Il Reno ha esondato e rotto un argine a Castel Maggiore, nel Bolognese. 2 febbraio 2019
In cinque ore la rottura dell’argine del fiume Reno tra Castel Maggiore e Argelato, nel Bolognese, ha provocato la fuoriuscita di circa 1,5-2 milioni di metri cubi di acqua, con una portata di 80 metri cubi al secondo. E’ la stima della Protezione civile dell’Emilia-Romagna: il cedimento ha riguardato un tratto di circa 50 metri di lunghezza per due di altezza.
La situazione “più impegnativa, critica, al momento” sul fronte maltempo in Emilia-Romagna è dunque a Castel Maggiore, dove “è in corso l’apertura dell’argine del fiume Reno, con l’acqua che sta uscendo e che sta interessando alcune case di campagna”. Lo dice all’Ansa Maurizio Mainetti, direttore dell’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la Protezione civile. Il livello idrometrico del fiume Po è già salito di tre metri in sole 12 ore: lo registra la Coldiretti a Boretto, nel Reggiano. Sono due delle immagini della grave situazione che si sta riscontrando in buona parte della regione.
Chiusa la Trasversale di Pianura da Funo di Argelato a San Giovanni in Persiceto, inoltre è chiuso l’imbocco da Calderara verso la Trasversale sulla Sp 18. Per l’esondazione del Reno tra Castel Maggiore e Argelato, nella Bassa Bolognese, i vigili del fuoco stanno evacuando alcune famiglie. Al momento risultano allagate via Bondanello e Passo Pioppe oltre a via Lame. Impegnati anche carabinieri e 118. Il Comune di Castel Maggiore ha messo a disposizione un spazio in una polisportiva per accogliere gli sfollati. Controlli anche sulla Trasversale di Pianura.
Ma sono diverse le zone che registrano danni e disagi. Famiglie evacuate a Bologna in zona Triumvirato, piena del Reno a Casalecchio, decine di famiglie a rischio nei Comuni della Bassa attraversati dal Reno (alcune già evacuate a Malacappa). Smottamenti in montagna. Nel Modenese ponti chiusi e occhi puntati su Secchia e Panaro. Chiuso provvisoriamente un tratto di via Emilia (tre km) fra Castelfranco e Modena. Purtroppo la situazione non è destinata a migliorare: dalle 12 di oggi è in vigore l’allerta rossa (ieri era arancione) per la piena degli affluenti del Po.
BOLOGNA – Sono dieci, al momento, le persone soccorse dal 118 tra Castel Maggiore ed Argelato, in provincia di Bologna, portate in salvo dalle loro abitazioni dopo l’esondazione del fiume Reno. Cinque sono state trasferite all’Ospedale Maggiore e cinque a Bentivoglio, in condizioni non gravi, per ipotermia. Sono ricoverati sei carabinieri – il Comandante della Compagnia Carabinieri di Bologna Borgo Panigale, Maggiore Elio Norino e altri cinque militari – intervenuti attorno alle 13 di oggi in via Bondanello a Castel Maggiore, nel Bolognese, per sgomberare la strada e le abitazioni che si trovano nei pressi del Fiume Reno. Il livello dell’acqua sembrava abbassarsi, ma a un tratto il fiume è tracimato presso Trebbo, inondando la strada.
I carabinieri e le persone che stavano evacuando sono stati colpiti dalla piena. Si è deciso allora di utilizzare un trattore per portare tutti in salvo, ma un’altra ondata ha spinto il trattore dentro un fosso. E’ stato perciò necessario richiedere l’intervento dei Vigili del Fuoco, che hanno usato l’elicottero per evacuare tutti.
Lo stesso ufficiale Norino fu già coinvolto e ferito nell’esplosione del 6 agosto, nel raccordo autostradale di Bologna.
Allerta evacuazioni nella Bassa
Tutta la popolazione residente nel raggio di 500 metri dall’argine del fiume Reno nella bassa bolognese è stata messa in allerta perché potrebbe essere necessaria l’evacuazione: lo ha deciso la Prefettura di Bologna insieme alla Protezione civile, all’Unione Reno Galliera e a tutti i sindaci dei Comuni interessati dalla piena che in queste ore sta attraversando la pianura. Sotto stretto monitoraggio in particolare i Comuni di Argelato, Castello d’Argile, Castel Maggiore, Galliera e Pieve di Cento, dove è già stata predisposta la chiusura del Ponte vecchio. “Si suggerisce alla popolazione interessata di tenere pronti documenti, denaro, eventuali farmaci salvavita- mette in allerta la Città metropolitana di Bologna- si suggerisce inoltre di trasferire ai piani alti oggetti e materiali ritenuto importanti“. Intanto, a Castel Maggiore “la situazione del Reno è molto preoccupante- riferisce il sindaco Belinda Gottardi- l’argine si e’ ulteriormente rotto e l’acqua esce a un ritmo fortissimo. Sono allagate via Bondanello e Passo Pioppe, oltre a via Lame. Stiamo predisponendo l’ordinanza di evacuazione e allertando la popolazione”.
Evacuazioni anche a Calderara di Reno, dove il sindaco Irene Priolo già questa mattina ha emanato l’ordinanza per le case di via Barleta, Barca, Fabbreria, Passo Pioppe, Stradone e Aldina, mettendo a disposizione il centro sociale Pederzini per gli sfollati.
Il Senio
Il portale Emilia-Romagna meteo informa che è massima la preoccupazione per il livello del Senio vicino a Castel Bolognese: “nella stazione di Tebano il livello ha raggiunto la soglia di allerta massima con un livello di 5 metri e 55 cm”.
In Appennino
Nella tarda serata di ieri su diverse strade provinciali della montagna si sono verificati piccoli smottamenti e cadute di rami. A Silla è stata chiusa precauzionalmente la sp 57 in corrispondenza del ponte sul torrente Silla. Questa mattina, dopo un sopralluogo e verificato che la piena era rientrata a livelli normali, si è riaperto al transito.
Nel Modenese, ponti chiusi
Occhi puntati sul Secchia, che sta superando la soglia 2: chiusi al traffico dalle 7 di oggi ponte Alto a Modena e ponte dell’Uccellino tra Modena e Soliera. Nella notte è stato chiuso anche il ponte di via Curtatona sul torrente Tiepido. Il fiume Panaro ha già superato nella notte la soglia 2 e nel frattempo la Provincia ha provveduto a sospendere la circolazione sul ponte vecchio di Navicello, tra Modena e Nonantola, per i livelli raggiunti dal fiume Panaro. Il Comune di Modena fa sapere che a causa dell’innalzamento dei livelli idrometrici del torrente Tiepido è stato chiuso al traffico intorno alle 10 anche un tratto di via Emilia est a Modena, tra via Caduti sul lavoro e via Scartazza.
- Fonte: Stralci articolo da https://bologna.repubblica.it/cronaca/2019/02/02/news/maltempo_emilia-romagna_-218073848/?fbclid=IwAR0LJ_fte0MaGD4oK6rv1vMdrTB6vDZjKv-iJBppz-DYOSibDA5Ev-bKFC0#gallery-slider=218103815
- ** Vedi anche: https://www.ilrestodelcarlino.it/bologna/meteo/foto/reno-1.4423490
Comune di Castello d’Argile
Comunicato n 7 Punto di situazione su MASCARINO
A seguito della rotta del fiume Reno l’acqua si è riversata nelle campagne e nel reticolo idraulico locale in particolare nei canali RIOLO e Canaletta.
Il canale RIOLO in localita Mascarino, per il sovraccarico d’acqua immessa dalla rotta del Reno è uscito e ha invaso alcune strade che sono chiuse al traffico e in via di transennamento (seguirà comunicato con elenco vie chiuse e viabilità alternativa ma confermiamo che sono chiuse:
– Via 4 vie
– e l’accesso a Mascarino dalla Galliera e da via Selvatico)
Prestate molta attenzione e seguite le indicazioni del personale in servizio.
Sul posto l’Amministrazione, la Polizia Locale, Carabinieri, Volontari di Protezione Civile dell’Associazione Nazionale Alpini, il Consorzio Bonifica.
Proprio con il Consorzio di Bonifica stiamo aprendo un varco dal canale RIOLO verso il CER presso l’impianto di Mascarino per far defluire l’acqua in eccesso. Il varco è aperto ma si continua a lavorare.
- Comune di Castello d’Argile 3 febbraio alle ore 13:36 ·
Comunicato numero 13.
Via Primaria e via 4 vie a Mascarino sono libere.
La sede stradale di via Allamari Nord permane allagata e quindi è ancora chiusa al traffico, ma l’acqua sta lentamente defluendo ed il livello sta calando.
Anche via Ponte Assa è nuovamente percorribile.
Via Sant’Andrea e via Roverbella ancora parzialmente allagate.
Si raccomanda sempre la massima prudenza.
Per ogni eventuale emergenza chiamare il numero 051/6868842.
** NB. Foto e testi tratti da pagina Fb del Comune di Castello d’Argile