Gli scontri del “biennio rosso” sconvolsero anche il calcio. Un caso

Un ponticellese ai vertici del “Calcio Regionale Emiliano”. Era il 2 settembre 1921. Testo di Dino Chiarini
Angelo Orlandi (Ponticelli di Malalbergo, 4 gennaio 1890 – Bologna 24 aprile 1956) ragioniere di professione e agente assicurativo di una nota compagnia francese, nel 1921 giunse alla presidenza del Comitato Regionale Emiliano della Federazione Italiana Giuoco Calcio. Cognato del noto giornalista sportivo bolognese Nino Maggi (per anni redattore sportivo de Il Resto del Carlino) nel 1919 Orlandi era contemporaneamente socio e sostenitore del Bologna Football Club, oltre che dirigente della “sezione calcio” di Virtus Bologna (1). In seguito alla fusione tra quest’ultimo sodalizio e il Gruppo Sportivo Bolognese, avvenuta nel 1920, la nuova società sportiva prese il nome di Virtus Gruppo Sportivo Bolognese (Virtus G.S.B.) e Orlandi andò a ricoprire il ruolo di “vice-segretario” e “co-responsabile” della Sezione calcio.
Nell’assemblea regionale della F.I.G.C. del 2 settembre 1921, Angelo Orlandi fu nominato Presidente del Comitato Regionale Emiliano. Ma l’esiguo numero di presenti a quella riunione (solo 14 furono le società intervenute) rese il suo mandato ben poco rappresentativo, cosa che non mancò di avere negative conseguenze (2).

In un crescendo di riprovevoli episodi, che stavano accadendo per motivi politici in diverse città ma che coinvolgevano anche le tifoserie sui campi di gioco, alla fine del mese di novembre, precisamente il giorno 24, Angelo Orlandi diede le dimissioni dall’incarico federale. Due giorni dopo la Presidenza Federale Nazionale decretava addirittura lo scioglimento dello stesso Comitato Regionale, in considerazione del suo stato d’ingovernabilità. Orlandi stesso ne fu nominato Commissario, ma resistette solo undici giorni, poiché il 6 dicembre 1921 si dimise di sua spontanea volontà, ufficialmente “per motivi di salute”, in verità per gli scontri e le violenze che non accettava minimamente.

Angelo Orlandi non abbandonò il calcio attivo ma continuò a far parte del Consiglio della Virtus G.S.B.; al termine del campionato 1924/25 questa squadra fu condannata per aver commesso un illecito sportivo. Esclusa dalla classifica, fu punita con la retrocessione in Terza Divisione; stando così le cose, la casa madre, la S.E.F. Virtus, visto lo scivolone che aveva portato la squadra dal “massimo livello calcistico” (l’allora “Serie A”) alla “terza divisione”, decise di sciogliere la sezione calcio. Per questa serie di fatti sgradevoli, che avevano coinvolto e disonorato la sua società sportiva, Angelo Orlandi abbandonò definitivamente ogni incarico presso questo sodalizio e si allontanò dal “mondo del calcio” senza rimpianti.

Dino Chiarini

NOTE

(1) Odierna Società Educazione Fisica Virtus, più nota come S.E.F. Virtus.

(2) Il Comitato Regionale Emiliano eletto il 2/9/1921 era formato dai rappresentanti dalle seguenti società calcistiche:Virtus G.S.B. di Bologna, Juventus F.C. di Bologna, S.G. Fortitudo di Bologna, S.P.A.L. di Ferrara, Piacenza F.C., A.C. Reggiana, U.S. Forti e Liberi di Forlì, Parma F.C., A.C. Carpi e U.S. Mantovana.

(*) NOTA di redazione

Biennio rosso” è la locuzione con cui viene comunemente indicato il periodo della storia d’Italia compreso fra il 1919 e il 1920, caratterizzato da una serie di lotte operaie e contadine che ebbero il loro culmine e la loro conclusione con l’occupazione delle fabbriche nel settembre 1920.

In tale periodo si verificarono, soprattutto nell’Italia centro-settentrionale, mobilitazioni contadine, tumulti annonari, manifestazioni operaie, occupazioni di terreni e fabbriche con, in alcuni casi, tentativi di autogestione. Le agitazioni si estesero anche alle zone rurali e furono spesso accompagnate da scioperi, picchetti e scontri…”

A questo biennio seguirono altri due anni , il 1921 e il 1922, ancora più turbolenti e caratterizzati da fatti di sangue e da prevalenti violenze fasciste che culminarono con la Marcia su Roma e l’instaurazione del regime guidato da Benito Mussolini il 28 ottobre 1922.

– Per saperne di più:
https://it.wikipedia.org/wiki/Biennio_rosso_in_Italia

http://www.storiaxxisecolo.it/FASCISMO/fascismo1b.htm

e altre fonti online e di stampa indicate nelle relative bibliografie

– Foto 1: La squadra della Virtus G.S.B., anno 1920.

– Foto 2 : Manifesto socialista   che raffigura il fascismo, 1920.