PIETRE PARLANTI: STORIA DELLE GROTTE DI LABANTE
Presentazione 3° edizione del volume
mercoledì 26 giugno 2019 ore 18.00, Palazzo Zani, via S. Stefano 56, Bologna
PROGRAMMA
Introduce e conduce Renzo Zagnoni, storico del territorio
Interventi di : Salvatore Argentieri, già sindaco Castel D’Aiano, Fabrizio Finotelli, geo-archeologo, Danilo Demaria, Unione Speleologica Bolognese, Alberto Nasci, sindaco Castel D’Aiano
conclude Giovanni Tamburini, presidente della Bonifica Renana
Ingresso libero. Segue aperitivo
Le Grotte di Labante – nell’Appennino di Castel D’Aiano – rappresentano un fenomeno naturale unico ed eccezionale, che in un paesaggio suggestivo e dinamico, racconta una storia lunga e in continua evoluzione. Infatti esse sono uno scrigno di elementi di grandissimo pregio, sia ambientali che storici e archeologici.
Lo straordinario assetto geologico delle Grotte associa due aspetti che sono stati fin dalla preistoria elemento di richiamo per l’uomo, ossia la formazione continua di travertino e la presenza di acque sorgive: fattori che hanno determinato anche la sacralità millenaria attribuita di questo luogo simbolico dell’Appennino bolognese.
Infatti, è proprio dalle cave di Labante che, partire dal V secolo a.C., gli Etruschi trassero il travertino utilizzato per i monumenti religiosi e le strutture monumentali di Marzabotto.
All’affascinante storia di questo sito è dedicata la terza edizione, aggiornata ed ampliata, del libro .
Illustreranno gli esiti delle campagne di scavo realizzate dal 2012 ad oggi, Fabrizio Finotelli, geoarcheologo, che ha guidato le ricerche, e Danilo Demaria, dell’Unione Speleologica Bolognese, mentre condurrà la presentazione il prof. Renzo Zagnoni, storico del territorio e direttore di Nueter. In conclusione, Giovanni Tamburini, presidente della Bonifica Renana, illustrerà gli interventi che oggi consentono a tutti una fruizione agevole e sicura di questo sito speciale della nostra montagna.
** Ai partecipanti verrà donata una copia del volume.
http://www.bonificarenana.it/servizi/notizie/notizie_fase02.aspx?ID=1998
* Nota informativa: Solamente una piccolissima parte del territorio della Provincia di Bologna è sede di fenomeni carsici
A tutt’oggi, le descrizioni e gli studi su questo importantissimo fenomeno naturale della nostra Provincia sono assolutamente scarsi e soprattutto limitati quasi esclusivamente alle prime relazioni dei naturalisti del ‘600 e del ‘700, di difficilissimo reperimento da parte del grande pubblico. Si deve far notare però che a pochi chilometri da Bologna, nel Comune di Castel d’Aiano, vi è un fenomeno carsico che, dal punto di vista strettamente scientifico, deve essere considerato ancora più importante dei “Gessi Bolognesi“, non fosse altro che per la sua rarità.
Si tratta della più grande grotta primaria nei travertini d’Italia e forse una delle più grandi del mondo: la Grotta e cascata di Labante.
Queste cavità naturali, infatti sono molto rare, e soprattutto, difficilmente superano i 4-5 metri di lunghezza.
Le Grotte di Labante raggiungono addirittura i 51 metri con un dislivello di 12.
Sopra la grotta è presente anche una cascata naturale alimentata dalla stessa sorgente che ha dato origine alla formazione calcarea, e se viene osservata con il sole alle spalle, regala un arcobaleno molto suggestivo.
L’interno è attraversato da cunicoli e pertugi nei quali l’azione naturale dell’acqua ha plasmato vegetali e cristalli di calcite dalle forme più strane.
La Grotta di Labante è situata al centro di un bellissimo parco adatto a escursioni sia a piedi sia in bicicletta.
Storicamente, risulta essere la prima cavità naturale del bolognese di cui si conservi memoria scritta.
*Info e foto da : http://www.bologna.bo/grotta-e-cascata-di-labante/