La via della seta… da S. Giorgio a Bentivoglio a Bologna, in bici

  • S. Giorgio di Piano- Museo della Civiltà Contadina S. Marino di Bentivoglio- Museo del Patrimonio Industriale di Bologna
    Alla scoperta della storia della seta
    – domenica 5 maggio per il Festival Narrativo del Paesaggio
    Dall’allevamento del baco da seta alla lavorazione del tessuto
    Itinerario cicloturistico lungo la ciclovia del Navile con partenza da San Giorgio di Piano (biblioteca), tappa al Museo della Civiltà Contadina, con dimostrazione di tintura naturale della seta, ed arrivo al Museo del Patrimonio Industriale per una visita guidata al percorso sulla seta.
    Nell’ambito del progetto La Terra è Bassa del Distretto Pianura Est, l’appuntamento sulla seta, fa parte del filone “Donne in campo”, che esplora il lavoro femminile nella pianura bolognese tra riso, canapa e seta.
    * Introduce alla partenza Anna Fini, appassionata di storia locale, sull’allevamento del baco da seta nella pianura bolognese (e socio fondatore e consigliere del Gruppo di Studi pianura del Reno).
    Il percorso ripercorre la storia della filiera della seta, dalla coltivazione del baco nelle campagne, alle lavorazioni successive, sino ad arrivare alla produzione industriale, e parte dalla Biblioteca Comunale di San Giorgio di Piano, dove nel 2023 nell’ambito della partnership al progetto “e.lette – selvatiche Paesaggi femministi” (Ass.ne Orlando Aps, Falling Book ed altri partner) sono state raccolte e restituite – attraverso l’allestimento di una Reading Room all’interno della biblioteca – testimonianze sull’allevamento del baco da seta, tipico lavoro delle donne di questa parte di campagna in cui era molto presente l’albero del gelso.

Come noto, questa attività era legata alla città di Bologna, centro della produzione e del mercato della seta. Ed è verso Bologna che il percorso prosegue, con una tappa al Museo della Civiltà contadina a Bentivoglio, per un’introduzione alla tintura naturale con particolare attenzione al mondo della seta e delle fibre animali, con riferimento alla simbologia e alle attinenze dei colori rispetto alla storia agricola e culturale del territorio bolognese, a partire dalla Famiglia dei Bentivoglio. A seguire una dimostrazione di tintura naturale della seta con bagni da piante tintorie già estratte curata da Mara Di Giammatteo.

** Dopo pranzo il percorso prosegue alla volta di Bologna e termina al Museo del Patrimonio industriale dove è narrata e visibile l’antica tecnica di produzione della seta, che sfruttava un sofisticato reticolo di distribuzione delle acque impiegate come forza motrice e via di navigazione fuori dalla città.

***Programma completo delle attività

ore 10 ritrovo a San Giorgio di Piano, P.zza Indipendenza, 1 Biblioteca Comunale. L’allevamento del baco da seta nella pianura bolognese a cura di Anna Fini, appassionata di storia locale

– ore 11 partenza in bicicletta per Bentivoglio

ore 12 arrivo al Museo della Civiltà Contadina (via San Marina, 35) – introduzione e dimostrazione di tintura naturale della seta

– ore 12.45 breve introduzione al Museo della Civiltà Contadina e all’Atelier tessile Trame Tinte d’Arte

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Festival dei Burattini al MAF

Al MAF- Mondo Agricolo Ferrarese di S. Bartolomeo in bosco
Domenica 5 Maggio, ore 15.30

BIMBI & BURATTINI… AL MAF – 3° FESTIVAL
Una tradizione antica ma sempre nuova!
– Presentazione del libro, di Beppe Manni,
“Le favole dell’Ocarina Bianca” (Celloni, Modena, 2023)
Gian Paolo Borghi ne parla con l’Autore
– A seguire si esibiranno le Compagnie di Teatro di Burattini:
Città di Ferrara APS, diretta da Franco Simoni
i Burattini dell’Ocarina Bianca (Beppe Manni e Maurizio Berselli), Modena
I Burattini di Nevio e il Teatro delle Teste di Legno
(Maurizio Bighi e Stefano Franzoni), Ferrara
I Burattini della Tradizione Bolognese (Flavio Ferrante e Roberto Zambelli), Forlì,
L’iniziativa fa parte del calendario ufficiale della manifestazione culturale Fattorie Aperte, promossa dalla Regione Emilia-Romagna per la divulgazione della cultura della ruralità
– In conclusione: Buffet riservato a tutti i partecipanti
* Ingresso libero e gratuito
** Iniziativa patrocinata da : Comune di Ferrara – MAF- Centro di Documentazione del Mondo Agricolo Ferrarese- Associazione “MAF”

25 aprile 1945-2024 -79 anni di libertà conquistata a caro prezzo.

25 aprile | Festa della Liberazione
Per conoscere  e ricordare, visita il portale
www.storiaememoriadibologna.it/la-lotta-di-liberazione-1943-45
La città di Bologna ha decine di memorie dedicate agli eventi della Seconda Guerra Mondiale. Nelle strade, nei giardini, nei cortili delle case, sui marciapiedi vengono ricordati atti eroici, fucilazioni, battaglie. Per questa occasione segnaliamo quattro monumenti:
Il Sacrario dei Partigiani di Piazza Nettuno
Il Monumento alle Cadute Partigiane
Il Memoriale della Shoah
Il Monumento ossario ai Caduti Partigiani
Bologna fu una delle città italiane più colpite dalla guerra, sia per la sua centralità nel sistema delle comunicazioni, sia per la sua posizione di retrovia della Linea Gotica.
Fra il settembre 1943 e l’aprile 1945, con l’insediamento del comando militare tedesco e della RSI (Repubblica Sociale Italiana, o “di Salò”),  la città conobbe un duro regime di occupazione, il freddo e la fame per la popolazione civile, i bombardamenti alleati, rappresaglie naziste come quella di Monte Sole, ma anche la coraggiosa azione dei gruppi partigiani e la resistenza degli antifascisti.
Alto fu il Leggi Tutto

S. Giorgio di Piano ricorda Luigi Arbizzani nel centenario dalla nascita

Venerdì 12 aprile 2024 , alle ore 21, presso la sala consiliare
il Comune di S.Giorgio di Piano ricorda il suo concittadino Luigi Arbizzani nel Centenario della sua nascita  (1924-2024). Politico,  protagonista e storico della Resistenza nel bolognese, autore di numerosi libri , ha ricoperto vari incarichi,  tra cui  quello di presidente del Consorzio di pubblica lettura nei primi decenni del dopoguerra.
A ricordarlo ci saranno: Alberto Preti  professore universitario e collaboratore di Arbizzani, Luciano Sita presidente del collegio dei fondatori dell’Istituto Gramsci , Olga Massari dell’Istituto storico Parri, Anna Cocchi presidente ANPI provinciale Bologna , Antonella Raspadori della SPI/CGIL; oltre alle testimonianze di famigliari e tanti altri collaboratori e compagni di viaggio e di esperienze.
* Luigi Arbizzani è stato uno dei soci fondatori  del Gruppo di Studi pianura del Reno, nel 2002. Una sua biografia  , con ampia bibliografia è stata  a lui dedicata dalla prima presidente del nostro Gruppo, Angela Bonora,  nel 2004 (anno della sua morte) ed è leggibile a questo link:
https://www.pianurareno.org/new/2000/01/01/luigi-arbizzani-protagonista-studioso-e-divulgatore-della-storia-della-resistenza/ .

La Ciclovia del Reno è pronta al via

Inaugurazione della Ciclovia del Reno
Sabato 6 aprile 2024, ore 15 a Malacappa (Argelato)
La Ciclovia del Reno ER19 è un percorso ciclo-pedonale turistico che corre quasi totalmente sulla sommità dell’argine del fiume Reno e che – per quello che riguarda il solo tratto di pertinenza dell’Unione Reno Galliera (escludendo, cioè, quelli dei confinanti comuni di Calderara di Reno e di Sala Bolognese) – ha una lunghezza di 42 km, da Trebbo di Reno a San Vincenzo di Galliera.
Sabato 6 aprile il taglio del nastro è previsto alle ore 15 a Malacappa, appuntamento ovviamente in bicicletta in autonomia oppure unendosi al gruppo organizzato dall’associazione Pedalalenta – FIAB in partenza alle 14.15 dalla Chiesa di Trebbo di Reno (Info: 329 455 5108 | 347 440 0602 – info@pedalalenta.it).
Costata 1,6 milioni di euro e finanziata con il contributo dei fondi regionali FSC 2014-2020, oltre al contributo della Città metropolitana di Bologna, e dei comuni di Calderara, Sala Bolognese e Cento, la ciclovia attraversa i comuni di Castel Maggiore, Argelato, Castello d’Argile, Pieve di Cento e Galliera, Calderara di Reno e Sala Bolognese, lambendo anche il centro abitato di Cento.
Il suo tracciato coincide con la linea #25 della Bicipolitana per il tempo libero e si collegherà alla Ciclovia del Sole – Eurovelo 7, all’altezza della località Lippo di Calderara di Reno, grazie al nuovo ponte ciclabile sul fiume Reno.

La Ciclovia inoltre è stata Leggi Tutto

Festa campestre al Museo della civiltà contadina con ballo “alla Filuzzi”

Museo della Civiltà Contadina S. Marino di Bentivoglio
RINVIATA A DOMENICA 7 APRILE ‘A m sån insugnè Bulåggna’
Un pomeriggio speciale di musica e ballo per Ruggero Passarini
Causa maltempo è stato rinviato a DOMENICA 7 APRILE il pomeriggio speciale di musica e ballo A m sån insugnè Bulåggna previsto per lunedì 1 aprile in occasione della Festa di Pasquetta. L’iniziativa dedicata a Ruggero Passarini, grande fisarmonicista bolognese, sarà l’occasione per riaprire al pubblico la storica balera di Villa Smeraldi, conosciuta come “Incanto Verde”. La pista da ballo, tradizionalmente inaugurata proprio il lunedì di Pasqua, aprì nel 1947 per volere degli abitanti del territorio desiderosi di divertimento e, per una ventina d’anni, divenne una delle balere più frequentate della “Bassa”!
Dalle ore 15.30 alle 18.30:
racconti con Ruggero Passarini e gli esperti Gian Paolo Borghi, Umberto Cavalli e Carlo Pelagalli, balli e musica dal vivo con Antonio Stragapede e i suonatori di Ruggero, con la partecipazione di Fausto Carpani, presentazione del calendario di “Balli al Baladùr” , ciclo di incontri dedicati al ballo “alla Filuzzi”, che farà risplendere la pista da ballo, da aprile Leggi Tutto

Le favole dell’Ocarina bianca. In un nuovo libro

Le favole dell’ocarina bianca
Recensione di GIAN PAOLO BORGHI
È il titolo di un piacevole libro di Beppe Manni, che propone il repertorio completo della Compagnia dei “Burattini dell’Ocarina Bianca, una formazione modenese ormai da oltre un trentennio attiva con le sue rappresentazioni in quel territorio e, più in generale, in area emiliana. Composto da Beppe Manni e da Maurizio Berselli, il sodalizio si distingue non soltanto per i copioni che vedono come protagonisti i classici e noti burattini della “scuola” modenese-emiliana (Sandrone e Pulonia, nonché Fagiolino), ma si caratterizza soprattutto per le numerose proposte di spettacoli nei quali le fiabe della tradizione, le avventure alla corte estense e alcune storie bibliche dominano letteralmente la scena.
I Burattini dell’Ocarina Bianca vivacizzano inoltre i loro spettacoli con musiche (eseguite dal gruppo musicale Suonabanda, diretto da Maurizio Berselli) e canti che sono stati incisi in un Compact Disc allegato al libro.
Per l’attività artistica, alla compagnia sono stati attribuiti importanti riconoscimenti dalla giuria del Premio nazionale “Ribalte di Fantasia”, per copioni inediti del teatro di burattini, fondato da Otello Sarzi Madidini e Giorgio Vezzani.
Stupendamente illustrato Leggi Tutto

Al MAF splende l’arcobaleno … dopo la grandinata

Al MAF- Mondo Agricolo Ferrarese di S. Bartolomeo in bosco
Domenica 24 Marzo, ore 15.30
IL MAF È RINATO DOPO LA TEMPESTA!
Il restauro di un museo ferrarese sempre più all’altezza dei tempi
– Saluti istituzionali
Pier Carlo Scaramagli, Presidente del MAF
Alan Fabbri, Sindaco della Città di Ferrara
– A seguire interventi:
Gian Paolo Borghi, Consulente scientifico del MAF e Franco Bergonzini, (Gruppo Bergonzini, Bondeno):
Le opere eseguite al MAF
– Indi: Presentazione del libro a cura di Gianni e Mauro Padovani
Una memoria di ferro – Arte e storia di un’antica famiglia ferrarese
(Ferrara, 2023)
Gian Paolo Borghi ne parla con Sergio, Gianni e Mauro Padovani
– Di seguito: Prove dimostrative dell’antico mestiere del fabbro
a cura di Sergio Padovani
– E, ancora, Visita guidata alla struttura museale restaurata e
Intrattenimento musicale con Caterina Zanotti
* In conclusione buffet riservato a tutti i partecipanti
** Ingresso libero e gratuito

Romano Danielli, l’operaio che si fece burattinaio, ora scrittore

UN LIBRO DI ROMANO DANIELLI:
SEGRETI E MAGIE DI BURATTINI E BURATTINAI BOLOGNESI
– Scheda bibliografica di GIAN PAOLO BORGHI-
Stampato a cura dell’editore bolognese Paolo Emilio Persiani, questo interessante volume del burattinaio petroniano Romano Danielli porta un significativo sottotitolo, Anche l’operaio metalmeccanico può diventare artista burattinaio, che sottolinea in sintesi il suo traguardo artistico, felicemente (e più che meritatamente!) conseguito, nonostante le apparenti difficoltà culturali della partenza.
La sua prestigiosa carriera ha inizio nel lontano 1953, a sedici anni, nel “casotto” delle teste di legno di Umberto Malaguti e prosegue in un crescendo di successi che lo conduce ai vertici dell’arte burattinesca bolognese e nazionale e che lo vede protagonista di importanti esperienze internazionali.
Il suo esordio pubblico a favore degli amici si realizza durante la sua fanciullezza. Ricorda, con una certa commozione: «Il primo spettacolo pubblico lo diedi in strada. L’attrezzatura era semplice: una sedia, un burazzo ‘ciuffato’ (sottratto) in cucina, poi i burattini (alcuni erano vestiti, altri no). Radunati gli amici, che sedevano comodamente sul marciapiede, iniziai (non avendo il campanello per il segnale d’ apertura il il dlin, dlin lo facevo con la bocca). Le storie le inventavo lì, al momento».

Le vicende che Romano Danielli ci narra con maestria si snodano attraverso itinerari che hanno come Leggi Tutto

Le mazziniane . Femministe e patriote dell’Ottocento

Nel sito Storia e Memoria di Bologna è presente la pagina
Le mazziniane: rivoluzione ed emancipazione – 1843 | 1878
Educazione, associazione, emancipazione sono concetti costanti del pensiero mazziniano, soprattutto se declinati al femminile: le donne devono educarsi ed essere educatrici di valori, devono associarsi per dare forza al proprio impegno sociale, le donne non debbono essere estranee alla politica per diventare cittadine consapevoli e attive.
* Per approfondire attraverso foto, testi e documenti cliccare qui.
https://www.storiaememoriadibologna.it/le-mazziniane-rivoluzione-ed-emancipazione-497-evento
** Stralci estratti dal testo:
Aprire una finestra sul pensiero politico e sull’elaborazione teorica di Giuseppe Mazzini in un percorso di studi volti a cogliere la presenza delle donne nel processo di affermazione e di crescita dell’unità nazionale e dell’affermarsi di una identità italiana unitaria, intesa in questo caso come maschile e femminile, non è assolutamente fuori luogo soprattutto se l’attenzione è posta sul ‘sistema mazziniano’ alla cui costruzione la riflessione sul ruolo femminile non è né marginale, né scarsamente organica, ma ben strutturata nell’impianto complessivo delle sue dottrine e dei suoi postulati politici e sociali.

Mazzini si muove all’interno di quel movimento democratico ottocentesco attorno al quale si mobilita la prima presenza politica femminile di una certa organicità e a lui si riferiscono Leggi Tutto