Coronavirus, il decreto del governo: tutte le misure del testo ufficiale
Il nuovo decreto del governo per l’emergenza coronavirus e che «chiude» la Lombardia e altre 14 province è stato firmato alle 3.22 della notte fra il 7 e l’8 marzo dal premier Giuseppe Conte. Il provvedimento è composto da tredici pagine, compreso l’allegato già diffuso nei giorni scorsi con le regole primarie di igiene (lavare spesso le mani, evitare contatto ravvicinato con persone malate, etc). Il testo (**) è suddiviso in cinque articoli. Ecco i principali contenuti.
Le restrizioni per le aree più esposte
L’articolo 1 riguarda il «contenimento del contagio nella Regione Lombardia e nelle province di Modena, Parma, Piacenza, Reggio Emilia, Rimini, Pesaro e Urbino, Alessandria, Asti, Novara, Verbano-Cusio-Ossola, Vercelli, Padova, Treviso e Venezia» (zona rossa, ndr).
a) evitare ogni spostamento delle persone in entrata e uscita dai territori individuati e negli stessi territori, anche se la mobilità è consentita «per comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità per motivi di salute», anche se «è consentito il rientro presso il domicilio, abitazione o residenza»;
b) in caso di infezioni respiratorie e
Settimana di chiusure e rinvii per tante iniziative culturali
– Doveva riaprire proprio domenica prossima, ma si avvisa che il Museo della Civiltà Contadina sarà chiuso fino a domenica 1 marzo compreso. Di conseguenza è annullato il corso di cesteria, a cura di Ettore Gastini, previsto per domenica 1 marzo è rimandato a domenica 15 marzo. Salvo nuove indicazioni, il Museo riaprirà al pubblico Lunedì 2 marzo.
– Domenica 8 marzo, ricomincia la stagione di rievocazioni e approfondimenti su il tema cardine del Museo: la canapa. Nel pomeriggio dimostrazione semina canapa e inaugurazione di “Manèla Il femminile nella produzione della canapa“, mostra personale dell’artista Valentina Crasto.
– Il MAF di S. Bartolomeo in bosco rimarrà chiuso dal 24 febbraio al 1 marzo compreso e sospenderà tutte le attività fino a data da destinarsi.
– L’Archivio di Stato di Modena dal 24 febbraio fino al 1 marzo sospende il servizio di apertura al pubblico della Sala di studio e l’attività della Scuola di Archivistica, Paleografia e Diplomatica dell’Archivio. L’Istituto sarà aperto normalmente per il servizio d’ufficio. Restano
Coronavirus, chi è? Qualche informazione per conoscerlo
– E’ l’argomento del giorno, in Italia e nel mondo, e visto che il contagio sta assumendo aspetti preoccupanti anche in zone a noi vicine, riteniamo utile segnalare alcune informazioni in merito-
– Nuovo Coronavirus COVID-19 Informazioni dal sito del Ministero della salute
1. Che cos’è un Coronavirus?
I Coronavirus sono una vasta famiglia di virus noti per causare malattie che vanno dal comune raffreddore a malattie più gravi come la Sindrome respiratoria mediorientale (MERS) e la Sindrome respiratoria acuta grave (SARS).
Sono virus RNA a filamento positivo, con aspetto simile a una corona al microscopio elettronico. La sottofamiglia Orthocoronavirinae della famiglia Coronaviridae è classificata in quattro generi di coronavirus (CoV): Alpha-, Beta-, Delta– e Gammacoronavirus. Il genere del betacoronavirus è ulteriormente separato in cinque sottogeneri (tra i quali il Sarbecovirus).
I Coronavirus sono stati identificati a metà degli anni ’60 e sono noti per infettare l’uomo ed alcuni animali (inclusi uccelli e mammiferi). Le cellule bersaglio primarie sono quelle epiteliali del tratto respiratorio e gastrointestinale.
Ad oggi, sette Coronavirus hanno dimostrato di essere in grado di infettare l’uomo:
– Coronavirus umani comuni: HCoV-OC43 e HCoV-HKU1 (Betacoronavirus) e HCoV-229E e HCoV-NL63 (Alphacoronavirus); essi possono causare raffreddori comuni ma anche gravi infezioni del tratto respiratorio inferiore.
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Reno-Palata e Renania-Palatinato: coincidenze toponomastiche
Reno-Palata e Renania-Palatinato: c’è qualche nesso?– Dissertazione curiosa di Erberto Sandon –
La questione mi ricorda molto da vicino il paradossale e divertente racconto “Gli asparagi e l’immortalità dell’anima” di Achille Campanile.
Abito a Castello d’Argile da diversi anni, e ormai mi sento un radicato abitante della pianura del Reno. Rimasi stupito quando conobbi l’esistenza di un Consorzio “Reno-Palata” e emerse nella mia testa l’interrogativo di una possibile relazione (anche solo per coincidenza lessicale) con la ben più famosa regione Renania-Palatinato (Rehin-Pfalz) in Germania. Il mio smodato interesse per il “linguaggio” mi stimolò alla ricerca di un possibile nesso tra le due cose. Ecco cosa ho trovato.
RENANIA-PALATINATO: E’ uno dei 16 stati federati che compongono la repubblica tedesca. L’asse principale è costituito dal fiume Reno che scorre nella parte settentrionale della regione e forma il confine con l‘Assia ed il Baden-Wurttemberg a sud-est.
Fonte: http://www.maps-of-germany.co.uk
RENO-PALATA: E’ il nome dato ad un consorzio di bonifica di una piccola porzione della pianura bolognese. Dal 24 dicembre 2009 Il consorzio Reno-Palata e la Bonifica Renana sono confluite in un unica realtà idraulica per i bacini che scolano nel Reno.
RENO: alle origini della parola
L’etimologia sembra
Il fuggitivo. Da Bologna a Malalbergo e ritorno, in “burchiello”
Luigino il “fuggitivo”– Un’altra storia curiosa del passato che lega Malalbergo a Bologna, raccolta da Dino Chiarini –
Luigi Mazzoni (per tutti “Luigino”) era un bambino molto vivace; secondo di tre fratelli, era nato a Bologna il 7 luglio 1821 da Domenico Mazzoni, proprietario di una fabbrica di tabacchi e da Anna Majani, figlia di Giuseppe e di Teresa Menarini.
Giuseppe discendeva da quella Teresa Majani che nel 1794 aprì una piccola bottega accanto alla Basilica di San Petronio col nome di Laboratorio delle cose dolci. In seguito la famiglia Majani diventò famosa in tutta Europa per la lavorazione della cioccolata e soprattutto per il cioccolatino FIAT, prodotto ancor oggi con grande successo.
Il fratello di Anna Majani, Francesco (1794-1865), cioè lo zio del protagonista di questa storiella (il già citato Luigi Mazzoni) è l’autore di un diario molto interessante dal titolo “Cose accadute nel tempo di mia vita” (dato alle stampe dalla casa editrice Marsilio nel 2003) dove racconta gli episodi più curiosi accaduti a Bologna nell’Ottocento. Tra i tanti avvenimenti, narra anche quelli avvenuti all’interno della propria famiglia; in uno di questi episodi cita il paese
Art City. Arte moderna nella città e nella Fiera di Bologna
Si svolge dal 17 al 26 gennaio 2020 l’Art Week che segna l’ottava edizione di ART CITY Bologna, il programma istituzionale di mostre, eventi e iniziative speciali promosso dal Comune di Bologna in collaborazione con BolognaFiere in occasione di Arte Fiera (24 – 26 gennaio 2020).
Coordinato dall’Area Arte Moderna e Contemporanea | Istituzione Bologna Musei sotto la guida di Lorenzo Balbi, direttore artistico di MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna, il programma di ART CITY Bologna si conferma articolato in uno Special project e in una serie di Main project, tra mostre, installazioni e performance, oltre alle iniziative di ART CITY Segnala, eventi selezionati tra quelli promossi da gallerie d’arte, artist run space, spazi no profit e luoghi non convenzionali. Infine, non mancherà uno degli appuntamenti più attesi con la ART CITY White Night: sabato 25 gennaio apertura straordinaria fino alle ore 24 in numerose sedi del circuito ART CITY Bologna, oltre che in gallerie, spazi espositivi indipendenti, palazzi storici e negozi.
Come di consueto, sono diversi i musei dell’Istituzione Bologna Musei coinvolti, a partire dalle sedi dell’Area Arte Moderna e Contemporanea: fra MAMbo, Villa delle Rose e Casa Morandi sono cinque le esposizioni inserite fra i Main project, cui si affianca una ricca proposta per adulti e ragazzi a cura del Dipartimento educativo.
Si ricordano inoltre i progetti pensati appositamente per gli spazi del
Noè, dalla Bibbia al Corano. Confronti
LA FIGURA DI NOE’ E IL DILUVIO UNIVERSALE NEL CORANO E NELLA BIBBIA – Osservazioni e confronti di Giovanni Pellegrino e Ermelinda Calabria –
Noè è una figura molto popolare nel mondo islamico anche perché il Corano parla di lui in ben 25 sure. Descrive in questi termini, riguardo alla figura di Noè, Guzzetti afferma che come per la Bibbia così anche per il Corano Noè è l’unico uomo giusto della sua generazione ed è per questo che viene salvato da Dio.
L’ Islam lo considera un “Rasul” ovvero un messaggero pur non avendo un suo libro rivelato.
Dobbiamo dire che la storia di Noè e del diluvio universale si ritrova nelle traduzioni della maggior parte dei popoli antichi specialmente nell’ ambiente semitico. Gli storici della religione spiegano l’esistenza di questi racconti intorno al diluvio universale considerandoli conseguenza di grandi inondazioni verificatisi in tempi antichissimi. Col trascorrere dei secoli il ricordo di tali inondazioni, la cui portata venne notevolmente ingigantita diede origine alle storie riguardanti il diluvio universale riscontrabili anche nei popoli nordici e nell’ antica Grecia.
Dopo questa breve digressione toniamo ad occuparci del racconto coranico intorno al diluvio universale.
Il Corano accetta il racconto biblico che afferma, che il catastrofico evento fu causato dalle acque torrenziali che per molti giorni si riversarono sulla terra ma a questa versione sembra preferire la tradizione
Duca di Romagna e Duchessa d’Este. Leonardo e i Borgia a Imola
13 dicembre 2019, ore 17,30- Biblioteca Comunale di Imola
“Duca di Romagna e Duchessa d’Este. Imola, Leonardo e i Borgia”.
Conferenza a cura di Miles Nerini, vicedirettore dell’Archivio di Stato di Modena. Nel cinquecentenario della morte di Leonardo da Vinci la Biblioteca comunale di Imola ha realizzato un percorso espositivo, prorogato fino al 4 gennaio 2020 e intitolato “Pensa passare a Imola nel 1502”, che ricorda il passaggio di Leonardo al seguito di Cesare Borgia, che espugnò i territori di Caterina Sforza conquistando la Romagna.
Ma nel 2020 ricorre anche un altro cinquecentenario, quello della morte di Lucrezia Borgia ďEste, sorella di Cesare. Miles Nerini ripercorre le tracce lasciate dai Borgia ad Imola, sul principio di un XVI secolo segnato da guerre e conflitti, ma anche popolato di straordinari personaggi. Fuori da ogni diceria, verranno proposti i percorsi tracciati dai documenti dell’epoca, testimoni immortali di un periodo fertile di cambiamenti. Sullo sfondo, costante, resterà la figura di Leonardo, genio diviso tra le grandi corti del Rinascimento.
L’incontro è organizzato in collaborazione con l’Archivio di Stato di Modena. Ingresso libero.
Nella foto in alto, la Rocca sforzesca di Imola. Per saperne di più: http://bim.comune.imola.bo.it/notizie/15461?fbclid=IwAR2qOIbomhB-VOk74_Z3Qlg32ATzHTUM46HAeHq5GwXQQukU4K1yy4jRxfI
Pianta di Imola disegnata da Leonardo nel 1502
Prima pubblicazione 12 dicembre 2019
Viaggio nelle terre dei Rasna (o Etruschi). Nuova mostra
Museo Civico Archeologico di Bologna , Via dell’Archiginnasio 2
“Etruschi. Viaggio nelle terre dei Rasna”
A distanza di 20 anni dalle grandi mostre di Bologna e Venezia, il Museo Civico Archeologico di Bologna presenta un ambizioso progetto espositivo dedicato alla civiltà etrusca, in cui saranno riuniti circa 1400 oggetti provenienti da 60 musei ed enti italiani e internazionali. L’esposizione, aperta dal 7 dicembre 2019 al 24 maggio 2020, condurrà i visitatori in un itinerario attraverso le terre degli Etruschi e mostrerà come non esista una sola Etruria, ma molteplici territori che hanno dato esiti di insediamento, urbanizzazione, gestione e modello economico differenti nello spazio e nel tempo, tutti però sotto l’egida di una sola cultura, quella etrusca.
Affascinante viaggio tra archeologia e paesaggi sorprendenti nelle terre degli Etruschi, in una mostra che punta sulle novità di scavo e di ricerca e sulla storia di uno dei più importanti popoli dell’Italia antica. La metafora delviaggio darà forma e struttura all’esposizione, divisa in due grandi sezioni. La prima offre un momento di preparazione al viaggio, facendo conoscere al visitatore i lineamenti principali della cultura e della storia del popolo etrusco. Così preparato, il visitatore potrà affrontare la seconda sezione, dove si compie il viaggio vero e proprio nelle terre dei Rasna, come gli Etruschi chiamavano se stessi.
Un itinerario attraverso
Di nuovo sott’acqua…
17 novembre. Ci risiamo. Sono passati appena 9 mesi dalla rotta di Reno al Trebbo (Castel Maggiore) nel febbraio di quest’anno, che già ci ritroviamo con tante case, strade, vaste aree di campagna invase dalle acque straripate o esondate da fiumi , canali e fossati strapieni. Sono bastati alcuni giorni e notti di piogge intense (ma non eccezionali…) , e tutto il sistema di circolazione delle acque nella miriade di corsi che attraversano la nostra pianura intorno al Reno è entrato in crisi. E sì che ci erano stati annunciati interventi per la sicurezza idrogeologica per centinaia di milioni… Ma non sappiamo quanti ne siano poi stati realizzati o avviati. Di certo che la cronaca di oggi è un bollettino di guerra, per molti persa. Leggiamo dalla stampa:”Esondato a Budrio il fiume Idice. Campagne allagate a Budrio e Castenaso. Il Reno sta raggiungendo il colmo a Casalecchio di Reno. Anche i fiumi Samoggia e Sillaro hanno raggiunto il livello 3. A Castel Maggiore interviene l’esercito in seguito a tracimazione del Canale Navile in località Castello…Rimane l’allerta rossa per i fiumi in Emilia, visto che il maltempo delle ultime ore sta creando situazioni di criticità soprattutto nelle provincie di Bologna e Ferrara per il rapido innalzamento dei fiumi….
….. Nella tarda mattinata, su richiesta della Prefettura di Bologna, l’Esercito è stato chiamato ad intervenire