Biblioteche comunali di Bologna aperte. Come accedere

Nelle biblioteche comunali di Bologna torna il prestito su prenotazione
Da mercoledì 9 dicembre sarà di nuovo possibile prendere in prestito i libri direttamente nella vostra biblioteca preferita. L’ultimo Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri del 3 dicembre scorso, consente infatti alle biblioteche di riprendere il servizio di prestito in sede, anche se esclusivamente su prenotazione. Avete un libro, un dvd, un cd o una rivista che vi interessa? Chiamate o scrivete un’email alla vostra biblioteca e prenotate il prestito. Andate in biblioteca nell’orario che vi verrà indicato.
Potrete entrare in biblioteca solo per ritirare i libri prenotati: per il momento non è ancora possibile fermarsi a leggere o consultare altri libri. Se avete a casa dei libri da restituire, portateli pure con voi: potrete lasciarli negli appositi contenitori in biblioteca.
Quando andate in biblioteca ricordatevi, come sempre, di indossare la mascherina, di igienizzare le mani e di rispettare la distanza di sicurezza. Se invece preferite non muovervi da casa, potete continuare a utilizzare il servizio di prestito a domicilio: chiamate in biblioteca, richiedete il prestito e una volta a settimana i fattorini Leggi Tutto

Biblioteche aperte, per il prestito, su prenotazione

Da giovedì 10 dicembre le biblioteche comunali dell’Unione Reno Galliera riaprono su prenotazione.
Grazie al nuovo DPCM, a partire da giovedì 10 dicembre, basterà prenotare telefonicamente alla biblioteca locale o via mail (biblioteca.pc@renogalliera.it)  e si potrà tornare in biblioteca a scegliere i libri che si vogliono leggere, in assoluta sicurezza.

Questo significa anche che prenotando, sarà possibile fermarsi nuovamente a studiare, con postazioni sanificate e distanziate.
Ecco la tabella degli orari delle singole biblioteche dell’Unione

Il Teatro comunale di Bologna… a casa tua con 6 concerti

Il Teatro Comunale di Bologna aderisce all’iniziativa “Aperti, nonostante tutto” lanciata dall‘ANFOLS, l’Associazione che riunisce le 12 Fondazioni Lirico-Sinfoniche italiane, per far fronte alla sospensione delle attività aperte al pubblico a seguito del DPCM del 24 ottobre scorso.
La proposta bolognese si articola in sei concerti inediti, realizzati con gli artisti disposti nella platea svuotata dalle poltrone e senza pubblico in sala, per il palinsesto diffuso in streaming gratuitamente attraverso il canale YouTube del teatro e promosso grazie alla piattaforma digitale messa a disposizione dall‘ANFOLS, alla quale ha aderito anche l’agenzia ANSA.
Il primo appuntamento, in programma il 6 dicembre, dà il via a un ciclo beethoveniano – nel 250esimo anniversario della nascita del compositore tedesco – che in tre concerti presenterà sette delle sue nove sinfonie interpretate dall‘Orchestra del Teatro Comunale diretta dall’israeliano Asher Fisch.
Si parte con la Seconda, la Terza e la Quarta Sinfonia, seguite il 13 dicembre dalla Quinta e dalla Sesta e il 20 dicembre dalla Settima e dall’Ottava
http://agenda.comune.bologna.it/cultura/orchestra-del-teatro-comunale-diretta-da-asher-fisch   

Albero, luci, canzoni e …opere di bene per il Natale 2020 a Bologna

L’albero di Natale illumina da oggi Piazza Nettuno. Arrivato martedì, ora la magia del Natale risplende tra i suoi rami. L’abete bianco di 16 metri è stato donato dal Comune di Lizzano in Belvedere. E’ addobbato con decorazioni di microluci led a luce bianco caldo, avvolte attorno ai rami, e con sfere rosse, oro e bianche del diametro di circa 40 centimetri. La cima dell’albero è illuminata da una stella sempre con microluci led. Attorno allo steccato di recinzione, sono affisse delle palle di Natale bidimensionali di colore giallo che ricordano i piatti della campagna “Riempi il piatto vuoto”, curata da Cefa, in favore della raccolta di cibo per le mense cittadine e di alcuni progetti contro la malnutrizione in Tanzania.
Nei giorni scorsi le luci si sono accese anche sulla torre degli Asinelli, via D’Azeglio e altre vie della città. Confcommercio Ascom Bologna ha riproposto anche nel 2020, durante il periodo delle festività natalizie, l’iniziativa “Luci e colori per la Torre degli Asinelli”. La Torre è illuminata nei suoi 4 lati e per tutta l’altezza creando una scenografia colorata che è visibile da tutti i punti della città. L’illuminazione, realizzata con luci led a basso consumo, prevede, in particolare, Leggi Tutto

Osservatorio locale per il paesaggio nell’Unione Reno Galliera. Presentazione in web meeting

L’Unione Reno Galliera intende istituire un Osservatorio Locale del Paesaggio e invita
VENERDÌ 4 DICEMBRE, alle ore 18:00, ad un incontro – in modalità “web meeting” – cliccando sul link: https://meet.google.com/fow-rixw-gvq
per una prima presentazione del progetto e occasione per raccogliere l’eventuale interesse e disponibilità di cittadini e associazioni a partecipare alla organizzazione futura.
Nella seduta del Consiglio dell’Unione (costituita dai comuni di Argelato, Bentivoglio, Castello d’ Argile, Castel Maggiore, Galliera, Pieve di Cento, S. Giorgio di Piano e S. Pietro in Casale) di giovedì 24 settembre è stato siglato, tra Unione Reno Galliera e la Regione Emilia-Romagna, un “accordo di collaborazione” per la costituzione di un Osservatorio locale del paesaggio. Nell’accordo sono definiti tempi, risorse e attività da mettere in campo per giungere nella primavera 2021 alla vera e propria nascita dell‘Osservatorio.
A livello regionale l’Osservatorio regionale per la qualità del paesaggio ha il compito di dare attuazione ai principi fissati dalla Convenzione Europea del paesaggio (CEP): si prefigge, quindi, la diffusione della cultura del paesaggio e la promozione della sua qualità, orientando a tal fine le politiche regionali.

L’osservatorio regionale si occupa di tutto il territorio regionale e non solo dei paesaggi eccezionali, e lo fa promuovendo lo scambio tra approcci, professionalità Leggi Tutto

Luci di Natale a Cento

Nonostante le restrizioni  agli  spostamenti e alle attività commerciali imposte dai vari decreti per il contenimento del contagio da Covid19,  i Comuni stanno tentando di organizzarsi per salvare comunque  il salvabile dello spirito e della materialità che  tradizionalmente  anima e rallegra il periodo delle festività natalizie. Ad aprire i festeggiamenti è da oggi il Comune di Cento (FE) con una serie di iniziative da svolgersi comunque nel rispetto delle norme vigenti.
NATALE 2020 a CENTO: IL CENTRO STORICO ACCENDE LE LUCI DELLA FESTA Sabato 28 novembre 2020, dal pomeriggio in  piazza Guercino e piazzale Rocca. La torre del Palazzo del Governatore diventa personaggio e avrà occhi, naso e bocca per parlare del Natale 2020. “Cento, mille luci a Natale”: un videomapping  realizzato in collaborazione con A.T. Pro Loco Cento. Un’azienda specializzata della provincia di Torino, la “Proietto”, animerà in due tempi Palazzo del Governatore. Inoltre:
Piazza della Rocca: PISTA DI PATTINAGGIO SU GHIACCIO Dal 29/11 al 19/01/2020 – Dalle 10,00 alle 20,00
– Pinacoteca San Lorenzo e Rocca di Cento: EMOZIONE BAROCCA –
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Gli scontri del “biennio rosso” sconvolsero anche il calcio. Un caso

Un ponticellese ai vertici del “Calcio Regionale Emiliano”. Era il 2 settembre 1921. Testo di Dino Chiarini
Angelo Orlandi (Ponticelli di Malalbergo, 4 gennaio 1890 – Bologna 24 aprile 1956) ragioniere di professione e agente assicurativo di una nota compagnia francese, nel 1921 giunse alla presidenza del Comitato Regionale Emiliano della Federazione Italiana Giuoco Calcio. Cognato del noto giornalista sportivo bolognese Nino Maggi (per anni redattore sportivo de Il Resto del Carlino) nel 1919 Orlandi era contemporaneamente socio e sostenitore del Bologna Football Club, oltre che dirigente della “sezione calcio” di Virtus Bologna (1). In seguito alla fusione tra quest’ultimo sodalizio e il Gruppo Sportivo Bolognese, avvenuta nel 1920, la nuova società sportiva prese il nome di Virtus Gruppo Sportivo Bolognese (Virtus G.S.B.) e Orlandi andò a ricoprire il ruolo di “vice-segretario” e “co-responsabile” della Sezione calcio.
Nell’assemblea regionale della F.I.G.C. del 2 settembre 1921, Angelo Orlandi fu nominato Presidente del Comitato Regionale Emiliano. Ma l’esiguo numero di presenti a quella riunione (solo 14 furono le società intervenute) rese il suo mandato ben poco rappresentativo, cosa che non mancò di avere negative conseguenze (2).

In un crescendo di riprovevoli episodi, che stavano accadendo per motivi politici in diverse città ma che coinvolgevano anche le tifoserie sui campi di gioco, alla fine del mese di novembre, Leggi Tutto

Un secolo di corse al trotto a Bologna. Un tuffo nella storia di questo sport

Le corse al trotto 1834 | 1932
Il sito Storia e Memoria di Bologna è stato aggiornato con l’approfondimento dedicato a questo argomento.
Nel corso dell’Ottocento anche Bologna si dà all’ippica. Le corse dei cavalli attirano un vasto pubblico, non solo maschile. L’ippodromo, soprattutto nei primi decenni del Novecento, diventa un luogo mondano, dove molte bellezze si fanno ammirare….
….” Del resto le prime corse italiane a sedioli, di cui abbiamo esatta conoscenza, datano soltanto dal 1842 (Udine), seguite da quelle di Faenza (1844), Milano (1845), Padova (1846) e Bologna (1847); protagonisti ne erano i cavalli della razza friulana, ritenuti a quei tempi i più veloci. Dobbiamo alla cortesia dell’amico Uberto Martinelli, se ci è possibile fornire notizie sulla prima riunione di corse al trotto bolognesi, avvenuta alla Montagnola per iniziativa del signor A. Cazzani.
Un manifesto edito dalla scomparsa Tipografia delle Muse così informava: Corsa dei sedioli – nei pubblici giardini di Bologna (Montagnola) – il 24 maggio 1847 alle ore 5 pomeridiane. L’avviso così concludeva: “A comodo di questo pubblico sempre gentile, si rendono Leggi Tutto

Tempo di letture in casa

Segnaliamo alcune nuove proposte di lettura, di argomento o contenuto bolognese, pubblicate da una Casa editrice bolognese (Minerva, con sede Argelato- BO) che spaziano dalle epidemie e pestilenze storiche, a Padre Marella, a Ezio Cesarini, fino alle storie per bambini.
Sei secoli di epidemie a Bologna – 1348-1919 . Marco Poli
Sei secoli di epidemie e pestilenze hanno decretato il fine vita per circa 50.000 bolognesi: la famosa pestilenza del 1347-48, detta la peste dei topi e dei pidocchi, colpì il mondo intero – e anche Bologna – in modo violento con la morte di un quarto della popolazione mondiale. Il passaggio della pestilenza a Bologna è segnalato dalle poche cronache coeve e ripreso da quelle successive ma senza particolari sulla gestione dell’epidemia e sulle sue conseguenze. Negli anni successivi la città fu nuovamente colpita dalla peste seppur in maniera meno pesante.
Abbondanti testimonianze ci sono rimaste sulla peste che colpì la città nel 1630. Il cardinale Bernardino Spada e il Senato bolognese furono esemplari nel tentare disperatamente di tenere il contagio fuori dalle mura cittadine. Attraverso la raccolta dei bandi e dei vari tipi di decretazione a partire dal 1628, possiamo ricostruire – anche in maniera inedita – quasi giorno dopo giorno l’andamento del contagio, i provvedimenti assunti, Leggi Tutto

Bologna grassa e dotta, ma anche un po’ criminale. In mostra e in libro

Criminis Imago. Le immagini della criminalità a Bologna.
Mostra fotografica a Bologna in Santa Maria della Vita, via Clavature 10, dal 23/10/2020 al 10/01/2021. Apertura tutti i giorni dalle ore 10 alle 19, tranne il lunedì.
Dal  23 ottobre fino al 10 gennaio 2021, l’oratorio ospita la nuova mostra fotografica “Criminis Imago. Immagini della criminalità a Bologna”: 100 scatti in bianco e nero che immortalano mezzo secolo di crimine a Bologna e in Emilia-Romagna, attraverso lo sguardo dei fotografi bolognesi Walter Breveglieri (dal 1949 al 1972) e Paolo Ferrari (per il periodo 1972-2000) che hanno documentato momenti tragici, ma che appartengono alla storia Italiana. Un lavoro di documentazione puntuale, da reporter, che si sposta dai luoghi del delitto alle aule dei tribunali.
La mostra – curata dal Procuratore Capo di Bologna Giuseppe Amato e da Marco Baldassari, responsabile dell’Archivio Ferrari di Genus Bononiae – è organizzata da Genus Bononiae, in collaborazione con la Procura della Repubblica di Bologna, la Polizia di Stato e l’Arma dei Carabinieri. Partner della mostra è la casa editrice Minerva Leggi Tutto