** Testo tratto dal libro Le dimore dei signori, Marefosca edizioni, 2004. Per gentile concessione dell‘autore, Alberto Tampellini, e dell’editore, Floriano Govoni, possiamo conoscere le storie dei proprietari, del palazzo e della tenuta.
– La Villa o Palazzo Fontana,
nel territorio di San Matteo della Decima,è uno dei complessi rustico-residenziali più interessanti delle nostre campagne, anche se praticamente sconosciuto e attualmente in avanzato stato di degrado architettonico e strutturale. Contrariamente a quanto credono molti abitanti della zona, il suo nome non deriva dalla famiglia Fontana bensì dalla presenza di una vera e propria fonte d’acqua che sgorgava nei pressi (1). La denominazione “Fontana” indica inoltre anche la vasta tenuta agricola circostante, che si è costituita nel corso di secoli a partire dalle prime acquisizioni di terreni compiute nella zona da Ercole, figlio
Ritorna la torre civica in tutto il suo splendore
Per molti paesi della pianura la torre, testimone della storia del paese, è rimasta solo nello stemma comunale.
Ciò non è avvenuto per fortuna a San Giovanni in Persiceto. La torre civica per un po’ di tempo è stata contornata da impalcature e coperta da velari .
Il Comune, che ne è proprietario, con il contributo di Enti pubblici e privati e in base ad un progetto della Sovraintendenza ai beni culturali, ha proceduto al recupero della torre: consolidamento della struttura muraria, rifacimento e recupero della cupola, delle meridiane e tanti altri piccoli, ma importanti, lavori.
Ora il velario è calato e la torre, del XIII secolo, saluta i visitatori in tutta la sua bellezza: merita senz’altro una visita
La Partecipanza di S. Giovanni in Persiceto. Magda Barbieri
Sicuramente non è dovuto al caso il fatto che ben 5 delle 6 Partecipanze emiliane presenti e attive ancora oggi, si trovino tutte in un’ area a sinistra del Reno, attuale e “vecchio”, della Samoggia “vecchia” e intorno agli antichi alvei del Panaro, del suo affluente Muzza e di altri “rii ” e “flumicelli” ad essi collegati.
L’origine delle Partecipanze emiliane non è quindi tanto attribuibile (come si continua a raccontare, per tradizione popolare antica) ai lasciti di terreni della Contessa Matilde di Canossa, defunta nel 1115 (proprietaria per un certo tempo di queste e di ben altre e più vaste terre, in Emilia e in altre regioni), quanto piuttosto alle caratteristiche naturali del territorio , alle esigenze della bonificazione e colonizzazione, e alle antiche consuetudini instaurate, prima ancora della presenza della contessa, dai Monasteri, in primo luogo quello di
Nonantola, e dai Vescovi e “Signori” proprietari, di dare in affitto a particolari
condizioni i terreni paludosi , vallivi, boschivi e incolti di queste
zone , agli “huomini”, o capifamiglia, delle rispettive località ,
perchè li rendessero coltivabili e fruttiferi.
Si trova citazione di un documento del 1017 in cui si legge che il marchese Bonifacio di Toscana (padre di Matilde di Canossa) donò
Marefosca. Rivista culturale di S. Matteo della Decima
Marefosca è¨ una rivista quadrimestrale di an Matteo della Decima, redatta in
collaborazione con la locale Biblioteca R. Pettazzoni
E’ stata fondata nel 1982 e si prefigge di far conoscere la storia passata e recente,
l’arte, il costume, le usanze e le attività culturali del territorio.
La rivista è distribuita gratuitamente ed ha una tiratura di 3.000 copie.
I numeri arretrati e gli allegati si possono ritirare gratuitamente presso la
Biblioteca R. Pettazzoni di Decima. I libri sono disponibili presso la libreria Logan di Persiceto (Tel. 051 826729)
– Denominazione, sede, recapiti: Marefosca Associazione culturale Via Petrarca 3 – 40017
San Matteo della Decima BO Tel. 051 6824038 marefosca@tin.it
Direttore responsabile: Floriano Govoni
Sul sito www.marefosca.it si possono vedere le copertine di tutti i numeri pubblicati e sono leggibili anche molti articoli di varie annate
Nei 26 anni di attività (novembre 1982 – Aprile 2008) sono usciti 77 numeri di Marefosca per un totale di 4.796 pagine. Gli articoli sono stati
complessivamente 750, illustrati da 3.543 fotografie; hanno riguardato principalmente i seguenti argomenti: attualità , arte, scienze e natura, storia medievale, moderna e contemporanea, toponomastica, usanze e tradizioni, manifestazioni carnevalesche.
Raffaele Pettazzoni, storico delle religioni
A lui è intitolata la biblioteca comunale di S. Matteo della Decima, frazione, ovvero l’altra metà , del Comune di S. Giovanni in Persiceto. Ma fuori dai confini comunali pochi sanno chi era e cosa ha fatto per meritare questa intitolazione. Lo storico Mario Gandini, persicetano, da anni sta lavorando e raccogliendo documenti per preparare la sua biografia, che non potrà che essere monumentale e fondamentale, a giudicare dai numerosi contributi già pubblicati su “Strada Maestra”, rivista della biblioteca comunale del capoluogo (intitolata a Giulio Cesare Croce, altro persicetano famoso).
Ma Raffaele Pettazzoni occupa da tempo un posto di grande rilievo , sia in campo nazionale che internazionale, tra chi si interessa di antropologia e storia delle religioni.
In questa modesta mini-biografia non potremo che tracciare alcuni cenni per cominciare intanto a far conoscere le note essenziali di questo personaggio di cui l’anno prossimo cadrà il cinquantesimo anniversario della morte. Raffaele Pettazzoni è nato a S. Giovanni in Persiceto nel 1883 ed è morto a Roma nel 1959. Laureato in lettere nell’UniversitÃ
Strada Maestra. S. Giovanni in Persiceto
Strada maestra , è il titolo della Rivista culturale semestrale edita a cura della Biblioteca comunale “Giulio Cesare Croce” di S. Giovanni in Persiceto.
Direttore : Mario Gandini (defunto recentemente ndr.)
Indirizzo e recapiti: Piazza Garibaldi, 7 – 40017 San Giovanni in Persiceto
Telefono: 051 681 29 65 – 681 29 61 Fax: 051 827 017
email : croce@cib.unibo.it
– E’ la rivista culturale più longeva e prestigiosa della pianura bolognese, nata 40 anni fa, esattamente nel 1968, e stampata allora dall’editore Forni di Bologna. Si occupa prevalentemente di storia locale e pubblica studi e ricerche molto curati e approfonditi, dossier di documenti e foto su fatti e personaggi della ricca storia persicetana, illustra le opere d’arte presenti nel comune e segue inoltre le vicende dei persicetani emigrati.
Negli ultimi numeri molto spazio è dedicato alla pubblicazione della poderosa mole di materiali raccolti e trascritti da Mario Gandini sulla vita e le opere di Raffaele Pettazzoni, lo storico delle religioni e antropologo di fama internazionale nato a S. Giovanni