Biblioteche e musei di Bologna, si riapre…adagio

A Bologna la cultura riparte da musei e biblioteche che da lunedì 18 maggio inizieranno gradualmente a riaprire con orari e servizi rimodulati nel rispetto delle norme sulla sicurezza del pubblico e dei lavoratori. Le modalità organizzative sono in aggiornamento per adeguarsi alle prescrizioni del Governo e ai protocolli sulla sicurezza dettati dalla Regione Emilia-Romagna e dal Tavolo metropolitano, anche in accordo con i rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza e le rappresentanze sindacali…..
* Gli orari di apertura dei musei sono in corso di definizione in queste ore e verranno al più presto comunicati su www.museibologna.it
** Biblioteche
Da lunedì 18 maggio riaprono per prenotazioni telefoniche e restituzioni le biblioteche dell’Archiginnasio, Salaborsa, Spina, Scandellara “Mirella Bartolotti”, Tassinari Clò, Ginzburg, Corticella “Luigi Fabbri”. Tutte le altre biblioteche risponderanno telefonicamente alle domande dei lettori e inizieranno la prenotazione dei libri.

Le modalità della riapertura – Per garantire la massima sicurezza è necessario fare in modo che gli spazi delle biblioteche siano il meno affollati possibile. Per questo, in questa fase, le biblioteche osserveranno orari ridotti e i servizi subiranno alcune modifiche. Ecco quali:

Prestito su prenotazione – È la nuova modalità che le biblioteche mettono in campo per evitare Leggi Tutto

Cholera morbus a Bologna 1855

1855 Cholera morbus. Società e salute pubblica nella Bologna pontificia. Dalla Biblioteca Comunale dell’Archiginnasio una bella e documentata mostra del 2010. Si può rivedere e  rileggere oggi online, al tempo del COVID-19, e fare i dovuti confronti e riflessioni dal passato al presente
“Bologna, estate del 1855: una terribile epidemia di colera causa 4000 morti in pochi mesi. La città è sotto choc, in migliaia fuggono nelle campagne, mentre il Municipio tenta di fronteggiare la diffusione del morbo aprendo lazzaretti e Uffizi di Soccorso, ma sarà quasi tutto inutile: il colera era una malattia misteriosa, di cui non si sapeva nulla e tutte le terapie risultarono inefficaci. La Biblioteca dell’Archiginnasio racconta l’epidemia con una mostra, basata per lo più su proprio materiale, ma anche su documenti dell’Archivio Storico del Comune e della Società Medica Chirurgica. La Deputazione Straordinaria di Sanità, appositamente creata per gestire l’emergenza, dovette affrontare problemi enormi, dalla cura dei tantissimi malati, al seppellimento di migliaia di cadaveri. Cercò di attuare provvedimenti per fermare il contagio, ma non si sapeva che il vibrione del colera, non ancora scoperto, si diffondesse in particolare attraverso le acque dei pozzi e dei canali contaminate dai liquami infetti. L’acqua, per secoli la grande ricchezza di Bologna, si trasformò in strumento per diffondere la morte.

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21 aprile 1945 : Bologna libera

In occasione del 75° anniversario della Liberazione di Bologna (21 aprile 1945) e dell’Italia (25 aprile 1945) riproponiamo  alcune immagini selezionate per un lezione su “Fascismo, guerra e Liberazione” tenuta nella scuola elementare di Cento e conservate nell’ Archivio immagini di questo sito, un nostro articolo pubblicato lo scorso anno, e due filmati inediti pubblicati recentemente e visibili online:
https://www.pianurareno.org/new/2019/04/22/21-27-aprile-1945-bologna-e-tutto-il-nord-italia-finalmente-liberati/
https://www.pianurareno.org/new/album-immagini-pianurareno-org/nggallery/immagini-pianura-reno/LLiberazione-di-Bologna-e-d’Italia
https://www.pianurareno.org/new/album-immagini-pianurareno-org/nggallery/immagini-pianura-reno/La-Liberazione-di-Bologna-e-d’Italia—2
https://www.youtube.com/watch?v=C7VUCnfVFP8&feature=share&fbclid=IwAR1-KL2XW0UkUDklQhd5JTZcy6hfe4pAn8bg1gIR3F0SZxVrb9YpcoVgZzs
La Liberazione di Bologna – filmato di Luciano Bergonzini girato il 21 aprile 1945
https://video.repubblica.it/edizione/bologna/the-forgotten-front-il-doc-con-immagini-inedite-della-resistenza-a-bologna/358428/358985?fbclid=IwAR387x38SgubPMamSUYpVB4o3lW-V-UmeQMC4MvE5O_Mb8wR5ZAvm2Je288
“The Forgotten Front”: il doc con immagini inedite della Resistenza a Bologna

Un nuovo film con preziosissimi materiali d’archivio inediti per celebrare il 75° anniversario della Leggi Tutto

Le collezioni del Museo Civico Archeologico di Bologna on line

Le raccolte del Museo Civico Archeologico di Bologna si sono accresciute a partire da un primo nucleo formato dalle collezioni dell’Università di Bologna (collezioni Aldrovandi, Cospi, Marsili, Lambertini), successivamente arricchite dall’eccezionale raccolta del pittore bolognese Pelagio Palagi acquisita dalla città nel 1861. Di lì a poco iniziò la fortunata stagione degli scavi urbani, inaugurata nel 1869 con la scoperta delle tombe etrusche presso la Certosa, a cui seguirono anni di importanti rinvenimenti nella città e nel territorio circostante. Attualmente le collezioni del Museo vantano circa 200.000 opere, suddivise in sezioni che in parte mantengono ancora i criteri espositivi e l’ordinamento originali.
“ETRUSCHI. VIAGGIO NELLE TERRE DEI RASNA” in VIDEO
La complessa situazione sanitaria nazionale non permette attualmente di dire quando potremo riaprire la mostra, la cui chiusura è prevista per il 24 maggio. Vi segnaliamo però che è possibile vedere, grazie ad un documentario girato da Lepida TV, una presentazione del museo e della mostra ad opera delle archeologhe del Museo Laura Minarini e Marinella Marchesi.
Grazie a IBC EMILIA – ROMAGNA; Assessorato alla Cultura Regione Emilia Romagna e LepidaScpA che hanno promosso e reso possibile la realizzazione del filmato http://lepida.tv/video/museo-archeologico-di-bologna 

Bologna racconta, storie e opere dei suoi musei

Bologna racconta è la rubrica con cui TRC Bologna è andata alla scoperta di personaggi, luoghi, opere di Bologna, proposti attraverso le immagini, ma soprattutto le parole, di storici, esperti e referenti di musei, biblioteche e dimore antiche. Un viaggio nella storia attraverso i luoghi di Bologna ed alcuni oggetti simbolo in essi conservati, a cura di Alessio Bellodi (regista) e Giada Guida (giornalista). Proponiamo qui di seguito il link per vedere le 4 puntate registrate all’interno di alcune sedi dell‘Istituzione Bologna Musei con l’elenco degli oggetti simbolo scelti da ciascun museo per rappresentare le proprie collezioni permanenti, nel contesto storico e culturale della città e del territorio.Un ringraziamento speciale alla redazione di TRC Bologna per la gentile concessione.
Il Museo del Patrimonio Industriale.La fornace Galotti, il mulino da seta “alla bolognese”, la macchina ACMA 713
Il Museo Davia Bargellini. La Madonna dei denti di Vitale da Bologna e la berlina da gala
Il Museo Civico Medievale. Il monumento funebre di Giovanni d’Andrea, la statua di Bonifacio VIII e il San Pietro Martire di Giovanni di Balduccio
Il Museo Civico Archeologico (collezione egizia). Il set funerario di Usai, il sarcofago di Ibi, la statua di Uahibra

http://www.museibologna.it/articoli/49899/offset/0/id/101897

Museo della comunicazione Pelagalli online

Un tour virtuale apre le porte di uno dei musei didattici più interessanti del Paese, dal 2007 patrimonio culturale dell’UNESCO, che ogni anno ospita scolaresche da tutte le regioni italiane. Nell’impossibilità di muoversi da casa, gli studenti potranno visitare la straordinaria collezione di oggetti raccolta negli anni da Giovanni Pelagalli, ideatore e fondatore del museo. Nato nel 1989, il Museo della Comunicazione e del Multimediale Giovanni Pelagalli di Bologna, mette a disposizione del pubblico più di 1500 pezzi, tutti perfettamente funzionanti,. Uno straordinario patrimonio che racconta la storia dei mass media e della riproduzione musicale, a partire dal 1760.
Attraverso le diverse sezioni in cui si articola lo spazio espositivo si dipana il racconto, rigorosamente scientifico e cronologico, della storia della comunicazione audiovisiva dal XVIII secolo ad oggi. La prima sezione è interamente dedicata alla radio e al suo inventore, il bolognese Guglielmo Marconi di cui si conservano anche oggetti personali, scritti e fotografie. E poi grammofoni, dittafoni, fonografi a rullo e organi musicali, fino ad alcuni esemplari unici di juke-box, ai prototipi dei telefoni (a cominciare da quello di Antonio Meucci), alle lanterne magiche ottocentesche, ai computer degli anni ’80.

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Tre opere liriche in podcast, Archiginnasio nascosto e Percorsi online dei Musei bolognesi, nuove proposte per noi che “stiamo in casa”

Durante questo periodo di sospensione delle attività, al fine di restare comunque vicino al pubblico il Teatro Comunale di Bologna propone l’ascolto e la visione in podcast in HD sul suo canale YouTube – per tre sabati consecutivi alle 21.00 – di tre titoli d’opera andati in scena nella scorsa stagione. Si è già cominciato il 14 marzo con il Rigoletto di Giuseppe Verdi nell’allestimento firmato da Alessio Pizzech e diretto da Matteo Beltrami; si prosegue il 21 marzo con un’altra opera della trilogia popolare verdiana, La traviata, diretta da Renato Palumbo e con la regia di Andrea Bernard; si chiude il 28 marzo con Il barbiere di Siviglia di Gioachino Rossini, con Federico Santi sul podio e la regia di Federico Graz
http://agenda.comune.bologna.it/cultura/tre-opere-del-teatro-comunale-in-podcast

– Archiginnasio nascosto. La Biblioteca comunale dell’Archiginnasio mostra le sue Sale storiche, la soffitta, i depositi, le antiche aule dello Studio, il meccanismo dell’orologio
https://www.youtube.com/watch?v=JzAnq_6f4lA&list=PLmnXYvPJLnggTI2PX0uz5MVnri4AidZkB
-Istituzione Bologna Musei Percorsi online

Le collezioni permanenti delle 14 sedi che fanno parte dell’Istituzione Bologna Musei si compongono di centinaia di migliaia di dipinti, sculture, reperti, manoscritti e volumi rari, quadrerie, installazioni, oggetti artistici, artigianali e industriali.

Una moltitudine di storie con intrecci sorprendenti che si snodano Leggi Tutto

Una casa egizia dell’antica Tebe. Quaderno didattico

Il Museo Civico Archeologico di Bologna ha promosso la diffusione di un quaderno didattico (*) realizzato in occasione della mostra “Egitto. Splendore millenario Capolavori da Leiden a Bologna” (16 ottobre 2015 | 17 luglio 2016). Con il Coordinamento scientifico di Laura Bentini – Anna Dore- Elena Canè. Realizzazione Tagi 2000 srl
“Una casa per Iadi e Perpauti”
Contiene informazioni di carattere generale utili per conoscere alcuni aspetti della vita quotidiana degli antichi egiziani, con particolare attenzione alla vita domestica, approfondimenti e giochi.
La casa riprodotta non corrisponde ad un preciso rinvenimento archeologico, ma è la parziale ricostruzione ideale, in scala 1:3, della dimora di una famiglia benestante del Nuovo Regno (XVIII-XX dinastia: 1539-1075 a. C.) effettuata a partire dai dati che la ricerca scientifica mette a disposizione. I personaggi guida, Perpauti e la sua famiglia, vissuti a Tebe durante la XVIII dinastia
(1539-1292 a.C.), sono a noi noti perché rappresentati su un cofanetto in legno, destinato a contenere tessuti pregiati, conservato nella collezione egiziana del Museo Civico Archeologico di Bologna.
– In allegato il quaderno didattico

Egizi, museo , unacasaperiadieperpauti

– Info: www.museibologna.it/archeologico

Canale Navile, avvio dei lavori di pulizia e recupero.

Il Canale Navile e rii collinari saranno più puliti e sicuri. Sono iniziati infatti i lavori di pulizia e sistemazione idraulica del tratto che scorre in città, dalla Bova al sostegno dei Grassi. Riduzione del rischio idraulico, pulizia e rimozione di fango e rifiuti, miglioramento della salubrità dell’ambiente: questi obiettivi diventano realtà grazie all’avvio dei lavori di pulizia e sistemazione idraulica del Canale Navile, un progetto inedito nella sua complessità e che si è concretizzato grazie a una collaborazione istituzionale iniziata nel 2015. Cinque anni fa, infatti, il Comune di Bologna ha chiesto alla Regione Emilia-Romagna di partecipare al Piano nazionale contro il dissesto idrogeologico 2014-2020: tra i progetti, il Comune propone anche quello sul Canale Navile messo a punto dal Consorzio della Bonifica Renana per un valore di un milione e mezzo di euro di finanziamento chiesto al Ministero dell’Ambiente, titolare del Piano, a cui il Comune di Bologna ha aggiunto 10.000 euro. Tutti i progetti presentati dal Comune sono stati finanziati al 100%, compreso quello sul Canale Navile. Il 17 febbraio sono partiti i lavori della Bonifica Renana: si tratta dei primi interventi concreti Leggi Tutto

I facchini di Bologna, dalle “balle” alle “balotte”, una storia speciale.

Premessa – Quella dei facchini di Bologna  è una categoria sociale che ha avuto  un ruolo  notevole nella storia popolare cittadina, e merita quindi di essere conosciuta, grazie alla ricostruzione che ne fa il sito “Storia e memoria” di cui riportiamo il testo, insieme ad altre notizie-
“Parlando dei facchini bolognesi di circa un secolo fa, l’indimenticabile Alfredo Testoni diceva, nel suo celebre libro Bologna che scompare: «i facchini erano una vera potenza a Bologna. Scamiciati, con un cerchio d’ottone al braccio, sdraiati per terra al sole o seduti attorno a una catasta di legna, che accendevano in mezzo alle vie per cuocere saracche e abbrustolire polenta, nei giorni di festa diventavano i bùli, appartenenti alla bàla ròssa. Portavano calzoni di velluto color marrone, il giacchetto di panno bleu adorno di bottoni dorati, una fascia rossa in cintura, il fazzoletto di seta al collo, le anella d’oro alle orecchie, il bastoncino di bambù fra le mani e il cappello alto di feltro color nocciola detto èl ràtt».

Nel 1817 i facchini girano in bande per la città e chiedono con insistenza pane e vino. Sono molto temuti dalle autorità per la loro indipendenza e la loro forza fisica. Il Cardinale Legato emana un editto che vieta gli attruppamenti e minaccia venti bastonate per chi elemosina. Un editto successivo obbligherà i facchini ad iscriversi su un registro Leggi Tutto