Certosa di Bologna, un patrimonio di arte e storia da conoscere

C’è un importante patrimonio storico, artistico e architettonico racchiuso nel Cimitero monumentale della città felsinea, ritenuto tra i più belli e significativi in Europa. Ma il recinto funebre ha anche le sue storie da svelare, vite vissute al suo interno e fatti realmente accaduti o – perché no – immaginati dalla fantasia di poeti e scrittori.
Per conoscerlo, ora c’è un libro, ”101 cose da sapere sulla Certosa”, una guida curata da Roberto Martorelli ed edito da Minerva; e riprende anche il Calendario estivo (fino al 2 novembre 2023) la rassegna di eventi culturali curata dal Museo civico del Risorgimento del Settore Musei Civici Bologna, con il contributo di Bologna Servizi Cimiteriali, per valorizzare e promuovere la conoscenza del patrimonio racchiuso nel Cimitero Monumentale, la cui rilevanza è stata sancita al livello più alto da UNESCO con l’iscrizione nel 2021 nella lista dei siti Patrimonio Mondiale dell’umanità nell’ambito del progetto “Portici di Bologna”.
Sono 82 gli appuntamenti proposti per il cartellone 2023 (**) che intrecciano arte, storia, teatro, musica e danza per immergersi nella città della memoria e scoprirne le bellezze e i segreti, tra visite guidate, passeggiate tematiche, lezioni animate, laboratori per adulti e bambini, concerti e spettacoli, di cui oltre 50 fruibili nelle ore serali.
Non mancheranno attività in altri orari della giornata – al mattino, di pomeriggio, al tramonto – capaci di offrire spunti di stupore, incanto e raccoglimento. Giunto alla quindicesima edizione, il programma culturale si è affermato come una delle più importanti iniziative intraprese nel quadro di un’articolata progettualità per il recupero e la valorizzazione del sito monumentale, sostenuta dal Comune di Bologna a partire dal 1999, che ha raccolto un interesse crescente da parte del pubblico.

CENNI DI STORIA (*)
Necropoli etrusca nel VI-IV secolo a.C., monastero certosino dal 1334 al 1796, cimitero dal 1801, Patrimonio dell’Umanità UNESCO nell’ambito del progetto “Portici di Bologna” dal 2021, la Certosa di Bologna custodisce la memoria di centinaia di migliaia di uomini e donne.
Per tutto l’Ottocento è stata meta privilegiata del grand tour, attirando visitatori illustri da tutta Europa. Lord Byron, Jules Janin, Charles Dickens e Theodor Mommsen sono tra coloro che hanno lasciato impressa sulla pagina una testimonianza affascinata dal luogo.

L’attuale assetto del complesso urbano è il risultato di un’articolata stratificazione di logge, chiostri ed edifici realizzati dal XV secolo ad oggi, che man mano assumono caratteri di progressiva ampiezza e monumentalità. Al suo interno si conserva un vastissimo repertorio di pitture e sculture realizzate da quasi tutti gli artisti bolognesi attivi nel XIX e XX secolo, testimonianza delle più rilevanti vicende artistiche, storiche e intellettuali di Bologna, cui si sono aggiunti in anni recenti alcuni interventi di artisti contemporanei. Nel cimitero riposano numerose figure importanti che si sono distinte nella storia locale e nazionale, solo per citarne alcuni: lo statista Marco Minghetti, il pittore Giorgio Morandi, il premio Nobel per la letteratura Giosue Carducci, lo scrittore Riccardo Bacchelli, il cantante d’opera Carlo Broschi detto Farinelli, il compositore Ottorino Respighi, il cantautore Lucio Dalla, la direttrice di coro Mariele Ventre, il generale polacco Giuseppe Grabinski, la scrittrice Cristina Campo, i fondatori delle aziende Ducati, Maserati, Weber e Zanichelli.

La pubblicazione del volume 101 cose da sapere sulla Certosa risponde ad un crescente interesse da parte di cittadini e turisti per la conoscenza e l’approfondimento dello straordinario patrimonio storico-artistico monumentale conservato all’interno di questo museo-giardino a cielo aperto, inserendosi tra le attività di tutela e valorizzazione che il Comune di Bologna ha affidato fin dal 2009 al Museo civico del Risorgimento | Settore Musei Civici Bologna e comprende mostre temporanee, convegni, incontri, visite guidate, attività educative e pubblicazioni.

Ogni città ha le sue storie da raccontare, anche quelle silenti dei morti. Questa guida, curata da Roberto Martorelli, frutto dalla sua ventennale esperienza come referente del progetto di valorizzazione culturale della Certosa per il Museo civico del Risorgimento di Bologna, condurrà il lettore in uno splendido viaggio in cui attraversare questa meravigliosa galleria in cui si susseguono scultura, pittura e architettura, migliaia di epigrafi e fotografie, e molto altro di ciò che rimane di vite dimenticate, comprese alcune storie alquanto bizzarre!

Le informazioni e curiosità offerte al lettore sono tratte da una selezione di contenuti pubblicati sul sito della Certosa, di racconti proposti durante le visite guidate diurne e serali e di pillole ideate per la pagina Instagram @certosadibolognaofficial realizzate con la partecipazione di Vittorio Cazzola, Roberta Grandinetti e Martina Tedeschi, giovani mediatori del progetto MIA – Musei Inclusivi e Aperti, realizzato dal Settore Musei Civici Bologna in collaborazione con RTI “Senza Titolo” – Aster – Tecnoscienza nell’ambito del progetto PON Metro 2014-2020.

Spiega Roberto Martorelli: “La civiltà del consumo ha completamente stravolto il rapporto con la morte, quasi imponendo di non doverci più pensare. È un cambiamento che mette in discussione ruolo e funzione del cimitero. Eppure basta proporre una visita guidata, un laboratorio per bambini, uno spettacolo teatrale notturno, per rivedere le persone nella città silente. Forse, con il cambio epocale della società, bisogna modificare anche l’approccio verso la morte ed il ricordo di chi ci ha preceduto. Questo libro, scritto a quattro mani partendo volutamente dai post sui social, nasce dopo anni di rapporti con il pubblico, accompagnato attraverso gli struggenti spazi della Certosa alla scoperta di capolavori scultorei, vite celebri e dimenticate”.

Foto in alto: Cinerario in Certosa- foto Luca_Strambi

L’Autore del volume: Roberto Martorelli, dopo una lunga esperienza come interior designer, dal 2000 si occupa del progetto di valorizzazione e restauro del cimitero monumentale bolognese della Certosa. Tra le mostre organizzate con relativo catalogo: Luce sulle tenebre – Tesori preziosi e nascosti dalla Certosa di Bologna (2010, con Beatrice Buscaroli), Venturi, Tura Sacilotto, 170 anni di lavorazione del marmo tra Bologna, Pietrasanta e Cararcas (2011, con Cecilia Degiovanni). Tra le pubblicazioni più recenti si segnala l’ideazione e la cura della nascente collana Scultori bolognesi dell’800 e ‘900, primo progetto editoriale di questo genere in Italia. Nel 2012 pubblica insieme a Valeria Roncuzzi il volume Dickens a Bologna e una visita memorabile alla Certosa (Minerva Edizioni).

– Foto in alto: Cinerario in Certosa- foto Luca_Strambi

* Da news letter Minerva edizioni

www.museibologna.it/risorgimento

I**l Programma completo del Calendario estivo delle iniziative su: http://museibologna.it/risorgimento/rassegne/52219/id/108144