle località in cui si trovano le Partecipanze. Ed è anche molto sentito e coltivato l’interesse per la conservazione delle memorie storiche, delle tradizioni e della storia locale.
Sommariamente, posso ricordare che le Partecipanze Agrarie tuttora presenti e attive in Emilia-Romagna sono 6 e si trovano nei Comuni di
Pieve di Cento (Bo), S. Giovanni in Persiceto-Decima (Bo), S. Agata Bolognese (Bo), Medicina-Villa Fontana (Bo), Cento (Fe), Nonantola (Mo). Era importante e attiva anche quella di Budrio (Bo), soppressa nel 1930
Cominciamo con la spiegazione del termine “incolato“, che è vocabolo di antica origine e si riferisce all‘obbligo di residenza per aver diritto alla divisione periodica dei “capi” (o parti di terreno) delle Partecipanze agrarie