E anche quest’anno , all’ultima domenica di ottobre, abbiamo dovuto adeguarci al passaggio dall’”ora legale” (o sommariamente primaverile/estiva) all’”ora solare”( approssimativamente autunno/invernale) spostando all’indietro le lancette dei nostri orologi, a correzione del percorso inverso messo in atto il 28 marzo scorso. E’dal 1996 che tutti i paesi dell’Unione europea, più la Svizzera e i paesi dell’est Europa, adottano lo stesso calendario per l’ora legale, nonostante le polemiche di alcuni Stati membri. E non tutti sono d’accordo per mantenere questo sistema (adottato per motivi economici – si è detto – per sfruttare meglio le ore di luce solare), anzi si prevede che dall’anno prossimo molti Stati vorranno abolirlo. L’idea in realtà è antica e già applicata in passato in modi, tempi e luoghi diversi (1).
Ma ci pare opportuno per l’occasione rinfrescare la memoria su una storia molto interessante e forse poco conosciuta.
Storia della misurazione del tempo (Da Wikipedia, l’enciclopedia libera) (2)
Per migliaia di anni l’uomo ha utilizzato diversi strumenti per tenere traccia dello scorrere del tempo. L’attuale sistema sessagesimale per la misurazione del tempo viene datato fino al XXI secolo a.C., ad opera dei Sumeri.
Gli egizi dividevano il giorno in due parti da 12 ore ciascuna, utilizzando grossi obelischi per tracciare il movimento del Sole. A loro si deve inoltre lo sviluppo delle clessidre ad acqua, utilizzate probabilmente per la prima volta nel Grande tempio di Amon e poi si sono poi diffuse al di fuori dell’Egitto; esse vennero utilizzate molto anche dagli antichi greci, i quali le chiamavano clepsydrae. Si ritiene che anche la dinastia Zhou abbia utilizzato degli orologi ad acqua simili, introdotti in Mesopotamia fin dal XXI secolo a.C., intorno allo stesso periodo.
Altri antichi strumenti di misura del tempo sono stati utilizzati nel corso della storia: la candela oraria, utilizzata nella Cina antica, nel Giappone antico, in Inghilterra e in Mesopotamia; la clessidra, dal funzionamento simile agli orologi ad acqua; la meridiana, che sfrutta l’ombra proiettata dal Sole su una superficie per stimare l’ora esatta in giorni soleggiati (questo la rende inutile di notte o in presenza di nuvole, e necessitava di essere ricalibrata al cambiare delle stagioni per allineare lo gnomone con l’asse terrestre).
Il primo orologio conosciuto a scappamento alimentato ad acqua, che trasferiva energia rotazionale a un meccanismo di movimento intermittente, risale al III secolo a.C. nell’antica Grecia.Gli ingegneri cinesi, nel X secolo, svilupparono degli orologi con meccanismi di scappamento a mercurio, seguiti dagli ingegneri iraniani che, nell’XI secolo, svilupparono degli orologi ad acqua movimentati da pesi ed ingranaggi.
I primi orologi meccanici, che sfruttavano un sistema a scappamento a verga con bilanciere, vennero inventati in Europa agli inizi del XIV secolo, e costituirono lo standard nella misurazione del tempo fino all’invenzione dell’orologio a pendolo nel 1656. L’invenzione della molla di richiamo all’inizio del XV secolo permise lo sviluppo di orologi portatili, portando all’arrivo dei primi orologi da tasca nel XVII secolo, i quali però non furono molto precisi fino all’implementazione della molla a spirale nel bilanciere a metà del XVII secolo.
L’orologio a pendolo rimase lo strumento di misura più preciso fino agli anni 1930, quando vennero inventati gli oscillatori al quarzo, seguiti dagli orologi atomici dopo la seconda guerra mondiale. Inizialmente relegati all’uso da laboratorio, grazie allo sviluppo della microelettronica negli anni 1960 gli orologi al quarzo divennero ben presto compatti e economici da produrre, ed entro gli anni 1980 si imposero a livello mondiale come la tecnologia più diffusa sia negli orologi da tavolo che negli orologi da polso.
Gli orologi atomici sono di gran lunga gli strumenti più accurati per la misurazione del tempo, e sono quindi utilizzati per calibrare gli altri orologi e per determinare il tempo atomico internazionale (TAI). Anche il tempo coordinato universale (UTC), il fuso orario standard di riferimento, è basato sulla misura del tempo tramite orologi atomici….
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Orologi da tasca e da polso
Il concetto dell’orologio da polso risale alla produzione degli orologi più antichi del XVI secolo. Elisabetta I d’Inghilterra ricevette un orologio da polso da Robert Dudley nel 1571. Fin dall’inizio, gli orologi da polso erano quasi esclusivamente indossati dalle donne, mentre gli uomini utilizzarono orologi da tasca fino all’inizio del XX secolo. Non era solo una questione di moda o di pregiudizi; gli orologi del tempo erano notoriamente soggetti a incrostazioni dovute all’esposizione agli agenti atmosferici e potevano essere tenuti al sicuro dai danni solo se trasportati nelle tasche. Quando il panciotto venne introdotto come moda maschile alla corte di Carlo II nel XVII secolo, l’orologio da tasca veniva infilato in tasca.
Il principe Alberto, consorte della regina Vittoria, introdusse come accessorio la “catena Albert”, progettata per assicurare l’orologio da taschino all’indumento esterno dell’uomo. Verso la metà del diciannovesimo secolo, la maggior parte degli orologiai produceva una vasta gamma di orologi da polso, spesso commercializzati come braccialetti, per le donne.
Robert Dudley, I conte di Leicester, uno dei primi personaggi storici menzionati in riferimento agli orologi da polso, per averne donato uno a Elisabetta I d’Inghilterra
Gli orologi da polso furono indossati per la prima volta dai militari verso la fine del diciannovesimo secolo, quando fu sempre più riconosciuta l’importanza di sincronizzare le manovre durante la guerra senza rischiare di rivelare potenzialmente il piano al nemico. Era chiaro che usare gli orologi da tasca mentre ci si trovava nel bel mezzo della battaglia o quando si era montato a cavallo non era pratico, così gli ufficiali cominciarono a legare gli orologi al polso. La Garstin Company di Londra brevettò un design “Watch Wristlet” nel 1893, anche se probabilmente stavano producendo disegni simili degli anni 1880. Chiaramente, al momento stava nascendo un mercato per orologi da polso da uomo. Ufficiali dell’esercito britannico iniziarono a usare gli orologi da polso durante le campagne militari coloniali nel 1880, come durante la guerra anglo-birmana del 1885.
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Durante la guerra contro i boeri, l’importanza di coordinare i movimenti delle truppe e sincronizzare gli attacchi contro gli insorti boeri era fondamentale, e l’uso degli orologi da polso divenne in seguito diffuso tra la classe degli ufficiali. La società Mappin & Webb iniziò la produzione del loro “orologio da battaglia” che ebbe successo tra i soldati durante la campagna in Sudan nel 1898 e pochi anni dopo aumentò la produzione per la guerra contro i boeri. Questi primi modelli erano essenzialmente orologi da tasca standard montati su un cinturino in pelle, ma all’inizio del XX secolo i produttori iniziarono a produrre orologi da polso appositamente costruiti. L’azienda svizzera Dimier Frères & Cie brevettò un design di orologi da polso nel 1903. Nel 1904, Alberto Santos-Dumont, un giovane aviatore, chiese al suo amico, un orologiaio francese di nome Louis Cartier, di progettare un orologio che potesse essergli utile durante i suoi voli. Hans Wilsdorf si trasferì a Londra nel 1905 e fondò la propria attività con suo cognato Alfred Davis, la Wilsdorf & Davis, fornendo orologi di qualità a prezzi accessibili – la società divenne in seguito Rolex. Wilsdorf passò presto all’orologio da polso e incaricò la ditta svizzera Aegler di produrre una linea di orologi da polso.
Il suo orologio da polso Rolex del 1910 divenne il primo orologio del genere a ricevere la certificazione di cronometro in Svizzera e nel 1914 vinse un premio dal Kew Observatory di Richmond, a ovest di Londra.L’impatto della prima guerra mondiale cambiò in modo incisivo la percezione pubblica sull’opportunità dell’orologio da polso per gli uomini e aprì un mercato di massa nell’era del dopoguerra.
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** Per saperne di più, vedi:
(1) https://it.wikipedia.org/wiki/Ora_legale
(2) https://it.wikipedia.org/wiki/Storia_della_misurazione_del_tempo