Tradizioni natalizie… in Islanda. Trova la differenza.

Tradizioni di Natale in Islanda
Premessa- Supponendo che delle tradizioni natalizie delle nostre zone emiliane la maggior parte dei nostri lettori sia già erudita, proponiamo questo articolo che informa delle tradizioni di un paese a noi così lontano, raccontate da un “italiano in Islanda “ che se ne intende, e che quindi offre spunti di confronto con usi e costumi italiani, e sfata anche qualche leggenda che spopola su internet.
– Articolo di Roberto Luigi Pagani-
I media, si sa, devono vendere. Uno dei modi che usano per vendere è vendere sogni. La gente di qualsiasi paese del mondo è sempre e invariabilmente insoddisfatta di qualche aspetto della sua vita, e sogna spesso di altri luoghi, più immaginari che reali, dove quegli aspetti non sussistono e la vita raggiunge uno stato di perfezione. L’Islanda si presta spesso, per la sua lontananza, ad essere distorta quanto basta da poter catturare l’immaginazione di questi sognatori.
Stesso dicasi per le tradizioni: a Natale spesso facciamo tantissime cose che nemmeno riconosciamo come tradizioni, ma che agli stranieri appaiono davvero pittoresche e graziose, e pensiamo che il nostro Natale non sia abbastanza pittoresco e grazioso, cercando quindi il pittoresco e il grazioso altrove. Il nord Europa è particolarmente vittima di questa mitizzazione per cui tradizioni vecchie e nuove vengono distorte o travisate per vendere sogni ai lettori.

Un esempio è la tradizione islandese del jólabókaflóð, Leggi Tutto

Correva l’anno 1689… e due Cavalieri veneziani nipoti di Papa sostarono a Malalbergo

Due nobili veneziani accolti con sorbetti e cioccolate all’arrivo al Porto di Malalbergo.
– T
esto di Dino Chiarini-
Tra i tanti celebri personaggi che si fermarono al porto di Malalbergo, -sostando per partire verso le città di Bologna, di Ferrara o di Venezia- si fermarono anche due nobili veneziani, i fratelli Antonio e Marco Ottoboni, nella seconda metà del mese di ottobre del 1689. Erano diretti a Bologna, con destinazione finale Roma, perché il loro zio, il Cardinale Pietro Vito Ottoboni, il 16 ottobre era stato incoronato 241° Papa della Chiesa cattolica con il nome di Alessandro VIII.
Ma chi erano Antonio e Marco Ottoboni?
Antonio Ottoboni nacque a Venezia il 20 giugno 1646 da Agostino e da Candida Benzio. Egli aveva una sorella maggiore, Vittoria, nata nel 1637. Dal secondo matrimonio del padre nacquero la sorella Chiara (1651) e il fratello Marco (1656). Nel dicembre 1665 Antonio sposò in terze nozze Maria Moretti e dal loro matrimonio nacque nel 1667 il loro unico figlio, Pietro.
Castellano di Bergamo nel 1674, Podestà di Feltre e di Crema (1682), con l’elezione a papa dello zio Pietro (Alessandro VIII) Antonio fu subito creato Cavaliere e Procuratore di S. Marco in Venezia; inoltre gli fu conferita in perpetuo, per primogenitura, il privilegio della Stola d’Oro. Giunto poi a Roma, fu nominato dallo zio Generale di Santa Romana Chiesa e Principe e Assistente al Soglio Pontificio.
Morì a Roma il 19 febbraio 1720.

Marco Ottoboni nacque a Venezia Leggi Tutto

Buone Feste al Museo

Apriti, museo! Il 1° gennaio tutti i Musei Civici saranno aperti dalle 11 alle 19, con visite guidate, in italiano e inglese, per augurarvi un buon anno di rinascita.
La visita prosegue negli altri festivi, ad eccezione del giorno di Natale.
Info e orari completi li trovate, come sempre, sul sito www.museibologna.it 
– News / Bologna pittrice | il Lungo Ottocento | 1796 – 1915
dal 1 dicembre 2023 – 17 marzo 2024 a Bologna e San Giovanni in Persiceto, varie sedi.
Un programma di visite guidate, conferenze, laboratori e mostre dedicate alla pittura bolognese dall’età napoleonica all’inizio della Grande Guerra. Rassegna curata dal Museo Civico del Risorgimento, Piazza Carducci 5. A cura di Roberto Martorelli e Isabella Stancari
* Pro memoria per le MOSTRE IN CORSO:
– Un presepe di Giovanni Putti dall’Accademia di Belle Arti di Bologna
Dall’8 dicembre, come di consueto, i Musei Civici d’Arte Antica organizzano al Museo Davia Bargellini una mostra dedicata al presepio tradizionale. Leggi Tutto

La regina di Polonia che sbarcò a Malalbergo

Maria Casimira Sobieska Regina di Polonia si ferma a Malalbergo
– Testo di Giulio Reggiani –
Il Porto di Malalbergo è stato per secoli un passaggio quasi obbligato per tutti quei viaggiatori che, provenienti da Bologna, volevano raggiungere Venezia; anche i passeggeri che venivano da quest’ultima città, che arrivavano a Ferrara e che intendevano raggiungere Bologna o proseguire per Roma, dovevano necessariamente transitare di qui, sostando in paese per alcune ore oppure pernottando. Molti di questi erano personaggi illustri: artisti, avventurieri, scienziati, capitani di ventura, papi, imperatori, re e regine. Di alcuni è rimasta notizia, di molti altri nulla. Le strutture ed i servizi collegati al Porto erano certamente notevoli, sia dal punto di vista logistico che più prettamente pragmatico. Infatti a Malalbergo terminava la cosiddetta “Navigazione Superiore” (Bologna-Malalbergo) ed iniziava la “Navigazione Inferiore” (Malalbergo-Ferrara).
Per intenderci, i viaggiatori dovevano necessariamente trasbordare da un canale all’altro per poter proseguire la navigazione; ciò avvenne fino al 1775, anno in cui fu costruito un sostegno, per quei tempi “modernissimo”, che permetteva la continuazione diretta senza più alcuna sosta. Inoltre, non soltanto i passeggeri dovevano cambiare barca (e questo era abbastanza Leggi Tutto

Poesia e canzoni in coppia ad Altedo

Ad Altedo, Auditorium Minghetti, sabato 9 dicembre 2023 , ore 20,30
serata speciale di intrattenimento con poesie e canzoni della nostra tradizione poetica e musicale, abbinate, con curiosi accostamenti, per pensare e anche per sorridere:
RIME SPARSE – MUSICA & CANTO.
Iniziativa promossa dalle associazioni locali Pro loco Malabergo, Anima Altedi e Note di ieri, con la collaborazione del Gruppo di Studi pianura del Reno e il patrocinio del Comune di Malabergo.
* Ingresso libero e buffet finale.
** In programma l’ascolto di:
1- Poesia: Il fiore sul tetto (Ada Negri). Canzone: Fiorin fiorello.
2- Poesia: La capinera (Giovanni Pascoli). Canzoni: Il tango delle capinere e Papaveri e papere
3 – Poesia: Er gatto, er cane (Trilussa). Canzone: La gatta
4 – Poesia: San Martino (Giosuè Carducci). Canzone: Le colline sono in fiore
5 – Poesie: IL bove (Giosuè Carducci). e La cavalla storna (Giovanni Pascoli). Canzone: Reginella campagnola
6 – Poesia: Rosa di maggio (Alda Merini). Canzone: Rose rosse.
7- Poesia: La colomba (Trilussa) Canzone: La paloma.
8 – Poesia: Pianto antico (Giosuè Carducci). Canzone: Amore mio non piangere.
9 – Poesia: Il passero solitario (Giacomo Leopardi). Canzone: L’uselin de la comare.

Una mostra, un libro, e un assaggio di pampapato: cultura ferrarese al MAF

Al MAF- Mondo Agricolo Ferrarese di S. Bartolomeo in bosco
Domenica 3 dicembre 2023 ore 15.00
DALLA NARRATIVA ALLA CUCINA TRADIZIONALE FERRARESE
UN POMERIGGIO AL MAF ALL’INSEGNA DELLA CULTURA
– Presentazione della mostra-studio
Itinerando tra Ferrara e le sue campagne: venditori, artisti e artigiani ambulanti tra Otto e Novecento”a cura di Gian Paolo Borghi, Pier Carlo Scaramagli, Enrico Trevisani, Maria Roccati (in collaborazione con il Centro Etnografico del Comune di Ferrara). In parete fino al 31 gennaio 2024
– A seguire: Presentazione del romanzo di Marco Bonora
“Il tesoro del Guercino. Romanzo storico e di destini nel 1600”
(Freccia d’Oro, Cento, 2023)
L’autore parla, di questo e di altri suoi romanzi, con Gian Paolo Borghi (evento in collaborazione con il Lions Club San Michele di Argelato, Bologna)
Indi:
– Consegna dei Premi MAF a Corrado Pocaterra (2022) ed Eleonora Ceccato (2023)
E, ancora:
“Pampapato: un assaggio di storia. Origini e segreti del dolce natalizio di Ferrara”
Cooking show a cura di Fabio Schiavina e Caterina Scaramagli
* In conclusione: Buffet riservato a tutti i visitatori. ** Ingresso libero e gratuito

Da Malalbergo a Bologna. Storia, vicissitudini e idee di un imprenditore dell’Ottocento

Il “Lanificio Filippo Manservisi e C.”
La grande fabbrica bolognese di tessuti in lana che faceva funzionare le macchine mediante l’acqua del Canale delle Moline
Testo di Dino Chiarini
Filippo Manservisi (nato a Malalbergo il 28 gennaio 1806 col nome di Francesco Manservigi) era un imprenditore che si era fatto da sé: dal nulla e con tanto coraggio si era adoperato con grande ostinazione nel trovare denaro e soci per mettere in piedi un opificio per la lavorazione di tessuti di lana. Assieme ad altri ventotto associati, fondò nel 1853 il “Lanificio Filippo Manservisi e Compagni”, una società in accomandita di filati e tessuti, di lana e mezza lana. Iniziò l’attività nei primi mesi del 1854. insediandola in due edifici, ubicati rispettivamente in via Capo di Lucca e in via Berlina (oggi via del Pallone). I due stabili erano divisi dal corso del Canale delle Moline, ma furono uniti tra loro da ponti che permettevano al personale di avere un rapido collegamento tra un reparto e l’altro. Nello stabilimento furono attivati macchinari all’avanguardia, importati dalla Francia, dalla Germania e dal Belgio; l’opificio fu dotato di duemilatrecento fusi, mossi da due motori idraulici con ruote a pale inclinate, e spinti da due motori a vapore (uno dei quali costruito dalla Società Anonima Officina Leggi Tutto

Come finì quel summit tra “Signori” ad Altedo nel 1345?

Chi pagò il conto del convivio altedese?
-Testo di Dino Chiarini e Giulio Reggiani –
Il Trecento fu un secolo di grandi e piccoli conflitti; la decadenza dei Comuni e l’affermazione delle Signorie, fortemente volute dalle famiglie nobili che si erano imparentati tra di loro con matrimoni combinati (sia per motivi politici che per alleanze spesso contingenti, eppure mai per amore) favorì questo cambiamento epocale. Se lo stato feudale era frazionato e la sovranità dispersa in un incalcolabile numero di piccole Signorie locali, in Italia si rafforzarono le divisioni tra i vari Stati esistenti; i Comuni del centro nord si trasformarono in Signorie e più tardi in Stati regionali, attorno alle grandi città come Milano, Venezia e Firenze. Nel Centro-Italia, lo Stato della Chiesa aveva Roma come capitale e Bologna era la sua seconda città; al Sud si era costituito il Regno di Napoli, governato dai Francesi, e il Regno di Sicilia, posseduto dagli Spagnoli. Tutte queste Signorie avevano la smania di allargare i propri confini e cercavano alleati per fare nuove conquiste.
L’11 febbraio 1341 Obizzo III d’Este e Niccolò I d’Este, Signori di Ferrara, incontrarono nella loro città Ubertino da Carrara, Signore di Padova, Giovanni e Luchino Visconti, Co-Signori di Milano, Taddeo Pepoli, Signore di Bologna e Luigi (Lodovico I) Gonzaga, Capitano del popolo di Mantova; essi costituirono una Leggi Tutto

La Pinacoteca di Cento riapre all’insegna del Guercino. Tante iniziative

Inaugurazione della Civica Pinacoteca il Guercino
Programma generale di Venerdì 24, Sabato 25 e Domenica 26 novembre 2023
Torna a spalancare le sue porte la Civica Pinacoteca il Guercino dopo 11 anni dal sisma che ha c
olpito l’Emilia.
Dal 24 al 26 novembre tre giorni di eventi, incontri, mostre, rievocazioni storiche e laboratori per celebrare il ritorno del grande artista barocco. Con 120 opere tra pitture e sculture, 46 disegni e 20 affreschi staccati riapre sabato 25 novembre, a 11 anni dal sisma che ha colpito il territorio dell’Emilia Romagna, la Civica Pinacoteca di Cento il Guercino.
Il pubblico e gli appassionati d’arte potranno ammirare 16 pale d’altare e quadri, 20 affreschi staccati e 11 disegni di Giovanni Francesco Barbieri (1591-1666), detto il Guercino, insieme alle opere della sua bottega (35 quadri e 36 disegni), ritornati in patria dopo essere stati custoditi nel centro di raccolta di Sassuolo.
Confermandosi la sede museale con la concentrazione maggiore al mondo delle opere dell’artista seicentesco, tra cui i capolavori come La cattedra di San Pietro, Cristo risorto appare alla Madre, La Madonna con Bambino benedicente, e anche grazie ai prestiti di due importanti realtà quali la Fondazione Cassa di Risparmio di Cento (9 opere, tra le quali il primo affresco realizzato Leggi Tutto

Tutto sul Guercino, a Cento e dintorni. Giornata di studi e visite guidate

RIAPERTURA DELLA CIVICA PINACOTECA “IL GUERCINO DI CENTO”
Giornata di studi in occasione della riapertura della Pinacotca “Il Guercino” a Cento. Musei, mostre e nuove ricerche
PROGRAMMA per
Domenica 26 nov 2023 – Ore 10.00-12.30 Prima Sessione
Ore 10.00, Saluti istituzionali : Edoardo Accorsi Sindaco di Cento, Silvia Bidoli Assessore alla Cultura del Comune di Cento , Lorenzo Lorenzini Direttore dei Musei civici di Cento
Il Guercino e la sua bottega nelle istituzioni museali.
L’importanza delle collezioni e i progetti di valorizzazione.

Introduce e modera Valeria Tassinari, Presidente del Centro Studi Internazionale ‘Il Guercino’
* INTERVENGONO
David Ekserdjian Rappresentante della Sir Denis Mahon Foundation di Londra
Guercino e l’Inghilterra
Joanna Kilian Deputy Director for Curatorial Affairs del Museo Nazionale di Varsavia
Guercino nel Museo Nazionale di Varsavia e nelle collezioni polacche,
Maria Luisa Pacelli Direttrice della Pinacoteca Nazionale di Bologna
Ripensare la Pinacoteca Nazionale di Bologna. Dalla mostra “Guercino nello studio”
al progetto di riallestimento del “Corridoio del Barocco”

Annamaria Bava Direttrice Galleria Sabauda di Torino, Gelsomina Spione Università di Torino
Presentazione della mostra ai Musei Reali di Torino
(22 marzo – 28 luglio 2024)
https://www.youtube.com/watch?v=cvhi38yCu2c

ore 15,00 – 18,00 Seconda sessione Leggi Tutto