Un libro, tra fumetto e storia, per i 110 anni del Teatro-Casa del popolo di Castello d’Argile

    – Sabato 14 ottobre 2017 alle ore 17 nella Sala consiliare del Municipio di Castello d’Argile, presentazione del libro
La piuma e il mattone” (Ed. Pendragon).
La piuma e il mattone è un libro a due voci che comprende l’omonima storia
a fumetti di Simone Cortesi,
in cui un personaggio misterioso ci accompagna alla scoperta di cosa si cela dietro e dentro la “Casa del Popolo”, partendo dai fervidi preparativi per la costruzione della Casa del Popolo di Castello d’Argile nel 1907 e viaggiando per tutto il Novecento.
La storia a fumetti è basata sulla accurata ricerca, contenuta nel volume, Le quattro stagioni della Casa del Popolo di Castello d’Argile della studiosa Magda Barbieri: un affresco in cui, attraverso la lente della Casa del Popolo di Argile si scorge la storia d’Europa e di Italia, tra ideali, lotte, guerre, ricostruzione e nuove prospettive.
Volume e iniziative collegate a cura di Elena Di Gioia.
– In programma  anche “Là in zò” un audio-documentario  Leggi Tutto

“Caserme rosse”. Il lager di Bologna. Armando Sarti

A Bologna, in via di Corticella al civico 147, si trova il portale di ingresso di ciò che resta del “lager di Bologna” dopo il bombardamento aereo alleato del 12 ottobre 1944, che demolì oltre il 90% della cubatura dei fabbricati allora esistenti, dove erano rinchiusi migliaia di rastrellati in attesa della deportazione. Cinque dei sei imponenti fabbricati a forma di U, le palazzine comando, altri fabbricati minori, sotto il peso distruttivo di 750 ordigni da 100 libbre sganciati durante l’attacco aereo del 47° Bomb Wing dell’Air Force americana che avvenne dalle ore 12 alle ore 14, come si è appreso dall’apertura avvenuta qualche anno fa degli archivi dei servizi segreti americani riguardo i bombardamenti aerei della seconda guerra mondiale, furono rasi al suolo. Gli americani pensavano di colpire un complesso militare nemico, non sapevano che Caserme Rosse era un campo di prigionia. Solo su Caserme Rosse quel giorno caddero oltre 34.000 kg di bombe costruite sì per demolire, ma soprattutto per ferire ed uccidere gli uomini: ogni ordigno era in grado di colpire, con il suo effetto schegge, uomini allo scoperto nel raggio 60 metri dall’esplosione. 

I reclusi nel lager di Caserme Rosse, oltre a temere la furia nazista ed il sempre presente pericolo dell’immediata deportazione nei campi di prigionia Leggi Tutto

Strada Maestra. S. Giovanni in Persiceto

Strada maestra  , è il titolo della Rivista culturale  semestrale edita a cura della Biblioteca comunale “Giulio Cesare Croce” di S. Giovanni in Persiceto.
Direttore : Mario Gandini (defunto recentemente ndr.)
Indirizzo e recapiti: Piazza Garibaldi, 7 – 40017 San Giovanni in Persiceto
Telefono: 051 681 29 65 – 681 29 61   Fax: 051 827 017
email : croce@cib.unibo.it
– E’ la rivista culturale più longeva e prestigiosa della pianura bolognese, nata 40 anni fa, esattamente nel 1968,   e stampata allora dall’editore Forni di Bologna.  Si occupa prevalentemente di storia locale e pubblica  studi e ricerche  molto curati e approfonditi, dossier di documenti e foto su fatti  e personaggi della ricca storia persicetana, illustra le opere d’arte  presenti nel comune e segue inoltre le vicende dei persicetani emigrati.
Negli ultimi numeri molto spazio è dedicato alla pubblicazione della poderosa mole di  materiali raccolti e trascritti da Mario Gandini sulla vita e le opere di Raffaele Pettazzoni, lo storico delle religioni e antropologo di fama internazionale nato a S. Giovanni
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Gli ebrei che gestivano le barche della piccola Venezia della Bassa

La tredicesima edizione della Giornata
Europea della Cultura Ebraica,
è stata celebrata domenica
2 settembre 2012 in piazza Mazzini a Modena, a Carpi
e a Finale in altre 63 località italiane e in
ventotto Paesi europei.
A Finale cittadina del
territorio modenese sul confine col bolognese, tra le più colpite
dal recente terremoto, la celebrazione è stata sottolineata da due
visite guidate la cui cronaca ci viene raccontata da Manuele
Palazzi e dalla Gazzetta di Modena * con questo testo:
“ L’interesse per la cultura e la
storia locale ieri ha trovato nuova linfa ed argomenti grazie alla
dodicesime edizione della “Giornata della cultura ebraica”,
essendo Finale nel circuito della “Unione delle comunitÃ
ebraiche italiane” dal 2001.
Sono le 11.30 di mattina, quando si
raduna una piccola folla di circa 30 persone in via Trento Trieste, a
seguire la prima delle due visite guidate al Ghetto ebraico
con la dottoressa Maria Pia Balboni, autrice del libro
“Sigilli
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Il modello industriale bolognese, da conoscere sul Portale di “Storia e memoria”

Nel portale Storia e Memoria di Bologna è  disponibile l’approfondimento
1796| 1953 – Il modello industriale bolognese: una metamorfosi dalla tradizione agricola all’industria meccanica
*** Per proseguire attraverso testi, video, immagini e documenti rari , vedi
https://www.storiaememoriadibologna.it/il-modello-industriale-bolognese-una-metamorfosi-d-1312-evento
In particolare si segnalano i video dedicati ai seguenti temi:

Bologna nei primi anni di governo Napoleonico
-Ragioni delle insorgenze antinapoleoniche
-Bologna nella Restaurazione
-La stampa bolognese nell’età della Restaurazione
-Circoli e salotti femminili
-Bologna post unitaria
-Quadro socio politico della Bologna post unitaria nel periodo1859-1900.
-L’economia bolognese dall’unità alla grande crisi agraria – 1859 |
1880
-Il Piano regolatore
-Il panorama amministrativo bolognese
-La Città Rossa nella Grande Guerra
-Celebrazione del centenario della Cassa di Risparmio di Bologna
-I grandi affittuari terrieri e arretratezza dell’industria bolognese
– La società Operaia e il Mutualismo
-1914 – 1918 | I negozi di Zanardi
-L’entrata in Guerra e il forno del pane
La Scheda storica è articolata nei capitoli

Una è base agricola e artigianale
2.
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La Partecipanza di S. Giovanni in Persiceto. Magda Barbieri

Sicuramente non è dovuto al caso il fatto che ben 5 delle 6 Partecipanze emiliane  presenti e attive ancora oggi, si trovino tutte in un’ area a sinistra del Reno, attuale e  “vecchio”, della Samoggia “vecchia” e intorno agli antichi alvei del  Panaro, del suo affluente Muzza e di altri “rii ” e “flumicelli”  ad essi  collegati.
L’origine delle Partecipanze emiliane  non è quindi  tanto  attribuibile (come si continua a raccontare,  per tradizione popolare antica) ai lasciti di terreni della Contessa Matilde di Canossa, defunta nel 1115 (proprietaria per un certo tempo di queste  e di ben altre e più vaste terre, in Emilia e in altre regioni),  quanto piuttosto alle caratteristiche naturali del territorio , alle esigenze della bonificazione e colonizzazione, e alle antiche  consuetudini instaurate, prima ancora della presenza della contessa,  dai Monasteri, in primo luogo quello di
Nonantola, e dai Vescovi e “Signori” proprietari, di dare in affitto a particolari
condizioni  i terreni paludosi , vallivi, boschivi e incolti di queste
zone , agli “huomini”, o capifamiglia,   delle rispettive località,
perchè li rendessero coltivabili e fruttiferi
.

Si trova citazione di un documento del 1017  in cui si legge che il marchese Bonifacio di Toscana (padre di Matilde di Canossa) donò Leggi Tutto

Marefosca. Rivista culturale di S. Matteo della Decima

Marefosca  è¨ una rivista quadrimestrale di an Matteo della Decima, redatta in
collaborazione con la locale Biblioteca R. Pettazzoni
E’ stata fondata nel 1982 e si prefigge di far conoscere la storia passata e recente,
l’arte, il costume, le usanze e le attività culturali del territorio.
La rivista è distribuita gratuitamente ed ha una tiratura di 3.000 copie.
I numeri arretrati e gli allegati si possono ritirare gratuitamente
presso la
Biblioteca R. Pettazzoni di Decima. I libri sono disponibili presso la libreria Logan di Persiceto (Tel. 051 826729)
– Denominazione, sede, recapiti: Marefosca Associazione culturale Via Petrarca 3 – 40017
San Matteo della Decima BO Tel. 051 6824038 marefosca@tin.it
Direttore responsabile: Floriano Govoni
Sul sito www.marefosca.it si possono vedere le copertine di tutti i numeri pubblicati e sono leggibili anche molti articoli di varie annate

Nei 26 anni di attività (novembre 1982 – Aprile 2008) sono usciti 77 numeri di Marefosca per un totale di 4.796 pagine. Gli articoli sono stati
complessivamente 750, illustrati da 3.543 fotografie; hanno riguardato principalmente i seguenti argomenti: attualità , arte, scienze e natura, storia medievale, moderna e contemporanea, toponomastica, usanze e tradizioni, manifestazioni carnevalesche. 
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La Duchessa di Galliera, benefattrice, tra Italia e Francia

LA DUCHESSA DI GALLIERA Maria
Brignole Sale De Ferrari
. Biografia di Franco Ardizzoni
Discendente di una delle più
prestigiose famiglie genovesi Maria Brignole Sale nacque a Genova il
5 aprile 1811, in Palazzo Rosso, proprietà della sua famiglia. Il
doppio cognome è dovuto al suo antenato e Doge Gian Francesco
Brignole (1695-1760) che sposando l’unica figlia di Giulio Sale,
marchese di Groppoli (Lunigiana, provincia La Spezia) aggiunse al suo
cognome quello di Sale. La famiglia Brignole Sale vanta , fra i suoi
antenati, ben quattro Dogi di Genova.
All’età di diciassette anni andò
sposa al marchese Raffaele de Ferrari, uomo d’affari ricchissimo,
banchiere abile ed accorto finanziere. Assieme al marito formò la
coppia più benefica del secolo in Europa.
Nel 1837, dopo un trattativa durata
dieci anni, il marchese de Ferrari acquistò dalla corona di Svezia
le terre, ed il relativo titolo, del Ducato di Galliera (creato da
Napoleone Bonaparte nel 1812 e donato a Giuseppina Eugenia
Beauharnais,
futura sposa del re di Svezia). Il 18 settembre 1838 il
De Ferrari ottenne, da papa Gregorio XVI, il ripristino del Ducato di
Galliera
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Luoghi e vicende degli ebrei a Pieve di Cento tra XIV e XVI sec.

In occasione della Giornata Europea della cultura ebraica , e anche in considerazione del riemergere dell’antisemitismo, insieme alla questione israelo-palestinese sempre attuale e drammatica , ci pare opportuno ricordare alcune situazioni e vicende riguardanti la presenza degli ebrei nel Cento-pievese, e in particolare a Pieve di Cento. Le fonti documentarie attestano una presenza ebraica a Pieve di Cento dalla fine del secolo XIV. Nel 1398 , infatti, fu aperto un banco di prestito, gestito da Dattilo da Spello, proveniente da una famiglia di prestatori che già operavano a Bologna ( e probabilmente socio o collegato con Manuele del Gaudio che già aveva aperto, con altri , un banco nel 1391 a Cento; n.d.r.) . Già dalla metà del secolo XIV molti dei banchi di prestito esistenti a Bologna e nel contado erano gestiti da ebrei (detti feneratores),la cui presenza era stata favorita da una fase di forte espansione e sviluppo che in quel periodo le città del nord Italia stavano attraversando e che tendeva a favorire l’immigrazione e il richiamo di capitali che contribuissero a questa ripresa economica e sociale. (*)
 L’apertura Leggi Tutto

Raffaele Pettazzoni, storico delle religioni

A lui è intitolata la biblioteca comunale  di S. Matteo della Decima, frazione, ovvero l’altra metà , del Comune di S. Giovanni in Persiceto. Ma fuori dai confini comunali pochi sanno chi era e cosa ha fatto per meritare  questa intitolazione. Lo storico Mario Gandini, persicetano, da anni sta lavorando e raccogliendo documenti per preparare la sua biografia, che non potrà che essere monumentale e fondamentale, a giudicare dai numerosi contributi già pubblicati su “Strada Maestra”,  rivista della biblioteca comunale del capoluogo (intitolata a Giulio Cesare Croce, altro persicetano famoso).
Ma Raffaele Pettazzoni occupa  da tempo un posto di grande rilievo , sia in campo nazionale che internazionale, tra chi si interessa  di antropologia e storia delle religioni.
In questa modesta mini-biografia non potremo che tracciare alcuni cenni  per cominciare intanto a  far conoscere  le note essenziali di questo personaggio di cui l’anno prossimo cadrà il cinquantesimo anniversario della morte. Raffaele Pettazzoni è nato a S. Giovanni in Persiceto nel 1883 ed è morto a Roma nel 1959.
Laureato in lettere nell’Università Leggi Tutto