Giornate FAI di Primavera- sabato 23 e domenica 24 marzo 2019
Torna il weekend dedicato al patrimonio culturale italiano, da scoprire e proteggere insieme al FAI.
Nella nostra provincia, luoghi aperti
A BOLOGNA:
– Complesso di San Martino, Via Guglielmo Oberdan, 25,
– Villa Aldrovandi Mazzacorati e Teatro Settecentesco, Via Toscana, 19, – Palazzo Fava da San Domenico, Via del Cane, 9,
– Palazzo Marescotti Brazzetti, via Barberia 4
A PIEVE DI CENTO: COLLEGIATA DI Santa Maria Maggiore e apertura straordinaria del Campanile dopo i recenti restauri.
A IMOLA: Complesso Sante Zennaro, Archivio scolastico Carducci, Rocca sforzesca, Palazzo Tozzoni, Palazzo Vacchi Suzzi
A CASTEL SAN PIETRO TERME
– Santuario del SS.Crocifisso: 55 campane per un carillon unico
– Cassero di Castel San Pietro: da baluardo difensivo a teatro
* L’elenco completo è leggibile sul sito:
https://www.fondoambiente.it/il-fai/grandi-campagne/giornate-fai-di-primavera/i-luoghi-aperti/
** Qui alcune NOTE INFORMATIVE sui siti bolognesi
Complesso di San Martino, Via Guglielmo Oberdan, 25,
Apertura a cura di Delegazione FAI di Bologna
Sabato: 10:00 – 18:00 (ultimo ingresso 17:30) Domenica: 14:00 – 18:00 (ultimo ingresso 17:30)
Per questa e tutte le altre sedi. Attenzione: in caso di grande affluenza gli ingressi potrebbero essere sospesi prima dell’orario di chiusura indicato. Contributo suggerito a partire da: € 3,00
Dietro una modesta facciata che rispecchia il semplice stile architettonico carmelitano si cela un gioiello di chiesa che conservando testimonianze dal Medioevo all ‘800 ben rappresenta la grandezza di Bologna. Della chiesa originaria, denominata San Martino dell’Aposa si hanno notizie a partire dal 1121: collocata sulla riva destra del torrente Aposa, che ancora oggi attraversa il centro di Bologna, e al di fuori della prima cerchia di mura, la chiesa occupa un punto cruciale sulle vie di comunicazione. Riedificata nel 1217, nel 1293 viene concessa dal Vescovo di Bologna ai Padri Carmelitani i quali raccogliendo donazioni ed elemosine ne progettano l’ampliamento con la costruzione di un convento. Ma è alla fine del ‘400 per opera dell’architetto Giovanni di Pietro da Brensa che San Martino assume la forma attuale con l’aggiunta della prima campata e di due cappelle laterali sopra la copertura dell’Aposa e il chiostro dei Morti. Nel Seicento vengono aggiunti la Sagrestia e l’Oratorio.
– Visite a cura di Apprendisti Ciceroni Liceo “Galvani” e studenti dell’Università di Bologna
- Villa Aldrovandi Mazzacorati e Teatro Settecentesco Via Toscana, 19,
Luogo accessibile a tutti Apertura a cura diDelegazione FAI di Bologna
Sabato: 14:00 – 17:30 (ultimo ingresso 17:00)
Note: Si consiglia la visita al mattino data la grande affluenza di pubblico prevista nel pomeriggio
Domenica: 09:30 – 17:30 (ultimo ingresso 17:00)
Note: Si consiglia la visita al mattino data la grande affluenza di pubblico prevista nel pomeriggio
Nel 1760 il Conte Gianfrancesco Aldrovandi ereditò “il Palazzo a Camaldoli” posto nella campagna bolognese, dove gli Aldrovandi trascorrevano i mesi estivi. Ristrutturò il palazzo per farne una dimora più confortevole, affidando i lavori all’architetto Francesco Tadolini che tra il 1770 e il 1772 portò a compimento la facciata con il solenne pronao esastilo per sottolineare l’importanza dell’entrata principale. Il Conte realizzò nell’ala sinistra della Villa un Teatro stabile inaugurato il 24 settembre 1763, oggi considerato il più pregevole e ben conservato esempio di teatro privato in villa settecentesca in regione. Dopo gli Aldrovandi la villa passò ai Mazzacorati, a fine ‘800 venne acquistata dalla famiglia Sarti e nel 1928 passò ai Fasci di combattimento che la adibirono a soggiorno estivo per bambini gracili, poi trasformata in ospedale tisiatrico. Oggi di proprietà della Regione Emilia-Romagna è utilizzata dal Servizio Sanitario Regionale come Poliambulatorio.
– Visite a cura di Apprendisti Ciceroni Liceo “Fermi”,Liceo “Malpighi”, Istituto Tecnico “Salvemini”, Istituto Tecnico “Majorana”
– Visite in lingua straniera Alle ore 12 di domenica 24 visite guidate in russo (progetto FAI “Ponte tra culture”).
- Palazzo Fava da San DomenicoVia del Cane, 9,
Luogo accessibile a tutti. Apertura a cura di Delegazione FAI di Bologna
Sabato: 10:00 – 18:00 (ultimo ingresso 17:30) Domenica: 10:00 – 18:00 (ultimo ingresso 17:30)
Palazzo Fava di San Domenico, gioiello nascosto in un angolo del centro di Bologna tra strade strette e prive di portico. Nonostante non abbia l’imponenza e la visibilità di altre dimore storiche cinquecentesche, l’armonia delle grande finestre con cimasa ornata di sculture, i portali scolpiti, e il complesso piuttosto bello e ben proporzionato non lo fanno passare inosservato. Il Palazzo risale alla seconda metà del Cinquecento, voluto dai Fava, ricchi mercanti di tessuti, che scelsero i Terribilia, Antonio e Francesco, come architetti. Pur essendo passato di proprietà diverse volte, il Palazzo è riuscito a conservare l’omogeneità stilistica e strutturale, molto rara nell’ architettura cittadina cinquecentesca. Dal 1958 è sede della Croce Rossa Italiana, comitato provinciale di Bologna. Sorprendente è il fregio del grande salone dove Cesare Baglione, prestigioso e bizzarro erede del manierismo padano, affrescò I Dieci Comandamenti e le Allegorie delle Arti Liberali.
– Visite a cura di Apprendisti Ciceroni Liceo “Da Vinci”, Liceo “Sabin”, Liceo “San Luigi”, Liceo “Boldrini”, guide Associazione Didasco
– Visite in lingua straniera Domenica 24 ore 10.30 visite in giapponese – ore 12.00 visite in albanese (progetto FAI “Ponte tra culture”)
- Palazzo Marescotti Brazzetti, via Barberia 4
Apertura a cura di Gruppo FAI Giovani di Bologna
Sabato: 10:00 – 18:00 (ultimo ingresso 17:30) Domenica: 10:00 – 18:00 (ultimo ingresso 17:30)
Palazzo Marescotti Brazzetti, oggi sede del Dipartimento di Musica e Spettacolo dell’Alma Mater Studiorum, è un edificio rinascimentale nel centro storico di Bologna progettato da Giovanni Beroaldo sui resti di precedenti edifici già presenti in loco. Nei secoli è stato oggetto di numerosi interventi di valorizzazione da parte dei proprietari con la commissione di affreschi e di un grandioso scalone barocco, opera di Gian Giacomo Monti.
Visite a cura di Volontari FAI
Visite in lingua straniera: Domenica 24 ore 11.15 visite in lingua giapponese
-A PIEVE DI CENTO: COLLEGIATA DI Santa Maria Maggiore e apertura straordinaria del Campanile dopo i recenti restauri.
Apertura a cura di Gruppo FAI di Pieve di Cento
Sabato: 10:00 – 12:30 / 14:00 – 17:30 Domenica: 12:30 – 17:30 (ultimo ingresso 17:00)
Attenzione: in caso di grande affluenza gli ingressi potrebbero essere sospesi prima dell’orario di chiusura indicato
Note per la visita
Durante le visite guidate sono previsti gli interventi dei professionisti e restauratori della Impresa Leonardo che ha curato la ricostruzione della Chiesa dopo il terremoto del 2012 che spiegheranno le metodologie e le tecniche dei lavori di ristrutturazione e di restauro anche attraverso l’ uso di video e di fotografie.
Contributo suggerito a partire da: € 3,00
Riaperta a Novembre dopo un’intensa campagna di restauro in seguito al sisma che nel 2012 aveva causato il crollo della cupola, la Collegiata di Santa Maria Maggiore è di nuovo lo scrigno delle importanti opere d’arte del Cinquecento e Seicento emiliano che erano state trasportate per motivi di sicurezza nel Museo Magi 900 di Pieve. Si potranno ammirare opere di Guido Reni, Guercino, Lavinia Fontana, Ippolito Scarsella, Bartolomeo Passerotti, Cesare e Bartolomeo Gennari e il preziosissimo Crocifisso ligneo del XIV secolo.
- Visite guidate a cura di: Volontari del Gruppo FAI di Pieve di Cento e Apprendisti Ciceroni Liceo Scientifico “Keynes” di Castel Maggiore (sabato mattina).
Visite in lingua straniera Sabato e domenica alle ore 16.30, visite guidate in lingua albanese sulla storia della chiesa e delle sue opere d’ arte.
Accesso al Campanile
Apertura a cura di Gruppo FAI di Pieve di Cento
Domenica: 10:00 – 12:30 (ultimo ingresso 12:00)
Attenzione: in caso di grande affluenza gli ingressi potrebbero essere sospesi prima dell’orario di chiusura indicato
Note per la visita Accesso solo per il maggiorenni.
Note prenotazione L’accesso è escluso a persone con disabilità e patologie claustrofobiche, ai minori di 18 anni e prevede la firma di una manleva. Inoltre è limitato a 60 visitatori con prenotazione obbligatoria nei giorni 21 e 22 marzo (tel +393346118031 e-mail pievedicento@gruppofai.fondoambiente.it)
Mail: pievedicento@gruppofai.fondoambiente.it
Contributo suggerito a partire da: € 3,00
Il campanile della Collegiata, comunemente chiamato “La Torre” nel Novembre scorso è stato di nuovo aperto, reso agibile dai lavori di restauro in seguito al sisma del 2012 che aveva danneggiato l’intera Collegiata. Le Giornate FAI di Primavera permetteranno di visitare questo monumento di importanza storica e civile e di conoscere l’antica e complessa tecnica del suono delle campane.
Visite a cura di Congregazione dei Campanari di Pieve di Cento e Volontari; Volontari FAI