Bernardino Ramazzini (Carpi, 3 novembre 1633
, Padova, 5 novembre 1714)
E’¨ stato un medico e scrittore italiano.
Proveniente da una modesta famiglia di Carpi,
viene avviato agli studi di medicina
all’Università di Parma, dove
si laurea nel 1659. Ramazzini
inizia l’esercizio della professione
medica nel ducato di Castro,
a quel tempo trascorso da continui e
feroci atti di violenza, a causa del conteso dominio territoriale tra
la parmense famiglia dei Farnese ed il papato. Nel 1680, dopo la
definitiva annessione del Ducato di Castro al Patrimonio di San
Pietro, Ramazzini torna alla nativa Carpi ed inizia a professare
nella città di Modena. Ben presto la sua fama di medico capace e di
grande esperienza, nonostante la giovane età , arriva alla conoscenza
del duca Francesco II d’Este che lo vuole nella sua Università , da
egli appena rifondata, per ricoprire una delle due cattedre di
matematica (l’altra andrà a Francesco Torti). La sua fama cresce e
varca i confini del Ducato di Modena, fino ad arrivare alla
prestigiosa UniversitÃ
di Padova che, nel 1700,
gli offre il posto di aggiunto alla cattedra di medicina.
Ogni
possibilità di ritorno a Modena di Ramazzini viene impedita dalla
situazione d’instabilità causata, dopo la morte di Carlo II, dalla
guerra di successione spagnola che coinvolge il ducato estense.
Ramazzini decide di restare nella università patavina, continuando
l’ampliamento della sua monumentale opera che, per oltre due secoli,
resterà il principale punto di riferimento per lo studio
epidemiologico delle malattie professionali e verrà tradotta in
moltissime lingue.
Nel 1708 riceve la titolarità unica della
cattedra di medicina a Padova.
L’intenzione di Ramazzini è quella
di confrontare le proprie teorie con gli eminenti colleghi padovani e
di riuscire a dare alle stampe il suo
trattato “De
morbis artificum diatriba”
che, infatti, viene pubblicato a Padova nello stesso
anno.
Quest’opera,
primo
studio nella storia della medicina sulle malattie professionali, è
considerata l’atto fondante di quella che oggi viene chiamata
medicina
del lavoro.
Ramazzini prese in esame ed analizzò il contesto delle condizioni di
lavoro e delle malattie da esse derivanti, di un elevato numero di
mestieri (40 – 50) e, inoltre, descrisse i possibili rischi per la
salute correlati ad ogni lavoro e i loro possibili rimedi. Oltre a
ciò prese in considerazione, integrandole con i dati già ottenuti,
le condizioni climatiche in cui questi lavori erano o potevano essere
svolti. La relazione tra rischi e malattia osservata ha anticipato
l’attuale metodo scientifico, ancora oggi utilizzato, basato su studi
epidemiologici.
I resti di Bernardino Ramazzini riposano nella
chiesa della Beata Elena, a Padova.
A
lui è dedicato l‘Ospedale di Carpi. Inoltre è dedicato l’Istituto
Ramazzini ONLUS di Bologna,
con sede operativa e laboratori al Castello di Bentivoglio
, che si occupa di ricerca sui tumori e sui rischi cancerogeni di
origine ambientale e professionale.
Testo tratto da
http://it.wikipedia.org/wiki/Bernardino_Ramazzini
***Segue altro articolo di Galileo Dallolio con
altri particolari sulla sua attività e il suo rapporto con Finale
Emilia