Maria Malvezzi Hercolani una signora di Bologna nel Risorgimento

Sul sito di Storia e memoria di Bologna una nuova biografia, dedicata a :
Malvezzi Hercolani Maria (1780- 1865).
– Da tutti chiamata semplicemente “Donna Marì”. Tra le nobildonne più famose di Bologna all’inizio dell’800, era grande appassionata di musica e teatro, ed appoggiava economicamente la causa risorgimentale. Il suo salotto non era solo ritrovo di letterati e musicisti, ma anche di patrioti-
Era nata il 25 giugno 1780 e nel 1798 si sposò con Astorre Hercolani (1779 – 1828), trasferendosi nel lussuoso palazzo del marito di Strada Maggiore. Ambedue erano appassionati d’arte e soprattutto di musica: celebri sono le esibizioni che si svolgevano sia nel palazzo bolognese sia nel teatro posto nella residenza di campagna, nel centro di Castel Guelfo. Il suo salotto, pur non raggiungendo i vertici di raffinatezza e cultura di quelli di Cornelia Rossi Martinetti o Letizia Murat, era tra i più frequentati e, similmente a quello dell’amica Anna De Gregorio, non era solo votato alla discussione della cultura, ma anche della politica. Tale era il suo fascino che nel 1805, in occasione del ricevimento al Teatro Comunale dedicato a Napoleone Bonaparte, Donna Marì e Cornelia Rossi Martinetti si contesero le attenzioni del pubblico.

Quanto Cornelia sapeva intrattenere con il buon gusto e la sua cultura cosmopolita, tanto Maria colpiva per la sua simpatia e la sua piacevole parlata che era un “amalgama di italiano e dialetti Leggi Tutto

Parlano ancora. I sepolcri di Persiceto

Giovedì 2 novembre ore 21 nel Teatro Comunale di San Giovanni in Persiceto.
Presentazione
di un nuovo libro di Maurizio Garuti
Parlano ancora . I Sepolcri di Persiceto (Ed. Minerva)
UN CIMITERO È UNA BIBLIOTECA SEPOLTA, UN GIACIMENTO DI STORIE CHE ASPETTANO SOLO DI ESSERE SCOPERTE E RACCONTATE.
* Saranno presenti: Lorenzo Pellegatti (sindaco), Maura Pagnoni (assessore alla cultura), Matteo Marchesini (critico e scrittore), Elena Di Gioia (delegata
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Festa della semina e del gusto

Domenica 22 ottobre 2023, a Villa Smeraldi – Museo della Civiltà Contadina, di S. Marino di Bentivoglio
torna la Festa della Semina, Open Day del Gusto di Autunno,
un’occasione per riscoprire il cibo, la cultura e la tradizione della pianura bolognese nei mesi autunnali. Dalle ore 10 fino al tramonto, la Villa e il Museo ospiteranno mostre, rievocazioni, laboratori, degustazioni, corsi e il tradizionale mercato dei produttori locali.
PROGRAMMA:
Ore 10.30 Percorso sensoriale. LABORATORIO IN NATURA dai 2 ai 99 anni. Quante cose ci regala l’autunno in campagna? Creiamo insieme un percorso sensoriale autunnale da attraversare a piedi nudi. Interagendo con i vari elementi naturali coinvolgeremo tutti i nostri sensi. Il percorso sarà fruibile per tutta la giornata! A cura di Prospectiva scarl
-Ore 10.30 VISITA GUIDATA AL POMARIO e ALLA “MOSTRA POMOLOGICA DI MELE E PERE: LA RISCOPERTA DI ANTICHI SAPORI” a cura del Prof. Stefano Tartarini, Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agro-Alimentari – Alma Mater Studiorum, Università di Bologna

-Ore 15 “I Colori di Villa Smeraldi”. Visita speciale, in compagnia del naturalista Bruno Bedonni, agli alberi del parco storico che, in pieno autunno, si vestono con i colori del foliage. Il percorso si svolge in occasione di VIVI IL VERDE, rassegna promossa dal Settore Patrimonio culturale della Regione Emilia-Romagna, in collaborazione con l’ associazione “Oltre la siepe”.

Ore Leggi Tutto

La storia geologica delle nostre valli, in mostra. E tante iniziative al Museo di Pianoro

Al Museo di Arti e Mestieri Pietro Lazzarini di Pianoro.
– Sabato 21 ottobre 2023, ore 17,00
Inaugurazione della mostra di Giuseppe Rivalta “Di Mare in Mare”, la storia geologica delle nostre valli.
L’esposizione intende mostrare, in maniera didattica, ma scientificamente corretta, tutte le diverse fasi durate milioni di anni, che hanno formato il nostro territorio e come si è trasformato durante le ere geologiche , fino ad arrivare all’attuale paesaggio. Le alternanze dei numerosi cambiamenti climatici e dei cicli orogenetici hanno agito come delle ruspe in tutta l’area bolognese trasformando fondali marini in montagne e in valli.
– A seguire: il Prof. Gian Battista Vai, past Director del Museo G. Capellini” – Università di Bologna, terrà la conferenza:
Morandi, Bertocchi, Costa e la pittura Bolognese della montagna; Montovolo, Monte Vigese e il Sinai Bolognese; Castiglione, il Brasimone e i terremoti; Campolo, La Rocchetta Mattei e Aalto; struttura, stratigrafia e frane; geoturismo e promozione del territorio”.
La mostra sarà visitabile fino a domenica 5 novembre ore 16,00-19,00.
Giuseppe Rivalta, ogni domenica di espozione, sarà disponibile per il pubblico con anche proiezioni di immagini relative ai temi trattati nell’esposizione.
Nell’ambito della Festa della Storia
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Le mura di Bologna, in mostra

LE MURA DI BOLOGNA
Bologna – Manica Lunga di Palazzo d’Accursio
10 – 30 ottobre 2023 – Tutti i giorni dalle 8 alle 19 / Il sabato dalle 9,30

Un grande patrimonio da conoscere, recuperare e valorizzare
Il complesso delle mura di Bologna, le mura di Selenite, la cerchia del Mille o dei Torresotti e l’ultima cerchia detta “circla”, al quale va aggiunto anche l’ottocentesco vallo del Generale Fanti, costituisce un importantissimo patrimonio di cui restano ancora ampie testimonianze. Tutte queste memorie, in buona parte dimenticate e trascurate, permettono di capire l’attuale forma della nostra città. La mostra si prefigge di raccontarne la storia e di rinnovare l’interesse per una sua piena valorizzazione a partire da quel che resta della terza e ultima cerchia.
Allestita nella Manica Lunga di Palazzo d’Accursio ed aperta dal 10 al 30 ottobre, la mostra è promossa da Italia Nostra Sezione di Bologna con il Comitato per Bologna Storica e Artistica ed è realizzata con il contributo del Comune di Bologna.
Fa parte del programma della Festa Internazionale della Storia e la Banca di Bologna vi partecipa con un contributo.
È curata da Pietro Maria Alemagna e si avvale di un Comitato scientifico formato da Pietro Maria Alemagna, Jadranka Bentini, Francesco Leggi Tutto

L’erinnofilo di Malalbergo: chi lo conosceva?

L’erinnofilo di Malalbergo
Testo di di Dino Chiarini
L’erinnofilia (termine derivato dal tedesco che significa “ricordo”) è sempre stata considerata la “parente povera” della filatelia tradizionale; i collezionisti non si sono quasi mai soffermati su questi “pseudo” francobolli, gli erinnofili, comunemente chiamati “chiudilettera” poiché servivano non ad affrancare le lettere ma a chiudere il foglio scritto e ripiegato su sè stesso, quando ancora non esisteva la busta e non usava più il sigillo in ceralacca. Come ho accennato poc’anzi, questa “etichetta” si differenzia dal comune francobollo perché di solito non ha stampato il valore postale o il valore fiscale, ma molto spesso è dentellato ed ha le dimensioni del “fratello maggiore”. In seguito fu utilizzato anche sulle buste, incollandolo sulla parte posteriore in posizione centrale in modo tale da rappresentare il bollo di garanzia, rassicurando il destinatario che la busta così “sigillata” non era stata aperta e lo scritto non era stato letto da qualche estraneo.

Fece la sua comparsa in Italia nel 1860 in occasione della raccolta fondi per la spedizione del generale Giuseppe Garibaldi in Sicilia ed in seguito in Aspromonte; seguirono poi gli erinnofili con forma triangolare a favore dei terremotati calabresi e siciliani del 1908, poi continuarono a stamparli per tanti altri avvenimenti e manifestazioni importanti.

Le immagini raffigurate riguardavano Leggi Tutto

Museo Civico Archeologico di Bologna: eventi per adulti e bambini. Dal Lapidario romano ai diritti dei bambini nell’antichità, ai disegni dei bambini ucraini

Storie dal lapidario del Museo
Tre appuntamenti per conoscere un bene prezioso di Bononia e del mondo romano: le epigrafi, un patrimonio fondamentale per entrare in sintonia con il pensiero e la società degli antichi.
Domenica 15 ottobre 2023, ore 11 | Bononia racconta
Visita guidata gratuita al lapidario con i rievocatori storici della Legio XIII Gemina, Federica Guidi e Marinella Marchesi (MCA). Ingresso con biglietto del Museo.
Sabato 21 ottobre 2023, ore 17 Leggi Tutto

Stagione teatrale Agorà , ecco il calendario

Riparte Agorà con una nuova stagione di teatro “diffuso” sul territorio dell’Unione Reno Galliera. A inaugurare la stagione è stato Sotterraneo, che lo scorso 30 settembre ha portato in scena un Ipertalk-Show e incontrato Meno20, Fanny Alexander e Kepler 452.
Il calendario della rassegna 2023-2024 nei prossimi mesi prevede spettacoli ed eventi dentro e fuori dai teatri, in luoghi diversi e spesso poco noti del nostro territorio.
** E’ consultabile per intero e nel dettaglio degli spettacoli al sito :
https://www.renogalliera.it/lunione/uffici-e-servizi/uffici/area-servizi-alla-persona-1/cultura-giovani-turismo/cultura/archivio-stagioni-teatrali/stagione-teatrale-2023-2024/agora-1/calendario
** Prossimamente si segnala :
IperTalkShow per Agorà
Sabato 21 ottobre | ore 21 Sala Giulietta Masina – San Giorgio di Piano
Margherita Hack, stella tra le stelle, di e con Federico Taddia
abato Leggi Tutto

Dalle cartoline al libro, la storia di un paese

Saluti da… Malalbergo – Presentazione di Gian Paolo Borghi-
Ancora un volume di Giulio Reggiani e Dino Chiarini, infaticabili ricercatori della (e nella) loro terra di pianura, lambita dal “nostro” fiume Reno. Dopo il libro, ancora fresco di stampa, dedicato alla banda di Malalbergo, ecco ora questa loro nuova pubblicazione, che apporta un ulteriore importante tassello documentario a questo loro amato territorio. Portante il titolo Saluti da… Le cartoline illustrate del territorio comunale di Malalbergo, è stata patrocinata dall’Amministrazione comunale, con il contributo della Pro Loco locale e dell’Associazione Culturale Anima Altedi.
Il volume si apre con le efficaci, agili presentazioni di Monia Giovannini e Maura Felicani, rispettivamente Sindaca e Vice Sindaca del Comune di Malalbergo e di Marco Guidi e Gianni Bergonzoni, rispettivamente Presidenti della Pro Loco e di Anima Altedi.
Nella prefazione, Giulio Reggiani espone la metodologia fondante del loro lavoro, che travalica ampiamente gli aspetti localistici, grazie ad approfondimenti di carattere storico, generale e territoriale, e si sofferma con altrettanta attenzione alle immagini, che attestano anche le profonde mutazioni che hanno segnato il territorio comunale con il trascorrere dei decenni.

In una sua nota introduttiva, rivolta in particolare ai nuovi compaesani, Dino Chiarini ricorda le “origini” del volume, la cui base è costituita da una mostra fotografica Leggi Tutto

La storia della ultracentenaria Banda Filarmonica di Malalbergo, in un libro

Giulio Reggiani, Dino Chiarini (soci attivissimi del nostro Gruppo di Studi) ed Enrico Neri (Presidente della Filarmonica) sono gli autori di questo interessante libro, incentrato su La Banda di Malalbergo che, come recita il sottotitolo, vanta una storia ultra-secolare. Monia Giovannini, Sindaca di Malalbergo, nella nota di prefazione, sottolinea opportunamente il ruolo comunitario di questa nota banda, punto di riferimento musicale e associazionistico del suo territorio fin dall’Ottocento.
I risultati della ricerca dei tre autori sono delineati in capitoli (veri e propri saggi, accompagnati da splendide immagini), che scandiscono cronologicamente la storia del Corpo bandistico, dalle origini all’odierna realtà musicale. Come scrive nel capitolo iniziale Giulio Reggiani (La “vecchia” banda), non si conosce una data certa della sua fondazione: tra i documenti raccolti, di epoca preunitaria, risultano comunque tre lettere – datate 1854, 1855 e 1856 – con le quali la banda chiede un aiuto economico al Comune per dotarsi di una divisa e di nuovi spartiti musicali, necessari all’arricchimento dei suoi repertori.

L’ultima data conferma quanto pubblicato nel volume ufficiale Istituti e Società Musicali in Italia. Statistica, stampato nel 1873 dalla Regia Tipografia di Roma, secondo il quale la nascita della banda malalberghese risalirebbe al 1856, promossa e supportata dal Municipio, con 30 bandisti aventi a capo Cesare Brunetti (pagine 54-55).

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