BURATTINI A BOLOGNA: LE MASCHERE RACCONTANO
Mostra alla Biblioteca dell’Archiginnasio, Bologna. E’ aperta dal 25 gennaio fino al 10 marzo 2020 dal lunedì al sabato 9-19 / domenica 10-14. Curata da Riccardo Pazzaglia e Alighiera Peretti Poggi
Un viaggio attraverso immagini, racconti e animazioni burattinesche alla scoperta del poliedrico mondo del teatro di figura. La mostra, nata in collaborazione con la Biblioteca comunale Archiginnasio espone documenti e oggetti provienenti dalle raccolte della Biblitoeca dell’Archiginnasio e dalle collezioni di Riccardo Pazzaglia, Alighiera Peretti Poggi, del burattinaio Romano Danieli e dell’intagliatore Ivo Santucci.
– VISITE GUIDATE: Sabato 1 febbraio ore 11 -Sabato 8 febbraio ore 11- Giovedì 5 marzo ore 17. Riccardo Pazzaglia, coadiuvato dai suoi burattini, condurrà il pubblico alla scoperta del magico mondo del teatro di figura, raccontando la storia delle teste di legno
– CONFERENZA SPETTACOLO: Venerdì 7 febbraio ore 17 Sala dello Stabat Mater “Bologna e i burattini della Commedia di Riccardo Pazzaglia”, ne parlano con l’autore: Fausto Carpani, Vittorio Franceschi, Alighiera Peretti Poggi. Ingresso gratuito a mostra e iniziative
* In foto. La copertina del libro “Burattini a Bologna. Storia delle teste di legno“. Raccontata da Riccardo Pazzaglia, illustrazioni di Wolfango. Minerva ed. 2018
Sagre e feste di Carnevale tra febbraio e marzo 2020
Febbraio e marzo segnano il passaggio dalla fine dell’inverno all’inizio della primavera, con i sapori tipici del territorio legati soprattutto alle feste di carnevale e alla riapertura dei mercati contadini. Tra appuntamenti storici, maschere tipiche e grandi sfilate di carri allegorici, i punti ristoro propongono sfrappole, castagnole, torte e altre dolci specialità. Fra i carnevali storici la città metropolitana di Bologna segnala quelli di Pieve di Cento (2, 9 e 16 febbraio), il Carnevale vergatese (9 e 16 febbraio) e San Giovanni in Persiceto, San Pietro in Casale e San Matteo della Decima (16 e 23 febbraio).
– Ma le Sagre e le feste nella provincia di Bologna sono tante: tutti gli eventi di febbraio e marzo sono leggibili su: https://www.cittametropolitana.bo.it/sagrefeste/Febbraio_e_Marzo_2020
– Va segnalato anche il vicino Carnevale di Cento “ Carnevale d’Europa” dove le splendide creature di cartapesta fanno il loro spettacolo di maschere e gruppi in costume in una cornice davvero unica, quella di piazza Guercino: ogni domenica (9-16-23 febbraio, 1-8 marzo) dalle ore 14:00 alle ore 18.30; il programma di eventi è leggibile su https://www.carnevalecento.com/programma/
-Tornando al bolognese, tra gli altri: sempre a tema dolce ricordiamo la Festa di Sant’Agata (5 febbraio), dove la cittadina prepara in onore della patrona la tipica brazadèla tèndra (ciambella tenera) e altre specialità come le frittelle di riso.
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Il Guercino possidente in Venezzano e Asia
Il Guercino possidente di un podere in Venezzano e Asia
A Giovan Francesco Barbieri, detto il Guercino, famoso pittore nato a Cento nel 1591 (e morto nel 1666) è dedicata attualmente nella città natale una mostra di tante delle sue opere, aperta da mesi ( in S. Lorenzo e alla Rocca) e fino al prossimo 15 febbraio, con corredo di conferenze di approfondimento. Nel confinante comune di Pieve di Cento si sta organizzando un corso intitolato “Chi era il Guercino?” per conoscere la sua figura di pittore e di uomo. In tante chiese di città di Italia e d’Europa si cita come vanto il possesso di un quadro del Guercino. Il confinante comune di Castello d’Argile non può fregiarsi di questo vanto, ma può rivendicare un modesto legame economico finora ignorato, o conosciuto da pochi, con questo famoso pittore: sul suo territorio, e precisamente sul lembo estremo più a nord della frazione Venezzano, si trovava un podere che fu proprietà del Guercino tra il 1645 e il 1666, e passò poi in eredità alla Confraternita del SS. Rosario (fino al 1796), e i cui proventi dovevano andare a beneficio della stessa e quindi dell’omonima chiesa a Cento da lui sostenuta e arricchita con sue opere, secondo un preciso lascito testamentario che è un documento indicativo degli usi e costumi del tempo e della religiosità del Guercino.
Nato da famiglia di modestissima condizione, il Guercino divenne piccolo possidente grazie ai proventi della sua arte. Sappiamo
Il fuggitivo. Da Bologna a Malalbergo e ritorno, in “burchiello”
Luigino il “fuggitivo”– Un’altra storia curiosa del passato che lega Malalbergo a Bologna, raccolta da Dino Chiarini –
Luigi Mazzoni (per tutti “Luigino”) era un bambino molto vivace; secondo di tre fratelli, era nato a Bologna il 7 luglio 1821 da Domenico Mazzoni, proprietario di una fabbrica di tabacchi e da Anna Majani, figlia di Giuseppe e di Teresa Menarini.
Giuseppe discendeva da quella Teresa Majani che nel 1794 aprì una piccola bottega accanto alla Basilica di San Petronio col nome di Laboratorio delle cose dolci. In seguito la famiglia Majani diventò famosa in tutta Europa per la lavorazione della cioccolata e soprattutto per il cioccolatino FIAT, prodotto ancor oggi con grande successo.
Il fratello di Anna Majani, Francesco (1794-1865), cioè lo zio del protagonista di questa storiella (il già citato Luigi Mazzoni) è l’autore di un diario molto interessante dal titolo “Cose accadute nel tempo di mia vita” (dato alle stampe dalla casa editrice Marsilio nel 2003) dove racconta gli episodi più curiosi accaduti a Bologna nell’Ottocento. Tra i tanti avvenimenti, narra anche quelli avvenuti all’interno della propria famiglia; in uno di questi episodi cita il paese
Come nasceva il mattone, alla fornace Galotti. Un percorso animato al Museo
Entra in fornace e trova… il mattone!
Domenica 26 Gennaio 2020 alle ore 16:00, il Museo del Patrimonio Industriale propone su prenotazione il percorso animato per famiglie dedicato alla terracotta a Bologna.
L’industria del laterizio ha a Bologna una lunghissima tradizione. L’architettura cittadina ne reca tracce evidenti sia nei materiali di costruzione che negli inserti decorativi di chiese e palazzi del centro storico. Lo sviluppo della città al di fuori dell’antica cerchia muraria trecentesca – tra XIX e XX secolo – avvenne in concomitanza con la nascita di numerose e moderne fornaci lungo il canale Navile. Il percorso proposto si articola proprio attorno alla storia della Fornace Galotti del Battiferro (costruita nel 1887 e attuale sede del Museo), alla tecnologia degli impianti, all’innovazione costituita dalla cottura continua nel forno Hoffmann e al ciclo di lavorazione dei laterizi. Quest’ultimo seguiva regole e rituali precisi: dalla scelta dell’argilla, alla sua areazione, all’impasto, sino al processo di essiccazione che precede la cottura e che avveniva al primo e al secondo piano della fornace. Nel corso della visita animata bimbi, genitori, nonni ecc… proveranno a ricostruire le fasi di lavorazione dell’argilla con giochi, prove e utilizzando piccoli indizi lasciati nel forno.
Visita guidata gratuita previo pagamento dell’ingresso al Museo (5-3 euro).
*Per informazioni e prenotazione
Giorno della Memoria 2020. Le iniziative istituzionali
Per celebrare il Giorno della memoria 2020, tante le iniziative istituzionali a Bologna e vari comuni dell’Area metropolitana, con presentazioni di libri, proiezioni di film, spettacoli teatrali, mostre, incontri con le scuole. Quest’anno le iniziative promosse dal Tavolo istituzionale della Memoria a Bologna sono partite venerdì 10 gennaio, quando l‘artista Gunter Demnig ha posato le prime 15 pietre d’inciampo davanti alle ultime abitazioni di alcune vittime bolognesi della persecuzione fascista e nazista (*). Un progetto che vuole tenere viva, nel tessuto della città, la memoria delle persone deportate nei campi di sterminio nazisti. Ma numerosissime sono le altre iniziative nel ventesimo anniversario dell’approvazione della legge n.211/2000 che istituisce il ‘Giorno della memoria’. Tutti gli appuntamenti sono stati organizzati dal Museo ebraico.
– Fino al 5 aprile 2020 il Museo Ebraico ospita nei suoi spazi espostivi la mostra “Sotto il segno di una nuova stella” che documenta e racconta uno dei capitoli più singolari della Seconda guerra mondiale, che ebbe come sfondo l’Italia tra il 1944 e il 1946: l’azione della Brigata Ebraica Combattente (Jewish Brigate), formata da volontari ebrei arruolatisi nell’esercito britannico e formalmente costituita nel 1944.
Il programma di domenica 26 e lunedì 27 a Bologna prevede:
Asili nido, una storia lunga 2 secoli
Dalle cronache recenti abbiamo letto che nel 1969 fu ” inaugurato nel quartiere Bolognina, su un terreno appartenuto al centro ricreativo dell’azienda tramviaria, “il primo asilo nido d’Italia”, intitolato a Carolina e Giuseppe Patini. La struttura, voluta dall’amministrazione comunale in anticipo sulla legge nazionale, è stata donata dall’industriale Aldo Patini a ricordo dei suoi genitori. Il progetto del nido è dovuto all’Assessore Adriana Lodi, che ha studiato in Svezia, assieme a un rappresentante della minoranza consigliare, le esperienze di welfare avanzato dei paesi nordici. Altri due nidi saranno aperti in seguito, adattando edifici comunali in via Fioravanti e in via Marco Polo. (https://www.bibliotecasalaborsa.it/cronologia/bologna/1969/il_primo_asilo_nido ).A questi tre asili nido sopra citati se ne aggiunsero poi tanti altri negli anni successivi, a Bologna e in tutte le città e Comuni d’Italia.
Ma va ricordato che questa meritoria attività di assistenza e cura della prima infanzia ha radici più lontane nel tempo, soprattutto nel secolo 1800, grazie all’impegno di tante personalità ispirate da ideali dapprima cristiani, poi illuministi, risorgimentali, borghesi-liberali e infine del solidarismo socialista.
Risulta infatti che un “
Il modello industriale bolognese, una metamorfosi dall’agricoltura alla meccanica
Il modello industriale bolognese: una metamorfosi dalla tradizione agricola all’industria meccanica – 1796 | 1953
E’ disponibile sul sito “Storia e memoria di Bologna” una significativa sintesi della evoluzione delle attività artigianali e industriali presenti nella città di Bologna dal secolo 1700 ad oggi, con corredo di foto e schede informative delle aziende più importanti che qui hanno operato e dato lavoro ai bolognesi.
“1. Una base agricola e artigianale
All’indomani del Congresso di Vienna, con il quale si chiudeva la stagione napoleonica e si sanciva il ritorno all’ordine restaurato, la situazione economica di Bologna era in una fase di passaggio. L’industria bolognese aveva conosciuto un rapido e rigoglioso sviluppo economico tra i secoli XII e XV, con la città centro degli scambi, della produzione industriale, della vita culturale e la campagna principale produttrice di materie prime e di generi di sussistenza. Le due colture principali, base di un’arte e di una relativa produzione industriale, erano la seta e la canapa. L’industria serica, fiorente fra XV e XVII secolo, già alla fine del XVIII secolo cominciò la sua decadenza, derivata principalmente dal periodo di instabilità causato dalla rivoluzione francese e dalle successive guerre napoleoniche, che determinarono un calo delle esportazioni.
A ciò si aggiunse
Mi ricordo Bologna 1950-2000. Le foto di Walter Breveglieri in vetrina
Walter Breveglieri. Mi ricordo Bologna. 1950-2000. Confronti. In mostra diffusa in via D’Azeglio. Inaugurata sabato 18 gennaio, sarà visitabile fino a domenica 26 gennaio 2020.
Con circa 250.000 negativi e 40.000 foto stampate di storia locale, nazionale e internazionale dal 1944 ai primi anni ’70, il fondo Walter Breveglieri (Fotowall), oggi di proprietà delle edizioni Minerva, è uno dei fondi fotografici più importanti della città. In continuità con le iniziative della casa editrice per la promozione del fondo fotografico e a conclusione di un percorso che ha celebrato, nel 2019, i suoi 30 anni di attività con la mostra antologica intitolata “Walter Breveglieri Fotografo“, a partire da sabato 18 gennaio, 30 negozi dell’Associazione “Via d’Azeglio Pedonale” esporranno nella propria vetrina, 2 immagini (40×50 cm) dedicate alla storia per immagini di Bologna, attraverso un “foto confronto” che lo stesso Breveglieri realizzò recuperando alcuni suoi scatti di Bologna del primo dopoguerra mettendoli a confronto con nuove fotografie che realizzò alla fine degli anni ’90 dalle stesse angolazioni, creando così un parallelismo molto suggestivo.
Questa esposizione ritorna in città dopo il grande successo che ebbe nell’anno 2000 quando fu esposta in Palazzo d’Accursio e che chiuse l’anno di Bologna Capitale europea della Cultura.
Art City. Arte moderna nella città e nella Fiera di Bologna
Si svolge dal 17 al 26 gennaio 2020 l’Art Week che segna l’ottava edizione di ART CITY Bologna, il programma istituzionale di mostre, eventi e iniziative speciali promosso dal Comune di Bologna in collaborazione con BolognaFiere in occasione di Arte Fiera (24 – 26 gennaio 2020).
Coordinato dall’Area Arte Moderna e Contemporanea | Istituzione Bologna Musei sotto la guida di Lorenzo Balbi, direttore artistico di MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna, il programma di ART CITY Bologna si conferma articolato in uno Special project e in una serie di Main project, tra mostre, installazioni e performance, oltre alle iniziative di ART CITY Segnala, eventi selezionati tra quelli promossi da gallerie d’arte, artist run space, spazi no profit e luoghi non convenzionali. Infine, non mancherà uno degli appuntamenti più attesi con la ART CITY White Night: sabato 25 gennaio apertura straordinaria fino alle ore 24 in numerose sedi del circuito ART CITY Bologna, oltre che in gallerie, spazi espositivi indipendenti, palazzi storici e negozi.
Come di consueto, sono diversi i musei dell’Istituzione Bologna Musei coinvolti, a partire dalle sedi dell’Area Arte Moderna e Contemporanea: fra MAMbo, Villa delle Rose e Casa Morandi sono cinque le esposizioni inserite fra i Main project, cui si affianca una ricca proposta per adulti e ragazzi a cura del Dipartimento educativo.
Si ricordano inoltre i progetti pensati appositamente per gli spazi del