Padre Marella e Giuseppe Dozza, figure simbolo della Bologna del 900, rivisitate da Maurizio Garuti

Nei prossimi giorni due eventi dedicati a due protagonisti cari alla città di Bologna
Martedì 16 novembre ore 18,30 nel salone del palazzo di via Barberia 4 (sede storica del Pci) presentazione del nuovo libro di Maurizio Garuti:
Ritratto segreto di Giuseppe Dozza” appena uscito in libreria,
con un’ampia selezione di fotografie di Walter Breveglieri (Minerva Ed.)
Interventi di: Aldo Balzanelli (giornalista), Matteo Marchesini (critico e scrittore), Roberto Mugavero (editore). Letture di Gabriele Marchesini (attore e regista teatrale)
Dozza è stato il sindaco della Liberazione e della ricostruzione della città dopo la tragedia e le distruzioni della guerra e dei bombardamenti. Garuti lo racconta da narratore, rivelando momenti che quasi tutti ignorano della sua vita di uomo e di politico.(*)
Venerdì 19 novembre 2021, ore 21 Sala Borsa Piazza Nettuno, Bologna
Lontano da Padre Marella”. Spettacolo teatrale, con il patrocinio e il supporto del Dipartimento di sociologia e diritto dell’economia dell’Università di Bologna
Monologo di Maurizio Garuti – interprete Gabriele Marchesini
regia Francesca Calderara – musica Stella Degli Esposti alla viola
Presentano: Don Paolo Dall’Olio responsabile diocesano dell’Ufficio della Pastorale del lavoro
Giuseppe Chili di Fondazione Duemila.
– Ingresso libero, si accede per prenotazione fino a esaurimento dei posti
redazione@fondazioneduemila.org
(*) Dal risvolto di copertina del libro su Dozza:
Fattorino di bottega, a 14 anni scopre il socialismo ed evade da un destino già tracciato. Ripara in Francia per sfuggire al carcere fascista, diventa uomo di punta del Pci in esilio. Vive una vita avventurosa, ricorre a una mezza dozzina di identità false per nascondersi e sopravvivere. È a Mosca negli anni cupi delle “purghe” staliniane, ma viene preso di mira perché non abbastanza sottomesso a Stalin. Il Pci lo emargina e poi lo riaccoglie. Ritorna a Bologna per combattere i nazifascisti. E’ stato il sindaco della Liberazione e della ricostruzione della città. Memorabili gli scontri e gli incontri con Lercaro e Dossetti. Poi a sessant’anni lo colpisce una malattia invalidante, lenta e inesorabile. Seguono anni di solitudine e di deserto affettivo. Le fotografie di Walter Breveglieri, in gran parte inedite, offrono una visuale straordinaria sul personaggio, su Bologna e sul Pci fra il 1945 e gli anni Sessanta. E completano un racconto che avvince ed emoziona.