Bologna grassa e dotta, ma anche un po’ criminale. In mostra e in libro

Criminis Imago. Le immagini della criminalità a Bologna.
Mostra fotografica a Bologna in Santa Maria della Vita, via Clavature 10, dal 23/10/2020 al 10/01/2021. Apertura tutti i giorni dalle ore 10 alle 19, tranne il lunedì.
Dal  23 ottobre fino al 10 gennaio 2021, l’oratorio ospita la nuova mostra fotografica “Criminis Imago. Immagini della criminalità a Bologna”: 100 scatti in bianco e nero che immortalano mezzo secolo di crimine a Bologna e in Emilia-Romagna, attraverso lo sguardo dei fotografi bolognesi Walter Breveglieri (dal 1949 al 1972) e Paolo Ferrari (per il periodo 1972-2000) che hanno documentato momenti tragici, ma che appartengono alla storia Italiana. Un lavoro di documentazione puntuale, da reporter, che si sposta dai luoghi del delitto alle aule dei tribunali.
La mostra – curata dal Procuratore Capo di Bologna Giuseppe Amato e da Marco Baldassari, responsabile dell’Archivio Ferrari di Genus Bononiae – è organizzata da Genus Bononiae, in collaborazione con la Procura della Repubblica di Bologna, la Polizia di Stato e l’Arma dei Carabinieri. Partner della mostra è la casa editrice Minerva di Bologna, proprietaria dell’Archivio Fotowall di Walter Breveglieri ed editrice del libro che porta lo stesso titolo e contenuto (**).
Una sezione di mostra è stata allestita anche nella corte coperta di Palazzo Pepoli. Museo della Storia di Bologna. La corte coperta del Museo è accessibile anche senza biglietto.
(**) Il libro “Criminis Imago” è dedicato ai fatti di cronaca nera che hanno caratterizzato la storia italiana a partire dagli anni Cinquanta. 100 fotografie in bianco e nero di Walter Breveglieri e Paolo Ferrari permettono di tracciare, decennio dopo decennio, una sorta di geografia criminale ripercorrendo tragici episodi che si sono fissati nella memoria collettiva del Paese.
Si inizia con gli scatti di Breveglieri che ci riportano le storie della Banda Casaroli, che nell’autunno del 1950 seminò terrore e morte: una storia che sedusse il regista Florestano Vancini, che dedicò un film alla vicenda, poi quelle del console Ettore Grande accusato di aver ucciso la moglie, di Rina Fort, in aula di tribunale per l’uccisione della moglie e dei figli del suo amante, fino al Delitto Nigrisoli, avvenuto nella nota clinica bolognese tramite la somministrazione di curanina.
Si prosegue con le fotografie di Ferrari tra cui s’imprimono nella mente quelle drammatiche delle macerie della stazione di Bologna dopo la strage del 2 agosto 1980, i resti dell’Italicus distrutto da una bomba, il luogo dell’omicidio di Francesca Alinovi e il ritrovamento della salma di Angelo Fabbri, ricompresi nella troppo disinvolta definizione di “Delitti del Dams“. E ancora il drammatico sequestro dell’imprenditore bolognese Eugenio Gazzotti, il terrorismo con i processi ad Ordine Nero e a Prima Linea, Giusva Fioravanti e Francesca Mambro, i numerosi delitti della Uno Bianca, il caso della “mantide” Katharina Miroslawa, il cui processo da Bologna approdò in Cassazione.
È un lavoro di documentazione puntuale, da reporter, quello svolto dai due fotografi tra i luoghi del delitto e le aule dei tribunali.

(*) I prezzi dei biglietti sono leggibili sul sito: https://genusbononiae.it/mostre/criminis-imago-immagini-della-criminalita-a-bologna/

https://www.minervaedizioni.com/criminis-imago.html