– Sabato 1 ottobre, ore 14.30 , visita guidata
Il teatro a Bologna nell’800
Una passeggiata con la musicologa Maria Chiara Mazzi e lo storico dell’arte Roberto Martorelli per riscoprire i tanti teatri dove si faceva musica a Bologna, dall’epoca napoleonica fino alla Grande Guerra. È occasione per ricostruire una mappa affascinante di avventure non solo musicali: un racconto che incrocia la storia della città e quella del teatro musicale, le vicende dei cantanti con quelle delle famiglie proprietarie dei luoghi, mescolando persino l’arte con la cronaca nera!
Ingresso € 4 | ridotto € 3. Prenotazione obbligatoria scrivendo a museorisorgimento@comune.bologna.it Ritrovo alle ore 14.30 presso l’ingresso principale (Cortile Chiesa), via della Certosa 18.
– Mercoledì 5 ottobre, ore 18 | conferenza online
Le credenti – attivismo religioso e professionale
Interventi di Laura Ropa (Justus Liebig Universitat Giessen) ed Isabella Pera (ricercatrice indipendente). Appuntamento gratuito con prenotazione obbligatoria entro le ore 9 del 5 ottobre scrivendo a museorisorgimento@comune.bologna.it Indicare nome, cognome e numero telefonico.
Nell’ambito del seminario transnazionale RETI E FORME DELL’ATTIVISMO FEMMINILE ITALIANO NEL LUNGO OTTOCENTO (1820-1922).
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Canali sotterranei , nascosti e visibili
I SOTTERRANEI DI BOLOGNA
Poco sotto i nostri piedi c’è un’altra città nascosta. Come ogni anno Canali di Bologna, a ottobre, interromperà l’alimentazione delle antiche vie d’acqua. La cosiddetta “secca”, consentirà di organizzare delle visite guidate esclusive dentro il canale di Reno. Visiteremo insieme tratti scoperti e sotterranei dell’antica via d’acqua cittadina riscoprendo ponti, chiaviche e manufatti visibili solo in questa occasione. Entrando dall’antico Guazzatoio, di via Righi, percorreremo il tratto sottostante via Indipendenza e via Galliera per poi raggiungere l’alveo del canale Moline passando sotto il ponte di via Piella e la famosa finestrella. Giunti nel canale Moline, superata la misteriosa curva degli annegati, osserveremo le tracce dei mulini da grano, un tempo concentrati proprio nel tratto compreso tra via Capo di Lucca e via Alessandrini, disposti su nove salti d’acqua.
* Per prenotare un turno: https://docs.google.com/forms/d/1dm41DgVkdPfSahWnKAJzjpHSZYQK6woooJmKcJEXr_M/viewform?edit_requested=true
– Sabato 01 Ottobre alle ore 11:00 Visita guidata alla Chiusa di Casalecchio uno dei siti di “archeologia delle acque” più interessanti
La solitudine di un filantropo: Carlo Alberto Pizzardi, tra Bentivoglio e Bologna
Mercoledì 28 settembre, ore 21.00 – Museo della Civiltà Contadina c/o Salone delle feste
Via S. Marina 35, Bentivoglio BO
LA SOLITUDINE DI CARLO ALBERTO- I Pizzardi, una saga familiare
di Maurizio Garuti. Ed. Minerva
Introduce la Sindaca di Bentivoglio Erika Ferranti – dialoga con l’autore Elisa Busato-
letture a cura di Saverio Mazzoni
* La TRAMA del libro
Vengono dal nulla, quando il sangue nobile era tutto o quasi. Il primo a farsi luce è Francesco Pizzardi sul finire del Settecento. Traffica con l’esercito di Napoleone, diventando fornitore di vettovaglie. Con i quattrini compera una miriade di poderi a basso costo, ex proprietà ecclesiastiche o nobiliari. I suoi figli proseguono l’espansione realizzando una specie di regno terriero nella pianura fra Bologna, Bentivoglio e Castel Maggiore che fondano e battezzano ex novo. Il Papa, sovrano dello stato pontificio, nobilita il loro sangue, e li fa marchesi.
Luigi Pizzardi, patriota, industriale, proprietario terriero, è il primo sindaco della città dopo l’annessione al Regno d’Italia. Vittorio Emanuele II lo nomina senatore. La potenza della stirpe è al culmine. Ma i suoi quattro figli intraprendono strade diverse: qualcuno si perde in follie, qualcun altro nella follia. È un mezzo naufragio. Il solo Carlo Alberto Pizzardi resta al
Rievocazioni mazziniane a Bologna e Savigno
Giovine Italia, Giovine Europa
dal crescentone di Piazza Maggiore fino a Savigno arrivano le rievocazioni storiche mazziniane
Nel 150° anniversario della morte di Giuseppe Mazzini, l’associazione 8cento APS porta in città e in Appennino le rievocazioni storiche del programma Giovine Italia, Giovine Europa. Idee, lotte, emancipazione realizzato in collaborazione con il Museo civico del Risorgimento | Settore Musei Civici Bologna e l’Istituto per la Storia del Risorgimento – Comitato di Bologna. Tutti gli eventi della rievocazione storica ricordano gli avvenimenti bolognesi ed intendono tenere viva la memoria di quella visione politica fatta da chi ha amato la patria e l’ha desiderata al punto di sacrificare la propria vita per essa.
– Si parte dal centro di Bologna, martedì 6 settembre alle 21 in Piazza Maggiore, con il Ballo attorno all’albero della libertà, ispirato all’omonimo quadro di Gaetano Belvederi conservato al Museo civico del Risorgimento.
– Sabato 10 e domenica 11 settembre, al Parco Nicholas Green, seconda manifestazione in programma: La battaglia della Montagnola, con cento rievocatori in uniforme storica e figuranti in abiti civili che metteranno in scena la memorabile battaglia avvenuta l’8 agosto
Musei e mostre aperti per Ferragosto a Bologna
I musei aperti a Bologna per Ferragosto 2022
Come di consueto, i musei del Settore Musei Civici Bologna sono aperti con orario festivo nel giorno di Ferragosto (lunedì 15 agosto) 2022.
* Di seguito gli orari di apertura:
– MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna | via Don Minzoni 14 | ore 10-19
– Museo Morandi | via Don Minzoni 14 | ore 10-19
– Museo Civico Archeologico | via dell’Archiginnasio 2 | ore 10-19
– Museo Civico Medievale | via Manzoni 4 | ore 10-19
– Collezioni Comunali d’Arte, Palazzo d’Accursio | Piazza Maggiore 6 | ore 10-18.30
– Museo Davia Bargellini | Strada Maggiore 44 | ore 10-18.30
– Museo internazionale e biblioteca della musica | Strada Maggiore 34 | ore 10-19
**N B Nella stessa giornata, le sedi di Casa Morandi, Museo per la Memoria di Ustica, Museo civico del Risorgimento e Museo del Patrimonio Industriale osserveranno la chiusura, come previsto da orario ordinario.
*** Segnaliamo inoltre le mostre temporanee che, oltre alle collezioni permanenti, potranno essere visitate dai cittadini e dai turisti che sceglieranno di trascorrere la giornata in città:
– MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna: Sean Scully. A Wound in a Dance with Love
Davide Venturi e figlio, una storia scritta nel marmo.
Il Museo civico del Risorgimento attraverso il sito web di Storia e memoria (*) rende possibile la scoperta del fondo di 514 cartoline della ditta di marmisti Davide Venturi, attiva per oltre un secolo e mezzo nella lavorazione di marmi ed altre pietre, che incarna i canoni artistici dei vari periodi storici, passando dal Classicismo al Realismo della fine del ‘900, fino al Liberty del secolo successivo. Sulle cartoline sono fotografati opere, progetti, monumenti e decorazioni realizzati in palazzi, hotel, chiese, cimiteri di Bologna e altre città d’Italia e all’estero. Tra le altre, figura anche la cartolina di villa Bonora di S. Pietro in Casale, e vari monumenti realizzati dallo scultore centese Stefano Galletti.
Nel 2009 la ditta Sandro Sacilotto, erede della ditta Venturi, donò al Museo del Risorgimento il proprio archivio fotografico, comprendente album fotografici, cartoline e negativi su lastre di vetro. Da questo gesto generoso è stato possibile comprendere il ruolo determinante di questa azienda di imprenditoria artistica a Bologna, protagonisti sia a livello nazionale sia internazionale, arrivando ad aprire una sede distaccata a Caracas in Venezuela….
….. Davide Venturi, fondatore dell’omonima azienda nel 1840 a San Giovanni in Persiceto, nel corso dei decenni riesce a trasformarsi da uno dei tanti marmorini-artisti attivi per la Certosa, in una ditta vera e propria che, ad alcune opere autonome, preferisce
Riapre il Museo Civico Archeologico di Bologna
Da lunedì 11 luglio 2022 riaprono le sale espositive al primo piano del Museo Civico Archeologico, che torna così fruibile nell’intero percorso di visita. Dopo la chiusura nel giugno 2021 per consentire lavori di adeguamento normativo antincendio, il pubblico troverà alcune novità nei materiali esposti e negli allestimenti.
Dopo un anno di parziale chiusura dovuta a un importante intervento di adeguamento normativo antincendio, da lunedì 11 luglio 2022 il Museo Civico Archeologico di Bologna riapre al pubblico le sale espositive situate al primo piano, dove si trovano esposte le sezioni relative alla storia della città (Preistorica, Etrusca, Gallica e Romana), le collezioni Etrusco Italica, Greca, Romana e la Gipsoteca.
Il percorso di visita, che si completa con il Lapidario, distribuito tra l’atrio di ingresso e il cortile al piano terra, e la collezione Egiziana,
Passeggiate tra i canali nascosti
“IL CANALE NASCOSTO” Nuovo tour
Dalla Montagnola a Via Capo di Lucca alla scoperta del Canale Moline
prima data 14 luglio ore 19
L’intervento di manutenzione, ancora in corso, nel tratto di canale Moline sottostante via Irnerio ci ha ispirato questa passeggiata di superficie che ci farà scoprire quanto è cambiata nel corso dei secoli questa parte della città così caratterizzata dalle acque.
Per questo nuovo tour partiremo insieme dalla Fontana della Ninfa e dopo aver osservato i ruderi del Castello di Galliera e le asole scoperte del condotto Aposa-Moline saliremo insieme la scalinata della Montagnola e attraverseremo il parco fino a raggiungere via Irnerio. L’apertura di questo nuovo rettilineo, completato nel 1912, ha determinato la scomparsa di una serie di vie precedenti, tra le quali via San Marino e vicolo della Conca, portando ad una radicale trasformazione urbanistica che continuerà nei decenni successivi. Giunti in via Capo di Lucca parleremo infatti del Ponte del Gatto ancora esistente, ma visibile solo a livello sotterraneo, e dell’ex mulino Cavallo Aposa il cui stabile invece è andato irrimediabilmente perduto. Dopo aver osservato il gruppo di case costruite nel 1516 dall’Università delle Moline e delle Moliture, per alloggiarvi i mugnai, ci faremo
Emilia, metamorfosi di un territorio. Rassegna di documentari
EMILIA, METAMORFOSI DI UN TERRITORIO
Cortile di Palazzo Zani, Via S. Stefano 56, Bologna
8, 9 e 10 luglio 2022, ore 21.00,
rassegna documentaristica sulla trasformazione dei paesaggi regionali, dal dopoguerra all’attualità
EMILIA- EstateDOC che il Consorzio della Bonifica Renana organizza in collaborazione con l’Associazione dei Documentaristi dell’Emilia-Romagna, nell’ambito della programmazione culturale comunale di Bologna Estate.
La rassegna si compone di tre serate documentaristiche dedicate alla metamorfosi del territorio regionale dal Dopoguerra all’attualità e consente l’assegnazione di 2 CFP (per ciascuna serata) agli iscritti all’ordine degli Architetti; l’ingresso è libero.
Dalla disponibilità di una pellicola d’epoca inedita, realizzata nella nostra Regione tra il 1948 e il 1950, nasce l’idea di questo breve ciclo di documentari che si terrà
PROGRAMMA IN DETTAGLIO
– venerdì 8 luglio 2022, ore 21.00
Saluti di Valentina Borghi, presidente della Bonifica Renana
EMILIA (1951) documentario inedito di Vittorio Gallo, durata 21 minuti
APPENNINO, UN LABORATORIO A CIELO APERTO (2020), documentario di Davide Maffei, durata 24 minuti. Alla visione segue commento con Franco Farinelli, geografo, professore emerito dell’Università di Bologna, Mauro Maggiorani, storico e Davide Maffei, regista
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Carlo Alberto Pizzardi, imprenditore e filantropo, tra Bentivoglio e Bologna
Carlo Alberto Pizzardi. Biografia di Elena Musiani
Nato il 4 dicembre 1850 dall’unione di Luigi Pizzardi – primo sindaco di Bologna dopo l’unificazione al Regno d’Italia – con la marchesa Maria Antonietta Mariscotti Berselli, rappresenta l’apice e al tempo stesso la decadenza di una delle famiglie protagoniste della storia di Bologna nel XIX secolo. Di nobiltà recente (ottennero il titolo di marchesi solo nel 1833), quella dei Pizzardi fu una parabola economica tipica della stagione ottocentesca la cui ricchezza si fondava principalmente sulla gestione di terre distribuite in massima parte nei territori di Castel Maggiore, San Marino di Bentivoglio e Santa Maria in Duno.
Alla morte di Luigi (1871) il patrimonio famigliare venne inizialmente diviso tra i tre figli maschi Francesco, Camillo e Carlo Alberto, ma quest’ultimo fu l’unico a mostrare capacità imprenditoriali. Il fondamentale disinteresse di Francesco e l’incapacità gestionaria di Camillo determinarono, tra gli anni 1882-1885 un momento di seria difficoltà per la famiglia che si vide costretta a vendere la residenza cittadina di Palazzo Legnani-Pizzardi in via Farini.
Venne quindi deciso di affidare al solo Carlo Alberto la gestione delle terre della pianura e questi ruscì a risanare il patrimonio famigliare,