Avrebbe dovuto aprire i battenti il 5 marzo ma purtroppo a fine febbraio il decreto anti-coronavirus ha fermato l’attesissima mostra dedicata a Raffaello. Non sarà la stessa cosa ma adesso è possibile ammirala online. Pensata per celebrare i 500 anni dalla morte dell’artista, la mostra era stata allestita a Roma presso le Scuderie del Quirinale. Mancavano una manciata di giorni, meno di due settimane all’avvio ma il coronavirus è riuscito a fermare anche quello che dagli amanti dell’arte era considerato l’evento dell’anno. Così gli organizzatori hanno offerto la possibilità di fare una passeggiata virtuale all’interno della mostra attraverso i canali social. Ma non solo.
Le Scuderie del Quirinale riaprono virtualmente le porte della mostra “Raffaello.1520-1483” con video-racconti, approfondimenti e incursioni nel backstage che, attraverso i canali social, permetteranno di ammirare alcune tra le più belle opere esposte e presenteranno dettagli e curiosità sull’arte del pittore rinascimentale e sulla più grande rassegna mai tentata finora.
Con l’hashtag #RaffaelloOltreLaMostra sarà possibile ascoltare il racconto dei curatori e partecipare virtualmente agli incontri ospitati a palazzo Altemps prima dell’apertura al pubblico dell’esposizione. Da Silvia Ginzburg, che affronta il tema della giovinezza di Raffaello, ad Antonio Natali, che racconta il periodo fiorentino del pittore, fino ad Alessandro Zuccari, che ne approfondisce l’attività nella Capitale.
Tanti i contributi offerti anche dai curatori della mostra e da importanti studiosi che, attraverso pillole video, approfondiranno le opere e le grandi tematiche relative all’arte di Raffaello. La serie, introdotta dalla curatrice Marzia Faietti con “Qualche ragione, tra le tante, per amare Raffaello”, partirà con Matteo Lafranconi, curatore e Direttore di Scuderie del Quirinale, cominciando proprio dal punto in cui parte il percorso espositivo, con “La morte di Raffaello”. A seguire, i co-curatori Francesco Di Teodoro e Vincenzo Farinella approfondiranno la Lettera a Leone X, il progetto di Villa Madama, il rapporto di Raffaello con l’antico, con i suoi committenti e gli anni della gioventù. Infine, lo studioso Achim Gnann presenterà una riflessione su “Raffaello e Giulio Romano”.
Le attività online proseguiranno con #RaffaelloInMostra: video-passeggiate all’interno delle sale, arricchite da dettagli e curiosità sulle opere, e incursioni nel backstage, con il racconto dell’allestimento della rassegna che vanta capolavori provenienti dalle collezioni dei più importanti musei al mondo, per un totale di 204 opere, 120 dello stesso Raffaello tra dipinti e disegni.