Una nuova veste per una fibra antica, la canapa, al Museo

Villa Smeraldi- Museo della Civiltà contadina di S. Marino di Bentivoglio
Una nuova veste per una fibra antica, il 16 e 17 settembre weekend dedicato alla canapa
Inaugurazione della sezione rinnovata: convegni, rievocazioni, mostre, tour guidati e laboratori per conoscere i metodi tradizionali di coltivazione e lavorazione e i suoi utilizzi antichi e moderni
La sezione della Canapa è stata realizzata nel 1973 attraverso un percorso partecipativo. In occasione delle celebrazioni dei suoi 50 anni, l’Istituzione villa Smeraldi ha rinnovato la sezione al fine di rendere il patrimonio materiale e immateriale del Museo più fruibile.
Questo rinnovamento si pone come obiettivo l’adeguamento delle strutture museali alle mutate esigenze della comunità e dei visitatori preservando l’impostazione museologica delle origini. La sezione verrà aggiornata e arricchita con contenuti multimediali provenienti dall’archivio del Museo e recentemente digitalizzati. Sarà inoltre presentata al pubblico la nuova esposizione tessile che valorizza beni provenienti dal deposito del Museo.
L’intervento, realizzato nell’ambito della Legge Regionale 18/2000 verrà presentato al pubblico con numerose attività
PROGRAMMA in dettaglio
Sabato 16 settembre
“Una nuova veste per una fibra antica”
Ore 15:00 Convegno

Alessandro Zatta, agronomo e Ricercatore presso CRPA Soc. Cons. p. A.,
Gianpietro Venturi, già Prof. ordinario di Agronomia presso l’ Leggi Tutto

Come nasce una scultura. Mostra al MAF

Al MAF- Mondo Agricolo Ferrarese di S. Bartolomeo in bosco
“Le mani dell’artefice. Alberta Silvana Grilanda al lavoro”
E’ visitabile fino al 24 settembre la mostra di Sergio Bertolini, che, con una serie di fotografie, ha documentato le varie fasi della realizzazione di una scultura. Il lavoro fotografico costituisce una importante documentazione del modo di lavorare dell’artista recentemente scomparsa, grande amica del MAF.
Il commento tecnico è affidato a Lucia Boni.
La mostra è arricchita da una incisione originale e dalla relativa “lastrina” che l’Artista ha dedicato alla sua scultura.
L’esperienza espositiva resterà in parete e sarà visitabile gratuitamente agli orari di apertura del Museo:
da martedì a venerdì dalle 9.00 alle 12.00 e i giorni festivi dalle 16.00 alle 19.00.

 
 
 

La popolazione di Bologna nel primo semestre 2023: età, famiglie, flussi migratori e altri dati

Bologna continua ad essere attrattiva: è il settimo comune più popoloso d’Italia con circa 392 mila abitanti, ma ogni giorno oltre 507 mila persone gravitano nella città, esclusi i turisti. Nel primo semestre 2023 sono in flessione natalità, mortalità e matrimoni.
Online lo studio elaborato dall’ufficio Statistica. (*)
A Bologna risiedono circa 392.227 persone al 30 giugno 2023, ma Istat stima che al di là dei residenti, escludendo i turisti e coloro che viaggiano per affari o motivi di cura, le persone che gravitano quotidianamente sul territorio cittadino superino quota 507 mila.
Una conferma del capoluogo emiliano come una delle città più attrattive del Paese viene anche dal saldo migratorio che segna un +2.739; da notare che oltre la metà dei nuovi residenti sono giovani fra i 15 e i 34 anni, tra questi gli italiani rappresentano il 68,3% e gli stranieri sono il 31,7%. Il saldo migratorio positivo compensa il saldo naturale da decenni stabilmente negativo: nel periodo gennaio-giugno sono nati infatti 1.246 bambini a fronte di 2.312 decessi di residenti a Bologna.

Età media 46,9 anni
L’età media dei bolognesi è di 46,9 anni. I minorenni a Bologna sono oltre 53.200; di questi, circa 44 mila hanno fino a 14 anni di età e sono numericamente inferiori agli anziani. Il 21,4% dei residenti sono giovani tra i 15 e i 34 anni (83.863 persone) e anch’essi risultano meno numerosi degli ultra-sessantacinquenni che sfiorano i 96 mila

Giovani tra 15 e 34 Leggi Tutto

La Festa della storia 2023 compie 20 anni e offre tanti eventi, per imparare e ricordare

La XX edizione della Festa internazionale della storia si terrà dal 21 al 29 ottobre 2023 e con eventi correlati già dal 15 settembre.
Con l’edizione di quest’anno dal titolo “ La Storia ci appartiene” si intende richiamare il valore di risorsa personale e collettiva della conoscenza storica, oggi particolarmente necessaria per affrontare le questioni drammaticamente proposte dall’attualità con consapevolezza e responsabilità. Nella Storia remota e recente si sono infatti verificate tutte le premesse, le origini e le evoluzioni che hanno portato alle situazioni e alle dinamiche attuali. Per questo è necessario indagarla con spirito critico e aperto, facendo riferimento alle fonti ed evitando strumentalizzazioni di parte. Su questi temi si attiverà la grande rete dei soggetti che in questi due decenni hanno collaborato alla promozione e alla realizzazione della manifestazione ideata 20 anni fa dall’Università di Bologna- Alma Mater studiorum, Dipartimento di Scienze dell’Educazione: istituzioni, associazioni, scuole, docenti, studenti, esponenti e operatori di enti culturali, di archivi e di sedi museali della città di Bologna e del territorio.
Nel ricco programma, conferenze, presentazioni di libri, mostre e anche spettacoli:
**Tutti gli appuntamenti della Festa della Storia 2023, giorno per giorno, a partire dal 15 settembre:
https://site.unibo.it/festadellastoria/it
https://site.unibo.it/festadellastoria/it/agenda

La piazza di Castello d’Argile. Cenni di storia dall’Ottocento al Novecento

Porta dal 1946 il nome di Attilio Gadani (già sindaco socialista, vittima nel 1944 di una feroce rappresaglia fascista)la piazza di Castello d’ Argile. Vi si affacciano gli edifici pubblici simbolici e rappresentativi del vivere civile e religioso del paese: il Municipio (1874) e la Chiesa parrocchiale dedicata a S. Pietro, costruita nel 1863 dopo l’abbattimento di  quella precedente costruita nel 1380 (v. vol. II pag 169 e seg. e pag. 465-485 e seg.); e, inoltre, palazzo Artieri (1870), e, al centro della piazza, il monumento ai Caduti argilesi nelle guerre del 1900 (costruito nel 1924, con lapidi aggiornate al 1946 e 1996). E’ affiancata, sul lato ovest, dalla centrale via Matteotti, e vi confluiscono le vie Marconi, Mazzoli e Roma.
La piazza di Argile non è antichissima, e non risale ai tempi di costruzione del “Castello” (1380), ma è nata di fatto nel 1870, quando furono abbattuti i 4 caseggiati che sorgevano su questa area e che formavano un quadrilatero con un piccolo spiazzo al centro, detto “ la piazzetta dei 4”. Fino alla fine del secolo 1700, dalle mappe del centro storico risulta solo l’esistenza di questa piccola piazzetta, contigua tra l’altro ad un piccolo Leggi Tutto

Storia e storie del Monumento ai caduti di Castello d’Argile

Continuano le serate dedicate al Monumento ai Caduti di Castello d’Argile, che nel 2024 compirà cento anni!  Dopo la serata curata da Enrico Talassi, accompagnato dalla Corale Santa Cecilia, il 12 settembre 2023 in piazza alle ore 20.45 Angelo Cocchi e Simone Cortesi, racconteranno la storia della piazza di Castello d’Argile e del suo monumento e ci faranno scoprire altre storie che proprio in questa piazza hanno preso vita. Sarà anche l’occasione, grazie alla presenza del gruppo di restauratori, per osservare da vicino il lavoro di restauro del monumento, concluso da poco tempo, che ha riportato all’iniziale splendore questa statua che, da quasi cento anni, custodisce e osserva la piazza di Castello d’Argile.
Il Monumento ai caduti di Argile – Cenni di storia
La prima proposta di costruzione di un monumento “ricordo marmoreo in onore degli argilesi caduti in guerra” fu approvata ufficialmente il 25 maggio 1922 dal consiglio comunale di Castello d’Argile, allora costituito da socialisti e presieduto da Attilio Gadani, pochi mesi prima della marcia su Roma e della instaurazione del regime fascista. La realizzazione avvenne due anni Leggi Tutto

Monumenti ai caduti, visibili in collezione sul web

Aggiornata la collezione digitale dei Monumenti della Grande Guerra 1915-1918
La Prima guerra mondiale lasciò in tutta Europa un’eredità di milioni di morti, in ricordo dei quali ogni città e villaggio eresse monumenti dando forma alla più capillare e diffusa testimonianza di quella tragedia. Questo archivio on line, aperto alla collaborazione di istituzioni, privati e associazioni, presenta la documentazione iconografica dei Monumenti italiani ai Caduti della Grande Guerra raccolta dal Museo Civico del Risorgimento di Bologna e dal Museo Storico Italiano della Guerra di Rovereto. Suoi scopi sono ricordare il grande lutto che seguì il primo conflitto mondiale, segnalare il patrimonio storico-artistico che caratterizza il nostro paesaggio urbano e sottolinearne l’importanza civile e il valore di testimonianza.
Con questo aggiornamento sono state inserite oltre 500 immagini relative a circa 200 nuove località o a monumenti/lapidi fino ad ora non presenti nel database.
* Le foto dei tanti monumenti di Bologna e dei comuni della provincia sono visibili da pag. 57 a pag. 78 del sito:  – http://www.monumentigrandeguerra.it/index.aspx

Fiera di Cento, per valorizzare il territorio

Fiera Campionaria di Cento 6 – 10 settembre 2023
Un’istituzione dal 1584, la Fiera di Cento richiama ogni anno tantissimi visitatori che si ritrovano per festeggiare questa tradizione dedicata al commercio, al divertimento e al territorio di riferimento, ferrarese ma con confini e agganci nel bolognese e modenese. Esposizioni, musica, buon cibo, e tanto divertimento.
Parte già venerdì 1o settembre, con uno spettacolo dialettale dei Nottambuli, un vario programma di iniziative di intrattenimento per grandi e piccoli, che ripercorre la tradizione del “Settembre centese” e che porta quest’anno il titolo di “Cento on stage”.
Aree espositive, festival e punti d’interesse: grazie alla mappa interattiva, sul sito sottoindicato, sarà possibile orientarsi e scoprire il programma completo degli eventi della Fiera e degli spettacoli per tutto il mese di settembre:
https://www.fieradicento.com/programma/ e
https://www.fieradicento.com/?fbclid=IwAR32xdt50uw5VCdwhj9BU8IYH_wsefS72Xsurg7AFkEHaFM_vdB5Z_U1yOY


Fiera e Festa di zuvén a Pieve di Cento

Parte già oggi, 30 agosto in serata, con un concerto in piazza, il programma della 56° Fiera dell’industria dell’artigianato, agricoltura e commercio di Pieve di Cento, che si svilupperà nell’arco di vari giorni intorno alla 1a domenica di settembre, tradizionale antica festa della Madonna del Buon Consiglio, detta anche nella vulgata popolareFesta di zuvén”.
Il programma per esteso e in dettaglio è leggibile al link
https://www.comune.pievedicento.bo.it/notizia/fiera-di-pieve
– E’ prevista per venerdì 1 settembre l’inaugurazione e l’apertura della fiera con area campionaria e street food nel centro storico.
Seguiranno concerti e spettacoli tutte le sere, mostre di arte e storia e tutti i musei locali aperti, laboratori della Scuola di Artigianato artistico del Centopievese, conferenze storiche e presentazioni di libri e tanti mercatini. Inoltre sono in programma nell’arco di tutto il mese di settembre, altre iniziative di vario genere, anche sportivo, tra cui l’inaugurazione di un monumento al campione di boxe pievese Francesco Cavicchi.



Dal “muro del Reno” al Lapidario del Museo Civico Archeologico di Bologna

La scoperta del “muro del Reno” e le lapidi romane del Museo Civico Archeologico di BolognaScheda di Storia e Memoria
Gli ultimi giorni di ottobre del 1845, a 130 metri da Pontelungo di Borgo Panigale, quasi sulla riva destra del Reno, vennero alla luce decine di blocchi di pietra. Quell’evento, al quale non si diede troppa importanza, altro non era che il prodromo di quella che, cinquant’anni dopo, sarebbe stata una delle grandi scoperte archeologiche della città.
Nell’ottobre del 1894, un anno dopo una catastrofica alluvione del Reno, alcuni operai cavatori trovarono in mezzo alle ghiaie spostate dalla forza della piena una struttura in pietra molto tenace, impossibile da scalzare. Avvertiti del ritrovamento, Edoardo Brizio, direttore della sezione archeologica del Museo Civico di Bologna, e i suoi collaboratori cominciarono a documentare quanto andava emergendo dal greto del fiume, che fin da subito si dimostrò essere di importanza eccezionale a causa del particolare materiale da costruzione che era stato scelto. Si trattava di un grande numero di lastre e blocchi, legati tra loro con grappe metalliche e cementizio, che fin da un primo sguardo apparivano “reimpiegate”, ovvero prodotte più anticamente per un altro scopo e solo in seguito riutilizzate come materiale edile.
La struttura, che venne scavata Leggi Tutto