Dante Nardi, un altedese che giocò nel Bologna e si fece onore su tanti campi di calcio. Biografia a cura di Dino Chiarini.
Ricorre quest’anno il centenario della nascita di Dante Nardi, nato ad Altedo (Comune di Malalbergo) il 6 gennaio 1920, calciatore professionista negli anni Quaranta/Cinquanta del secolo scorso.
Cresciuto calcisticamente nell’Altedo A.G.C., debuttò in prima squadra a soli quattordici anni nel Campionato di Terza Divisione 1934/35. Nell’autunno del 1936 passò nelle giovanili del “Bologna A.G.C.” dove nel 1937 con la squadra juniores partecipò a Ginevra al “Trofeo Internazionale Giovanile” Walter Bensemann vincendo il prestigioso torneo. L’anno successivo lo stesso “Trofeo” si disputò a Strasburgo e il Bologna A.G.C., sempre con Nardi in campo, vinse di nuovo il torneo.
Nel 1939 Dante Nardi fu dato in prestito al Rimini Calcio, dove rimase per due anni, disputando, nel ruolo di mezzala metodista, eccellenti campionati di Serie C e segnando complessivamente nel biennio 30 reti. Ritornato dal prestito a Bologna, il 21 dicembre 1941 debuttò in Serie A con la maglia rossoblu nella partita che vedeva il Bologna affrontare la Lazio in trasferta; non fu un esordio felice per Nardi poiché la squadra petroniana subì una sonora sconfitta per 5-1. Per quasi tutta la gara il Bologna giocò in inferiorità numerica per un serio infortunio capitato al terzino Dino Fiorini (nativo di S. Giorgio di Piano), avvenuto al 35’ del primo tempo e da quel momento inutilizzabile all’ala. Nardi disputò un’onesta partita, ricevendo i complimenti dal noto giornalista Eugenio Danese, del quotidiano sportivo “Il Littoriale”.
La giovane promessa bolognese quell’anno giocò da titolare solo sette partite, dal momento che gli attaccanti rossoblù erano i famosi e navigati Puricelli, Schiavio, Sansone, Reguzzoni e Biavati. Nonostante le poche gare giocate, riuscì a segnare tre reti, le stesse del ben più famoso “Peppino” Meazza, che allora vestiva la maglia del Milan; la prima rete, Nardi la segnò il 10 maggio 1942 a Milano contro l’Ambrosiana e con quella preziosa marcatura il Bologna vinse la partita. Sette giorni dopo, nell’incontro casalingo contro il Livorno, vinto dai rossoblu per 7-1, segnò una doppietta.
Nel campionato 1942-43 Dante Nardi s’aggiudicò la maglia da titolare e disputò ventidue gare segnando sei reti, le stesse marcate dal più famoso attaccante del Torino Franco Ossola. Sempre nel campionato 1942-43 fu convocato due volte nella Selezione Nazionale Under 21 e una volta nella Selezione A, agli ordini del celebre Commissario Tecnico Vittorio Pozzo. Successivamente fu contattato pure dal Commissario Tecnico dell’A.C. Torino, Roberto Copernico (nativo di Casoni, Comune di Malalbergo) che lo voleva nelle fila granata.
Nel 1944 Dante Nardi partecipò al Campionato Divisione Nazionale “Alta Italia” con il Bologna A.G.C., dove disputò dodici partite segnando otto reti.
La folgorante carriera di Dante Nardi s’interruppe bruscamente; infatti, nella settimana che precedeva l’incontro di ritorno tra il Bologna e i Vigili del Fuoco di La Spezia in programma il 18 giugno del 1944, una grave malattia colpì il calciatore e questa lo fece allontanare dai campi di calcio per quasi tre anni.
Dopo la fine del secondo conflitto mondiale, tornò in campo; infatti, nel campionato di Serie C 1946-47 vestì la maglia biancoazzurra della S.P. Centese dove, con le sue 25 reti, contribuì alla promozione di questa società in serie B, risultando pure il miglior realizzatore del girone. Nel campionato 1947/48, sempre con la S.P. Centese, disputò trentaquattro partite, realizzando 6 reti.
Nel novembre del 1948 il Bologna, proprietario del cartellino, lo prestò all’Altedo A.G.C. e così tornò a vestire i colori biancorossi della squadra del suo paese, appena retrocessa dalla Serie C, nella duplice veste di giocatore-allenatore. La A.G.C. Altedo s’aggiudicò il terzo posto nella classifica generale del campionato di Promozione Interregionale, alle spalle dell’Imolese e del Salsomaggiore.
L’anno seguente Dante Nardi tornò a Cento, dove la squadra aveva assunto il nome di Pro Calcio Pastificio Barbieri Cento e in quel campionato 1949/50 segnò 17 reti; disputò poi i campionati 1950-51 e 1951-52 nel C.A. Faenza, segnando complessivamente 24 reti.
L’anno successivo vestì per otto di gare i colori gialloblù del G.S. INCEDIT di Foggia, società che militava nel campionato di Promozione Pugliese. Tornato ad Altedo, continuò a giocare, prima nella Medicinese poi nella Poggese di Poggio Rusco e l’anno successivo nell’Altedo; infine, concluse la carriera calcistica disputando il campionato di IV Serie 1956/57 nel Casalecchio.
Terminata la carriera di calciatore, per diversi anni intraprese quella di allenatore, prima ad Altedo e successivamente a Minerbio, portando ambedue le società alle categorie superiori. Segnalò al Bologna F.C., la sua squadra del cuore, le giovani promesse che ebbe modo di osservare sui campi di periferia.
Dante Nardi è deceduto ad Altedo il 29 dicembre 1998.
Dino Chiarini
In foto: Dante Nardi con la maglia del Bologna e in campo nel 1942