Nel sito Storia e Memoria di Bologna è ora presenta la pagina dedicata alle Insegne delle botteghe bolognesi
Fino a tutto l’ottocento e nei primi anni del novecento, le strade erano costellate di insegne che distinguevano le attività esercitate. Poste all’esterno delle botteghe, oltre al richiamo pubblicitario avevano la funzione di riconoscimento dell’attività anche per chi era analfabeta. Questo in tempi in cui, al diffuso analfabetismo si associava il raggruppamento in zone molto circoscritte di attività tra loro omogenee, come si può evincere dai toponimi più antichi: Battiferro, Carbonara, Cartolerie, Drapperie, Moline, Oleari, Tagliapietre, oltre ai tanti altri oggi scomparsi. Le insegne diventavano tante volte inamovibili, in quanto identificative del luogo cui erano legate, erano destinate a restarvi anche in caso di cessione o di trasferimento dell’attività. Si trattava quasi sempre di pitture sui materiali più disparati, o di sculture abbastanza ingenue, che venivano esposte all’esterno degli esercizi, non alieni dal farne uso, oltre ai commercianti, osti e albergatori, ma anche addetti alle arti liberali come medici, notai, architetti, cambiavalute, pittori e farmacisti.….
* Per approfondire attraverso testi, immagini e documenti:
https://www.storiaememoriadibologna.it/insegne-delle-botteghe-bolognesi-2290-evento
** Si segnala in particolare la scheda sulla
Corporazione degli Orefici 1299 | 1796
https://www.storiaememoriadibologna.it/corporazione-degli-orefici-579-organizzazione
In foto: Insegna dell’Orefice della Mezza Luna a Bologna
** Tutti gli interventi della Storia #aportechiuse sono raccolti nella pagina YouTube Storia e Memoria di Bologna.