Note sulle religioni dei popoli prima e dopo la diffusione del Cristianesimo a cura di Magda Barbieri
1) ANIMISMO
Si può cominciare da questa definizione, anche se non è una religione
vera e propria, e non è legata ad un popolo o ad un profeta in
particolare.Animismo è denominazione recente, attribuita ai culti
primitivi che
venivano, e vengono praticati ancora oggi, da alcune tribù o
popolazioni, in Africa, in America latina o in isole sperdute negli
Oceani.
E’ stato peraltro rilevato che anche alcune popolazioni dei suddetti
continenti, pur convertite al cristianesimo o all’islamismo nei
secoli scorsi da missionari e da conquistatori, continuano a venerare
i loro idoli e a praticare vecchi e nuovi riti e culti nei quali
sopravvivono credenze di tipo animistico, a volte rinominati e
associati a immagini della religione importata, o imposta e
accettata, con commistioni e sincretismi.
Ma anche nelle religioni più complesse e strutturate, politeiste e
Umanesimo, illuminismo, razionalismo …. da conoscere per capire
Ricerca e osservazioni a cura di Magda Barbieri
Recentemente sono stati pronunciati dal Papa e da alcuni cardinali e
monsignori (seguiti da dotte e controverse interpretazioni di
filosofi e teologi sulla stampa) severi anatemi contro il
nichilismo, il bieco illuminismo, il
“relativismo etico“, l‘umanesimo ateo
e il razionalismo, accostati indiscriminatamente al nazismo,
sfoderando termini di cui temiamo che la maggior parte dei comuni mortali non conosca il significato. Infatti, soprattutto in Italia, a tutti
i bambini e ai ragazzi si insegna il catechismo cattolico, nelle
parrocchie e a scuola con l’ora di religione; ma non viene data loro
la stessa opportunità di studiare, o almeno di conoscere altre
religioni e il significato delle sopra citate definizioni filosofiche
e della storia dei relativi movimenti di pensiero. Conoscenza
riservata, e quasi sempre in modo superficiale, a chi frequenta le
scuole superiori , ma soprattutto solo ai pochi che fanno studi
specialistici specifici di filosofia e teologia.
Ascoltando le sopra citate affermazioni di
condanna è ovvio che la maggior parte degli
italiani, cattolici per battesimo, sacramenti
Relativismo etico, tra fede e ragione
E’ comprensibile e legittimo che i capi di una religione esaltino i
benefici spirituali che possono derivare a quanti ne rispettino i
contenuti. Ma non è del tutto corretto, anzi si potrebbe rilevarne
gli estremi di una pubblicità ingannevole,
sostenere che solo la fede religiosa
è l’unico ed esclusivo mezzo per praticare il bene
e raggiungere la salvezza dell’uomo.
E’ vero
Appunti di storia del Cristianesimo, da Gesù alle Chiese di oggi
Da Gesù alle Chiese di
oggi: un percorso lungo, tormentato e complesso.
Ricerca a cura di Magda Barbieri
Contrariamente a quanto comunemente
molti pensano, Gesù di Nazaret, il Messia
nato a Betlemme in Palestina circa duemila anni fa, detto anche il
Cristo (o unto, o consacrato da Dio secondo
la tradizione ebraica), non ha fondato personalmente nessuna
religione, nè istituito alcuna Chiesa; non ha dettato o scritto
alcuna regola o dogma, non ha istituito sacramenti, messe o
cerimonie religiose nel corso della sua breve vita terrena (33 anni?)
e del brevissimo periodo di predicazione itinerante (circa 3 anni).
Il complesso sistema religioso, teologico e liturgico,
chiamato Cristianesimo, che a lui si ispira, è stato costruito
nei secoli successivi da suoi discepoli o seguaci, a partire da
qualche decina di anni dopo la sua morte (1).
Stando a quanto emerge dagli stessi
Vangeli e dalle scarne fonti storiche cristiane e non
cristiane, si può solo affermare che Gesù, figlio del falegname
Giuseppe e della sua giovane moglie Maria, abitanti –
1547. Il Concilio di Trento … a Bologna. Dino Chiarini
Il 15 marzo 1545
Papa Paolo III convocò il Concilio a Trento (chiamato pure Concilio
tridentino, XIX concilio ecumenico della chiesa cattolica) per
contrastare la Riforma Protestante guidata da Martin Lutero. Due anni
dopo, mentre erano in corso i lavori, la città di Trento fu colpita
da un’epidemia di colera e i cardinali furono invitati a
trasferirsi a Bologna per continuare le loro assemblee sulla
Controriforma della Chiesa Cattolica.
I porporati arrivarono al porto
di Malalbergo il 19 marzo 1547 accolti da due rappresentanti del
Senato Bolognese e qui probabilmente pernottarono, poichè arrivarono
al porto di Corticella il giorno seguente, navigando sul Canale
Navile (1); da questa località il viaggio proseguì verso Bologna a
bordo di comode carrozze.
Il Concilio “bolognese” fu aperto il 27
marzo con una solenne cerimonia in S. Petronio, dove per l’occasione
fu inaugurato il nuovo altare del Vignola; le riunioni si tennero nel
palazzo Sanuti di proprietà della famiglia Campeggi.
Luciano Meluzzi
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