Pieve Città d’Arte – I Weekend della Cultura
dal 30 marzo al 14 aprile 2019
Al via la terza edizione dei Weekend della Cultura a Pieve di Cento. Dal 30 marzo al 14 aprile sono numerosi gli eventi che interesseranno i musei e i monumenti di Pieve di Cento: concerti, spettacoli teatrali, l’inaugurazione di nuove mostre, visite guidate, lezioni d’arte, aperture straordinarie del circuito museale e tanto altro.
Questi gli appuntamenti del primo fine settimana:
SABATO 30 MARZO
– ore 16.30, Piazza della Rocca 1
La Rocca di Pieve di Cento. Un esempio di fortificazione di pianura, oggi Museo delle Storie di Pieve. Visita guidata aperta alla cittadinanza
– ore 18.00, Galleria d’arte Il Ponte04
Inaugurazione della mostra “Tra presenza ed evocazione“
Personale di Ernesto Angelo Ubertiello
a cura di Franco Basile e Andrea Maccaferri
– ore 21.00, Teatro storico “Alice Zeppilli”
Tra un atto e l’altro: Two sisters – Due sorelle con Francesca
Dall’Appennino alla pianura. Forum di bacino del Reno
2° FORUM APPENNINO
BILANCIO DEGLI INTERVENTI 2018 E PROSPETTIVE
Annuale appuntamento di presentazione delle attività della Bonifica Renana a servizio del territorio collinare e montano del bacino del fiume Reno
9 aprile 2019, ore 10.00, Ca’ Vecchia, Via Maranina, 9 Sasso Marconi
PROGRAMMA
– 10.00 INTRODUZIONE – Giovanni Tamburini, presidente della Bonifica Renana
– 10.15 RELAZIONI
Attività della Renana nel territorio collinare e montano: analisi consuntiva 2018
– Paolo Pini, direttore generale della Bonifica Renana
Interventi e progetti nell’area del bacino del Reno
– Francesca Dallabetta, direttore area tecnica della Bonifica Renana
– 11.15 INTERVENTI PROGRAMMATI
Giovanni Battista Pasini, presidente UNCEM Emilia-Romagna
Alessandro Santoni, sindaco di San Benedetto Val di Sambro
Giovanni Morganti, sindaco di Vernio
– 12.00 DIBATTITO
– 12.30 INTERVENTI CONCLUSIVI
Programmazione integrata della difesa del suolo e ruolo dei Consorzi dell’attuazione della strategia regionale
Monica Guida, responsabile servizio difesa del suolo, costa e bonifica, Regione Emilia-Romagna
PROTEGGI ITALIA e prevenzione del dissesto: quali possibilità per l’Appennino?
Francesco Vincenzi, presidente nazionale ANBI
Segue buffet
* Si chiede di confermare la presenza entro il 6 aprile 2019 tramite mail segreteria@bonificarenana.it
*** Altro evento organizzato da Nomisma, in collaborazione con Hera, Consorzio della Bonifica
Nuovo Piano di contrasto al dissesto idrogeologico in Emilia-Romagna
“Emilia Romagna, rischio frane e alluvioni. La mappa dei cantieri per la sicurezza
E’ stato reso pubblico il 17 marzo scorso un nuovo Piano regionale che prevedeentro settembre più di 700 cantieri anti-dissesto in Emilia-Romagna, per un investimento complessivo di 147 milioni di euro. Il piano, presentato in Regione, poggia su due linee d’azione: per la prevenzione del rischio idrogeologico sono previsti 196 lavori per 26 milioni e mezzo di euro, per la risposta alle emergenze nelle aree danneggiate dal maltempo invece arrivano circa 500 interventi per oltre 120 milioni di euro.
Di questo secondo fronte fa parte anche il nuovo piano da 244 interventi (per 38 milioni) destinati a proseguire e chiudere i lavori in seguito agli episodi di maltempo per i quali, tra il 2017 e il 2018, é stato dichiarato lo stato di emergenza nazionale. Più ancora nel dettaglio ci sono 11 milioni per rispondere con oltre 130 interventi ai danni dovuti a piogge, mareggiate e venti forti che hanno interessato l’Emilia- Romagna tra il 27 ottobre e il 5 novembre 2018″. Riportiamo qui l’elenco degli interventi previsti per le province di Bologna e Ferrara, ripreso dalla stampa su cui si può rintracciare anche il Piano completo, provincia per provincia:
https://www.ilrestodelcarlino.it/cronaca/maltempo-cantieri-emilia-romagna-1.4497918?fbclid=IwAR0gIyYYKkj9d11gk2VMBMC_5Juwt0Evjxrwn_mXGGyxlUQpPsmqW4zIvUk
“A Bologna sono previsti 61 interventi
Giornate FAI di primavera
Giornate FAI di Primavera- sabato 23 e domenica 24 marzo 2019
Torna il weekend dedicato al patrimonio culturale italiano, da scoprire e proteggere insieme al FAI.
Nella nostra provincia, luoghi aperti
A BOLOGNA:
– Complesso di San Martino, Via Guglielmo Oberdan, 25,
– Villa Aldrovandi Mazzacorati e Teatro Settecentesco, Via Toscana, 19, – Palazzo Fava da San Domenico, Via del Cane, 9,
– Palazzo Marescotti Brazzetti, via Barberia 4
A PIEVE DI CENTO: COLLEGIATA DI Santa Maria Maggiore e apertura straordinaria del Campanile dopo i recenti restauri.
A IMOLA: Complesso Sante Zennaro, Archivio scolastico Carducci, Rocca sforzesca, Palazzo Tozzoni, Palazzo Vacchi Suzzi
A CASTEL SAN PIETRO TERME
– Santuario del SS.Crocifisso: 55 campane per un carillon unico
– Cassero di Castel San Pietro: da baluardo difensivo a teatro
* L’elenco completo
Tra poesia e dialetto al MAF
Al MAF di San Bartolomeo in bosco (FE) Via Imperiale, 263
Domenica 24 marzo, ore 15.30
INCONTRARSI AL MAF
TRA POESIA E DIALETTO
ESEMPI DI ESPRESSIVITÀ COLTA E POPOLARE
– Canti d’amore per San Martino
presentazione dell’omonima raccolta di versi di Carla Baroni
(Panda Edizioni) Ne parla con l’Artista Gianni Cerioli
A seguire:
– Favole popolari drammatizzate tratte dal volume
Ai ȇra una vôlta (Pendragon edizioni e Regione Emilia-Romagna)
COMPAGNIA TEATRALE “IL CAMPANILE DEI RAGAZZI”
(Marzabotto, Bologna)
* In conclusione buffet riservato a tutti gli intervenuti
MAF – Centro di Documentazione del Mondo Agricolo Ferrarese
Via Imperiale, 263 – 44100 San Bartolomeo in Bosco (Ferrara)
www.mondoagricoloferrarese.it -info@mondoagricoloferrarese.it
Natura di pianura: visite guidate di Primavera
E’ stato diffuso il programma delle attività didattico-naturalistiche e visite guidate di “Natura di pianura” a cura del GIAPP, Gestione Integrata delle aree Protette di Pianura
Ecco i primi appuntamenti proposti per il mese di marzo
– 24 marzo 2019 ore 9,30-13,30- Camminata storico-ecologica lungo il torrente Quaderna
Torrente Quaderna – Budrio e Ozzano dell’Emilia
Alla scoperta di un nuovo tracciato di cavdagning lungo il corso del torrente Quaderna: ambiente, storia, paesaggio.
Iniziativa organizzata dai Comuni di Budrio e Ozzano dell’Emilia, Associazione Italiana Cultura e Sport – Comitato Provinciale di Bologna, Sustenia, Centro studi e ricerca agricoltura urbana e biodiversità (ResCUE-AB) – UniBO.
Ritrovo e partenza presso il campo sportivo di Prunaro di Budrio
Info AICS Bologna icona Facebook – 333 7836691
– Domenica 24 marzo 2019 – ore 10,30-12,30
Domeniche all’oasi: Area di Riequilibrio Ecologico “Ex
Una Città metropolitana che ha un milione di residenti.
La popolazione della città metropolitana continua a crescere: i residenti sono ora 1.014.766
Bentivoglio, Crevalcore, Castenaso e Minerbio i comuni che aumentano di più
Sono 1.014.766 gli abitanti della città metropolitana di Bologna al 31 dicembre 2018, con un incremento pari allo 0,3% rispetto all’anno precedente, ovvero 3.388 residenti; 489.312 sono i maschi e 525.454 le femmine.
I residenti con cittadinanza straniera sono 121.499 di cui 55.438 maschi e 66.061 femmine. Rispetto al 1° gennaio 2018 sono aumentati di 1.378 unità (il 2,3%), e rappresentano il 12% dei residenti. Tale percentuale raggiunge il 15,4% a Bologna, il 15,6% a Crevalcore e il 15,3% a Galliera, mentre a Camugnano è pari al 4,9%, a Ozzano dell’Emilia al 6,5% ed a Monte San Pietro al 6,6%.
I comuni nei quali si è verificata la maggior variazione percentuale dei residenti rispetto all’anno precedente sono Bentivoglio (+2,1%), Crevalcore (+1,4%), Castenaso (+1,3%) e Minerbio (+1,3%); quelli con la diminuzione più rilevante sono Monte San Pietro, Camugnano, Castello d’Argile.
Si tratta di un’anticipazione dei dati sulla popolazione, i numeri definitivi saranno pubblicati a metà anno dall’Istat.
https://www.cittametropolitana.bo.it/portale/Engine/RAServePG.php/P/2723210010100/T/La-popolazione-della-citta-metropolitana-continua-a-crescere-i-residenti-sono-1014766
** Link con i dati completi sulla popolazione per Comune e Unione di Comuni:
1) I dati comune per comune:
Lavoro femminile e industria a Bologna. Una mostra
Mostra fotografica: “Formazione professionale, lavoro femminile e industria a Bologna: 1946-1970”, presso il Museo del Patrimonio Industriale.
Inaugurata giovedì 7 Marzo rimarrà aperta al pubblico fino al 2 Giugno 2019
L’esposizione costituisce il primo appuntamento di un più ampio progetto dedicato al tema “Lavoro, formazione e cultura tecnica femminile”, nato da una partnership tra il Museo e l’Unione Donne in Italia (UDI), sede di Bologna, e che vede, per questa mostra, la collaborazione della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna e dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro (ILO), Ufficio per l’Italia e San Marino.
Al centro del percorso vi è il tema dell’istruzione professionale e del lavoro femminile nei contesti industriali, con un focus sul territorio bolognese.
Bologna, e l’Emilia-Romagna nel suo complesso, conobbero un’impetuosa espansione industriale negli anni del miracolo economico (1958-1963), della quale anche le donne furono protagoniste. All’importante crescita quantitativa dell’occupazione femminile industriale, non corrispose tuttavia una qualificazione del lavoro delle donne.
L’istruzione professionale divenne
Portici di Bologna in gara per il riconoscimento UNESCO
Candidatura dei portici di Bologna a patrimonio dell’umanità UNESCO.
Nel giorno in cui è stata presentata alla città la candidatura dei portici a patrimonio dell’umanità UNESCO, la pagina Facebook del Comune di Bologna ha lanciato una iniziativa simbolica di sostegno a questa grande sfida: da giovedì 14 marzo, infatti, è possibile personalizzare la foto del proprio profilo Facebook con il logo appositamente realizzato da due allievi dell’Accademia di Belle Arti sotto la guida del professor Danilo Danisi e scaricabile nella gallery qui sotto per essere condiviso ovunque. Un gesto semplice per sostenere tutti insieme, dal basso, il cammino verso un riconoscimento così prestigioso.
Federico IV di Danimarca, la religione, le donne e una notte a Malalbergo
Una storia quasi da cronaca rosa del 1700, raccontata da Dino Chiarini
Federico di Oldemburg, era figlio del re di Danimarca e Norvegia, Cristiano V. Nato a Copenaghen l’11 ottobre 1671, alla morte del padre, avvenuta nel 1699, salì al trono col nome di Federico IV. Nel 1691, durante una visita alla città di Lucca, l’allora principe conobbe una bella e nobile ragazza del luogo: Maria Maddalena Trenta. Tra i due scoccò il classico colpo di fulmine e s’innamorarono perdutamente, tanto che Maddalena, promessa sposa a un nobile italiano, ruppe il fidanzamento. Tra i due novelli innamorati, tuttavia c’era un ostacolo piuttosto grande da superare, poiché Federico professava la religione luterana, mentre Maria Maddalena era fermamente cattolica.
Tornato in patria, alla morte del padre Federico divenne re e non avendo mai dimenticato quella ragazza lucchese, iniziò a mandarle dei bellissimi regali, nella speranza che ella si convertisse al protestantesimo. Maria Maddalena però non accettò di cambiare religione, anzi si ritirò nel monastero di Santa Maria Maddalena de’ Pazzi a Firenze, come suora di clausura col nome di Maria Maddalena Teresa di S. Giuseppe, rispedendo i regali al mittente, dicendogli che ella aveva scelto un altro “sposo”, Gesù Cristo e per confermare tutto questo gli inviò un crocefisso. Nonostante