Parassiti delle piante: come riconoscerli e combatterli

Avversità delle piante forestali
Guida al riconoscimento degli organismi nocivi regolamentati- da “Campagna di informazione a cura Servizio fitosanitario Regione Emilia Romagna”-
Le Gev collaborano nel segnalarne la presenza nei nostri territori.
LA PERICOLOSA CIMICE ASIATICA- Halyomorpha halys, arrivata dall’Asia sei anni fa e ha sostituito le cugine europee,meno resistenti. Alle nostre latitudini, compie 2 generazioni, sverna come adulto, in genere in luoghi asciutti (case, magazzini, ecc., ma anche sotto la corteccia di alberi morti o nei copri-palo degli impianti antigrandine) e riprende l’attività a inizio primavera con la deposizione delle uova (metà maggio). Gli stadi di sviluppo sono: uovo, 5 stadi giovanili e adulto. Un mare volante di scudi verdi e marroni invade i campi di soia,mais,mele, kiwi e ortaggi,coprendo frutti e foglie che cadono a terra disidratati e distruggendo (sia in stadio giovanile che da adulto) fra il 40 e il 100% dei raccolti di Piemonte,Lombardia,Emilia R. e Veneto. Il monitoraggio può essere fatto con trappole a feromoni (di aggregazione), oppure con tecniche di campionamento attive, utilizzando retini, imbuti o altri strumenti di raccolta. Tuttavia, individuare l’arrivo della cimice in campo e l’inizio dell’infestazione non è affatto facile perché si spostano rapidamente e di molto.

Il contrasto più efficace,oltre a reti di copertura (però solo per frutteti), si trova alleandosi con la natura:l‘Università di Padova sta monitorando una altra vespa antagonista e l’imenottero Torymus sinensis che vive nei castagneti e ha perfino adattato il ciclo vitale a quello della vespa per vivere meglio alle sue spalle,distruggendola; mentre i colleghi di Firenze testano una mosca che sembra nutrirsi di uova di cimice.La troviamo anche in casa e per difenderci si consigliano zanzariere,sigillare crepe/fessure e curare la pulizia con aspirapolvere e strumenti a vapore. Le cimici raccolte vanno eliminate immediatamente immergendole in acqua saponata per qualche minuto;mai liberate all’esterno o buttate nel water.

COCCINIGLIA CORTICICOLA Matsucoccus feytaudi – i sintomi su pino marittimo sono l’emissione di resina lungo i tronchi e i rami,con forti arrossamenti a chiazze della chioma, seguiti poi da filloptosi (caduta precoce ed eccessiva di foglie).

PROCESSIONARIA DEL PINO Traumatocampa (=Thaumetopoea) pityocampa Il danno ai pini ed ai cedri è determinato dalle larve che, nutrendosi degli aghi, provocano disseccamenti della chioma e defogliazioni:la loro presenza è facilmente riconoscibile grazie ai nidi sericei (color bianco seta)dove svernano le larve, posizionati sulle cime dei rami e sugli apici:seguito del contatto con le larve o con i peli dispersi nell’ambiente possono manifestarsi reazioni epidermiche, pericolose per cani e gatti. distruggere nidi e rami attaccati

CANCRO RESINOSO DEL PINO Gibberella circinata – patogeno fungino in grado di infettare tutte le specie appartenenti al genere Pinus e, con minore intensità,l’abete di Dougla: il sintomo più evidente sui pini adulti è l’essiccamento degli apici dei rami posti nella parte più alta della chioma.

Originario di Asia, Nord-Centro America e Africa,in Europa è stato inizialmente ritrovato su legname proveniente dall’America settentrionale, tuttavia alla fine del 1999 è stato segnalato per la prima volta in ambiente naturale in Portogallo.Nonostante siano stati prontamente eseguiti i provvedimenti emanati dall’Unione Europea, diretti alla sua eradicazione, nel 2008 il nematode è stato ritrovato in zone molto lontane dai primi focolai,rendendo reale il rischio di introduzione del nematode nei paesi in particolare anche in Italia.

NEMATODE DEL LEGNO DI PINO Bursaphelenchus xylophilus attacca essenzialmente le conifere appartenenti al genere Pinus, si riproduce a spese delle cellule epiteliali dei canali resiniferi delle conifere, con appassimento e ingiallimento degli aghi fino al disseccamento della chioma

VESPA CINESE DEL CASTAGNO Dryocosmus kuriphilus – uno dei più pericolosi insetti del castagno. Originario della Cina. Il danno conseguente alle infestazioni consiste in una riduzione dello sviluppo vegetativo delle piante ed in un drastico calo della fruttificazione. Gli attacchi del cinipide sono facilmente individuabili per la presenza di caratteristiche galle su foglie e germogli.

TARLO ASIATICO o cerambice dalle lunghe antenne Anoplophora chinensis – di origine asiatica, attacca numerose specie di alberi e arbusti:acero, betulla, faggio, carpino, ippocastano, nocciolo, olmo, ontano, platano, pioppo, salice,cotoneaster, lauroceraso ecc Le larve scavano gallerie nelle radici e nella parte basale delle piante, causandone l’indebolimento e, nei casi più gravi, lo schianto improvviso.

LEPIDOTTERO MINATORE DELLE PALME Paysandisia archon – le larve per nutrirsi scavano gallerie all’interno delle foglie e del fusto.

PUNTERUOLO ROSSO DELLE PALME Rhynchophorus ferrugineus – la chioma perde il suo caratteristico portamento verticale e si mostra completamente divaricata, assumendo un aspetto “ad ombrello aperto”.

Fonte: * sito internet: agricoltura.regione.emilia-romagna.it/fitosanitario  www.ermesagricoltura.it

** Ricerca e segnalazione di Vincenzo Tugnoli, Volontario Gev.