Cementificazione e consumo del suolo, fragile, in Emilia Romagna. C’entra coi disastri, più delle nutrie?

L’alluvione in Emilia-Romagna e le colpe di nutrie, istrici e capri espiatori.
Articolo di Luca Angelini. Osservazioni da Altreconomia, Ispra.
Ad ogni alluvione in Pianura Padana e dintorni, il dito torna a puntarsi (anche) contro le nutrie, i roditori importati dal Sudamerica per produrre pellicce di «castorino» e poi lasciate libere quando, negli anni 70 e 80 del secolo scorso, quel mercato aveva smesso di tirare. Con le loro tane indeboliscono gli argini, e la pressione dell’acqua, per fenomeni meteo esasperati dai cambiamenti climatici, fa il resto. Con risultati devastanti.
Ora, che il proliferare delle nutrie faccia danni è indubbio, tanto che, a fine 2021, è stato varato un Piano nazionale di contenimento. E forse è anche vero, come ha denunciato qualche sindaco dei paesi colpiti dalla recente alluvione in Emilia-Romagna — dove in queste ore è, di nuovo, allerta rossa per il maltempo — adesso ci si sono messi pure gli istrici, che scavano tane ancora più grosse. Ma il professor Paolo Pileri, ordinario di Pianificazione territoriale e ambientale al Politecnico di Milano (tra i suoi libri, L’intelligenza del suolo), che da anni si batte contro la cementificazione, dietro nutrie ed istrici vede fare capolino un altro animale dagli effetti particolarmente Leggi Tutto

Emilia Romagna, la regione più ad alto rischio idrogeologico

Maltempo, Emilia Romagna la regione a più alto rischio idrogeologico
Secondo uno studio dell’Ispra l’11% del territorio è vulnerabile. In tutta la regione sono state censite 80.000 frane. L’Emilia Romagna è la regione italiana con il più alto rischio idrogeologico: un dato sorprendente ma che emerge da uno studio dell’Ispra. Anche alla luce di questo dato può essere spiegato il fenomeno che oggi ha investito vaste aree provocando la morte di due persone ( 14 persone, dato aggiornato al 17 maggio, ndr).
Lo studio benché non recentissimo (risale al 2017) ha certificato che l’11% dell’intera superficie emiliano-romagnola è esposta ai danni dovuti a precipitazioni abbondanti e frane. Il secondo territorio italiano che soffre di guasti idrogeologici è la Lombardia con il 7,8% del suo territorio considerato a rischio.
Cementificazione sempre più invadente legata ai cambiamenti climatici sono considerate le cause di questo fenomeno. In totale l’Ispra calcola che 1,6 milioni abitanti della regione siano esposti al pericolo. L’Emilia non è però la regione che ha pagato il più alto costo in vite umane a causa di alluvioni: il triste primato in questo caso spetta alla Liguria.
Un altro dato – questa volta proveniente dalla Regione – mette in luce il dissesto ambientale con cui l’Emilia deve Leggi Tutto

Cronache da un disastro

Dalle pagine di cronaca del 17 maggio 2023*. A futura memoria.
Emergenza alluvione e maltempo in Emilia-Romagna . Regione in ginocchio per gli straripamenti di fiumi e torrenti. Nove morti (poi 14 in data18) e dispersi e migliaia di sfollati nelle province di Forlì-Cesena e Ravenna. Comunicazioni in tilt, in 50mila senza corrente.”In 36 ore caduta metà dell’acqua dell’anno”. 23 i fiumi esondati, 280 le frane e oltre 400 le strade interrotte.
“È sempre più drammatica la situazione in Emilia Romagna per l’emergenza maltempo che ha colpito anche le regioni vicine. Nella notte ci sono state nuove esondazioni, l’acqua ha invaso strade e case in tantissimi centri: da Cesena a Faenza, da Riccione a Lugo. Le operazioni di soccorso sono difficili, gli abitanti sono invitati a salire ai piani alti delle abitazioni. Migliaia le persone evacuate a seguito di strutture allagate e fiumi in piena o esondati che hanno rotto gli argini.
A Cesena è esondato il fiume Savio e la gente è stata costretta a salire sui tetti, in attesa di essere portata in salvo dagli elicotteri. A Forlì ha rotto gli argini il Montone e invaso la città e il sindaco annuncia «la peggiore situazione mai vissuta».

Drammatica a situazione a Faenza, nel Ravennate, dove l’acqua del Lamone è entrata nel centro abitato e molte persone sono state evacuate. Sempre nel Ravennate è esondato nella notte il fiume Santerno e Leggi Tutto

Notte dei musei… aperti nel bolognese. Tanti eventi

Notte Europea dei Musei (sabato 13 maggio) e Giornata Internazionale dei Musei (giovedì 18 maggio) 2023: il ricco programma di iniziative nei Musei Civici di Bologna, comuuni vari della città Metropolitana, Bentivoglio, Pieve di Cento, S. Pietro in Casale e Cento
– Sabato 13 maggio 2023 i musei del Comune e Città metropolitana di Bologna aderiscono alla Notte Europea dei Musei con un programma diffuso di iniziative speciali e aperture straordinarie serali al costo simbolico di 1 euro.
Ideata nel 2005 dal Ministero della Cultura e della Comunicazione francese e dal 2011 estesa a tutta la comunità europea, con il patrocinio di UNESCO, Consiglio d’Europa e ICOM, l’iniziativa promuove la conoscenza del patrimonio e dell’identità culturale nazionale ed europea.
Nel 2023, il territorio di Bologna partecipa alla manifestazione con una progettualità e una comunicazione condivise tra città capoluogo e 10 comuni dell’area metropolitana.
Gli eventi della Notte Europea dei Musei nei Musei Civici di Bologna (sabato 13 maggio)
– Museo Civico Archeologico | Via dell’Archiginnasio 2
ore 10-23 apertura straordinaria (dalle ore 19 accessibili atrio e Lapidario)
ore 19.30 e ore 21: Parole di pietra Ingresso: dalle ore 19 € 1

– Museo Civico Medievale | Via Manzoni 4
ore 10-23 apertura straordinaria (dalle ore 19 accessibili piano terra e piano interrato)
ore 20.30-22: Mezzanotte al museo: il mistero delle opere -Ingresso: dalle ore 19 € 1

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Modelli d’arte decorativa di inizio 900 su Storia e memoria

Il Museo civico del Risorgimento per la Storia della città. Con il portale Storia e Memoria di Bologna, il Museo fornisce un mezzo per scoprire la storia locale e nazionale dalla fine del Settecento alla Seconda guerra mondiale.
Il portale è un work in progress e tra le tante novità segnaliamo
La pagina dedicata a Modelli d’Arte Decorativa. Edita a Milano all’inizio del Novecento. Una delle serie più belle del movimento artistico Liberty – Floreale italiano. Alla raccolta sono chiamati sia firme italiane di risonanza nazionale ed internazionale, sia figure meno conosciute ma non meno interessanti. Da segnalare l’ampio contributo di artisti bolognesi, tra cui Giulio Casanova, Roberto Franzoni, Guido Fiorini, Giovan Battista Grandi, Giacomo Lolli, Alfredo Protti, Ferruccio Scandellari (*).
– L’approfondimento sulla Cassa di Soccorso per gli studenti bisognosi, nata per aiutare gli studenti indigenti dell’ateneo di Bologna all’inizio del Novecento. Ogni anno per raccogliere fondi si pubblicava una Strenna, cui contribuivano artisti, letterati e docenti dell’Alma Mater (**).
– Il canale YouTube Storia e Memoria di Bologna è stato integrato con numerose pillole di approfondimento dedicate al mondo dei burattini di Bologna. Riccardo Pazzaglia ci accompagna alla scoperta di biografie, luoghi ed eventi della storia delle teste di legno felsinei (***).

(*) Modelli D’arte Decorativa Leggi Tutto

Allerta rossa per rischio idraulico continua

Allerta rossa a Bologna e su tutta l’Emilia-Romagna: «Uscite solo se necessario». L’allerta durerà fino a venerdì. Articolo di Francesco Rosano e Enea Conti
Torna l’emergenza maltempo con rischio di fiumi in piena e frane: restano ancora quasi mille sfollati. Pronti 200 posti letto a Faenza.
L’emergenza maltempo iniziata una settimana fa, costata già all’Emilia-Romagna almeno un miliardo di euro, non è finita. Piogge abbondanti, diffuse e persistenti, sono attese oggi, mercoledì 10 maggio, sulla regione: l’allerta rossa per criticità idraulica durerà per tutta la giornata sui principali affluenti del fiume Reno nelle province di Bologna, Ferrara e Ravenna.
Le province coinvolte
Comune e Città metropolitana di Bologna hanno invitato la cittadinanza a «effettuare solo gli spostamenti necessari e non sostare nei pressi di corsi d’acqua». Confermata l’allerta arancione per le piene dei fiumi e le frane in Romagna e nelle province di Parma, Reggio Emilia e Modena. «Ci sono ancora 915 cittadini fuori dalla proprie abitazioni, ma i numeri sono destinati ad aumentare», dice avanti la vicepresidente della Regione Irene Priolo, al timone dell’emergenza in Viale Aldo Moro in attesa che giovedì torni da una missione in Sud America il governatore Stefano Bonaccini, nominato da Roma commissario per le gestione dell’emergenza.

Pioggia e sacchetti
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Bonifica Renana , competenze e interventi per contenere il rischio idraulico

Comunicato stampa della Bonifica Renana
E’ utile chiarire come funziona lo scolo delle piogge nella pianura emiliano-romagnola?
I consorzi di bonifica gestiscono la propria rete scolante artificiale composta di canali, casse di espansione, pompe idrovore di sollevamento e migliaia di altri manufatti idraulici collegati. Compete invece alla Regione la gestione di fiumi, torrenti, rii collinari e dei canali storici Navile e Savena Abbandonato.
Paolo Pini, direttore generale della Bonifica Renana, spiega come interagiscono questi due sistemi idraulici: “Il controllo delle piene si basa sulla divisione – nello spazio e nel tempo – tra acque piovute in Appennino e acque piovute in pianura. Fiumi e torrenti hanno il compito di trasportare al mare le piene di montagna, di solito impetuose ma rapide. Il Consorzio immette nei fiumi e torrenti regionali le acque di pioggia di pianura, con impianti a gravità o sollevandole con le pompe idrovore. In situazioni critiche la Renana è in grado di accantonare le acque Leggi Tutto

Ci risiamo: dalla siccità agli allagamenti. Esondano Idice, Sillaro e pure il Navile. Il Reno, per ora, tiene.

Dalla cronaca di oggi 3 maggio 2023:
“La pioggia che non ha smesso per tutta la notte, fra martedì e mercoledì, l’avviso nelle stazioni dei treni di linee che saltano, bus sostitutivi, ritardi. Ponti chiusi e deviazioni. E l’occhio di molti residenti fisso ai bordi di ponti e argini dei fiumi che salgono. Il day after di un surreale inizio di maggio sta creando ancora forti preoccupazioni in Emilia-Romagna dove l’allerta meteo resta alta.
Risveglio sotto la pioggia.
Ed è proprio Bologna che si sveglia ancora sotto la pioggia: più acqua in 48 ore che in quattro mesi, da gennaio ad aprile, tanto che si aspetta l’allerta rossa per criticità idraulica attiva per tutta la giornata. Ma a essere colpite con precipitazioni incessanti, come riportato dal Centro Meteo dell’Emilia-Romagna, sono tutte le zone tra Reggiano, Modenese, Bolognese, Ferrarese, Ravennate e Forlivese, con una media di «80-90 millimetri per area tra est Emilia e ovest Romagna. Punte anche di 120-140 millimetri su collina e alta pianura Bolognese, Faentino, Imolese e Forlivese occidentale», continua il Centro Meteo. Le conseguenze, dunque, per questo 3 maggio, sono il portato di quanto successo ieri, ma almeno per le prime ore di oggi non sono attesi particolari miglioramenti: scuole chiuse, strade allagati, fiumi in piena che rompono gli argini.
Esondazioni e treni sospesi
Nella notte si è ampliata la Leggi Tutto

25 aprile Liberazione. Ricordiamola su Storia e memoria

78° anniversario della Liberazione
Il Museo civico del Risorgimento per la Storia della Lotta di Liberazione
Attraverso lo Scenario dedicato alla Lotta di Liberazione
https://www.storiaememoriadibologna.it/la-lotta-di-liberazione-1943-45  
del portale Storia e Memoria di Bologna, si ripercorrono gli anni della Seconda guerra mondiale, in cui la città fu tra le più colpite in Italia, sia per la sua centralità nel sistema delle comunicazioni, sia per la sua posizione di retrovia della Linea Gotica. Fra il settembre 1943 e l’aprile 1945, con l’insediamento del comando militare tedesco e della RSI, la città conobbe un duro regime di occupazione, il freddo e la fame per la popolazione civile, i bombardamenti alleati, rappresaglie naziste, ma anche la coraggiosa azione dei gruppi partigiani e la resistenza degli antifascisti. Alto fu il tributo di sangue versato dai bolognesi: il numero dei morti civili sotto i bombardamenti è stato di 2481, i partigiani caduti sono stati 2064.
Lo scenario Lotta di Liberazione 1943 – 1945 è dedicato alla Resistenza in città e nella provincia. Offre le informazioni sui luoghi, i caduti, le battaglie, le brigate partigiane, in ricordo ed in omaggio ai tanti protagonisti dell’insurrezione contro il nazifascismo. Ad Leggi Tutto

Il valore dell’acqua. Si scopre quando manca

Il valore dell’acqua: pericolose (e costose) trappole
Articolo di Ferruccio de Bortoli | 18 aprile 2023
Siamo il Paese con il consumo pro capite (215 litri a testa al giorno) più alto della media europea (125). La perdita dei nostri acquedotti, seppur lievemente migliorata, è del 42 per cento. Il Figliuolo dell’acqua non c’è ancora ma come commissario all’emergenza siccità dovrà lavorare più duramente — e molto più a lungo — del generale degli alpini protagonista della campagna vaccinale.
Il decreto legge, varato il 6 aprile dal Consiglio dei ministri, ha un solo, non secondario, problema: quello delle coperture finanziarie. Le risorse indispensabili per adeguare le infrastrutture e potenziare il servizio idrico nazionale vanno trovate rimodulando i piani di spesa di altri investimenti già messi a bilancio. Non semplice. Il provvedimento è comunque entrato in vigore il 15 aprile. Istituisce una cabina di regia, presieduta dalla presidente del Consiglio, che potrà avvalersi di cinque esperti (pagati fino a un massimo di 50 mila euro lordi l’anno). Il nuovo commissario, che verrà nominato probabilmente alla fine della settimana, dovrà completare entro un mese un’attenta ricognizione delle opere più urgenti. Eserciterà poteri sostitutivi nei confronti di amministrazioni locali e non solo. Semplificherà le procedure. Un compito titanico. In Italia vi sono 30 Leggi Tutto