La religiosità nell’antica Roma: dalla tolleranza alle persecuzioni

La religione a Roma
– Note riassuntive della religiosità  romana, dai tempi iniziali della molteplicità  di divinità pagane nella Repubblica a quelli dell’Impero, fino alla adozione della religione cristiana come unica ammessa e autorizzata, prima da Costantino(313 d.C.) poi da Teodosio (390d.C.)-
Dalla News letter di Francesc Cervera – Redattore di Historia National Geographic
Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, la religione romana non fu mai omogenea, anzi: a partire dal periodo repubblicano nell’Urbe coesistette una moltitudine di divinità, sia locali sia straniere. Per questo ogni cittadino viveva la spiritualità a modo proprio, a seconda delle sue origini e preferenze.
Seguendo l’esempio greco, i romani tendevano a equiparare le divinità straniere alle proprie. Iniziarono con l’adozione del panteon greco, con Zeus in testa, e arrivarono ad appropriarsi di divinità sconosciute come quelle degli egizi e dei celti. Curiosamente, questa assimilazione funzionava in entrambi i sensi: le dottrine straniere venivano accettate come parte di quella romana, cosicché in epoca imperiale, ad esempio, il culto di Iside soppiantò ampiamente quello di Venere, una dea con la quale era identificata ma che offriva meno ricompense ai suoi fedeli.
Nonostante questa mescolanza, ci furono sempre alcune divinità Leggi Tutto

Traduzioni e incomprensioni

Traduzioni e incomprensioni
Osservazioni interessanti e pertinenti su un tema arduo, di:
Roberto Luigi Pagani – Un italiano in Islanda .
Mi è stata rivolta una domanda in merito al campo delle traduzioni, nel quale vivo professionalmente da molti anni:
Perché continuano a cambiare le traduzioni di testi antichi che ormai dovremmo sapere una volta per tutte come tradurre definitivamente, come ad esempio i testi religiosi, le preghiere, ma anche le saghe?
La domanda era così: Se hai pazienza e vuoi rispondere ho una domanda.
Sappiamo che alcuni testi del nuovo testamento (ma potrebbe essere qualsiasi altra fonte o libro), sono originariamente scritti in greco antico. Nel corso della mia vita ho assistito a riedizioni e nuove traduzioni di tali testi con termini diversi rispetto a quelle sentire in precedenza. Ad esempio ultimamente hanno anche cambiato il testo del “Padre Nostro”. La domanda è : ma dopo tutti questi secoli non esiste una traduzione certa e definitiva concordata? Perché tutti questi cambiamenti. Lo scritto originale non è cambiato. Cosa provoca questi cambi? E perché ora certe versioni sarebbero più esatte e quelle precedenti lo sarebbero di meno? Grazie.

Ci sono tre questioni da considerare:

1) la lingua italiana cambia, e dunque devono cambiare le traduzioni. Leggere una traduzione in italiano del 1500 non è un’esperienza utile per un lettore che non sia un filologo interessato ad aspetti della lingua di quel tempo. L’italiano Leggi Tutto

Processo a Gesù, tra narrazione evangelica e verità storica

La passione di Cristo, una visione storica
I vangeli raccontano l’ultima settimana della vita di Gesù di Nazaret, ma modellano la narrazione degli eventi in base alla fede di chi li ha scritti
* Articolo di Antonio Piñero – 07 aprile 2023 – dalla rivista Storica National Geographic
– Una domenica Gesù entrò a Gerusalemme e venne acclamato dalla folla come il messia, il salvatore inviato da Dio al popolo ebraico. Il venerdì successivo morì sulla croce, e il suo corpo fu sepolto. Nel mezzo di questi due eventi, Gesù dovette affrontare ben due processi. Il primo, giudaico e condotto dal sinedrio – composto da sacerdoti, anziani e dotti della legge –, lo giudicò per le sue pretese messianiche. Il secondo, romano e presieduto dal governatore della Giudea Ponzio Pilato, lo condannò a morte perché si era ribellato all’autorità imperiale. I sei giorni che vanno dalla domenica al venerdì sono quelli della passione di Cristo, che la Chiesa cattolica ricorda nella settimana santa, anche se le feste liturgiche hanno fine con la resurrezione di Gesù, nel terzo giorno dalla sua sepoltura. I vangeli di Marco, Matteo, Luca e Giovanni narrano quanto avvenne in quei giorni.
Ma fino a che punto sono fedeli ai fatti?

Per rispondere alla domanda bisogna tornare all’epoca in cui i testi vennero redatti. Si ritiene che Gesù dovette morire nell’aprile dell’anno 30. Due decenni più tardi, verso il 50, un discepolo di Gerusalemme Leggi Tutto

Mitologie nordiche. Origini e diffusione

Riflessioni sulla mitologia nordica. Di Giovanni Pellegrino (*)
In questo articolo formuleremo delle riflessioni intorno alla mitologia nordica.
Prima di fare ciò riteniamo opportuno dire qualcosa sulla mitologia in generale. Essa è l’insieme di narrazioni i cui protagonisti sono divinità eroi o creature leggendarie appartenenti a una determinata cultura o a un determinato popolo. Tali racconti o miti affrontano temi di carattere metafisico quali il tema dell’origine e della fine del mondo , della creazione dell’uomo della morte e dell’aldilà.
I miti rivestono una grande importanza all’interno delle società primitive in genere profondamente religiose. Tali società primitive attribuivano un senso al mondo circostante : dalle stelle che brillavano in cielo ai fenomeni atmosferici più comuni dal ciclo vitale delle coltivazioni al destino esistenziale degli uomini. Inoltre i miti codificavano i costumi le istituzioni e i tabù della società instaurando in questo modo un legame profondo tra il singolo individuo e gli eventi o i valori condivisi dagli altri membri della società in questione.
Dobbiamo mettere in evidenza che per coloro che le leggevano o li ascoltavano i miti erano delle storie vere che non potevano o dovevano essere messi in discussione .
Lo storico delle religioni Mircea Eliade ha affermato che i miti non solo erano considerati veri ma costituivano altresì i patrimoni Leggi Tutto

Tomba di un Faraone morto troppo presto

-Novembre è il mese che per tradizione cristiana ci porta a ricordare i morti e a visitare i luoghi di sepoltura pubblica, piccoli cimiteri di paese e cimiteri monumentali delle grandi città (vedi la Certosa di Bologna), a cui si sono aggiunti nel tempo i tanti Sacrari per i caduti (con o senza nome) di tutte le guerre nell’ultimo secolo (vedi Redipuglia e l’Altare della Patria a Roma…). Ma la cura delle tombe dei defunti è uso antichissimo, praticato in tempi e modi diversi da tutti i popoli nel loro cammino di civiltà. Un esempio tra i più interessanti e antichi ci viene dagli Egizi di cui riportiamo un racconto  –
Un faraone morto troppo presto (da Storica National Geographic)
Quando, il 4 novembre del 1922, l’egittologo inglese Howard Carter e il suo finanziatore George Herbert, quinto conte di Carnarvon, entrarono per la prima volta nella tomba del faraone Tutankhamon, davanti ai loro occhi stupiti apparve «un locale, addirittura quasi un museo colmo di oggetti, alcuni dall’aspetto familiare, altri mai visti prima, ammucchiati l’uno sull’altro in un numero infinito». Era la prima volta che qualcuno si trovava di fronte al corredo funerario intatto di un faraone egizio, sfuggito ai saccheggiatori e ai predoni dell’antichità. Leggi Tutto

Misteri Eleusini. Proviamo a svelarli…

Un tuffo nel passato a esplorare le religioni misteriche
I MISTERI ELEUSINI E I MISTERI ORFICI NELL’ANTICA GRECIA- a cura di Giovanni Pellegrino
In questo articolo prenderemo in considerazione l’importanza delle religioni misteriche nell’universo religioso dell’antica Grecia. In primo luogo dobbiamo mettere in evidenza che i caratteri e i contenuti delle religioni misteriche erano molto diversi da quelli della religione olimpica che rivestiva a sua volta grande importanza nel mondo greco. Nell’antica Grecia la religione era un fenomeno molto complesso e di non facile interpretazione, soprattutto a causa delle numerose stratificazioni storiche dovute ai processi di invasione e di colonizzazione che giocarono un ruolo importantissimo nella storia dell’antica Grecia. Proprio queste stratificazioni molteplici impedirono alla Grecia di raggiungere tra l’altro l’unità politica, e proprio tali processi di invasione e di colonizzazione determinarono una grande varietà delle dottrine religiose esistenti nel mondo greco. Di conseguenza una delle caratteristiche più importanti della religione greca era la grande varietà dei suoi contenuti dottrinali e delle sue forme di organizzazione pratico-rituale (possiamo dire che in Grecia non è mai esistita una dogmatica religiosa e un modello religioso unico e indiscutibile in grado di esercitare un controllo assoluto sulle credenze religiose e sui comportamenti degli antichi greci).

Volendo sintetizzare Leggi Tutto

I Vichinghi, tra storia, leggenda e uso politico

L’uso politico del Medioevo nordico. Articolo di Roberto Luigi Pagani . 7 gennaio 2021(*)
I fatti avvenuti negli Stati Uniti il sei gennaio 2021, con il risvolto raccapricciante dei morti, sono rimbalzati su tutti i giornali del mondo. Ha avuto molto risalto la fotografia di un uomo, il cui nome è Jake Angeli, che è comparso in modo preponderante nelle immagini dei vari reportage per via del suo look eccentrico. Senza entrare nel merito politico della questione americana, vorrei usare questa opportunità per parlare di un’altra questione, piuttosto seria e complessa, che interseca gli studi sul medioevo nordico, la ricezione attuale di quel mondo, e gli usi politici che se ne fanno.

Da studiosi del Medioevo nordico, dobbiamo tutti confrontarci con il fatto che la nostra disciplina ha derivato un considerevole impeto, ai suoi albori, da un fondamento teorico e da motivazioni non esattamente innocenti, e che il retaggio di quel periodo è ancora estremamente vivo nella cultura e nell’immaginario popolare.

Mi riferisco alla tematica del suprematismo nordico: gli studi storici e filologici germanici, iniziati nel corso dell’Ottocento, sono stati in larga misura motivati da una spinta ideologica in senso razziale. I nazisti, a differenza di quello che crediamo spesso, non consideravano i tedeschi come una “razza superiore”, anzi ammettevano di essere il risultato di un notevole miscuglio di popoli. Ciò nondimeno, identificavano la Leggi Tutto

Natale in casa per fermare il contagio e Natale proibito per legge.

La festa proibita- I cinque paesi in cui celebrare il Natale è un crimine (da Linkiesta*)
Per milioni di credenti in Corea del Nord, Arabia Saudita, Somalia, Brunei e Tagikistan festeggiare la nascita di Gesù è illegale e bandito a titolo definitivo. Chiese e croci sono vietate, mentre le adunanze cristiane di qualsiasi tipo devono essere fatte in totale segretezza. Il Natale porta con sé il rischio di multe, arresti e carcerazioni. Non in Italia per via del nuovo Dpcm, bensì in alcuni Paesi del mondo dove è vietato festeggiare la nascita di Gesù. Per milioni di credenti, infatti, celebrare la festa natalizia è bandito a titolo definitivo.
In Corea del Nord, per esempio, il cristianesimo è considerato illegale: i credenti devono celebrare il Natale in completa segretezza nei boschi, nelle case o nelle latrine delle prigioni e dei campi di lavoro. «Incredibilmente, molti cristiani nordcoreani rischiano tutto per riunirsi il giorno di Natale», dice un portavoce di Open Doors. «Una riunione di solito è composta da solo due persone su una panchina del parco che borbottano preghiere e lodi a bassa voce».
Mentre per alcuni è «troppo pericoloso persino parlare, quindi si riuniscono semplicemente Leggi Tutto

Messa di Natale a mezzanotte, tra storia e tradizione.

Messa di mezzanotte a Natale, nella storia e  nella tradizione popolare
Sta facendo molto discutere, ed è diventato argomento di contrapposizione politica più che di fede religiosa, la proposta del governo italiano di anticipare l’antica consuetudine della celebrazione della “Messa di mezzanotte” nella notte di Natale 2020, per rispettare e mantenere la regola del “coprifuoco”, cioè del divieto di uscire di casa dalle ore 22 alle 5 del mattino successivo, imposta recentemente nel contesto dei più recenti Decreti, emanati per contenere il contagio del famigerato virus covid19 che sta di nuovo mietendo centinaia di vittime ogni giorno in Italia (e nel mondo).
Ma è una tempesta in un bicchier d’acqua, che dovrebbe facilmente essere superata e sopita se si fa un sia pur minimo excursus storico di questo rito diventato molto popolare, diffuso e amato tra i fedeli cattolici nel corso dei secoli, ma che non ha nessun particolare fondamento teologico, non è fissato in nessun Vangelo, dogma o disposizione liturgica catechistica.

Lo stanno facendo notare, oltre agli storici di formazione laica, anche tanti esponenti importanti del mondo cattolico.

Sul quotidiano Corriere della sera Padre Enzo Fortunato ha ricordato che il Papa da oltre dieci anni celebra la messa di Natale prima delle 22 e che per il Vangelo più dell’orario (il «kronos») conta il tempo Leggi Tutto

Voglia di conoscere il futuro, dall’antichità fino ad oggi

Il desiderio di conoscere il futuro nel mondo moderno
-Osservazioni di Giovanni Pellegrino e Mariangela Maugeri-
Uno dei miti più importanti della società contemporanea è il desiderio di conoscere il proprio futuro e quello dell’intera umanità. Possiamo dire che esiste una vera e propria idolatria nei confronti degli astrologi e dei cartomanti anche se la più famosa arte divinatoria è senza dubbio l’astrologia che riscuote il consenso della maggior parte degli individui. Le cause alla base del successo dell’astrologia nel mondo contemporaneo sono numerose e si possono dividere in tre gruppi: cause storico-religiose, psicologiche e sociologiche. Tra le cause storico- religiose le più importanti sono la crisi della religione cattolica, il ritorno del paganesimo e il successo del movimento New Age. Tra le cause psicologiche figurano le particolari caratteristiche della personalità degli individui che si recano dagli astrologi quali ad esempio la volontà di attribuire tutto ciò che avviene al potere delle stelle e l’accettazione di una concezione fatalistica del mondo col conseguente rifiuto di farsi carico delle conseguenze delle proprie azioni.
Numerose sono infine le cause sociologiche del boom dell’astrologia: il condizionamento dei mass media, la complessità Leggi Tutto