Pieve di Cento: i musei civici riaprono da sabato 1 e domenica 2 maggio 2021. Ingesso libero
Con la riclassificazione della Regione Emilia-Romagna in fascia gialla, i musei civici di Pieve di Cento riaprono al pubblico a partire da
sabato 1 e domenica 2 maggio 2021 (orario 10.00-13.00 e 15.30-18.30. Ingresso libero ma prenotazione obbligatoria, nel rispetto delle misure di sicurezza vigenti. Le sedi espositive aperte sono:
– Museo delle Storie di Pieve, Piazza della Rocca 1
– Museo della musica e teatro comunale, all’interno del palazzo municipale, Piazza A. Costa 17
– Museo della canapa, presso Porta Asìa, via Gramsci.
Resta chiusa la pinacoteca civica per consentire lo svolgimento di tutte le attività necessarie al trasferimento della collezione d’arte presso la nuova sede espositiva delle Scuole, la cui inaugurazione è ormai vicina.
I musei di Pieve sono aperti tutte le domeniche e i giorni festivi.
Rimangono confermate tutte le misure di sicurezza già adottate tra maggio e ottobre 2020: ingresso per slot numerici in base alla capienza degli spazi, distanziamento
1796-1814 Napoleone, Bologna e l’Italia
1796 – 1814: Napoleone in Italia – 18 anni che hanno rivoluzionato il Paese (nel bene e nel male. Lo ricordiamo a 200 anni dalla morte)
1796 – DA PARIGI A BOLOGNA*
Quello che stiamo per raccontare fu un periodo davvero speciale per la storia locale, come per quella bolognese e nazionale, e fu vissuto sotto l’impronta della volontà di un uomo, Napoleone Bonaparte, venuto dalla Francia alla testa di un esercito mandato dal nuovo governo post-Rivoluzione, detto del “Direttorio”.
Va premesso, che dopo 6 anni dallo scoppio della Rivoluzione, nel 1795 a Parigi la borghesia moderata aveva preso il sopravvento nella “Convenzione” francese, sconfiggendo i più estremisti “giacobini”. I nuovi ricchi avevano rialzato la testa, si erano riaperti i salotti, erano riprese le feste e la voglia di divertirsi e di vivere, dopo tanti bagni di sangue e il periodo del “Terrore” instaurato da Robespierre. Ma la ghigliottina aveva continuato a lavorare, solo che, invece di tagliare le teste di nobili e clero, tagliava quelle di “giacobini” e “sanculotti”……
Approvata una nuova Costituzione nel 1795, anno IV della Repubblica, gli eserciti delle monarchie europee premevano sui confini della Francia, le casse del Tesoro erano vuote, le entrate pubbliche erano nulle perché nessuno pagava le tasse , e gli “assignat” (precursori degli assegni… a vuoto) inventati in precedenza come nuova forma di prestito pubblico,
Sere d’estate a Pieve di Cento
Tante attività di intrattenimento culturale e di svago a Pieve di Cento per le prossime settimane. Continua il programma di
– SE STASERA SONO QUI – PIEVE D’ESTATE 2020. Da luglio a ottobre tanti appuntamenti per tutta la famiglia, promossi dal Comune e dall’Unione Reno Galliera. Più di 60 eventi che da luglio a ottobre vedranno alternarsi spettacoli, arte, cinema, concerti, eventi gastronomici, iniziative sportive, mercati, sagre e tanto altro ancora. Tanti eventi ma anche tanta attenzione alle regole “Divertiamoci in sicurezza: mantieni il distanziamento e porta la mascherina”!
Il programma giorno per giorno è leggibile al link
https://www.comune.pievedicento.bo.it/notizie/2020/se-stasera-sono-qui-pieve-d2019estate-2020
*Inoltre:
– Domenica 26 luglio torna il Mercatino degli hobbisti “Chi cerca trova cose d’altri tempi“. La manifestazione si terrà nel rispetto delle misure di contenimento del virus Covid-19
– Giovedi 30 luglio, in occasione della celebrazione del 40° anniversario della Strage
Riapre il Museo Magi ‘900
Martedì 19 maggio riapertura Museo Magi’900
L’arte va visita da vicino. Il museo riapre per offrire l’esperienza diretta dell’opera.
Da martedì 19 maggio, nell’ambito delle riaperture dei contenitori culturali previste dal governo, anche il Museo Magi’900 di Pieve di Cento è di nuovo pronto ad accogliere il pubblico, dopo la lunga chiusura per lockdown. Grazie a suoi ampi spazi espositivi, che consentono la visita nel pieno rispetto delle norme di sicurezza e di distanziamento interpersonale, il Magi è infatti già in grado di offrire ai visitatori l’emozione di scoprire l’arte guardandola dal vero, esplorando una raccolta di oltre 2000 opere su una superficie di oltre 9000 metri quadrati. Saranno visitabili tutte le sale della collezione permanente dedicata all’arte del XX e XXI secolo, la mostra dedicata alla Femminilità della Belle Époque, la ricca collezione di
I Pivis a Massumadegh, a teatro.
Dal 16 al 19 gennaio 2020, alle ore 21, al Teatro Zeppilli di Pieve di Cento, la compagnia I Quatergat (che dopp i en diventè dimondi mo dimondi de piò) presenta
I Pivis a Massumadegh, rappresentazione scenica tratta dall’omonimo poemetto in dialatt piveis (dialetto pievese) di Angelo Michele Gessi, pubblicato nel 1901. Il poemetto epico in dialetto locale è un po’ la “Gerusalemme liberata” per i pievesi, che ne hanno fatto una loro bandiera storico-letteraria simbolica, elevando il poeta monsignor Angelo Gessi (Pieve di Cento 1850- Roma 1904) nel panteon degli autori di poemi epici, sulla scia di predecessori illustri vissuti in terra emiliana come Ludovico Ariosto e Torquato Tasso, passando per il persicetano Giulio Cesare Croce (ma anche per il Manzoni dei Promessi sposi), ai quali si è forse in parte ispirato per la narrazione, ma che per contenuto e stile, tra l’eroicomico e il popolare, si differenzia assai nella sua specificità, esaltando, e romamzando, un lontano episodio locale risalente al secolo XIV in cui il popolo pievese dimostrò virtù eroiche e spirito civico in difesa del proprio paese.
La stesura dell’opera fu lunga e
Alice Zeppilli e Giuseppe Alberghini, la musica a Pieve di Cento
A 50 anni dalla scomparsa del grande soprano Alice Zeppilli, Pieve di Cento rende omaggio a lei e al marito Giuseppe Alberghini con un concerto dal titolo “Ricordando Alice Zeppilli e Giuseppe Alberghini” che si terrà sabato 28 dicembre alle ore 21.00 al Teatro Alice Zeppilli.
Il Museo della Musica raccoglie testimonianze della vita artistica del soprano Alice Zeppilli alla cui memoria è stato intitolato il teatro, nel 2003, dopo i lavori di restauro.
Nata il 28 agosto 1885 a Mentone (F) interpretò a soli diciotto anni di Gilda nel Rigoletto all’Opera di Montecarlo, con E. Caruso, Duca di Mantova. La sua carriera, rapida ed intensa, la vide calcare le scene dei più importanti teatri del mondo. Dal 1906 al 1914 fu un’autentica star negli Stati Uniti. A New York nel 1913 sposò Giuseppe Alberghini, primo violoncello nell’orchestra di Chicago, nato a Pieve nel 1879, fratello maggiore dello scultore Antonio. Nel 1915 la Zeppilli abbandonò gli States per seguire in Italia il marito chiamato alle armi. Durante gli anni del conflitto il suo nome continuò ad apparire sulle locandine dei teatri francesi e italiani, fino a quel momento, questi ultimi, un po’ trascurati.
Al fronte Alberghini conobbe Gabriele D’Annunzio, suo capitano, e iniziò una splendida amicizia che durò anche dopo il conflitto: ne sono testimonianza le bellissime lettere inviate
Pieve e Cento celebrano Luigi Mozzani liutaio
Pieve e Cento si uniscono per ricordare insieme i 150 anni dalla nascita di Luigi Mozzani, il grande liutaio, chitarrista e compositore. Gli eventi in programma:
Venerdì 22 novembre 2019
– A Cento “Il mestiere del Liutaio. Come nasce uno strumento musicale”. Laboratorio dimostrativo/didattico per bambini.Piccolo Teatro Borselli, Via Cremonino, 5 Centovoro – Orario: 10.00 – 12.00 e 15.30 – 18.00. Per prenotazioni: 051 902155.
Sabato 23 novembre 2019
– A Pieve:Visite guidate al Museo della Musica e alla Scuola di liuteria con i maestri liutai e gli allievi
Le visite guidate gratuite sono a cura del dott. Gianni Cavicchi e Giovanni Intelisano. A orta Ferrara, via G. B. Melloni, 22 e Museo della musica Teatro Alice Zeppilli, Piazza Andrea Costa
– A Cento | ore 21.00 “Mozzani e il suono antico”. Concerto/seminario
Giornate FAI d’autunno, a Bologna, Pieve … e Italia
Giornate FAI d’autunno. Sabato 12 e domenica 13 ottobre 2019.
Un fine settimana all’insegna della cultura e della bellezza, in oltre 260 città d’Italia grazie alla annuale iniziativa del Fondo Ambiente Italiano che intende aprire al pubblico e far conoscere luoghi inaccessibili o poco valorizzati. Sono 47 quelli aperti in Emilia Romagna: dai palazzi alle chiese. Ad accompagnare i visitatori, oltre ai volontari del FAI, ci saranno gli studenti dei licei della regione come guide e “apprendisti Ciceroni”
A Bologna,sono previste le aperture di : Casa Lyda Borelli, una casa di riposo per artisti inaugurata nel 1931, ricca di fondi archivistici pregiati, l’Archivio storico della provincia di Cristo Re, in via Guinizzelli, e la Quadreria di Palazzo Rossi Poggi Marsili, che raccoglie una selezione di 50 dipinti risalenti al Cinquecento e al Settecento.
A Pieve di Cento apertura straordinaria del Chiostro del ex Convento delle Clarisse. Fu fondato nel 1516 da alcune Suore Francescane che si dedicavano alla educazione delle fanciulle. Dal 1818 acquisì le funzioni di Ospedale che ha mantenuto fino a metà degli anni ottanta del 1900.
Lo scopo dell’apertura, a cura del Gruppo locale FAI,
Corsi della Libera Università Pieve-Argile, al via
Inaugurazione Anno Accademico della Libera Università di Pieve di Cento e Castello d’Argile.Presentazione dei corsi, dei docenti e saluto delle autorità
Martedì 8 ottobre 2019 ore 16.00
presso la Sala del Consiglio Comunale Pieve di Cento (Bo), Piazza A. Costa 2
* Per partecipare ai corsi e alle altre iniziative, è richiesta l’iscrizione alla Libera Università, con Tessera annuale di 10 €.
Le iscrizioni all’Associazione e ai Corsi si ricevono durante la presentazione del programma, martedì 8 ottobre e nella giornata di inizio dei corsi.
Per informazioni: contattare la presidente Silvia Pinardi (cell. 348.82.72.111, silvia.pinardi@alice.it) o la referente di Castello d’Argile Adriana Scalari (cell. 333 4056577)
** Corsi e attività 2019-20 , con indicazione di temi, docenti e date e orari sono leggibili al sito
https://sites.google.com/site/liberauni/
Partecipanze emiliane, i “capi”, le divisioni, l’incolato. Cenni di storia.
Partecipanze Agrarie emiliane: i “capi”, le divisioni, l’incolato. Brevi note.
Questa singolare e ormai millenaria istituzione di proprietà fondiaria comunitaria, pur essendo circoscritta in alcune aree e con “capi” di modesta estensione, ha avuto ed ha tuttora un ruolo rilevante per l’economia agricola e per il contesto sociale delle località in cui si trovano le Partecipanze. Ed è anche molto sentito e coltivato l’interesse per la conservazione delle memorie storiche, delle tradizioni e della storia locale.
Sommariamente, posso ricordare che le Partecipanze Agrarie tuttora presenti e attive in Emilia-Romagna sono 6 e si trovano nei Comuni di
Pieve di Cento (Bo), S. Giovanni in Persiceto-Decima (Bo), S. Agata Bolognese (Bo), Medicina-Villa Fontana (Bo), Cento (Fe), Nonantola (Mo). Era importante e attiva anche quella di Budrio (Bo), soppressa nel 1930
Cominciamo con la spiegazione del termine “incolato“, che è vocabolo di antica origine e si riferisce all‘obbligo di residenza per aver diritto alla divisione periodica dei “capi” (o parti di terreno) delle Partecipanze agrarie