Inaugurazione della Civica Pinacoteca il Guercino
Programma generale di Venerdì 24, Sabato 25 e Domenica 26 novembre 2023
Torna a spalancare le sue porte la Civica Pinacoteca il Guercino dopo 11 anni dal sisma che ha colpito l’Emilia.
Dal 24 al 26 novembre tre giorni di eventi, incontri, mostre, rievocazioni storiche e laboratori per celebrare il ritorno del grande artista barocco. Con 120 opere tra pitture e sculture, 46 disegni e 20 affreschi staccati riapre sabato 25 novembre, a 11 anni dal sisma che ha colpito il territorio dell’Emilia Romagna, la Civica Pinacoteca di Cento il Guercino.
Il pubblico e gli appassionati d’arte potranno ammirare 16 pale d’altare e quadri, 20 affreschi staccati e 11 disegni di Giovanni Francesco Barbieri (1591-1666), detto il Guercino, insieme alle opere della sua bottega (35 quadri e 36 disegni), ritornati in patria dopo essere stati custoditi nel centro di raccolta di Sassuolo.
Confermandosi la sede museale con la concentrazione maggiore al mondo delle opere dell’artista seicentesco, tra cui i capolavori come La cattedra di San Pietro, Cristo risorto appare alla Madre, La Madonna con Bambino benedicente, e anche grazie ai prestiti di due importanti realtà quali la Fondazione Cassa di Risparmio di Cento (9 opere, tra le quali il primo affresco realizzato
Tutto sul Guercino, a Cento e dintorni. Giornata di studi e visite guidate
RIAPERTURA DELLA CIVICA PINACOTECA “IL GUERCINO DI CENTO”
Giornata di studi in occasione della riapertura della Pinacotca “Il Guercino” a Cento. Musei, mostre e nuove ricerche
PROGRAMMA per Domenica 26 nov 2023 – Ore 10.00-12.30 Prima Sessione
– Ore 10.00, Saluti istituzionali : Edoardo Accorsi Sindaco di Cento, Silvia Bidoli Assessore alla Cultura del Comune di Cento , Lorenzo Lorenzini Direttore dei Musei civici di Cento
Il Guercino e la sua bottega nelle istituzioni museali.
L’importanza delle collezioni e i progetti di valorizzazione.
Introduce e modera Valeria Tassinari, Presidente del Centro Studi Internazionale ‘Il Guercino’
* INTERVENGONO
David Ekserdjian Rappresentante della Sir Denis Mahon Foundation di Londra
– Guercino e l’Inghilterra
Joanna Kilian Deputy Director for Curatorial Affairs del Museo Nazionale di Varsavia
– Guercino nel Museo Nazionale di Varsavia e nelle collezioni polacche,
Maria Luisa Pacelli Direttrice della Pinacoteca Nazionale di Bologna
– Ripensare la Pinacoteca Nazionale di Bologna. Dalla mostra “Guercino nello studio”
al progetto di riallestimento del “Corridoio del Barocco”
Annamaria Bava Direttrice Galleria Sabauda di Torino, Gelsomina Spione Università di Torino
– Presentazione della mostra ai Musei Reali di Torino
(22 marzo – 28 luglio 2024)
https://www.youtube.com/watch?v=cvhi38yCu2c
ore 15,00 – 18,00 Seconda sessione
Il terremoto di Ferrara del 1570 e la nascita dell’edilizia antisismica
Ricerca storica e osservazioni di Stefano Fortini
– «Tremò la terra e a quell’orrore estremo / di triplicate scosse in un sol giorno / che il mondo in sé fesse ritorno / sì dentro a me temei ch’anco ne tremo...»
[Giovan Battista Pigna, Il ben divino, Sonetto IV, inedito a cura di Neuro Bonifazi, Bologna, Commissione per i testi di lingua, 1965]-
La sera del 16 novembre del 1570 una scossa sismica colpì la città di Ferrara. Non fu particolarmente violenta ma fu la prima di un lungo sciame sismico (costituito da circa duemila scosse) che durò fino alla fine del 1574 e che causò enormi danni alla città. La scossa più violenta fu quella del 17 novembre del 1570: circa il 40% degli edifici cittadini fu gravemente danneggiato, ci furono decine se non centinaia di vittime e la dinastia degli Este, che all’epoca governava la città, non si sarebbe più ripresa dal disastro.
Grazie alla collaborazione tra sismologi e storici specializzati, i terremoti del passato vengono studiati al fine di localizzarne gli epicentri, stimarne l’intensità e dedurre alcune caratteristiche della sorgente. Lo scopo principale è quello di stimare la pericolosità sismica delle varie regioni e aree, delineando i possibili scenari sismici futuri.
Per quanto riguarda il terremoto del 1570 si stima una magnitudo compresa tra 5,4 e 5,8, non molto diversa da quella del terremoto che colpì l’Emilia il 20 maggio
Per S. Martino, castagne e vino…al Museo
Museo della Civiltà Contadina S. Marino di Bentivoglio
Domenica 12 novembre
“Par San Martèn tòt i màst i dvèntan vèn”(Per San Martino tutti i mosti diventano vino)
Festa di San Martino , per ricordare tradizioni contadine legate a questa ricorrenza.
Alberto, dell’associazione Gruppo della Stadura ha preparato il Trattore Balilla degli anni ’30, che guiderà il carro da trasloco.
Programma del pomeriggio:
– Dalle ore 15.00 caldarroste e vino novello
– Ore 15.30 Rievocazione della sfilata del carro da trasloco “Far San Martèin”, a cura dell’Associazione Gruppo della Stadura
– Ore 15.30 Visita guidata tematica per adulti, a cura di Prospectiva scarl, all’interno del progetto “Autunno fuori dal Comune”, prenotazione obbligatoria
– Ore 17.00 concerto ” La magia di Praga” Ambros Duo Prague, Ambros Miroslav violino, Zuzana Ambrosova pianoforte. A cura dell’associazione culturale Il Temporale, all’interno del XXVII Festival internazionale di Musica da camera. Prenotazione obbligatoria.
Tutto il pomeriggio: museo aperto dalle 15 alle 19
– mostra “Ode alla cipolla”, mostra delle tavole originali di Felicita Sala, per l’albo di Alexandria Giardino edito da Rizzoli, per la rassegna Junior Poetry Festival, dalle 15 alle 19
* Col patrocinio di: Città metropolitana di Bologna Distretti culturali – Prospectiva – Bologna Festival di Musica da
Dal Guercino a Lippo di Dalmasio, mostre d’arte a Bologna
Guercino e i suoi allievi. Dalle ‘teste di carattere’ ai ritratti
Dall’ 8 ottobre al 26 novembre 2023 presso le Collezioni Comunali d’Arte di Bologna (Piazza Maggiore 6) è in corso una mostra dedicata al pittore Giovanni Francesco Barbieri, noto come il Guercino, e ai suoi allievi.
La mostra è incentrata sul passaggio dalle cosiddette ‘teste di carattere’ al ritratto vero e proprio. Cosa sono le ‘teste di carattere’? Sono volti tipici da utilizzare in diversi generi di composizioni, religiose o profane, che gli artisti del passato realizzavano a partire dallo studio dal vero di un modello per astrarre alcune pose ed espressioni.
Anche il Guercino (Cento, 1591 – Bologna, 1666) ha creato ‘teste di carattere’. Lo sono i personaggi nella Trinità e la Lucrezia, opere autografe in mostra. Rientrano nel genere anche i volti di Salomè e di San Giovanni nel San Giovanni Battista in carcere tentato da Salomè, presente in mostra in una copia seicentesca conservata alle Collezioni Comunali d’Arte.
Le opere degli allievi del Guercino, i fratelli Cesare e Benedetto Gennari, appartengono invece al genere del ritratto. Rispetto alle ‘teste di carattere’, questi ritratti barocchi non sono più tipi, ma soggetti specifici, grazie ai dettagli dell’abbigliamento
Bonifica renana e ripristino del territorio devastato in maggio.
Comunicato stampa della Bonifica Renana- novembre 2023
– Ripristino post alluvione: le attività della Renana sul reticolo di bonifica bolognese
BOLOGNA – Le rotte e i sormonti dei corsi d’acqua regionali del maggio 2023 hanno riversato sulla pianura bolognese circa 100 milioni di metri cubi di acque esterne (cioè provenienti dall’Appennino) che si sono sommate alle acque di pianura nei canali di competenza della Bonifica. Il reticolo consortile e gli impianti di sollevamento della Renana, nel solo mese di maggio, hanno gestito 400 milioni di metri cubi di pioggia, compresi quelli esondati dal reticolo regionale.
Oltre allo sforzo e all’attività straordinari esercitati per consentire un rapido sgrondo delle zone allagate, sono subito iniziati i lavori di ripristino della rete di bonifica. Infatti, anche il sistema di scolo artificiale della Renana è stato fortemente compromesso dalle rotte e dai sormonti di Navile, Idice, Quaderna, Gaiana e Sillaro.
Come illustra la presidente della Bonifica Renana, Valentina Borghi: “Durante le alluvioni primaverili, si sono dovuti tagliare gli argini di alcuni dei canali principali nelle zone allagate dai torrenti e, insieme alle acque di piena, centinaia di tonnellate di fanghi e argille appenniniche hanno invaso il reticolo dei canali consortili. Durante l’emergenza alluvionale e nelle settimane successive, è stato fornito a Regione ed enti locali, tutto il supporto richiesto:
Maria Malvezzi Hercolani una signora di Bologna nel Risorgimento
Sul sito di Storia e memoria di Bologna una nuova biografia, dedicata a :
Malvezzi Hercolani Maria (1780- 1865).
– Da tutti chiamata semplicemente “Donna Marì”. Tra le nobildonne più famose di Bologna all’inizio dell’800, era grande appassionata di musica e teatro, ed appoggiava economicamente la causa risorgimentale. Il suo salotto non era solo ritrovo di letterati e musicisti, ma anche di patrioti-
Era nata il 25 giugno 1780 e nel 1798 si sposò con Astorre Hercolani (1779 – 1828), trasferendosi nel lussuoso palazzo del marito di Strada Maggiore. Ambedue erano appassionati d’arte e soprattutto di musica: celebri sono le esibizioni che si svolgevano sia nel palazzo bolognese sia nel teatro posto nella residenza di campagna, nel centro di Castel Guelfo. Il suo salotto, pur non raggiungendo i vertici di raffinatezza e cultura di quelli di Cornelia Rossi Martinetti o Letizia Murat, era tra i più frequentati e, similmente a quello dell’amica Anna De Gregorio, non era solo votato alla discussione della cultura, ma anche della politica. Tale era il suo fascino che nel 1805, in occasione del ricevimento al Teatro Comunale dedicato a Napoleone Bonaparte, Donna Marì e Cornelia Rossi Martinetti si contesero le attenzioni del pubblico.
Quanto Cornelia sapeva intrattenere con il buon gusto e la sua cultura cosmopolita, tanto Maria colpiva per la sua simpatia e la sua piacevole parlata che era un “amalgama di italiano e dialetti
Parlano ancora. I sepolcri di Persiceto
Giovedì 2 novembre ore 21 nel Teatro Comunale di San Giovanni in Persiceto.
Presentazione di un nuovo libro di Maurizio Garuti
Parlano ancora . I Sepolcri di Persiceto (Ed. Minerva)
UN CIMITERO È UNA BIBLIOTECA SEPOLTA, UN GIACIMENTO DI STORIE CHE ASPETTANO SOLO DI ESSERE SCOPERTE E RACCONTATE.
* Saranno presenti: Lorenzo Pellegatti (sindaco), Maura Pagnoni (assessore alla cultura), Matteo Marchesini (critico e scrittore), Elena Di Gioia (delegata
Festa della semina e del gusto
Domenica 22 ottobre 2023, a Villa Smeraldi – Museo della Civiltà Contadina, di S. Marino di Bentivoglio
torna la Festa della Semina, Open Day del Gusto di Autunno,
un’occasione per riscoprire il cibo, la cultura e la tradizione della pianura bolognese nei mesi autunnali. Dalle ore 10 fino al tramonto, la Villa e il Museo ospiteranno mostre, rievocazioni, laboratori, degustazioni, corsi e il tradizionale mercato dei produttori locali.
PROGRAMMA:
–Ore 10.30 Percorso sensoriale. LABORATORIO IN NATURA dai 2 ai 99 anni. Quante cose ci regala l’autunno in campagna? Creiamo insieme un percorso sensoriale autunnale da attraversare a piedi nudi. Interagendo con i vari elementi naturali coinvolgeremo tutti i nostri sensi. Il percorso sarà fruibile per tutta la giornata! A cura di Prospectiva scarl
-Ore 10.30 VISITA GUIDATA AL POMARIO e ALLA “MOSTRA POMOLOGICA DI MELE E PERE: LA RISCOPERTA DI ANTICHI SAPORI” a cura del Prof. Stefano Tartarini, Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agro-Alimentari – Alma Mater Studiorum, Università di Bologna
-Ore 15 “I Colori di Villa Smeraldi”. Visita speciale, in compagnia del naturalista Bruno Bedonni, agli alberi del parco storico che, in pieno autunno, si vestono con i colori del foliage. Il percorso si svolge in occasione di VIVI IL VERDE, rassegna promossa dal Settore Patrimonio culturale della Regione Emilia-Romagna, in collaborazione con l’ associazione “Oltre la siepe”.
–Ore
La storia geologica delle nostre valli, in mostra. E tante iniziative al Museo di Pianoro
Al Museo di Arti e Mestieri Pietro Lazzarini di Pianoro.
– Sabato 21 ottobre 2023, ore 17,00
Inaugurazione della mostra di Giuseppe Rivalta “Di Mare in Mare”, la storia geologica delle nostre valli.
L’esposizione intende mostrare, in maniera didattica, ma scientificamente corretta, tutte le diverse fasi durate milioni di anni, che hanno formato il nostro territorio e come si è trasformato durante le ere geologiche , fino ad arrivare all’attuale paesaggio. Le alternanze dei numerosi cambiamenti climatici e dei cicli orogenetici hanno agito come delle ruspe in tutta l’area bolognese trasformando fondali marini in montagne e in valli.
– A seguire: il Prof. Gian Battista Vai, past Director del Museo G. Capellini” – Università di Bologna, terrà la conferenza:
Morandi, Bertocchi, Costa e la pittura Bolognese della montagna; Montovolo, Monte Vigese e il Sinai Bolognese; Castiglione, il Brasimone e i terremoti; Campolo, La Rocchetta Mattei e Aalto; struttura, stratigrafia e frane; geoturismo e promozione del territorio”.
La mostra sarà visitabile fino a domenica 5 novembre ore 16,00-19,00.
Giuseppe Rivalta, ogni domenica di espozione, sarà disponibile per il pubblico con anche proiezioni di immagini relative ai temi trattati nell’esposizione.
Nell’ambito della Festa della Storia