Un premio ai maestri del Teatro di figura, arte popolare antica e sempre viva.

Domenica 8 Maggio 2022, ore 16.00 al MAF di S. Bartolomeo in bosco (FE)
CONSEGNA DEI PREMI NAZIONALI RIBALTE DI FANTASIA” 2022
riservati ad artisti e studiosi del teatro di figura
Saranno assegnati riconoscimenti a:
Stefano Giunchi (Formazione per i giovani artisti del Teatro di Figura)
Famiglia SimoniCompagnia “Città di Ferrara” (mezzo secolo in Arte)
Rita Pasqualini-Teatrino dell’Es (40 anni in Arte)
Riccardo Pazzaglia-I Burattini di Riccardo (30 anni in Arte)
Valentina Paolini-Teatrino a due Pollici (“Cantastorie e domicilio”)
Brina Babini (creatrice di burattini, marionette, pupazzi e scenografie);
Museo “La Casa delle Marionette” (per l’ideazione della rete regionale emiliano-romagnola dei Musei dei Teatri di Figura-ReTeFì).
– Verranno inoltre premiati gli Studiosi:
Alfonso Cipolla (Studioso e Presidente Nazionale UNIMA)
Fulvio De Nigris (biografo di Otello Sarzi).
Saranno, infine, consegnati riconoscimenti speciali “al futuro” a due giovanissimi aspiranti burattinai: Riccardo Lamborghini (5 anni) e Ettore Bronzi (7 anni)
A seguire:
-Testimonianze degli Artisti e degli Studiosi premiati!
L’iniziativa, a ingresso libero, rientra nel calendario ufficiale di “Fattorie Aperte”,
manifestazione culturale promossa dalla Regione Emilia-Romagna.
E’ obbligatorio indossare la mascherina FFP2
https://www.mondoagricoloferrarese.it/eventi/

https://www.facebook.com/mondoagricoloferrarese/

Dino Govoni: un pilota automobilistico centese di talento

Odoardo “Dino” Govoni. Pilota automobilistico centese (1932-2022)
L’area centese consegna alla storia dello sport automobilistico il nome di un altro protagonista importante, vissuto in un’epoca di grande fermento e passione e in una provincia che ha saputo esprimere persone di forte spinta creativa. Si tratta di Odoardo Govoni, detto “Dino “, pilota di auto da corsa, morto nei giorni scorsi a Cento (Ferrara), all’età di 90 anni. Le cronache locali lo hanno salutato come “ Il signore della Mille Miglia”. (*)
Dino Govoni aveva corso tra i grandi dell’automobilismo, conquistando sette titoli italiani e uno europeo nella storica competizione italiana e portando al successo numerose auto in oltre trent’anni di carriera che ha visto intrecciare la sua vita a quella di numerosi nomi altisonanti.
Era nato e aveva vissuto a XII Morelli, frazione di Cento, confinante con l’altra frazione centese di Renazzo che ha dato i natali a Ferruccio Lamborghini, il creatore di trattori e poi di auto di grande prestigio come la Miura.
Figlio di Luigi Govoni, detto Gigetto, titolare di una azienda di macellazione industriale di bovini, che aveva dato lavoro fino a 100 dipendenti della zona, Dino era però più interessato alla officina e ai camion che provvedevano ai trasporti, che alla macellazione o allo studio. E ha cominciato ben presto a dimostrare la sua Leggi Tutto

La cronaca che si fa storia. Dalle pagine di 77 anni fa .

Cronache di guerra e dopoguerra – 1945 – 1954: Da Il resto del Carlino del  regime fascista al Corriere-poi Giornale dell’Emilia… a Il Resto del Carlino della Bologna liberata.
Oggi è possibile consultare online l’annata 1945 e il primo semestre 1946 de “Il Resto del Carlino”, “Corriere dell’Emilia” e “Giornale dell’Emilia”, grazie al prezioso lavoro di digitalizzazione dell’archivio dedicato alla memoria della Liberazione portato avanti dell’istituzione BolognaMusei e della Biblioteca comunale Archiginnasio.
Il 19 aprile 1945 uscì l’ultimo numero de Il Resto del Carlino sotto il controllo della Repubblica Sociale Italiana. Cancellato lo storico nome per decisione del Comando alleato, per espressa volontà del Psychological Warfare Branch, l’ufficio dei comandi alleati creato per chiudere la stampa legata al regime fascista e occuparsi dell’opinione pubblica dei territori liberati, venne fondata una nuova testata che dal 22 aprile al 15 luglio 1945 fu pubblicata con il nome di “Corriere dell’Emilia” e il sottotitolo “Quotidiano della Valle Padana”.
Il 17 luglio 1945, il PWB concesse autonomia alla redazione che si costituì in cooperativa e assunse il nome di “Giornale dell’Emilia. Quotidiano indipendente della Valle Padana”, pubblicato fino al Leggi Tutto

C’era una volta il metano sotto Cento… e lo estraevano negli anni ’40 e ’50

Condivido da Facebook un interessante post di Maurizio Panconesi pubblicato recentemente.
“Quando a Cento (Corporeno) si estraeva il metano … E’ tornato un tema di attualità, visti i costi ed il problema degli approvvigionamenti, ma forse qualcuno dei più anziani ricorda ancora quando a Corporeno (frazione di Cento, ndr) si estraeva il metano …La presenza del gas era già conosciuta nella zona fin dall’inizio del secolo scorso, (un sito si chiamava infatti già “La Casa del gas“) quando emanazioni spontanee davano luogo a sporadiche fiammelle nelle campagne della Frazione: per questo si effettuò lo scavo a poca profondità di un pozzo che diede la possibilità di illuminare per qualche tempo alcuni edifici della zona. Causa la guerra e le necessità conseguenti di energia, nel 1942 la “Ditta Carlo Chiari” diede inizio ai primi sondaggi con esiti soddisfacenti; dal 1943 poi, la concessione passò alla “Società Mineraria Corpo Reno”che la detenne fino al 1949,effettuando la perforazione di ben 38 pozzi! Subentrata infine nel 1952 la “Società Mineraria Emiliano Lombarda” , questa protrasse estrazione e ricerche negli anni successivi fino a cessare definitivamente ogni attività nel 1958; la produzione complessiva di metano estratto ammontò a 676.700 mc. Oggi,
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La popolazione della Unione Reno Galliera in leggera crescita

La popolazione dell’Unione Reno Galliera si conferma in (leggera) crescita
I dati statistici 2021 confermano l’andamento in controtendenza rispetto al resto del Paese
Online i dati statistici della popolazione negli otto comuni dell’Unione Reno Galliera, e cioè tutti i numeri relativi alla struttura della popolazione residente e ai movimenti migratori nel territorio dell’Unione e in ciascuno dei suoi otto comuni: quante nascite e quante morti, quanti maschi e quante femmine, quante persone per famiglia e quante per classe d’età, quanti immigrati e quanti emigrati, quali i paesi di origine dei cittadini stranieri, ecc.
I numeri sulla popolazione residente confermano la tendenza alla crescita registrata già negli anni passati, la quale, per quanto lieve (+0,21%) e ascrivibile in larga misura al saldo migratorio, è comunque notevole non solo nel panorama nazionale ma anche in quello metropolitano.
Le persone straniere residenti provengono soprattutto da Romania, Marocco, Pakistan, Cina e Albania, sono in prevalenza donne (4294 a fronte di 3699 uomini) e rappresentano il 10,67% del totale della popolazione residente.
E l’età media? La classe d’età più rappresentata è quella dei 36-50 anni (che sono 16.244) e subito dopo dei 51-64 anni (15.993), a fronte dei 1.595 nati negli ultimi due anni e 1.839 negli ultimi Leggi Tutto

Canali di Bologna in mostra

Giornata Mondiale dell’Acqua all’Opificio – Canali di Bologna, il 22 marzo, aderisce a questa importante ricorrenza con due iniziative:
– “In mostra I Canali a Bologna all’Opificio delle Acque” esposizione fotografica presso l’Opificio delle Acque, per raccontare attraverso immagini i Canali della nostra città. Dal 22 marzo al 05 aprile 2022 il pubblico è invitato a vedere le immagini esposte concorrenti (selezionate dal fotografo Stefano Laddomada) e a votare la propria fotografia preferita. Per maggiori info scrivere a prenotazioni@canalidibologna.it
“SORELLA ACQUA, LAUDATA SII”, secondo appuntamento della GRANDE ONDA a cura di Paola Goretti. In ambito medievale, molti gli elogi all’acqua: tra lirica, preghiera, invocazione. Non solo proprietà salvifiche e terapeutiche; l’acqua è rito di passaggio, purificazione morte rinascita. Trabocca di miti, trasfigurazioni, leggende, apparizioni soprannaturali. Conferenza in presenza presso Opificio delle Acque ore 17:30, via della Grada, 12 – Bologna. È possibile seguire la conferenza dalla diretta Facebook https://www.facebook.com/Canalidibologna    
prenota qui “SORELLA ACQUA, LAUDATA Leggi Tutto

Una scuola di ieri: tra vita quotidiana e buoni sentimenti

Vita quotidiana alla Venenta in alcune esercitazioni scolastiche. Gian Paolo Borghi
La scuola elementare della Venenta, nelle campagne di Argelato, venne soppressa all’inizio degli anni ’60 del secolo scorso e i suoi scolari furono inseriti nelle classi del capoluogo. Per molti anni, e fino alla sua chiusura, ebbe come pilastro l’insegnante Elide Passanti, detta la “màstra biònda” la maestra bionda, che viveva in un appartamento situato nello stesso edificio scolastico. La maestra, nota per la sua severità, era apprezzata per le sue capacità, che le consentivano di svolgere al meglio la sua professione anche in situazioni difficili come le pluriclassi. La piccola località della Venenta comprendeva soprattutto case rurali sparse, abitate da famiglie di mezzadri o di piccoli proprietari.
Presso il Centro Sociale Villa Beatrice di Argelato, grazie alla passione per le cose locali del socio storico Enzo Ziosi, sono conservate alcune decine di quaderni e di fogli con esercitazioni scolastiche di alunni frequentanti questa scuola in anni diversi. La documentazione raccolta si dimostra di una soddisfacente utilità per la conoscenza della vita scolastica, di relazione e della quotidianità in aree di campagna e, più in generale, nei piccoli insediamenti rurali. Grazie a questi elaborati, spesso realizzati in forme essenziali, si possono cogliere, tra l’altro, significativi momenti familiari e comunitari, osservati con gli occhi dell’infanzia.

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Le divise militari nella storia. Tra costume e simbolo di appartenenza.

Per gli amanti della storia, anche nei suoi aspetti di costume, il sito Storia e Memoria di Bologna è stato aggiornato con la pagina dedicata a
Le uniformi del Museo del Risorgimento
l Museo civico del Risorgimento di Bologna conserva uniformi, o forse meglio sarebbe dire divise, che abbracciano il periodo che va dalla Rivoluzione Francese alla Seconda guerra mondiale. Nel periodo in questione, i termini uniforme e divisa indicavano aspetti completamente diversi di uno stesso argomento, mentre oggi c’è la tendenza a farne quasi un sinonimo. Già sul piano etimologico si può cogliere la differenza di significato tra i due sostantivi: – divisa è tutto ciò che serve a distinguere l’appartenenza del militare ad un’arma o corpo. Può essere quindi la foggia del copricapo piuttosto che il fregio da applicarvi o la filettatura di colore distintivo al bavero e ai paramani della giubba- uniforme invece è la foggia comune del vestiario che identifica il personale appartenente alle forze armate della nazione. Significa anche il rispetto e l’applicazione di quei principi di gerarchia, ordine e disciplina che regolano tutta la vita del militare.
La divisa militare nasce dall’esigenza di distinguere gli appartenenti all’esercito dai civili; esigenza che venne manifestandosi verso la fine del Cinquecento, Leggi Tutto

Giorno della memoria 2022. Tanti libri ed eventi per non dimenticare.

Ogni anno, il 27 gennaio, Giorno della Memoria, vengono commemorate le vittime dell’Olocausto (il 27 gennaio 1945,  le truppe dell’Armata Rossa liberarono il campo di concentramento di Auschwitz). La Libreria Universitaria – Unilibro- propone una selezione di libri, romanzi, saggi e biografie, che possono aiutare a non dimenticare la tragedia della deportazione degli ebrei e dei campi di concentramento nazisti. Elenco e dati di presentazione leggibili al link:
https://www.unilibro.it/libri/p/1777/giornata-della-memoria-romanzi-e-saggi-per-celebrare-e-non-dimenticare.
Il Museo ebraico di Bologna, via Valdonica 1-5, ha organizzato una serie di incontri, presentazioni di libri, spettacoli, un percorso di formazione e una mostra, dedicata ai GIUSTI IN EMILIA ROMAGNA- piccole e grandi storie di SALVATORI E SALVATI, a cura di Vincenza Maugeri e Caterina Quareni. Aperta dal 23 gennaio al 6 marzo, da domenica a giovedì ore 10-17,30; venerdì ore 10-15,30. sabato e festività ebraiche chiuso
Il programma degli eventi è leggibile al link
https://www.museoebraicobo.it/eventi/primo-piano/giorno-della-memoria-2022

E’ il compleanno della bandiera italiana. Cenni di storia

Oggi, 7 gennaio 2022, la bandiera tricolore italiana compie 225 anni.
Riteniamo utile rinfrescare la memoria della sua storia, riprendendo il testo pubblicato sul sito del Quirinale.
I Simboli della Repubblica – il Tricolore
Il tricolore italiano quale bandiera nazionale nasce a Reggio Emilia il 7 gennaio 1797, quando il Parlamento della Repubblica Cispadana, su proposta del deputato Giuseppe Compagnoni, decreta “che si renda universale lo Stendardo o Bandiera Cispadana di Tre Colori Verde, Bianco, e Rosso, e che questi tre Colori si usino anche nella Coccarda Cispadana, la quale debba portarsi da tutti”. Ma perché proprio questi tre colori? Nell’Italia del 1796, attraversata dalle vittoriose armate napoleoniche, le numerose repubbliche di ispirazione giacobina che avevano soppiantato gli antichi Stati assoluti adottarono quasi tutte, con varianti di colore, bandiere caratterizzate da tre fasce di uguali dimensioni, chiaramente ispirate al modello francese del 1790.
E anche i reparti militari “italiani”, costituiti all’epoca per affiancare l’esercito di Bonaparte, ebbero stendardi che riproponevano la medesima foggia. In particolare, i vessilli reggimentali della Legione Leggi Tutto