Biblioteche comunali di Bologna aperte alle visite

Da lunedì 3 maggio riaprono in sicurezza le sale studio in tutte le biblioteche di pubblica lettura: i posti sono limitati, secondo le normative vigenti per limitare la diffusione del coronavirus e l’accesso è solo su prenotazione. Per prenotare una postazione potete contattare la singola biblioteca. Rimane aperta anche Salaborsa Popup, la sala studio temporanea allestita all’interno della Sala degli Atti di palazzo Re Enzo.
Archiginnasio, Casa Carducci e Istituto Parri continueranno a consentire l’accesso, sempre su prenotazione, per la sola consultazione dei documenti posseduti.
In Archiginnasio sarà anche possibile visitare la mostra “Cercar lo tuo volume. Documenti danteschi in Archiginnasio”, allestita in occasione del settimo centenario della morte di Dante (1321-2021)*. http://bimu.comune.bologna.it/biblioweb/mostra-dante/
Dal 3 maggio riapriranno anche i luoghi di visita nelle biblioteche: il Teatro anatomico all’Archiginnasio (lunedì-venerdì 13-18; sabato 10-18; domenica 10-14), gli scavi archeologici in Salaborsa (lunedì 14.30-19; martedì-venerdì 10-19) e il museo di Casa Carducci (venerdì 14-19; sabato e domenica 10-14). L’accesso è sempre su prenotazione: per la visita il sabato e i giorni festivi bisogna prenotare entro le 24 ore precedenti.
La visita al museo di Casa Carducci è possibile già da questo fine settimana (30 aprile-2 maggio), con la contemporanea apertura del Museo del Risorgimento (venerdì 14-19; sabato e domenica 10-14).
Le prenotazioni per le sale studio e i luoghi di visita aprono da giovedì 29 aprile.
Ricordiamo che la Biblioteca Oriano Tassinari Clò è attualmente chiusa per lavori.
– Da mercoledì prossimo, 5 maggio, prenderà avvio Salaborsa è fuori!, un ricco programma di appuntamenti nel cortile Guido Fanti di palazzo d’Accursio: mattine e pomeriggi all’aperto con gruppi di lettura, laboratori in lingua, letture animate e, tutti i mercoledì dalle 16 alle 19, il mercatino dei libri di seconda mano.
Qui trovate gli orari aggiornati delle nostre biblioteche.
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* NOTE di presentazione della Mostra online su Dante in Emilia Romagna, dal sito sopra citato

La mostra si inserisce in un percorso espositivo diffuso, che unisce diverse città dell’Emilia-Romagna, ideato dal Servizio Patrimonio Culturale della Regione, in collaborazione con la Società Dantesca Italiana, in occasione del settimo centenario della morte di Dante (1321-2021).

Il progetto intende valorizzare materiali danteschi antichi e moderni, posseduti dalla Biblioteca dell’Archiginnasio, inserendoli nel contesto delle raccolte della Biblioteca.

La mostra è divisa in due parti. Nella prima sono esposte al pubblico le testimonianze più antiche della Commedia, fino al XVI secolo. Si tratta di manoscritti, incunaboli e cinquecentine attraverso i quali vengono esplicitate alcune tematiche pertinenti alla tradizione del testo dantesco: episodi di filologia dantesca, la ricezione dantesca nel Trecento attraverso biografie e traduzioni, i commenti danteschi a partire dal Landino, gli studi sulla conformazione dell’Inferno che coinvolsero anche Galileo Galilei e il lento affermarsi del titolo Commedia.

  • La seconda parte del percorso espositivo si propone di far conoscere alcuni fondi speciali, di particolare rilievo per lo studio della ricezione dantesca nei secoli XIX-XX. In quest’ottica vengono quindi esposti i libri e le carte appartenuti al dantista Teodorico Landoni, acquistati dal Comune di Bologna nel 1888 su suggerimento di Carducci. Tali documenti, assieme a quelli conservati nel fondo speciale “Comitato bolognese per la celebrazione del sesto centenario dantesco” che testimonia le iniziative tenutesi alla Biblioteca dell’Archiginnasio nel 1921, costituiscono un nucleo importante per comprendere la situazione degli studi danteschi a cavallo tra Otto e Novecento e la percezione della figura di Dante anche a livello popolare ed internazionale. L’apparato illustrativo attinge al patrimonio del Gabinetto Disegni e Stampe della Biblioteca, con una selezione di opere di Felice Giani e Pelagio Palagi, e con un approfondimento sulle incisioni tratte dal ciclo dantesco disegnato da John Flaxman.