L’ARTE È DONNA
INCONTRI TRA LIBRI E OPERE NEI MUSEI DI BOLOGNA
– Martedì 9 aprile – Museo d’Arte Moderna di Bologna via Don Minzoni 14
Lica Covo Steiner. Arte, grafica e impegno
Presentazione del libro “Lica Covo Steiner” di Anna Steiner (ed. Corraini), alla presenza dell’autrice. Relatrici: Anna e Marzia Corraini. Coordina Lara Crinò. Visita guidata alla mostra “Mika Rottenberg” a cura di Lorenzo Balbi.
– Mercoledì 8 maggio- Palazzo d’Accursio, Cappella Farnese Piazza Maggiore 6. Sofonisba Anguissola e Lavinia Fontana, le dame con il ventaglio. Presentazione del libro “La dama con il ventaglio” di Giovanna Pierini (ed. Electa), alla presenza dell’autrice. Relatrice: Vera Fortunati. Coordina Lara Crinò
Visita guidata alle Collezioni Comunali a cura di Silvia Battistini sul tema “Ritratti femminili nel Cinque e Seicento”.
–Martedì 28 maggio -Museo Civico Medievale via Manzoni 4 Impressioniste. Berthe Morisot, Eva Gonzalès, Marie Braquemond, Mary Cassatt. Presentazione del libro “Impressioniste. Mary Cassat, Marie Braquemond, Eva Gonzalès, Berthe Morisot” di Martina Corgnati (Nomos edizioni), alla presenza dell’autrice. Relatrice: Lucia Corrain. Coordina Lara Crin. Visita guidata a cura di Paolo Cova sul tema “Le grandi donne bolognesi al Museo Medievale: da Novella a Properzia de’ Rossi”.
– Martedì 4 giugno – Museo del Patrimonio Industriale via della Beverara 123. Vivian Maier e il segreto della fotografia. Presentazione del libro “Dai tuoi occhi solamente” di Francesca Diotallevi (ed. Neri Pozza), alla presenza dell’autrice. Relatrice: Patrizia Pulga. Coordina Lara Crinò. Visita guidata alla mostra “Formazione professionale, lavoro femminile e industria a Bologna, 1946-1970”.
Nella storia dell’arte, il profilo delle donne resta spesso sfocato, le loro storie oscure. Negli ultimi anni però il vento è cambiato e di queste storie al femminile si è cominciato a raccontare, discutere, scrivere.
Anche i musei civici diventano protagonisti di questa riscoperta attraverso la rassegna L’arte è donna. Incontri tra libri e opere, una serie di incontri che porta nelle sale autrici di biografie d’arte e studiose, unite per approfondire le storie dirompenti di queste donne che hanno fatto dell’arte un mestiere, una passione e una ragione di vita.
C’è un grande pubblico per il racconto dell’arte e per questo genere di storie, come dimostrano anche i successi editoriali degli ultimi anni, e i musei sono uno spazio congeniale per farle conoscere. All’interno di un museo infatti la biografia del personaggio si arricchisce del racconto del periodo storico e artistico in cui è vissuto, con la realizzazione di percorsi ad hoc che, attraverso le opere conservate nei musei, ne inquadrano la vicenda. La rassegna è stata organizzata con il supporto di Hera e in collaborazione con il Patto per la Lettura di Bologna e il Centro delle Donne/Biblioteca Italiana delle Donne.
Il progetto grafico è stato realizzato dagli studenti del corso di Laurea triennale in Communication Design di IAAD Istituto d’Arte Applicata e Design di Bologna.
La campagna è caratterizzata dalla presenza di una mano femminile, che viene rappresentata attraverso dettagli e accessori che richiamano la protagonista di riferimento.
La mano lascia un’impronta, che sta a significare il segno che ha lasciato la protagonista nel clima culturale e artistico in cui è vissuta.
Struttura degli incontri
– ore 17: visita alla collezione permanente del museo o a una mostra in corso (ingresso libero con prenotazione obbligatoria a email entro il giorno antecedente agli incontri)
– ore 17.45: inizio della presentazione
** http://www.museibologna.it/introduzione/47650
http://informa.comune.bologna.it/iperbole/media/files/poster_primavera_rosa_def.pdf
In foto : Sofonisba Anguissola
*** Vedi anche per maggiori informazioni su alcune pittrici:
ARTEMISIA E LE SUE SORELLE – GENTILESCHI, CELEBRATA IN MOSTRA A ROMA, NON È L’UNICA PITTRICE. DA LAVINIA FONTANA A SOFONISBA ANGUISSOLA: ECCO LE DONNE CHE FECERO LA RIVOLUZIONE CON IL PENNELLO – LA LOTTA DI ARTEMISIA PER COSTRUIRE LA PROPRIA IMMAGINE E SOTTRARSI AL RUOLO DI VITTIMA NEL QUALE ALCUNI STUDI LA COSTRINGONO ANCORA OGGI. Articolo di Francesca Cappelletti per la Repubblica, del gennaio 2017