Grandi promesse e progetti in cantiere per mettere in sicurezza il territorio intorno al Reno, in particolare sul tratto bolognese, dopo la disastrosa rottura del febbraio scorso a Castel Maggiore. E’ quanto emerso dal convegno svoltosi nei giorni scorsi a Pieve di Cento, con la partecipazione dell’assessore regionale Paola Gazzolo, tecnici della materia e alcuni sindaci della zona . Si è parlato di una futura spesa complessiva di oltre un milione di euro per una serie di interventi lungo gli argini del fiume Reno e dei torrenti Samoggia e Lavino. Si provvederà allo sfalcio della ormai folta vegetazione che invade gli alvei e le golene, e alla chiusura delle tane scavate dagli animali (nutrie in particolare) negli argini; alcuni interventi nel tratto tra Bologna e Pieve, e nel successivo tratto ferrarese, sono già in fase di appalto. Ma soprattutto, entro l’anno, si dovrebbero avviare le procedure di appalto per la costruzione dell’argine di chiusura della Cassa di espansione di Bagnetto, su un lembo estremo del territorio di Castello d’Argile sul confine con Sala bolognese, e su cui si estenderà, incuneato alla confluenza del Samoggia in Reno. Cassa di cui si parla da quasi 20 anni (si son viste relazioni e progetti del 1997 e 2007) che però non aveva fatto finora che pochi passi avanti, anche per problemi di espropri di terreni agricoli e fabbricati rurali necessari. Per questo argine di chiusura la spesa prevista è di altri 7 milioni di euro. Questa Cassa dovrebbe occupare circa 270 ettari, con superficie utile di invaso di circa 245 ha, e volume massimo di contenimento di 17 milioni di metri cubi di acqua.
Altro intervento significativo riguarda l’altra Cassa di espansione delle Budrie , sul Samoggia, in territorio di S. Giovanni in Persiceto, di cui si prevede il completamento del sistema di regolazione dell’ingresso e dell’uscita delle acque. Cassa realizzata nel 2011 dopo oltre un decennio di lavori e scavi. Il bando di gara per l’affidamento di questi ulteriori lavori è previsto per la prossima primavera.
Con le piogge autunnali in arrivo, si vedrà quanto alvei e argini , rafforzati e ripuliti (?) , saranno pronti per reggere le probabili piene.
Questo annuncio va ad aggiungersi al Piano di interventi per la sicurezza idraulica dell’Emilia Romagna, annunciato nel marzo 2019 con una previsione di investimenti per 147 milioni (vedi altro articolo precedente su questo nostro sito):