Pillola di storia sangiorgese n. 2. A cura di Anna Fini
In questo tempo di pandemia spesso si è fatto riferimento all’epidemia influenzale chiamata “spagnola” che poco più di cent’anni fa’ imperversava. Eccone alcune informazioni storiche tratte dall’Archivio Storico Comunale di San Giorgio di Piano e relative al suo territorio.
Nell’ottobre del 1918 una forte epidemia influenzale colpì con forza devastante San Giorgio come tutta l’Italia e l’Europa. Già dall’inizio di quell’anno il Prefetto aveva allertato Sindaci ed ufficiali sanitari perché si facesse attenzione ai casi di vaiolo e si rendesse obbligatoria la rivaccinazione per alcune categorie, invitando anche i parroci a ricordare, dall’altare, l’importanza della vaccinazione dei figli.
Dal settembre, poi, la Prefettura chiese informazioni sulle eventuali manifestazioni patologiche che si fossero verificate in loco; si rispose che se n’ erano riscontrate alcune. Nei giorni seguenti i casi aumentarono e si moltiplicarono: alla fine di ottobre si contavano a San Giorgio una cinquantina di nuovi ammalati al giorno con un aumento dei casi più gravi ai quali seguiva spesso la morte.
Il Sindaco invitò l’Arciprete a sospendere l’annuncio di morte col suono delle campane per evitare che il morale della popolazione si abbattesse ulteriormente o fosse presa dal panico e dalla Prefettura si diedero indicazioni per evitare, date le condizioni sanitarie, qualsiasi concentramento di persone nella ricorrenza dei defunti del 2 novembre, come avveniva ed avviene tutt’ora nel cimitero in quella data.
Si deve segnalare che se a San Giorgio erano queste le condizioni …… la vita non era migliore nei comuni vicini: il Prefetto informava il nostro Sindaco che i medici di Bentivoglio e Castello D’Argile si erano ammalati e chiedeva la disponibilità di un nostro medico per la loro sostituzione.
Il fronte sanitario sangiorgese era composto da 2 medici ed un infermiere della Croce Rossa, la quale aveva aperto un ospedale a Bentivoglio e che aveva messo a nostra disposizione una ventina di letti per ospedalizzare i casi più gravi e le persone che, abitando lontano dal paese, erano difficilmente raggiungibili .
L’ufficiale sanitario stilò un bollettino giornaliero sull’andamento dell’epidemia e, finalmente, il 25 novembre1918 relazionò al Sindaco la sua conclusione facendone il bilancio: in 2 mesi i colpiti dal morbo a san Giorgio erano stati i 4/5 della popolazione e le vittime 67, in massima parte giovani.
Anna Fini
Foto 1: Disegno di malato di influenza, tratto da “Strenna d’archivio 1870” di Pelagatti cav. Gaetano.
Foto 2 . Relazione del medico