Per ricordare Leonardo a 500 anni dalla morte

Oggi verranno emessi dal Mise quattro francobolli commemorativi di Leonardo con una tiratura di trecentomila esemplari di fogli, pari a 1,2 milioni di francobolli. I quattro francobolli, racchiusi all’interno di un foglio, riproducono ciascuno un’opera di Leonardo: il primo è un particolare degli “Studi di proporzioni del volto e dell’occhio”; il secondo è dedicato all’Adorazione dei Magi; il terzo è il “Ritratto di musico” e il quarto la “Testa di fanciulla” detta anche “La Scapiliata”. Sullo sfondo del foglio è riprodotta una pagina del Codice Arundel, custodito alla British Library di Londra. L’annullo speciale nel primo giorno di emissione è disponibile presso l’Ufficio postale Roma 47 e presso l’ufficio postale della Galleria degli Uffizi.
Leonardo in Romagna nel 1502
** Nell’occasione riportiamo uno stralcio da biografia di Leonardo relative al suo soggiorno in alcune località della Romagna
….Nel 1502 Cesare Borgia, detto il Valentino, spinto dall’esigenza di difendere al meglio il Ducato di Romagna appena conquistato con l’appoggio del padre papa Alessandro VI e del re di Francia Luigi XII, si rivolse a Leonardo da Vinci che aveva già potuto conoscere e apprezzare a Milano. Il Valentino, abile anche nel circondarsi degli uomini migliori del suo tempo, affidò a Leonardo l’incarico di “vedere, mesurare, et bene extimare, […] e a considerare li Lochi et Forteze e li Stati nostri, ad ciò che secundo la loro exigentia ed suo iudicio possiamo provederli“. Leonardo deve cioè verificare le fortificazioni e le infrastrutture strategiche e progettare eventuali miglioramenti. Perché i signori di Romagna, Montefeltro e Marche sono tutt’altro che definitivamente sottomessi e il futuro del neonato ducato si profila tormentato e carico di incertezze.

Leonardo accetta l’incarico di “Architecto et Ingegnero Generale” e si mette in viaggio al seguito dell’esercito del Valentino. Si reca prima a Pesaro e Urbino e successivamente risale le rive dell’Adriatico, giungendo l’8 agosto 1502 a Rimini. Come è sua abitudine, riempie i fogli del taccuino di viaggio di annotazioni, calcoli, schizzi e disegni. Un taccuino minuscolo (conosciuto come Codice L, conservato a Parigi presso l’Institut de France e visibile in Italia ormai solo in copie anastatiche.
Il soggiorno riminese è breve, ma Leonardo trova il tempo per ammirare ed annotare l’effetto armonioso delle cadute d’acqua della Fontana della Pigna, posta allora in Piazza dell’Arengo ed oggi in Piazza Cavour. L’acqua è un oggetto costante delle ricerche scientifiche di Leonardo, ma è anche, per lui, un elemento simbolico di grande fascinazione. …..
Ma gli impegni di architetto e ingegnere generale sospingono presto Leonardo verso altri luoghi. Nel mese di agosto è a Cesena, che Cesare Borgia voleva ingrandire e abbellire per farne la sede della corte. Leonardo studia e compie rilievi delle mura e delle fortificazioni, ma in realtà tutto lo incuriosisce….. Ai primi di settembre raggiunge Cesenatico. Il porto canale trecentesco rischia di insabbiarsi all’imboccatura. Leonardo ne compie il rilievo e lo disegna anche a volo d’uccello, progettando alcune migliorie decisive che rimarranno però sulla carta.
Dopo pochi giorni riprende il suo cammino. È a Faenza, dove disegna la cattedrale, e successivamente a Imola, dove si ferma fino a dicembre.
Imola in quello scorcio d’autunno 1502 è un vero e proprio “campo militare”: Cesare Borgia vi raccoglie armi e uomini a migliaia, probabilmente in vista di un attacco a Bologna e ai Bentivoglio che non avverrà mai. A Imola è presente peraltro anche un testimone di eccezione, Nicolò Machiavelli, inviato da Firenze come ambasciatore per sondare gli umori del Valentino e studiarne le mosse, soprattutto quelle in chiave antitoscana. …..
Tra i frutti più preziosi del suo soggiorno imolese è la pianta della città, ora conservata presso la Royal Library del Castello inglese di Windsor. Tutta la città con le sue vie, le piazze, gli edifici, le mura e il territorio circostante sono inscritti in un cerchio suddiviso da otto raggi che recano i nomi dei venti. Nella parte inferiore, in una sorta di contrappunto naturale alla geometrica spartizione degli spazi ad opera dell’uomo, scorre con larghe anse azzurrine il fiume Santerno. La mappa di Imola, e con lei la contemporanea Carta fisica della Toscana, dell’Emilia e della Romagna, sono insieme strumenti scientifici e prodigiose creazioni artistiche.
Il soggiorno imolese di Leonardo si concluse nel dicembre del 1502. Nel 1503 , morto il papa Alessandro VI, tramontavano le fortune e il sogno di suo figlio Cesare di restare a capo di uno stato forte nel centro dell’Italia. Cesare Borgia morirà esule in Navarra, dove si era rifugiato, nel 1507. Leonardo nel 1503 si trasferì di nuovo al servizio di Firenze, dove di lì a poco dipingerà la Gioconda. Ma i preziosi foglietti del Codice L non sono stati ovviamente dimenticati……

Sintesi da testo di Isabella Fabbri [IBC]
http://rivista.ibc.regione.emilia-romagna.it/xw-200202/xw-200202-a0011

Per biografie di Leonardo più esaurienti vedi.

http://www.leonardo3.net/it/leonardo-da-vinci/

https://it.wikipedia.org/wiki/Leonardo_da_Vinci