“Sagre e feste del territorio bolognese”: carnevali, mercati contadini e sagre. E’ online il calendario di febbraio e marzo
E’ on line nuovo numero di “Sagre e feste del territorio bolognese”, il calendario curato dalla Città metropolitana che raccoglie le manifestazioni enogastronomiche del territorio bolognese
www.cittametropolitana.bo.it/sagrefeste
Febbraio e marzo segnano il passaggio dalla fine dell’inverno all’inizio della primavera,
Culture del Po e della sua valle
Al MAF di San Bartolomeo in bosco (FE) Via Imperiale, 263
Domenica 10 febbraio, ore 15.30
CULTURE DEL PO E DELLA SUA VALLE
Luoghi, dialoghi e storie di vita tra popolare e colto
– Proiezione del video:
Le mondine raccontano di Sara Cestari (Nonantola, Modena, 2005)
– A seguire: presentazione del volume di Dino Chieregati
L’acqua e il tempo. Luoghi, storie e gente del Po a Ficarolo e dintorni
(Sometti, Mantova, 2018)
– Emiliano Rinaldi ne parla con l’Autore e con Michele Zanotti, collaboratore di Dino Chieregati (evento in collaborazione con il Centro Etnografico del Comune di Ferrara)
– Indi: presentazione del volume
Far Filò. Divagazioni fra amiche , di Gina Nalini Montanari
(Nuove Carte, Ferrara, 2016)
* In conclusione buffet riservato a tutti gli intervenuti
** I visitatori avranno l’opportunità di visitare la mostra di grafica
Donne, lavoro e civiltà rurale , di Fausto Chiari,
in parete fino al 12 febbraio
** *Info: MAF – Centro di Documentazione del Mondo Agricolo Ferrarese
– 0532725294 www.mondoagricoloferrarese.it-info@mondoagricoloferrarese.it
Consorzio Reno Savena, derivazioni chiuse e riaperte
Comunicato del 5 febbraio 2019
Aggiornamenti sulle derivazioni del canale di Reno e Savena
La piena era prevedibile ed è stata prevista tant’è che abbiamo chiuso la derivazione del canale di Reno (azzerato la portata del canale verso Bologna alle ore 17:00 di venerdì 01/02), mentre quella del canale di Savena era già chiusa per lavori di straordinaria manutenzione nel tratto di Chiesa nuova.
I picchi di livello massimi (metri sul ciglio della chiusa) sono stati rispettivamente: 2,33 h alle ore 10:10 del 02/02 alla Chiusa di Casalecchio e m 1,36 alle ore 7:50 del 02/02 alla Chiusa di San Ruffillo.
Al Trebbo di Reno, dove la canaletta Ghisiliera restituisce le acque al Reno, il livello del fiume è salito oltre 14 metri fino a raggiungere una quota a circa metri 1,5 dalla sommità arginale.
I canali di Reno e di Savena liberi dalle acque del fiume hanno con facilità raccolto e smaltito le colatizie provenienti dalla collina sovrastante la città e dagli scolmatori di fognatura.
Le derivazioni sono rimaste chiuse fino a questa mattina, perché l’acqua nei fiumi era torbida e avrebbe riempito i canali di sedime.
Bonifica Renana per il contenimento dei danni da esondazione
Comunicato stampa del 4 febbraio 2019
ATTIVITA’ DELLA BONIFICA RENANA PER IL CONTENIMENTO DELL’ALLUVIONE DA ROTTURA ARGINALE DEL RENO
La Bonifica Renana sta prestando la massima collaborazione per il contenimento dell’emergenza alluvionale provocata dallo sfondamento dell’argine maestro del Reno, a Boschetto di Castelmaggiore (Bologna), fermo restando che gestione e manutenzione di fiumi e torrenti (cioè dei corsi d’acqua naturali come Reno, Samoggia, Savena, Quaderna ecc), compete alla Regione,
La massa d’acqua riversatasi dalla falla arginale nella pianura nord di Bologna ha allagato circa 2.750 ettari di superficie (comuni di Castelmaggiore, Argelato, Pieve di Cento, Castello d’Argile, San Giorgio di Piano e San Pietro in Casale) mettendo a dura prova il reticolo di scolo artificiale gestito dalla Renana.
Attraverso i canali di bonifica Venenta, Canaletta di Casadio, Riolo, Fossa Quadra, Fossa Storta e Gramigna Superiore e loro affluenti, le acque fuoriuscite dal Reno sono state in parte immesse dentro il Canale Emiliano Romagnolo ed in parte convogliate verso casse di espansione ed impianti
Cronache sul Reno, per non dimenticare: articoli, foto e video dalla stampa
Il Reno ha esondato e rotto un argine a Castel Maggiore, nel Bolognese. 2 febbraio 2019
In cinque ore la rottura dell’argine del fiume Reno tra Castel Maggiore e Argelato, nel Bolognese, ha provocato la fuoriuscita di circa 1,5-2 milioni di metri cubi di acqua, con una portata di 80 metri cubi al secondo. E’ la stima della Protezione civile dell’Emilia-Romagna: il cedimento ha riguardato un tratto di circa 50 metri di lunghezza per due di altezza.
La situazione “più impegnativa, critica, al momento” sul fronte maltempo in Emilia-Romagna è dunque a Castel Maggiore, dove “è in corso l’apertura dell’argine del fiume Reno, con l’acqua che sta uscendo e che sta interessando alcune case di campagna”. Lo dice all’Ansa Maurizio Mainetti, direttore dell’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la Protezione civile. Il livello idrometrico del fiume Po è già salito di tre metri in sole 12 ore: lo registra la Coldiretti a Boretto, nel Reggiano. Sono due delle immagini della grave situazione che si sta riscontrando in buona parte della regione.
Chiusa la Trasversale di Pianura da Funo di Argelato a San Giovanni in Persiceto, inoltre
Reno in piena. Già alcune esondazioni in città e provincia
Riportiamo qui le notizie di cronaca sulla situazione di Bologna, Vergato, Cento e Castello d’Argile – Prossima apertura del Cavo napoleonico. Allerta della Protezione Civile- (febbraio 2019)
– Il fiume Reno sta esondando dagli argini a Bologna e in provincia. A Bologna nella zona di Borgo Panigale, via Triumvirato, in particolare in via Giunio Bruto e l’acqua qui ha già invaso da stamattina giardini, cortili e parzialmente alcune abitazioni. . «Siamo davvero preoccupati – dice Francesco Bonafè, un residente – perché il fiume ha già intaccato le abitazioni e non è ancora in piena. Piena che ci hanno comunicato dovrebbe verificarsi intorno a mezzogiorno. Se verrà fuori ulteriormente qui ci saranno delle case completamente sommerse». Sul posto la Protezione civile, la municipale, i carabinieri che stanno controllando la situazione.
In via Giunio Bruto, cinque famiglie hanno lasciato per precauzione la loro casa. Disagi anche in via della Berleta (una famiglia evacuata) e via del Traghetto. Sempre attivo il numero della Centrale Radio Operativa della Polizia Locale (051266626) per le emergenze e le richieste di intervento urgente. La viabilità è garantita ovunque, fa sapere il Comune in una nota. Sotto controllo tecnico del Comune in queste ore anche i ponti Pertini, Togliatti e il Pontelungo.
Fonte: Articolo da https://www.ilrestodelcarlino.it/bologna/meteo/piena-reno-oggi-1.4421415
–
S. Giorgio di Piano e la Grande Guerra. Anna Fini
SAN GIORGIO DI PIANO NELLA GRANDE GUERRA
Ricerca storica di Anna Fini
All’entrata in guerra dell’Italia il 24 maggio 1915 San Giorgio era un paese con 4826 abitanti ma in piena espansione: infatti la zona verde dei terragli, che cingeva il paese, era stata suddivisa in numerosi lotti ed era già iniziata la costruzione delle prime abitazioni; parte delle nuove vie e piazze erano state intitolate già dal 1911, in occasione del cinquantenario dell’Unità d’Italia, ai futuri territori italiani allora ancora in mano austriache.
Il paese non solo si stava ingrandendo ma si era abbellito col nuovo “acciottolato” nella via principale, col restauro di porta Ferrara e con la costruzione di nuove case per operai, abitazione dotate di “gabinetti”; inoltre, erano appena stati costruiti nuovi edifici per tutta la comunità quali il macello, un lavatoio pubblico ed un “fabbricato d’isolamento” per ricoverarvi le persone affette da malattie contagiose e dove era possibile usufruire del bagno pubblico.
Un acquedotto pubblico distribuiva l’acqua sia al lavatoio che alla popolazione attraverso 3 fontanelle poste lungo la via principale e da un anno a San Giorgio “il castello” aveva l’illuminazione elettrica, mentre alle frazioni era stata ceduta quella precedente a
Mestieri di strada a Bologna: i venditori ambulanti di una volta
Mestieri di strada | i venditori ambulanti 1796 | 1927
Nel sito Storia e Memoria di Bologna è ora presente l’approfondimento dedicato ai Mistocchinai, orbini, stagnini e solfanari… tanti sono i lavori ormai dimenticati da più di un secolo. Ma qualcuno sopravvive ancora in occasione di fiere e feste di paese. Per approfondire attraverso testi, foto e documenti :
https://www.storiaememoriadibologna.it/mestieri-di-strada-i-venditori-ambulanti-2088-evento
Bologna, tranquilla e ascetica per eccellenza, coi portici lunghi e melanconici, ha perduto in un ventennio anche molte caratteristiche del suo popolo, delle sue genti, ed importanti tradizioni storiche si sono rincantucciate chissà dove. Oggi conserva ancora qualche costumanza, qualche macchietta e le eresie del suo dialetto masticato molto spesso maccheronicamente. (…) E così i mestieri della via hanno mutato un pò per le ineluttabili necessità del dopo guerra, un pò per trasformazione di molte cose.
Nei crocevia delle strade, nei vicoletti silenti e romiti, sotto i lunghi porticati, qualche tipica macchietta petroniana
Con gli Egizi al Museo Civico Archeologico di Bologna
Mentre il freddo impera e la città si prepara ad accogliere la settimana più contemporanea dell’anno con ART CITY il Museo civico Archeologico di Bologna offre un diversivo (o una piacevole aggiunta) con un tuffo nell’antico: sono aperte infatti le sale della collezione egizia, della preistoria e dell’abitato di Bologna etrusca, accessibili con biglietto ridotto a 3 euro.
Bisogna ancora pazientare invece per accedere alle collezioni etrusca, greca, gallica e romana: solo la tarda primavera permetterà di ritornare a visitare l’intero primo piano del museo, dove fervono i lavori di rifacimento del coperto.
La prima domenica del mese (domenica 3 febbraio) si entra alle collezioni permanenti gratuitamente, trovando anche le pin del Museo: basterà un piccolo contributo per appuntare al bavero del cappotto il volto enigmatico e sereno della nostra Tashakheper.
Art City 2019 a Bologna
Art City 2019, oltre una settimana di eventi in città in occasione di Arte Fiera
Dal 1 al 3 febbraio Bologna Fiere presenta l’edizione 2019 di Arte Fiera, la manifestazione fieristica che apre il calendario artistico annuale e che quest’anno si svolge sotto la direzione artistica di Simone Menegoi.
Per il settimo anno consecutivo Art City Bologna, il programma di mostre, eventi e iniziative in città promosso dal Comune in collaborazione con Bologna Fiere, accompagna Arte Fiera, trasformando la città, già a partire dal 25 gennaio, in un vero caleidoscopio di possibilità e di occasioni d’arte e di cultura e per la prima volta Art City, curato anche quest’anno da Lorenzo Balbi direttore artistico di MAMbo, assume la forma di un vero e proprio festival del contemporaneo che coinvolge tutta la città, con i suoi artisti, le sue associazioni e le sue istituzioni e che dura ben oltre una settimana.