Basta un clic e vai dove vuoi… stando in salotto. A cominciare da Rai play che, tra l’altro, ripropone tutte le serie di lezioni e documentari di Rai Storia, Passato e presente e tanto altro, con o senza registrazione, gratis. Vedi ad esempio: https://www.rai.it/raistoria/
– Il museo del Risorgimento di Bologna propone tre appuntamenti in diretta dedicati a “Parto con Garibaldi!” : Lunedì 16 marzo, ore 18 con Roberto Martorelli e Mercoledì 18 marzo, ore 18, con Mirtide Gavelli su https://www.facebook.com/museorisorgimentobologna/
– Martedì 17 marzo, ore 18 – Alessia Branchi sarà su https://www.facebook.com/8cento/
Un progetto in collaborazione Associazione 8cento, Associazione Didasco Bologna e Associazione Amici della Certosa di Bologna. Dopo ogni diretta si potrà dialogare nella sezione commenti del video e verrà pubblicato un post che rimanda ad un approfondimento attraverso testi, documenti, video disponibili on line.
– L’Università di Bologna offre varie opportunità, vedi ad esempio: https://www.unibo.it/it/ateneo/chi-siamo/visita-virtuale-di-alcuni-luoghi-unibo
– La Regione Emilia Romagna, tra le prime ad essere colpite dall’epidemia, propone un affascinante percorso da scoprire nei giorni di #iorestoacasa. Da Ferrara a Rimini, tra musei, paesaggio e grandi personalità del passato. Un clic sulla pianta e si è “dentro” il museo. Certo solo in maniera virtuale, ma a causa del dilagare del coronavirus e con il nuovo decreto normativo che chiude i luoghi di cultura e impedisce di uscire e viaggiare, ecco la visita permette di scoprire e conoscere un patrimonio storico, artistico e culturale anche comodamente dal proprio divano. Bastano un computer, le cuffiette e una buona dose di voglia di navigare in rete. Così i territori entrano direttamente tra le nostre pareti domestiche.
Ad iniziare dal museo archeologico di Ferrara, allestito nel cinquecentesco Palazzo Costabili detto di Ludovico il Moro (Antonio Costabili era segretario di Ludovico e personalità di spicco della corte del Duca Ercole I d’Este), che regala un tour realistico attraverso le proprie sale. Si muove il mouse tra i reperti provenienti dagli scavi dell’antica città di Spina, l’antica necropoli etrusca nel cuore del delta del Po e delle valli di Comacchio.
Un altro clic e si è dentro la sala XIV (ci sono anche audioguide per l’ascolto di ulteriori informazioni), dove si possono ammirare i “lebetes gamikoi“, i vasi che accompagnavano le future spose o i piatti da pesce che, riproducendo specie note offrono un interessantissimo spaccato della vita quotidiana e di una delle principali risorse alimentari della cittadinanza di Spina. Ancora un passaggio ed eccoci nel salone delle carte geografiche che si apre al piano nobile, con le mappe tratte da atlanti e cartografia storica editi tra il Cinquecento e i primi decenni del Novecento.
Pure il capoluogo bolognese ha diversi musei che si possono visitare virtualmente, come il Museo Baroque Art (realizzato nell’ambito del progetto europeo Museum With No Frontier) dedicato a opere d’arte barocca presenti in alcuni paesi europei, tra cui l’Italia. E ancora “Storia e Memoria di Bologna”, il portale (con anche un canale you tube collegato) che raccoglie la memoria collettiva, cittadina e nazionale, su avvenimenti storici. Navigando tra i diversi scenari, si passa dal lungo Ottocento (1796-1915) alla lotta di Liberazione del 1945.
Sul sito del turismo della città di Rimini sono consultabili online, attraverso mappe interattive, quattro itinerari, dal romano al rinascimentale medioevale, passando per quello felliniano (ricordiamo che quest’anno ricorre il centenario dalla nascita del grande regista Federico Fellini), fino all’entroterra per arrivare “in un batter d’ali” a Montefiore Conca che in cima alla sua collina ospita una grande e bellissima rocca medievale o a Verrucchio con la Rocca Malatestiana. Si può invece compiere un vero e proprio giro esplorativo nel Teatro Galli, sempre a Rimini, attraverso le scenografiche sale dell’edificio, dal foyer o sala delle colonne, alla sala del balletto. C’è anche un’area archeologica.
Non mancano poi le audioguide, in formato Mp3 per il palmare, lettore o pc. Protagonisti, tra gli altri, i musei del cibo per un tuffo nelle tradizioni legate ai prodotti tipici d’eccellenza, del territorio parmense. La “Via del Gusto”, attraversa la provincia dalla pianura ai primi colli, e porta a conoscere il Parmigiano Reggiano, il Pomodoro, il Salame Felino, il Prosciutto di Parma con tutte le varie curiosità e aneddoti. Sempre prestando orecchio, si conosce qualcosa in più sulla città di Carpi. Lo sapevate che la rinascimentale Piazza dei Martiri, con i suoi oltre 16 mila metri quadrati di superficie, è una delle più estese piazze di Italia? O sul borgo di San Giovanni in Marignano, alle porte della Valconca (RN), conosciuto fin dal Medioevo come “Granaio dei Malatesta”.
«È sicuramente una iniziativa encomiabile, che rileva come l’arte non sia “luogo” stantio, polveroso e immobile, ma possa fungere da vero e proprio servizio sociale», dice Simone Fiderigo Franci, presidente GTI (Guide Turistiche Italiane). «Molte persone, oggi costrette a stare al chiuso, potranno conoscere musei di cui prima non sapevamo o snobbavano l’esistenza e sviluppare la curiosità per successive visite. Perché noi dobbiamo pensare all’oggi ma anche a quando l’emergenza sarà terminata. Ecco che il concetto di #IoStoACasa può diventare motore di interesse su musei, mostre, rassegne varie. Dimostrando, peraltro, che cultura e arte sono al passo con la tecnologia. Anzi, un passo avanti», conclude il presidente.
Dal sito travelemiliaromagna, si possono scaricare, gratuitamente, anche libri o guide turistiche per ulteriori approfondimenti. Disponibili pure podcast radio per “andare per” anche senza percorrere chilometri infiniti, un modo per ascoltare notizie e fantasticare con la mente su posti di cui si ha poca conoscenza. Tra cui Claterna, la città ritrovata alle porte di Bologna che si colloca in quella che oggi è il comune di Ozzano dell’Emilia. Un luogo importante nell’età antica.
Grazie a Google Art&Culture, inoltre, si possono toccare quasi con mano le opere conservate all’interno dei Musei Civici di Palazzo Farnese di Piacenza, dal “Tondo” di Botticelli alle pitture di Sebastiano Ricci. E di molti altri luoghi della cultura, come La Galleria dei dipinti antichi della Fondazione Cassa di Risparmio di Cesena. Infine, non si spegne l’impegno delle istituzioni per continuare a portare la cultura nelle case, sperimentando nuove modalità di comunicazione e linguaggi espressivi. Su questa scia si muove il Mambo – Museo d’Arte Moderna di Bologna che ha lanciato l’iniziativa “2 minuti di MAMbo”: ogni giorno (fino a domenica 5 aprile), dal martedì alla domenica come simbolicamente nei giorni di apertura ordinari del musei, alle ore 15, sarà pubblicato un nuovo contributo sul canale YouTube MAMbo Channel. Prenderà vita un inedito racconto articolato in diversi appuntamenti affidati ognuno a una voce diversa, tra curatori, artisti esposti nella collezione permanente e nella mostra temporanea, mediatori culturali. In pochi minuti approfondimenti e commenti, perché, secondo il loro claim, la cultura fa la forza sempre e regala lo stesso emozioni. Anche se ciascuno nella propria abitazione.